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Lui & Lei

UNA GIORNATA DI VERO PIACERE


di poma68
15.05.2010    |    4.156    |    0 4.2
"Con uno sguardo molto attento ho notato la porta della macchina di Laura si apriva e con molta lentezza scendeva dalla macchina con un bellissimo stivale..."
Durante quella notte mi stavo girando e rigirando fra le mie fresche lenzuola ero tutto solo ed ero in uno stato di dormiveglia che mi sono portato fino al risveglio del mattino.
Erano le 8.00 circa quando gli occhi si sono aperti e mi rendevo perfettamente conto di essere in un forte stato di eccitamento il mio cazzo era duro come il marmo ho aspettato qualche minuto per far si che la situazione cominciasse a perdere un po’ di rigidità per far si che la normalità del mio grosso membro tornasse nelle giuste dimensioni, ma niente da fare era sveglio ed attivissimo e continuava a deformare la stoffa dei miei boxer.
Mi sono alzato mi sono lavato il viso con acqua fresca e mi sono appoggiato al lavandino per qualche secondo in attesa che qualcosa cambiasse ma niente il soldatino era sempre sugli attenti allora ho tirato l’elastico dei boxer per guardarlo ed ho notato che il glande era completamente rivolto verso il mio viso quasi a chiedermi qualcosa.
Tornata la normalità bevendo un buon caffé sentivo però un fortissimo stimolo quasi un pizziccottio sulla punta e nello stomaco a quel punto ho preso il telefono ho fatto il numero ho aspettato che si connettesse. si, era libero ed acceso sentivo il tu tu tu fino al momento in cui ho sentito dire pronto!
Una bella voce soave mi risponde e mi dice - ma ciaoooo sei gia’ sveglio?
In quel momento l’amichetto delle parti basse ricomincia la sua ascesa tornando nello stato del mio risveglio immaginando che Laura dall’altra parte della cornetta fosse poco vestita e magari vogliosa come lo ero io.
Dopo le solite 4 chiacchiere di rito ecco che Laura mi dice che si era appena alzata anche lei e che aveva patito un caldo soffocante durante tutta la notte quindi ha cominciato a descrivermi nei minimi particolari in che modo era vestita in quel momento. Ho una canottiera bianca senza reggiseno e i capezzoli duri che si vedono benissimo disegnati sulla stoffa e un perizoma nero trasparente e niente altro…… poi mi ha fatto un lungo sospiro.
in quel momento ho preso il mio grande cazzo fra le mani e ho cominciato a masturbarmi e lei incuriosita dal mio silenzio a cominciato a gemere e dirmi che 2 delle sue ditine erano all’interno della sua dolce fighetta bagnatissima…… - si continua - le ho detto e lei avvicinando la cornetta alla sua patatina mi faceva sentire il dolcissimo rumore delle dita che la penetravano con foga con un ritmo sostenuto fino a quando non grida - sto venendo sii - .dopo pochi istanti ripresasi dal dolce orgasmo mi chiede di prepararmi il piu’ in fretta che potevo, dovevamo assolutamente vederci l’eccitamento era ad un livello altissimo.
Intanto continuando a rimanere collegati tramite cellulare ci siamo preparati e vestiti siamo scesi andando verso le nostre auto parcheggiate continuavamo a
stuzzicarci in tutti i modi, partendo lei da casa sua io dalla mia abbiamo continuato il nostro collegamento fino a che i nostri sguardi non si trovavano a non piu’ di 2 metri parcheggiati al nostro solito posto di ogni incontro.
Con uno sguardo molto attento ho notato la porta della macchina di Laura si apriva e con molta lentezza scendeva dalla macchina con un bellissimo stivale bianco e una minigonna di jeans mozzafiato quasi a voler far si che tutti i passanti la guardassero di quanto bella e provocante fosse.
Con un passo lento ma deciso arriva davanti alla mia macchina apre la porta e sale, immediatamente comincia a baciarmi prendendomi il viso fra le sue mani facendomi sentire la sua bella lingua morbida e vellutata mmmm come eravamo arrapati.
Accendo la macchina e parto per una destinazione ancora non conosciuta lei comincia a fissarmi con i suoi tenerissimi occhioni e mi chiede di fermarmi al primo bar per fare una bella colazione, ma prima di entrare sui gradini del locale a prendere il cappuccino e un buon cornetto al cioccolato mi da in mano un oggetto senza spiegarmi nulla che aveva l’aria di essere un telecomando, su di esso non vi erano numeri o segni particolari ma solo una rotellina in cui indicava piu’ e meno, subito in un primo istante non ho realizzato e non capivo cosa fosse ma lei muta come una tomba si avvia a sedersi al tavolo per fare l’ordinazione, attorno a noi c’erano diverse persone che chiacchieravano, ridevano, scherzavano qualcuno leggeva il giornale altri parlavano al cellulare.
