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Lui & Lei

L'ultimo atto


di calipposiracusano
16.01.2015    |    4.917    |    0 8.4
"Improvvisamente mi prese la mano e la mise sulla figa e contemporaneamente me lo prese in mano…ora sono io a toccare lei e lei a toccare me… Era caldissima e..."
Lei era il sindaco di una piccola città del centro nord, distante anni luce dal mio mondo. Io un semplice impiegato di un istituto di vigilanza con la possibilità di poter usare internet. Tra una chat e una mail ci siamo conosciuti, approfondendo ogni giorno di più la nostra conoscenza.
Ci siamo parlati per anni, attraverso parole e foto ci siamo dati una fisicità mentre cresceva in entrambi il desiderio di vederci. Ma nessuno dei due ha mai minimamente accennato a questa ipotesi lasciando che il tempo decidesse per noi.
Un giorno le dissi che avevo scritto un piccolo libro, cinque racconti in tutto, pensieri, esperienze messe su carta. La mia intenzione era farlo pubblicare a qualche casa editrice anche se non avevo le pretese dello scrittore.
Lei, entusiasta, mi disse che avrebbe voluto leggerlo e senza pensarci su tanto mi invitò per una pizza ma non mi diede subito una data.
Io rimasi piacevolmente sorpreso e un brivido intenso mi avvolse completamente.
Era bionda, capelli lunghi fino a metà spalla, fisico asciutto e presenza raffinata, cosi l’avevo vista nelle foto, una donna normalmente fuori dalla mia portata perché certa gente, pensavo, non si accontenta solo dell’aspetto esteriore. Donne cosi non si fermano all’apparenza, ma io avevo avuto la possibilità di farmi conoscere anche per la mia mente e pare gli piacesse.
Fu all’improvviso che lei mi mandò un messaggio e mi chiese se potevo raggiungerla per una pizza. In auto, lungo la strada che mi portava verso le montagne, rileggevo nei miei pensieri tutte le cose che ci eravamo detti. Anni di conoscenza virtuale che di li a poco sarebbero diventati reali.
Giunsi in un parcheggio dove lei mi disse di fermarmi e aspettarla, con me avevo i pensieri eccitati per l’incontro e nella borsa il racconto che lei voleva leggere. La temperatura era bassa ai piedi della montagna quando lei spuntò da dietro un auto…
Biondissima, tailleur bianco sotto una pelliccia di visone, andatura sicura e autoritaria ma viso e occhi che tradivano le sue emozioni per quest’incontro…
A distanza ravvicinata ci abbracciammo come due vecchi amici che non si vedevano da anni, sentii il suo profumo entrarmi dentro e i pensieri si annebbiarono.
Mi prese per mano e mi portò alla pizzeria che era li di fronte e che io nella spasmodica attesa nemmeno avevo notato.
Ci sedemmo e tra un morso alla pizza e un po’ di birra ripercorremmo tutta la nostra storia. Ci servì a scioglierci dall’imbarazzo della “prima volta” e la serata passò tranquillamente. Mi chiese di leggere i racconti e con un pizzico di orgoglio glieli passai.
Lesse solo il primo, parlava di due amanti che si erano conosciuti in chat, abbassò il foglio e nei suoi occhi vidi chiaramente l’emozione e l’eccitazione per quello che avevo scritto.
Finimmo la cena tra risate e sguardi complici ed uscimmo dalla pizzeria.
Al parcheggio le dissi che l’avrei accompagnata all’auto ma lei volle salire sulla mia auto, e una volta dentro mi disse di andare a fare un giro.
Attraversammo tutto il paese, vedevo le luci dei lampioni allontanarsi nello specchietto e davanti a me solo una strada lunga e buia. Avevo la mano sul cambio e senti la sua mano appoggiarsi sulla mia. Mi girai verso di lei ed ebbi in cambio uno sguardo intenso e un sorriso accennato.
Mi disse rallenta ed entra in quella stradina…
Percorremmo circa duecento metri all’interno di questo terreno fino ad arrivare ad una casa in costruzione dove solo un lampione illuminava pochi metri.
Mentre passavamo sotto il lampione disse…“Fermati”…e io accostai spegnendo il motore.
Eravamo in mezzo al nulla, tutto buio intorno, ma nella mia grande monovolume l’aria era calda…
Quel “fermati” fu l’ultima parola pronunciata…
Si alzò la gonna, mostrandomi che sotto non aveva intimo, si girò verso di me e aprì le gambe…vidi la sua figa liscia, le grandi labbra ben visibili…
Mi spostai leggermente verso di lei, ma mi bloccò, indicandomi i pantaloni…
Li levai, come anche lo slip, e lei con l’indice mi fece capire che mi sarei dovuto mettere di fronte a lei nella sua stessa posizione .
Eravamo l’uno di fronte all’altro, le gambe divaricate…
Lei cominciò a massaggiarsi sopra il clitoride e mi guardò tra le gambe…presi tra le mani il pene e non essendo circonciso cominciai a scappellarlo lentamente…
In un attimo divenne duro, mentre la sua figa cominciava a riflettere la luce perché bagnata.
I sospiri accompagnavano il nostro piacere…Lei con una mano allargò le labbra e mi face vedere bene com’era fatta, mentre io continuavo a segarmi sempre più velocemente…
Il suo sguardo era fisso sulla mia cappella…il mio sulla sua figa…
Infilò le dita e la sua figa era talmente bagnata che il suono della penetrazione si sentii distintamente.
Improvvisamente mi prese la mano e la mise sulla figa e contemporaneamente me lo prese in mano…ora sono io a toccare lei e lei a toccare me…
Era caldissima e bagnatissima….la mia mano era completamente umida…
La sua mano sul mio cazzo la sentivo fino dentro al ventre…mi stava masturbando proprio come io volevo…
Abbiamo continuato cosi per diversi minuti senza mai baciarci…
Continuò a masturbarmi ma sapeva bene come tenermi in modo che non venissi, e io facevo lo stesso con lei…alternando ritmi veloci e lenti…
Sussurrò…”non ce la faccio più”…e mi saltò addosso sedendosi sopra di me…
Il cazzo entrò subito nella sua figa caldissima e cominciò a cavalcarmi velocemente…
Arrivava fin sopra la cappella e poi se lo prendeva tutto dentro fino alle palle…
Affondò le dita sulla mia schiena per spingere meglio…sentivo la sua figa prendere ogni centimetro del mio cazzo…i suoi muscoli interni si stringevano attorno al pene ad ogni penetrazione…lo tiravano dentro per poi rilasciarlo…
Sentii che la sborra cominciò a salirmi dalle palle fino nel tronco del cazzo ingrossandolo ancora di più…
Lei avvertì che stavo per venire e si spostò di nuovo di fronte a me cominciando a masturbarsi velocemente…
Mi rimisi davanti a lei e godendo la raggiunsi con uno schizzo di sborra…..
Urlai dal piacere…lei emise un gemito forte e mi schizzò addosso tutta la sua eccitazione…
Mi bagnò tutto con degli schizzi caldissimi….
L’auto odorava di sesso…non dimenticherò mai quell’odore…
Ci siamo ricomposti, il tutto senza dire una parola…ma sulle nostre facce un sorriso compiaciuto era ben visibile…
Ritornammo al parcheggio, avevo mille e più pensieri in testa, eppure non sapevo cosa dire…
Ero certo che anche per lei fosse lo stesso.
L’accompagnai all’auto e prima di entrare le si girò verso di me, mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio… uscendo per sempre dalla mia vita…
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