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Lui & Lei

Indimenticabile giornata, 3in1


di nonerocapace
16.04.2011    |    13.632    |    0 7.5
"Dapprima era una ragazzina timidissima, diventava rossa ai miei sguardi e soprattutto alle mie battute..."
Marzo 2006.
Erano pochi mesi che Farfallina (era il suo soprannome), aveva preso a lavorare nel negozio del suo ragazzo, mio cognato, come commessa.
Dapprima era una ragazzina timidissima, diventava rossa ai miei sguardi e soprattutto alle mie battute.
Quella che le facevo più spesso era: "hai solo tette e niente cervello".
Era quasi maggiorenne, compiva 18 anni a metà maggio, io ne avevo 11 più di lei.
Era, anzi è, ancora (perchè identica e ancora mia cognata) una magnifica ragazza. Bassina, 1,55mt, 2 tette da paura della 5° misura, taglia 40 ma con un culo che è quello sognato da tutti. Occhi verdi da gattina che ancora oggi, nonostante non ci parliamo più da anni, mi fanno arrapare ad ogni sguardo. I riccioloni neri e lunghi fanno da contorno a questa splendida ragazza.
Era il giorno del suo onomastico a marzo, io la portavo ormai dietro che sembrava la mia bimba e ad ogni occasione le davo bacini sulla fronte, sulle guancie, sulla testa e questa cosa non dava fastidio a nessuno, soprattutto non dava fastidio a lei.
Quel giorno vedevo in lei qualcosa di diverso, la guardai e le chiesi: "tettona che hai? non guardarmi così che mi fai eccitare". e sorrisi di gusto.
Lei però stranamente non sorrise e sparì nel deposito del negozio.
Preoccupato di averla magari offesa le corsi dietro e quando si girò la prima cosa che notai erano due vulcani di capezzoli che spingevano urlanti contro la sua magliettina: URKA! esclamai "sei meravigliosa, non ho mai visto nulla di simile. Magnifica".
Così dicendo la abbracciai forte e baciandola sulla guancia le chiesi cosa la turbasse.
Lei mi rispose che per il suo onomastico voleva lei fare un regalo a me che le guardavo il seno magnifico in continuazione. Io di tutta risposta la ringraziai ma aggiunsi che sicuramente quel regalo a me si sarebbe trasformato in una solita passesca cavalcata serale col suo ragazzo.
Lei mi sorrise e mi disse: "perchè sei geloso"? e io: "perchè dovrei esserlo, sei più mia che sua". e così dicendo, non so perchè l'ho fatto, le infilai la lingua in bocca e lei, colta di sorpresa, rimase immobile per qualche secondo poi mosse la lingua un attimo, giusto il tempo che i rumori di qualcuno che arrivava ci fecero staccare.
Ero come in trance, non facevo altro che pensare a lei e quando la vidi con gli occhi lucidi e la borsetta che stava andando via con una scusa, feci finta di nulla e la segui fino a una stradina del centro antico.
Le chiesi cosa avesse e lei mi disse che era turbata ma "felice" per quello che era successo e abbracciandomi mi salutò e se ne andò.
In quell'istante passò di lì una mia cugina che non vedevo da tempo (vi racconterò anche di lei) e baciandomi quasi accanto alle labbra mi fece: "e quella chi è, una di quelle che ti scopi tenendola in braccio come facevi con la mia sorellina?"; due risate e un caffè dopo la salutai ma nel mio cervello c'era solo un'immagine: ma cognata scopata in piedi!
La sera dissi alla mia ragazza che l'avrei aspettata nel negozio, quando alle nove furono usciti tutti, spensi le luci e circa 30 secondi dopo la avevo già spogliata e le stavo leccando la figa.
5 secondi ancora e preso uno sgabello mi sedetti su e la invitai a infilarsi sul mio cazzo intio.