Ecco che il cameriere arriva e ci chiede cosa portarci, in quel momento ho realizzato cosa fosse l’aggeggio che tenevo nella mia mano destra, nell’istante in cui il ragazzo del bar tornava al nostro tavolo con le consumazioni ho cominciato a far roteare la rotellina del telecomando verso il segno piu’ in modo molto lento ma progressivo. lo sguardo di Laura ha incominciato lievemente a cambiare ed io divertendomi continuavo a far scorrere la rotella verso il segno positivo, tutto mi era chiarissimo, ero circa a metà della sua escursione totale quando anche lei volendosi difendere dal mio gioco sadico e attenta a non farsi notare dalle altre persone, ha cominciato ad allargare lievemente le gambe fino al punto da farmi notare che le mutandine le aveva lasciate a casa e, cosa ancora più eccitante, si era rasata completamente la sua dolce fighetta. mentre il cameriere si allontanava lo sguardo di Laura a cominciato a fissare i miei occhi poi hanno cominciato ad abbassarsi a guardare se il mio cazzo aveva qualche effetto e in quell’istante essendomi io messo dei pantaloni della tuta senza boxer la montagnola cominciava ad ingrandirsi facendo vedere molto bene l’eccitamento che tutta quella situazione mi stava provocando.
E io acceleravo portando al massimo la fatidica e tremenda rotellina intanto sentivo il mio cazzo muoversi e picchiare sempre di più sulla mia pancia mentre Laura cercava in tutti i modi di nascondere quel fortissimo godimento provocato dell’ovetto vibrante radiocomandato che aveva introdotto nella sua bella e morbida fighetta.
Finita la lussuriosa colazione e calmando lievemente i bollenti spiriti ci aviammo alla cassa per pagare una colazione da mille e una notte e risalimmo in macchina.
Dopo qualche chilometro troviamo una stradina sulla nostra destra che sembrava interessante mentre Laura con la sua dolce bocca aveva cominciato da qualche minuto un pompino da sogno, più volte mi sono trovato davanti a un bivio ma guidavo con l’istinto di un navigatore satellitare che sapeva esattamente la strada da prendere mi avviai verso vie sconosciute, in quell’istante arrivo ad uno stop grande come una casa, fermando la macchina mi sono accorto che due uomini alla mia sinistra stavano camminando affiancandoci, accorgendosi del movimento di testa della mia donna che succhiava eccitatissima il mio durissimo membro si fermarono a godersi lo spettacolo e Laura alzando lo sguardo vide i 2 uomini stupefatti da cio’ che stava accadendo ma senza troppe distrazioni continuò a far scorrere la sua bocca sul mio cazzo agitando sempre di più la sua lingua sulla mia cappella, in quel momento metto la marcia e parto, stavo godendo veramente tanto!
Percorriamo ancora qualche chilometro fino ad arrivare all’imbocco di una stradina sterrata fino ad arrivare a parcheggiare la macchina sotto una bella quercia secolare lontano da occhi indiscreti… forse!!
Lei continuava a succhiare il mio cazzo non voleva fermarsi anzi comincia anche lei stessa a toccarsi la sua patatina facendomi notare l’interno delle sue cosce tutte umide del suo eccitamento. incominciava ad agitarsi e a muovere il suo bacino sempre di piu’. mi dice
- sto venendo - e si lascia scappare un grido di piacere senza trattenersi per nessun motivo. Dio in quel momento penso come sei porca ti adoro mi fai morire.
Non ce la facevo piu,’ avevo voglia di stropicciare la sexy piccolina che sedeva di fianco a me. ho cominciato a togliere la maglia e subito e prendere fra le mie grandi mani le sue tettine incominciando a mordicchiare i suoi capezzoli che si facevano sempre piu’ duri ed eccitati.
Con una certa foga ho cominciato a sfilarle anche la sua mini gonna ecco che come d’incanto avevo una eccitatissima donna quasi tutta nuda sul sedile di fianco al mio.
