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Lui & Lei

Il portiere e le studentesse 1-3


di Grindel83
13.08.2023    |    342    |    0 4.0
"” “ Ma per favore queste sono tutte supposizioni di qualche donna dei palazzi limitrofi, perché non ricevono più attenzioni dagli uomini, noi non abbiamo..."
Ciao a tutti, mi chiamo Antonio vado per i 50 anni, al momento in effetti ne ho 45 e sono portiere/custode in un gruppo di condomini di una città del Nord-Est abbastanza importante anche a livello universitario Padova.
Non sono mai stato un bellissimo uomo ma ho sempre cercato di curarmi il più possibile per essere interessante al gentil sesso, quindi sono normopeso alto 1,80 rasato a zero e con un cazzo di dimensione soddisfacenti a detto delle donne che ho frequentato.

I fatti, che sto per raccontare sono avvenuti quando avevo 39 anni nel mese di Aprile quasi prossimo alla fine del anno universitario, che improvvisamente nel ingresso della palazzina numero 1, dove era situata la mia guardiola/ufficio rientro dal mercato mattutino la signora Adalgisa, vedova di 59 anni con capelli sale e pepe raccolti, un seconda abbondante di seno e un culo piccolo ma sodo castigato dai vestiti pudici del 2°piano del palazzo con la formosa Daniela, neo-separata di 46 anni, mora con una quarta di seno e un culo a mandolino da infarto insegnante della scuola elementare vicina al ns. complesso di condomini e proprietaria del appartamento sito al 4°piano della palazzina numero 3.
Stavano discutendo animosamente che non potei fare altro che distaccarmi dalla lettura del quotidiano per ascoltarle.

“Guarda Daniela è una vera indecenza, dalla mia finestra vedo benissimo l'ingresso del vostro palazzo ed è un vero via e vai di uomini di qualsiasi età ed etnia e so esattamente dove vanno la 6° piano al appartamento dei Vicentini, quello che hanno affittato a quel gruppo di studentesse, ma adesso l'amministratore mi sente e vedrai se non mi faccio sentire.”

La signora Daniela stava per rispondere, ma si accorse della mia attenzione quindi fece zittire Adalgisa e gli indico di andare verso l'ascensore e mascherando un po' di imbarazzo si avvicino alla guardiola dandomi un caloroso “Buongiorno Antonio, come sta ? Tutto bene !”

Io ricomponendomi un attimo, mi alzai in piedi e contraccambiai il buongiorno e le ricordai che se aveva bisogno di “qualsiasi cosa” ero sempre disponibile.
La signora Adalgisa osservava la scena e mi diede un telegrafico buongiorno mentre aspettava l'arrivo del ascensore, che arrivo quasi immediatamente cosi che le 2 si precipitarono dentro per andare a bere il solito caffè post-mercato.
Mi risedetti un guardiola,stavo per riprendere il giornale ma lo abbandonai, per riflettere delle parole di Adalgisa e mi misi ad osservare il sistema centralizzato di schermi del impianto di video sorveglianza delle mie 5 palazzine.

Erano ormai 15 anni che facevo questo lavoro,(ottenuto attraverso un parente inserito nella curia della città attraverso diciamo un “passaparola”), che avevo imparato molte abitudini, vizi e scappatelle delle varie coppie o inquiline/i, ma sinceramente non avevo notato niente di sospetto in questi mesi nei movimenti delle palazzine.

Sinceramente,se ci fosse stata occasione avrei potuto indagare anche se preferivo di no perché in questi anni il mio silenzio, il mio non vedere e farmi i fatti miei aveva portato parecchi benefici anche di natura sessuale e non volevo perdere la mia affidabilità.

Nel mentre era passata quasi un'ora e si stava avvicinando il mezzogiorno, senti ritornare giù l'ascensore con le due donne e mentre la signora Daniela mi diede un arrivederci con il sorriso e si diresse verso l'ingresso, la signora Adalgisa si piazzo davanti la guardiola con un cipiglio da generale.

