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Lui & Lei

Michelina


di dariobike
08.11.2016    |    7.501    |    1 9.2
"“Uhmmmm, voglio che mi vieni in bocca, voglio sentire lo sperma colare sulle tette..."
Mi chiamo Dario, ho 50 anni, moro, fisico e cazzo normali. Per lavoro viaggio molto e incontro tanta gente. Lavorando nella pubblicità, la maggioranza delle persone che incontro è donna, e spesso il rapporto di lavoro, soprattutto se intenso, si trasforma in qualcosa di più intimo e profondo. Questi sono i racconti dei miei “meeting”.

Michela, o meglio Michelina, come recita l’anagrafe, è una mia collega di 36 anni, molto timida, piccola, bruttina e poco considerata, ma che dal giorno che si è presentata con una nuova pettinatura e con jeans aderenti che mettevano in evidenza un culo di tutto rispetto, mi fa rizzare il cazzo ogni volta che la vedo.
Ho cominciato a salutarla con più cordialità, offrirle il caffè, chiederle come stava ogni volta che la incrociavo, con il solo scopo di chiavarmela. E vedevo che lei apprezzava, anche perché avevo saputo dalle amiche che il suo matrimonio procedeva stancamente ed era solo in attesa di provare nuove emozioni.
L’occasione si presentò una sera che pioveva. Io restavo sempre in ufficio fino a tardi, ma lei, normale impiegata, era solita uscire presto. Incrociandola in corridoio alle 7, le chiesi: ”Come mai ancora qui?”. “Ho fatto tardi e ormai ho perso il treno. Mio marito è via per lavoro, ho chiamato mia madre ma non risponde” “Se mi aspetti ti accompagno io, se ti va” “Ma no, davvero, non voglio darti disturbo” “Ma cosa dici, è un attimo, dai aspettami” “Ma davvero? Mi faresti un grande favore!”.
Scendemmo assieme e, prendendola per mano, facemmo una corsa sotto la pioggia per raggiungere la mia macchina. Entrammo e cominciammo a ridere. La sua camicetta si era bagnata evidenziando il reggiseno in pizzo bianco e due belle tette piene. “Mamma mia, che lavata!” disse “Anche i capelli! Ero appena stata dal parrucchiere!” “Ho notato quel nuovo taglio. Ti sta proprio bene!” “Trovi davvero? Adesso a casa dovrò lavorare di phon per ridargli la piega” “Allora andiamo a casa” E, seguendo le sue indicazioni, arriviamo sotto casa sua. “Non vuoi salire per asciugarti?” “No, non voglio disturbare. Hai la tua famiglia” “Non ti preoccupare. Mio marito è via e mia figlia è dalla nonna”.
Salii in casa e mi indicò l’unico bagno. “Gli asciugamani li trovi appesi” mi disse. Io entrai, mi tolsi la camicia e cominciai ad asciugarmi, uscendo dal bagno a torso nudo. Lei si era levata la camicetta e si stava asciugando i capelli in sala, vestita con jeans e reggiseno. Mi avvicinai da dietro e cominciai ad asciugarle la schiena. Ebbe un sussulto ma mi lasciò fare. Mi spostai con le mani sul davanti e, sollevandole il reggiseno, le asciugai le tette che si rivelarono belle sode. Lei girandosi cominciò a baciarmi i capezzoli e io a palparle il culo. Le slacciai il reggiseno e presi ad armeggiare sul bottone del jeans. Anche lei prese di mira i miei pantaloni e in un attimo eravamo nudi, in piedi, con il mio cazzo che premeva sulla sua figa pelosa. Era praticamente in estasi, sottomessa a me completamente. Ero certo che avrei potuto fare e farmi fare qualsiasi cosa. Probabilmente, pensai, era abituata ad un marito che la usava senza rispetto e senza sentimento. Si mise subito a pecorina e, sculettando in maniera provocante, mi invitava a fotterla. Non volevo scoparmela subito, volevo farle provare un po’ di desiderio, cosa che probabilmente con il marito non provava, abituata ad essere trattata come oggetto sessuale e non come donna. Cominciai a baciarla sulla schiena, facendo scivolare l’uccello in mezzo alle chiappe. Con una mano le tenevo le tette, con l’altra passavo dolcemente su clitoride e grandi labbra. Era bagnata in modo imbarazzante e spingeva il culo sempre di più contro il mio uccello. Continuammo così per un po’, che lei che godeva come un ossesso finchè venne con un urlo “Sìììì, cosìì, godo, goooooodo, sto godendo!!!”. Si girò di colpo, avvinghiandosi a me con le gambe. Avidamente cercava la mia bocca e mi infilò la lingua in gola. “Mettimelo dentro, ti prego, voglio sentirti dentro!” Le infilai il cazzo con prepotenza nella passera bagnata, accompagnato dai suoi gemiti “Sììì, scopami, fammelo sentire. La mia figa è tua!!” La tenevo per le chiappe mentre le infliggevo colpi di mazza. Inarcò la schiena e presi a succhiarle i capezzoli. “Forza, che bel cazzo che hai..lo sento dentro..toccami la figa..sììììì” La misi a pecorina e tenendola per i fianchi spingevo il cazzo sempre più a fondo. Con una mano le stimolavo il clito sussurrandole. “Sei la mia troia, dimmelo!!” “Sììì, sono tua, sono la tua troia, fammi godere ancora!!” Più le infliggevo colpi di cazzo, più lei urlava “Sììì, chiavami, chiavami, voglio sentirlo, sono la tua puttana!!”. Ad un certo punto mi fermai, non volevo venire subito, ma lei iniziò un lento movimento con il bacino, facendomi andare in estasi “Dio se sei brava a manovrare la figa! L’uccello ti piace proprio!” “Sì, mi piace il tuo di uccello, non smettere” “Tesoro, sto venendo!”. Si girò di colpo e si inginocchiò di fronte a me, afferrandomi il cazzo a due mani e infilandoselo in bocca. “Uhmmmm, voglio che mi vieni in bocca, voglio sentire lo sperma colare sulle tette..” disse appoggiandosi la mazza in mezzo ai seni. Delicatamente, la spinsi verso terra mettendomi sopra. Lei allargò le gambe e non feci certo fatica a farmi strada dentro la passera bagnata. Sentivo le pareti della figa gonfia avvolgersi sul mio cazzo; lei contraeva il bacino per farmi provare ancora più piacere. Ero disteso su di lei, mi prese il viso e mi baciò avidamente. Sentivo la sua lingua cercare con avidità le mia mentre continuavo a scoparla con passione “Aaah, sììì, ti voglio, non ti fermare, spingi, continua a scoparmi!” Ero pronto a scoppiare. Feci appena in tempo ad uscire dalla figa che uno spruzzo di sborra le andò sulle tette. A cavalcioni su di lei, mi afferrò l’uccello e portandoselo alla bocca me lo ripulì di lingua. “Voglio sentire il tuo sapore. Nessuna mi scopa più come hai fatto tu. Voglio essere la tua puttana per sempre!”. Mi stava già ritornando duro!!
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