Lei mi faceva notare che non la scopavo così da tempo, ma 30 secondi dopo si ritrovò sospesa in aria con me che la sbattevo violentemente contro il mio corpo.
Da dire che lei non è proprio minuta, 1.73 x 72chili ma gli ormoni a mille ne fecero venir fuori una scopata che lei ancora oggi si ricorda e mi chiede di rifare perchè ero così preso che non mi accorsi che era venuta e continuavo a sbatterla mentre pensavo a Farfallina.
Mi fermai quando le gambe cominciarono a tremarmi e le venni dentro inondanole la fighetta per la prima volta, senza avvisarla.
Dopo 5 minuti di gemiti e di ripresa fiato, lei mi schiaffeggiava che a momenti mi faceva male per quel che cazzo avevo combinato.
Le dissi che nel pomeriggio mi ero masturbato sognandola proprio così come era stata e che quindi il mio sperma non era fertile e poteva stare tranquilla.
Non so se ci credette davvero o se avesse goduto così tanto, fatto sta che sorrise e ciucciandomi l'arnese me lo ripulì per bene (non lo aveva mai fatto) dicendomi che era soddisfatta per la scopata migliore della sua vita (ancora oggi dopo 14 anni insieme mi dice che resta una delle migliori) e due minuti dopo era già a smorzacandela che mi galoppava selvaggiamente e lo fece fino a che nuovamente non si inondò la figa e venne 2 volte anche lei.
Ma in tutto questo il mio pensiero era per la mia Farfallina.
Nonostante una trombata meravigliosa e la doppietta con la mia ragazza, tornai a casa all'una di notte che ero arrapatissimo.
Squillai mia cugina, mi richiamò e le chiesi se lo avesse fatto apposta a dirmi quelle cose su quella ragazzetta e raccontandole quel che era successo e lei, capendo che la situazione era intricata mi invitò ad andarla a trovare per parlare.
Le dissi che non mi andava ma lei (come una donna sa sempre fare) mi convinse ad andare sotto casa sua.
Lei non è molto piacente ma il culo è splendido.
Scese con un pigiamino da film porno nonostante non facesse troppo caldo e si infilò in macchina. Il freddo infatti le aveva inturgidito i capezzolini (non aveva molto seno) e subito lo notai e le dissi che così non migliorava la mia situazione. Mi accarezzò il pene e mi disse che voleva aiutarmi e che per anni si era masturbata ricordando quello che vedeva quando nascosta sotto il letto spiava me e sua sorella maggiore (che tanto avevo amato) che alle prime esperienze ne facevamo di tutti i colori e trombavamo anche 3 volte al giorno.
Non mi ero neanche accorto che mi aveva tirato fuori l'arnese e lo stava menando con sapienza.
Lei non aveva mai avuto un ragazzo fisso ma si era trombata tutti quelli (e quelle) che le piacevano.
Mi raccontava che spesso faceva sesso con la sorella e parlavano di me.
In pochi secondi me la ritrovai direttamente impalata col buco del culo sul mio cazzo.
Non potetti dire una parola, non lo avevo mai fatto, e senza indugio cominciò a scendere. Voleva sentirsi dire che era meglio di sua sorella ed effettivamente, a differenza di quel che sembrava fisicamente, era davvero maestra.
Mi confidò che non l'aveva mai fatto dal culo, effettivamente ebbe un po di fatica, le ripetevo in continuazione che lei era la migliore che avessi mai avuto, ma poi le dicevo che era la brutta copia di sua sorella e lei mi saltava sulle palle come volessi farmi male.
Venne inondando il mio ventre ed i suoi umori gocciolarono sul mio cazzo lubrificandolo quel po che servì a farmela sdraiare sul suo sedile ed a tirarle su le gambe poggiandole sulle mie spalle.
La trombai con violenza, il culo è qualcosa di indescrivibile ma all'improvviso mi fermai, volevo la sua figa.