“ So benissimo che mi ha sentito prima e voglio che indaghi sul appartamento delle studentesse, cosi che possa avere delle prove da portare al amministratore.”
Rimasi un po interdetto per la richiesta ma con molta calma risposi:

“ Signora Adalgisa, sa che non posso farlo quelle ragazze poterebbero avere accolto qualche coetaneo o amico conosciuto in città, quindi anche se porto il nome del Santo non mi va essere un inquisitore e per di più come mi ha appena confermato, lei non ha niente in mano, anche per obbligarmi diciamo.”

La signora Adalgisa non si scompose dalle mie parole anzi con una flemma glaciale disse:

“ Se la mette in questi termini, potrei dire o fare arrivare una lettera anonima ad una persona che lei conosce bene e il suo fidanzato che potrebbe metterla in seri guai non che perdere l'impiego, sa di chi sto parlando della figlia dei Gaetani del 5° e del figlio dei Malvezzi sempre del 5° sa che scandalo, so che a breve si devono sposare ma si fermerebbe tutto se si sapesse che Margherita ha tenuto rapporti sessuali con lei in varie occasioni.”

Rimasi impassibile alle sue parole, ma in un attimo il mio cervello inizio a chiedersi come quella troia avesse capito questa cosa o se stava recitando una parte, in effetti con Margherita avevo avuto una specie di “relazione clandestina” basata di sesso reciproco ma senza complicazioni emotive, ma da quando era stato comunicato il matrimonio quasi un anno fa ci eravamo allontanati di comune accordo anche se i suoi pompini mi mancavano parecchio.

Gli risposi prontamente che non sapevo di cosa stava parlando, ma per evitare danni collaterali inutili nella vita condominiale del complesso, avrei fatto questa indagine ma aggiunsi subito che qualunque fosse stato il risultato lei sarebbe stata soddisfatta e la vicenda si sarebbe detta conclusa, inoltre usci dalla guardiola mi posizionai davanti a lei le dissi che anch'io avrei potuto trovare sul suo conto e usarlo a mio vantaggio.

Lei rimase impassibile e disse va bene, e aggiunse che entro una settimana voleva un resoconto e si avvio verso l'ascensore per raggiungere il suo appartamento.
Appena se ne fu andata mi venne in mente un fatto avvenuto l'anno prima che sicuramente era stato l'indizio per far maturare i sospetti di quella stronza, e mi promisi che prima o poi gliela avrei fatta pagare.
Iniziai subito a monitorare l'ingresso con le telecamere, ma non vidi nulla di sospetto il solito via e vai del palazzo, nel quale non notavo niente di eclatante.
Il giorno seguente decisi di parlare con Fabio l'altro custode/portiere più giovane di me che era venuto li dopo che il padre era andato in pensione 5 anni prima, nell'ufficio dietro la portineria se avesse notato qualcosa di insolito nel ultimo mese o fatti interessanti.

Lui mi rispose che non c'era stato niente come ben sapevo se no avrebbe riportato qualche comunicazione nella nostra chat di Telegram chiamata Sorveglianza, però in effetti c'erano stati fatti diciamo “estroversi” che non aveva voluto riportarmi.

Nel ultimo anno gli appartamenti sub-affittati a studenti erano parecchi in tutte le palazzine e noi come complesso avevano dato disponibilità di ritirare i pacchi Amazon o la posta di chi voleva e quasi tutti gli appartamenti delle studentesse e studenti avevano accettato perché molte volte le consegne avvenivano quando erano in università o al lavoro poi se non erano pacchi ingombranti si organizzava la consegna nei vari appartamenti.

Mi disse che 2 ragazze di 2 appartamenti distinti universitario una del appartamento posto al 5°piano della palazzine numero 2 e una ragazza del 6°piano della palazzine numero 3°, l'avevano accolto quando aveva effettuato la consegna di qualche pacco Amazon diciamo vestite in vestaglia e intimo molto provocante che sembrava che lo stessero provocando ma lui era troppo innamorato della sua fidanzata Samantha e non ne aveva mai approfittato. Beata Gioventù !!!
Gli dissi allora che la prima volta che sarebbero arrivati dei pacchi da consegnare a qui 2 appartamenti ci avrei pensato io.

