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La mia padrona - 2


di casanovaxxxx
08.07.2019    |    6.248    |    2 8.0
"Appena aprì la porta sentì uno strano mugolio e una voce..."
Vi ho raccontato che Paola aveva un fratello avvocato che viveva nella stessa tenuta, ma stava in un’altra villa a qualche centinaio di metri da quella della mia padrona.
Giovanni aveva 50 anni ed era un uomo , come la sorella, bello, molto alto , moro , capelli neri, fisico asciutto e prestante. Era il classico scapolo d’oro ma , a quanto mi disse Salvatore, non era mai stato fidanzato e ancora meno lo si vedeva in giro con donne .
Un personaggio del suo livello, ricco , signorile, bello se avesse voluto avrebbe potuto ambire alle migliori fighe in circolazione , invece si rincorrevano voci molto ambigue sul suo conto.
Si vociferava, ad esempio , della volta in cui fu beccato nel pagliaio della tenuta intento a sodomizzare un giovane dipendente. Venne scoperto solo perché il ragazzo, mentre lui se lo ingroppava a sangue, iniziò ad urlare per il dolore-piacere . Pare che fosse una punizione che aveva voluto infliggere al malcapitato per una grave mancanza : non aveva strigliato il suo stallone preferito in modo corretto e l’aveva legato in modo troppo stretto. Questa la versione ufficiale , se poi in realtà era solito scoparsi il suo sottoposto , magari in cambio anche di soldi, in maniera abituale non venne fuori subito . Resta il fatto che dopo due giorni la faccenda era già dimenticata: saranno cazzi suoi se gli piaceva il culo del suo dipendente che comunque , come poi si venne a sapere, glielo concedeva spesso molto volentieri.
Ma fu un’altra storia che fece scalpore e un po' scombussolò l’opinione che la maggior parte della gente si era fatto di lui .
Era un pomeriggio caldissimo di metà luglio e Pietro, uno dei suoi più fidati collaboratori, stava foraggiando le mucche nella stalla .Quando ebbe finito era tutto grondante di sudore e sporco e si indirizzò nello spogliatoio per farsi una doccia.
Appena aprì la porta sentì uno strano mugolio e una voce .
Lo spogliatoio era molto grande: c’erano gli stipeti dei diversi dipendenti , alcune docce, gabinetti, un’area ricreativa con frigo e cucina in cui potevano bere e mangiare. In sostanza Pietro non individuò subito chi potevano essere e dove erano .
Sentì nuovamente la voce in modo distinto: “ succhiamelo troietta…mmmmm…ingoialo a fondo..ahhhhh..mmmmm” .
Pietro resto paralizzato: era la voce di Giovanni e si stava facendo fare un pompino .
Sapeva della storia col suo sottoposto e suppose che se lo stesse facendo sbocconcellare alla grande. Pietro non concepiva solo una cosa: che uno ricco sfondato come Giovanni fosse gay ..lui al suo posto si sarebbe scopato le migliori fighe del mondo .
Comunque era un po' in imbarazzo: voleva farsi la doccia, perché ne aveva estremo bisogno, ma così avrebbe fatto rumore e avrebbe interrotto sul più bello il suo capo.
Tra l’altro non poteva andare a casa perché ne aveva per almeno sino alle 8 di sera.
Come cazzo uscirne ?
Sentì distintamente altre voci : “ Ti piace spompinarmelo Luisa, non è vero? giovanissima ma già una grande troia. ..dai continua..mmmm….ahhhhhh…mi fai sborrare se mi strizzi le palle così..sei una troia Luisa….ohhhhhhhhhhhh…..mi stai facendo il miglior pompino della mia vita …..ahhhh..mmmmm.” .
Pietro rimase sorpreso: convinto che fosse col ragazzo invece , a quanto pare , era con una donna . A meno di non chiamare quel frocio, quando se lo scopava , Luisa .
Sennò chi cazzo poteva essere questa Luisa? Si era rimorchiato qualche puttana sulla strada provinciale ?
Occorre dire che nella tenuta non lavorava nessuna donna a parte le inservienti nelle ville ma erano tutte inchiavabili perché anziane o brutte come la fame .
