Lui & Lei
Quella serata che non ti aspetti

11.02.2024 |
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"Trovato il tavolo, gli si diresse contro, salutò ovviamente per prima la festeggiata e si presentò alle restanti..."
Quella sera ricorreva il compleanno della sua amica e lui non aveva l'umore giusto per uscire tra stanchezza lavorativa e vicissitudini varie, ma alla fine dei conti, perché no?...così raccolse le forse è raggiunse l'amica al locale.
Trovato il tavolo, gli si diresse contro, salutò ovviamente per prima la festeggiata e si presentò alle restanti...sì, tutte ragazze. Nel procedere con le presentazioni arrivò a lei, che con quegli occhi lo stregò: il brusio degli altri tavoli sparì, si fece silenzio...era come se lì dentro al locale ci fossero solo loro due. A quel punto la stanchezza sparì e l'umore piano piano tornava a farsi colorito. Durante la serata, lui che parlava con tutte si rendeva conto che lo sguardo di lei rimaneva saldo su di lui, la quale era pronta sempre a chiederglu se volesse dell'altro vino. Uno, due, tre calici, la serata proseguiva molto spensierata verso il termine, verso il saluto, dove loro due dovevano innegabilmente salutarsi; fu in quel momento, quando le distanze si ridussero a qualche centimetro dalle loro labbra, che capirono che per loro la serata forse era tutt'altro che finita. Direttisi al piazzale dove avevano la macchina ed ognuno salì sulla propria, lui decise di seguirla fino a che un semaforo rosso gli diede l'occasione di scendere e bussare al suo vetro. Lei lo abbassò quel vetro, lui le chiese "hai da fare?"
e lei con un sorrisino a metà tra l'imbarazzo e l'aver finalmente ricevuto quella proposta rispose un chiaro NO e, senza pensarci, lui infilò la testa dentro per baciarla. "DAI PARCHEGGIA E SALI SULLA MIA" raggiunsero così un posticino appartato e lì finalmente si concessero ciò che forse tutti e due immaginavano tutta la sera.
La loro intesa sessuale sembrava al pari di due che si frequentavano da tanto: le mani, le bocche, i baci, le posizioni, sì susseguivano senza il minimo intoppo o indecisione; il ritmo dei loro corpi era ben calibrato tra loro e i respiri caldi davano l'accompagnamento. Mentre con una mano la teneva con presa sicura al gluteo bello tonico, con un braccio la abbracciava con una tenuta sicura: ormai era totalmente sua...o forse lui era sua. Erano un corpo soltanto. Il respiro si fa sempre più intenso e forte fino a che l'emozione che lo pervadeva esplose dentro di lei che nello stesso momento rispose con la stessa emozione. I due animi una volta passata la tempesta, riuscirono a guardarsi negli occhi nonostante l'oscurità di quella notte, dove l'unico lampione stava a qualche decina di metri, riusciva a disegnare i tratti principali dei loro visi, che lasciavano intuire un sorriso che stava a metà tra l'incredulità e la gratiduine di essersi conosciuti quella sera. Quando lui la riportò alla sua macchina, sapevano bene che quella non sarebbe stata l'ultima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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