Il giorno dopo ero stato fortunato perché arrivo giusto un pacco per la signorina Francesca del appartamento 6° della palazzina numero 3, il quale gli aveva detto quando l'aveva chiamata che lo aspettava con impazienza, visto che quel giorno era rimasta a casa apposta. Ci demmo il cambio come concordato e mi avviai verso la palazzina mentre mi avvicinavo vidi che in una panchina vicino ad un tavolo da Ping-Pong in cemento dismesso c'erano ¾ ragazzi di colore del centro Africa che stavano a parlare in tranquillità, mi avvicinai al portone avevo le chiavi apri presi l'ascensore e sali.

Arrivato davanti al ex-appartamento dei Vicentini, suonai il campanello, mi giunse all'orecchio un squillante “Arrivo subito Fabio.” rimasi impassibile mentre veniva tolta la chiusura e mi spalanco in tutto il suo splendore quella splendida ragazza di Francesca capelli mossi castani con una terza di seno fatta bene e un culo bello tondeggiante, la troietta era in vestaglia giapponese rosa al di sotto si intravedeva lingerie viola sia per il reggiseno che per le mutandine.

Disse tutto d'un fiato... “ Ti stavo proprio aspettando.” ma il tono di voce e il sorriso sparirono dal suo volto quando si accorse che ero io e non Fabio.

“Signor Antonio cosa fa le qui mi aspettavo...” la interruppi subito con un gesto e dissi “Signorina Francesca sono qui per parlare di qualcosa che riguarda il vostro appartamento e preferirei parlane dentro invece che nel corridoio, se non le dispiace.” detto questo gli allungai il pacchetto di Amazon.

Con riluttanza la ragazza fece accomodare nel ingresso del appartamento e chiuse la porta. “Bene, mi dica cosa ci deve comunicare ???”

Chiesi prima se era in casa da sola e mi disse di no c'era Giulia che stava dormendo vista che era rientrata dal turno notturno... “Perché vuole che sia presente anche lei ???” “No non ce né bisogno per il momento.”
Quindi provai la carta del bluff e della verità... “Qualcuno sa del vostro giro di uomini che vengono qui nell'appartamento.”
La notizia fu come uno schiaffo improvviso... “Cosa...chi ha fatto queste allusioni e se è per la vestizione era per provocare Fabio è una sfida che faccio con Alessia la ragazza del altra palazzina per vedere con chi delle 2 finisce sedotto ma si pensava di dargli solo un bacio” disse abbassando lo sguardo.
Capii subito che stava mentendo, quel libro che mi aveva regalato Margherita sul linguaggio del corpo non dava dubbi, non mi stava dicendo la verità.
Nel mentre suono il campanello, Francesca prese il microfono e rispose: “Sono il fattorino della panetteria posso salire”...”Si va bene 6°piano.”
Dopo aver ascoltato dissi : “ No, non era per questo anche se indurre in tentazione Fabio, sapendo che è fidanzato, non è piacevole anche uno potrebbe cedere a qualcosa più di un bacio.” aggiunsi guardandola da capo a piedi.
“Comunque”...aggiunsi mentendo ulteriormente...”Ho filmati di ragazzi e uomini che vengono sotto questo palazzo in orari lontani dallo studio o consegne di materiale e suonano esattamente questo campanello.”
“ Ma per favore queste sono tutte supposizioni di qualche donna dei palazzi limitrofi, perché non ricevono più attenzioni dagli uomini, noi non abbiamo mai dato feste o altro.” disse velocemente alterandosi un attimo e aggiunse “Non vorremmo che queste voci arrivassero alla nostra affittuaria, la signora Vicentini, perché per noi tre diventerebbe un problema trovare un altro appartamento cosi comodo al Centro e ad all'università.”
Stavo per controbattere quando si senti bussare sulla porta, era il fattorino della panetteria, Francesca che aveva messo di nuovo la catenella alla porta si avvicino per aprire dandomi le spalle.





