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Lui & Lei

Sauna, giochi di sguardi


di ilcap
03.11.2014    |    17.151    |    3 8.8
"Riflettevo se fosse il caso di coprirmi, ma in fondo lei è entrata dopo di me, io ero qua da prima, per cui visto che le ho anche chiesto se le scocciava ..."
L’idea della palestra non mi ha mai entusiasmato, per molti anni ho frequentato la piscina ma adesso per vari motivi mi risulta difficile, tuttavia alle porte dei 40 anni fare qualcosa per mantenere una discreta forma fisica è doveroso, così da qualche tempo ho deciso d’iscrivermi approfittando delle numerose offerte promozionali in circolazione.
La palestra è relativamente nuova e ancora poco conosciuta, la frequentazione è abbastanza scarsa ma a me che sono tra i pochi iscritti la cosa non dispiace affatto, anzi.
La frequentazione femminile poi è ancora più scarsa di quella maschile anche se la palestra ha un plus rispetto ad altre palestre che in teoria dovrebbe attirare più donne che uomini, ma che in verità adoro moltissimo anche io, si tratta di una stupenda sauna finlandese in legno di betulla nuova fiammante.
Una sera arrivo in palestra dopo l’ufficio, mi cambio e mi avvio a fare il mio solito riscaldamento di 10 minuti sulla cyclette, inizio a pedalare e mentre armeggio con il mio iPod per ascoltare un po’ di buona musica noto attraverso gli specchi una ragazza che fa gli addominali su una panca alle mie spalle: davvero carina, occhi azzurri, mora, capelli corti, sui 35, deve essere una new entry penso.
Il mio allenamento prosegue senza far più caso alla gradevole presenza che perdo anche di vista, finito l’allenamento mi avvio nello spogliatoio mi cambio ed esco in accappatoio diretto in sauna per i miei soliti 10 minuti di relax.
Adoro fare la sauna e adoro farla in completa nudità, come dovrebbe essere fatta la vera sauna. Prima di entrare nei miei 90° di calore lancio uno sguardo dentro dal vetro della porta, e come al solito a quest’ora non c’è nessuno, appoggio l’accappatoio al gancio, sfilo le ciabatte ed entro. L’aria è troppo secca così verso un po’ di acqua sulla brace, giro la clessidra del tempo poi stendo il mio asciugamano sulla panca più alta e mi ci distendo sopra, nudo ovviamente.
Dopo nemmeno un minuto sento la porta della sauna che si apre, mi giro e vedo lei, la morettina di prima con un asciugamano avvolto sotto le braccia, che notato il mio stupore dice: “Ti disturbo? Posso?”.
Preso un po’ alla sprovvista rispondo subito: “Ma certo, ci mancherebbe entra pure...” e subito dopo pensando alla mia nudità aggiungo: “...se non scoccia a te.” A quel punto lei con aria distratta mi risponde: “No, tranquillo...” e si va a sedere sulla panca più bassa nell’angolo opposto al mio.
Riflettevo se fosse il caso di coprirmi, ma in fondo lei è entrata dopo di me, io ero qua da prima, per cui visto che le ho anche chiesto se le scocciava penso che si sarebbe tranquillamente adattata alla situazione.
Mentre facevo queste riflessioni sento di nuovo la sua voce che mi chiede: “Ti dispiace se verso un pò di acqua sulla brace?” sollevo la testa e le rispondo: “Assolutamente no, fai pure.”
Lei si alza versa l’acqua e torna a sedersi ma mentre si siede noto che il suo asciugamano si apre e cade maliziosamente sui fianchi lasciandole scoperto il seno.
Era stupendo, una terza scarsa, sodo con i capezzoli a punta rivolti verso l’alto, direi un seno perfetto!
La cosa non mi lascia affatto insensibile e così con nonchalance cerco di sollevare la testa appoggiandola alla parete in modo da potermi gustare meglio quello spettacolo ogni volta che aprivo gli occhi fingendo disattenzione.
Iniziamo a sudare e non so come mai ma adesso ho la sensazione di avere anche io i suoi gli occhi addosso e infatti non mi sbaglio, appena riapro gli occhi noto i suoi che si chiudono di scatto, riprovo un paio di volte e la scena è sempre la stessa, la cosa comincia a divertirmi e così decido di provare a giocare....