Non ebbi necessità di lubrificare e la trafissi con un colpo secco.
Lei gridò poi mi guardò e mi disse: "non è nè a mia sorella ne a me che stai pensando in questo momento, quella ragazzina ti piace davvero".
Aveva ragione, un secondo dopo le venni abbondandemente nella figa spingendo fino al limite, griddammo insieme e ci sedemmo accanto.
Lei mise la sua testa sulla mia spalla e cominciò a piangere.
"Puoi trombartela anche senza farla innamorare, non giocarti mai la carta dell'amore, non dirle mai Ti Amo".
Le chiesi spiegazioni, sapeva molte più cose di quelle che pensassi, sapeva che ero l'amante di sua sorella da 10 anni, sapeva che ci avevo provato con la sorella di suo padre, sapeva che ci avevo provato con una nostra zia e che era successo un macello.
Sapeva che tutte, tutte le donne che avevo avuto e trombato, erano state e forse lo erano ancora, innamorate di me.
Come lei.
Mi confidò che mi amava da anni di nascosto e che cercava in tanti ragazzi tutto quello che pochi minuti orima aveva avuto da me dopo aver bramato per anni.
Mi disse che ero ossessionato da Farfallina come lei era stata ossesionata da me.
secondo lei se avessi trombato mia cognata dicendo di essere innamorato di lei la avrei rovinata per sempre e avrei complicato in modo pericoloso sia la sua vita che la mia.
Pensai che parlasse per gelosia ma era una premonizione.
Intanto arrivò maggio e la mia ossessione cresceva sempre più.
Il giorno del suo 18° compleanno ero fuori dal locale dove c'era la festa che facevo lo scemo (contraccambiato) con una sua amica del 4° superiore.
Arrivò un minuto che lei uscì dicendo alla sua amica di non provarci troppo che "ERO SUO" . Era meravigliosa, il vestitino bianco corto traspariva le sue splendide forme, mi avvicinai e le chiesi di seguirmi in bagno.
Lo fece, entrò nell'androne, le ficcai la lingua in bocca e lei contraccambiò subito.
Le dissi che era la donna più bella che avessi mai visto e lei mi sorrize.
Poi mi morse il labbro creandomi un taglio e scappò dicendo che così non avrei potuto baciare nessun altra.
Usci dal bagno dicendo che era stata la porta.
Chiesi dei fazzolettini e sua sorella mi disse che lio avrei trovati nella borsa della mia Farfallina.
Cercai la borsa mentre arrivava la torta e tutti corserò verso la festeggiata, aprì la borsa e ci trovai dentro un'agendina tipo diario segreto. Veloce lo presi e lo misi in tasca come per istinto, volevo fare uno scherzo ed ero curioso.
Andai in macchina a leggere. La vidi uscire spaventata e venire dritta verso di me.
Si avvicinò al vetro della macchina e si inclinò verso me.
Le sue tette erano quasi completamente scoperte e glielo feci notare, lei mi chiese se avessi preso io il diario e glielo diedi. In quel momento uscì il suo ragazzo e lei me lo ridiede pregandomi di nasconderlo.
Mi disse "SE MI AMI NON LEGGERLO" e tornò in sala.
La notte verso le 3.00, aprii il suo diario. Ero indeciso sul dafarsi. Le feci uno squillo con l'anonimo. Dopo 1 minuto arrivo sms: "so che sei tu, se vuoi puoi chiamarmi".
La chiamai, mi disse subito: " ha voluto fare l'amore a tutti i costi, ma io ho chiuso gli occhi e ho goduto solo quando ho pensato che ci fossi tu al suo posto".
Ero scandalizzato, non parlavo.
Lei mi chiese: "tanto hai letto il diario, no?"
Le risposi di no, le mandai un bacio della buonanotte e la salutai.

La storia continua ne: "LA COGNATA TRADITA DAL DIARIO, CAMPIONI DEL MONDO".

a presto
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