Insomma Pietro cominciò ad essere molto curioso . Giovanni era dunque un bisessuale e cominciava ad apprezzarlo di più in fatto di gusti sessuali.
Cercò di capire dove fossero esattamente e , senza fare rumore, si avvicinò verso la zona da cui proveniva la voce .
Erano in un angolo della sala ricreativa . Giovanni era seduto su uno sgabello con i calzoni abbassati a mezza gamba, con gli occhi chiusi che mugolava e la ragazza in ginocchio che gli faceva il bel servizietto.
Pietro, dalla posizione in cui era , non riusciva a vedere la ragazza perché le dava le spalle. Era a seno nudo, anche se non lo vedeva , e aveva un paio di pantaloncini corti che risaltavano un culo meraviglioso. Ecco , non era meglio sodomizzare quel culo grazioso anziché quello di un frocio ? vabbè ognuno ha i propri gusti.
Il pompino sembrava comunque alle battute finali : Giovanni mise una mano sulla testa della ragazza e la spinse verso il suo cazzo in modo che ingoiasse la sborra quando sarebbe venuto
“ohhhhhh....Luisa sto per venire …ahhhhh…mmmmmmmmmmm….oh oh oh..ahhhh….mmmm…ahhhhhhhhhhhhh vengooooooooooo…..mmmmmm….ingoia tutto bagassa di una troia …..ahhhhhhh” ..
La ragazza quasi soffocò in quanto spinta con forza dalla mano di lui e costretta ad ingoiare lo sperma senza un attimo di tregua e poter respirare un po'….lui allentò la spinta della mano sulla testa e Luisa potè togliersi il cazzo dalla bocca , sollevarsi e respirare .
Pietro rimase di sasso : come la ragazza si erse eretta intravide il viso .
Luisa era la figlia di Giacomo, il manutentore delle macchine agricole della tenuta .
Conosceva molto bene la ragazza perché era amica di sua figlia . E sapeva anche che aveva solo 17 anni . Quel verme si stava scopando una minorenne .
Pietro ebbe quasi il proposito di venire allo scoperto e dare una lezione a quel porco.
Ma si trattenne ed ebbe un’altra idea: prese il cellulare e iniziò a registrare.
Giovanni, appena si riprese da quel pompino magistrale che l’aveva completamente svuotato, carezzò i capelli di Luisa , che era ancora in ginocchio, e la baciò dapprima in bocca , poi proseguì sul collo, iniziò a leccarla, si abbassò sino al seno e prese a succhiarli i capezzoli. Luisa ansimava e gemeva , le mise entrambe le mani sulla testa e lo spinse verso di sè.
Giovanni si stava dimostrando un uomo lascivo e perverso . Pietro dovette ricredersi molto sul suo conto: sino ad allora era convinto che fosse un gay frustrato e triste , invece era un porco della peggior specie.
Luisa si stava eccitando , era evidente.
Giovanni le stava leccando e succhiando le belle e sode tette in maniera magistrale .
Frattanto il cellulare di Pietro stava registrando ogni particolare .
“ sei una troia nata Luisa , hai voglia di essere trapanata dal mio cazzo vero? “
“ mmmmmm..si Giò…da quando ti ho conosciuto non dormo più…mi tocco spesso pensandoti”
Ma che storia era questa? Che era tutta questa confidenza ? quindi Luisa aveva concesso le sue grazie a quel porcone liberamente ? a sentirli , si frequentavano da molto.
Giovanni guardò l’orologio ed ebbe un sussulto “ Cazzo, sono già le cinque!! ..devo andare in studio, ho un appuntamento con un cliente” . “ Luisa , rivestiti che ti accompagno in piazza . Avrei voluto scoparti ora ma non abbiamo il tempo e non mi piace fare le cose di fretta . Ci rivediamo domani dove sai tu. “. Le prese il viso e la baciò profondamente in bocca, con un intreccio di lingue e travaso di salive, che lasciò Pietro basito che fermò la registrazione e si allontanò in furia e fretta .
Pensava ad un piano ben preciso che l’avrebbe sistemato per il resto della sua vita.
Almeno così supponeva .
Chissà cosa stava escogitando e come sarebbe andata a finire : a voi le ipotesi .
Alla prossima .





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