Apri soltanto lo spiraglio per far vedere la testa al interlocutore, lasciandomi a me nel piegarsi la visione delle sue mutandine che notavo leggermente bagnate in un certo punto.

“Ciao Idris.”, dal tono amicale c'era confidenza con il fattorino.
“Hai portato tu oggi il pane e le brioche.”... “Si, c'è Irene, dovrei parlargli ???”... “Eh no mi dispiace.” rispose Francesca... “ Oggi, aveva un impegno in Università che non poteva spostare.”
Mentre diceva cosi mi avvicinai ed iniziai a toccarla in mezzo alle gambe, nel mentre ebbe un leggero sussulto ma non diede a vedere nulla a Idris.
“Beh se vuoi posso parlare anche con te ???” e da quello che senti da oltre la porta inizio a ridere e ipotizzo mimando qualche gesto.
Mentre iniziava a rispondere scostai la mutandina viola ed inizia a leccare le labbra della sua fica.
Inumidendosi le labbra e cercando di trattenere un qualche gemito disse... “No, mi dispiace ma oggi sono indisposta con le mie cose per questo sono rimasta a casa...comunque quant'è ???”
Il ragazzo sconsolato disse... “Sono 7 euro.” La ragazza afferrò velocemente 10 euro già preparati su un mobile che faceva da scarpiera d'ingresso al appartamento e disse... “ Tieni pure il resto e lascia tutto sullo zerbino, che appena vai via recupero i sacchetti.” e con questo gesto chiuse la porta blindata appoggiandosi a questa sospirando.
Io notando nessuna protesta continuai mentre lei si metteva a perfetti 90° gradi aiutandomi nel mio darle piacere oralmente, da li a breve mi esplose in bocca con un orgasmo.
Tutta questa cosa mi aveva portato una forte eccitazione che mi fece agire in modo avventato cosi mi sbottonai i pantaloni e gli misi sotto la bocca, il mio uccello bello duro. Lei forse presa ancora dal orgasmo lo prese in bocca senza troppi convenevoli e inizio a succhiarlo di gusto per quasi 10 minuti buoni.
Quando ero al culmine le dissi: “Guarda che sto per venire.” Ma lei senza togliersi il cazzo mi guardo fissa negli occhi e fece gesto affermativo con la testa e di li a breve scaricai il mio sperma nella sua bocca.
Senza dire una parola mi indirizzo verso il bagno di servizio posizionato nell'ingresso dell'appartamento e chiuse la porta a soffietto dove sputo il contenuto della sua bocca nel lavandino e poi disse :
“ Ok, Antonio hai scoperto una parte di verità sul ns. appartamento, ma ora anche tu sei sotto ricatto, chissà se raccontassi a Fabio cosa mi hai fatto mi potrebbe aiutare a denunciarti e far perdere il lavoro se non mi dirai la persona che ti ha fatto venire qui e sono sicuro che è una donna. ”
Maledizione,mi aveva preso in castagna in verità per non metterlo a conoscenza del problema che avevo con a Adalgisa non gli avevo spiegato il motivo che volevo consegnare a tutti il pacco io ed adesso ero in un problema più grande.



“ Adesso ti lascio pensare e fra 3 giorni, torna qui per dirci che decisione hai preso, sappi che con chiunque parlerai quando sarai qui non ci saranno problemi perché le informerò di tutto.”
Detto questo mi allungo dello Scottex e delle salviette per pulirmi ed a me non mi rimase che dire un laconico “Va bene.”
Poi si sposto di nuovo di fronte la porta d'ingresso, guardo dallo spioncino, dopo aver visto il via libera tiro dentro le borse e mi mise sulla porta senza troppi convenevoli, lasciandomi nei miei pensieri.

CONTINUA...
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