Richiudo gli occhi ed inizio ad accarezzarmi distrattamente con la mano il mio fianco sinistro, quello esterno alla panca esposto alla sua vista, scendo piano fino alla coscia, quasi ad accompagnare le gocce di sudore e poi con le dita risalgo questa volta sul davanti da sopra al ginocchio fino all’inguine passando le dita in modo sensuale vicino al mio sesso che nel frattempo iniziava ad agitarsi.
Riapro gli occhi e zac!
Questa volta l’ho sgamata in pieno che mi fissava ma istantaneamente lei richiude gli occhi. Ricomincio ad accarezzarmi e questa volta risalendo con le dita arrivo ad accarezzarmi la base del mio cazzo, riapro gli occhi e la scena si ripete, ma ora lei accenna sul viso un sorriso divertito con gli occhi chiusi. Sorrido anche io e continuo a fissarla quando noto che, quasi a voler rispondere al mio gesto, anche lei inizia ad accarezzarsi con le dita sull’ombelico girandoci intorno un paio di volte, ed inizia poi a salire andando incontro alle gocce di sudore in mezzo al seno.
Riapre gli occhi, forse per vedere se la stessi guardando e questa volta mi offre un sorriso malizioso e di complicità, la complicità di sapere che stiamo facendo una cosa rischiosa ed eccitante con il pericolo di essere sgamati da chiunque potesse entrare in quel momento.
Le sue dita continuano a sfiorarsi i seni, e adesso si avvicinano ai capezzoli bagnati giocandoci maliziosamente, è proprio il caso di dire che la situazione sta diventando davvero “scottante”. Ormai i nostri sguardi sono sfacciatamente fissi l’uno sull’altro bramosi di vedere quale sarà la prossima mossa, il mio cazzo ovviamente aveva raggiunto una condizione tale che non lasciava dubbi sulla mia eccitazione a chiunque sarebbe entrato in quel momento e nemmeno a lei. Decido così di sollevarmi dalla panca e sedermi con le spalle appoggiate alla parete, le gambe divaricate e leggermente piegate per nascondere alla vista della porta il mio cazzo ormai durissimo ma in modo tale da concedere a lei la migliore visuale. Inizio a questo punto ad accarezzarmi l’asta prima con le dita poi con la mano, mi stavo segando nella sauna davanti i suoi occhi!
Lei affatto dispiaciuta della cosa si stava accarezzando entrambi i seni con le mani inarcando la schiena e muovendo la testa all’indietro, ad un certo punto vedo però che la mano destra scivola verso il basso e s’insinua sotto l’asciugamano. Aveva ancora l’asciugamano legato in vita che non mi consentiva di godermi appieno lo spettacolo, ma aveva una gamba distesa sulla panca e l’altra aperta appoggiata a terra, anche lei si stava toccando e dal movimento della mano sembrava che si stesse penetrando con le dita.
La cosa era troppo eccitante, ero in sauna con una sconosciuta ed entrambi ci stavamo masturbando, i nostri respiri erano diventati sospiri ma nessuno dei due aveva il coraggio di dire una parola o di fare la prima mossa l’uno verso l’altro, forse per la consapevolezza di correre il rischio di essere beccati, espulsi dalla palestra e forse anche denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
Ad un certo punto sentiamo la porta della sauna che si apre ma con un movimento lento ed incerto, prendo il lembo dell’aciugamano ai miei piedi e cerco di nascondere la mia eccitazione in mezzo alle gambe, lei si ricompone chiudendo le gambe e rincalzandosi l’asciugamano sopra il seno.
Una signora di mezzetà, che avevo già visto altre volte in palestra, è entrata nella sauna, la sua esitazione mi ha fatto immaginare che avesse visto la scena e che ne fosse rimasta alquanto contrariata, tuttavia non ha detto una parola e si è andata a sedere sulla panca più bassa, tra me e la morettina, voltandomi le spalle.
Probabilmente la stessa cosa deve aver pensato la morettina, poi scoprirò che si chiama Roberta, che forse per la vergogna o forse per il fatto che erano passati già dieci minuti abbondanti, si alza ed esce.
Purtroppo non ho potuto seguirla subito e mi è toccato anche fare un supplemento di sauna in attesa che la mia eccitazione soffocata diventasse meno evidente ed imbarazzante di quanto non fosse in quel momento.
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