In un istante con abile mossa sono sceso dalla macchina e mi sono avviato quasi correndo verso la portiera dalla sua parte che ho aperto dolcemente invitandola a scendere vestita solo dei suoi stivali bianchi lei quasi sconcertata rasente la timidezza allunga la sua mano e mi fa capire di voler assecondare dalla mia vogliosa fantasia. la porto vicino al grande albero e le faccio allargare le gambe appoggiando le sue mani sulla grande quercia, subito mi siedo fra le sue cosce e alzando lo sguardo vedo una dolcissima fighetta completamente rasata che quasi mi sorride, comincio a leccarla introducendo qualche ditino nei due buchetti adiacenti e noto con mio grande piacere che lei comincia a godere come una grande porca vogliosissima. lei comincia a scendere sempre di piu’ verso la mia faccia ancora ancora ancora fino a trovarci io sdraiato supino e lei chinata accovacciata con la sua dolce patatina completamente sulla mia faccia a quel punto le infilo il naso dentro e comincio a spingere con una certa energia per farlo entrare sempre di piu’ la sentivo gemere anche lei spiengeva eccola eccola…….. stava godendo…….. e tutto il suo piacere mi gocciolava sul viso,
mi dice che non aveva mai goduto con un naso e la cosa la eccitava sempre di piu’ era una furia scatenata, dovevo scoparla.
ci siamo alzati e tenendoci per mano tornavamo verso l’auto che si trovava a pochi passi da noi lei incomincia ad abbracciarmi a baciarmi sul collo a leccarmi l’interno e l’esterno dell’orecchio, si siede sul sedile della macchina e mi tira giu’ i pantaloni trovandosi davanti un grande cazzo duro come il ferro che incomincia a leccare e succhiare facendo scorrere la sua bocca su tutta la lunghezza del mio membro arrapato mentre con una mano mi accarezzava i ciglioni e con un ditino il buco del mio culetto.
tolgo quasi di forza il mio cazzo dalle sue labbra per far scendere il sedile ribaltabile le prendo le gambe gliele allargo me le metto sulle spalle e mi sdraio su di lei facendo scivolare il mio bastone nella sua profonda intimita’ incominciando a sbattermela con una certa energia sempre di piu’ di piu’ la stavo sfondando e lei gridando mi invitava a farlo piu forte piu’ veloce piu’ profondo, laura stava di nuovo venendo.
i nostri corpi cominciavano ad essere sudati e scivolavano benissimo uno sull’altro, lo girata messa a pecorella e senza aiutarmi con le mani vedevo il mio cazzo nuovamente scomparire all’interno della sua bagnatissima fessurina …..sii…….. la sculacciavo e lei godeva ancora di piu le sue chiappe erano sempre piu rosse e i miei schiaffetti sempre piu intensi la stavo montando sempre piu forte, ad un certo punto mi sono accorto di qullo splendido buchetto anch’esso bagnato dai suoi molteplici orgasmi e con delicatezza ho cominciato ad introdurre il mio pollice nel suo culetto mentre continuavo a scoparla a ritmo sostenuto.
dopo qualche istante vedendo il nuovo buchetto da conquistare che incominciava ad allargarsi sempre di piu’ sempre con dolcezza e forte eccitazione mi bagno con la saliva l’indice e il medio e introduco le due dita nelle viscere profonde, strappando a laura un gemito di goduria. in quel momento stavo facendo entrare e uscire il mio cazzo con un ritmo dolce ma profondo accompagnandomi con le dita nel suo culetto; a lei sembrava fossimo in 2 a scoparla e tutto cio’ la faceva fantasticare ed impazzire di piacere. tolgo le dita e appoggio la mia cappella all’ingresso del buchetto e comincio a spingere lentamente e nuovamente il mio cazzo comincia a penetrare mentre risalgo per poi di nuovo spingere per affondare quasi totalmente… siiii stiamo godendo, aumento il ritmo sempre di piu’ il piacere non e’ solo quello fisico ma anche di totale possesso di quel corpo di quella donna che sa essere una meraviglia della natura.
comincio a giocare in tutti i modi possibili alternando la penetrazione dei suoi buchetti caldi e bagnati non volevo ancora venire avrei continuato per sempre eravamo in uno stato di benessere assoluto.
in quel momento vedo laura che accorgendosi che il mio massimo piacere era vicinissimo si toglie e mi invita a provare una nuova fantasia da lei pensata, mi fa sedere nel centro del sedile posteriore della macchina e mi dice di guardarla. in quel momento mi chiedo quale diavoleria stesse preparando e come un fulmine vedo che appoggia un piede sul sedile anteriore di guida e l’altro sul sedile di fianco e accovacciandosi comincia ad introdursi il cambio della mia auto all’interno della sua splendida fighetta e comincia a muoversi sempre
piu’ velocemente poi lo toglie dalla fighetta e lo mette nel culetto e continua a muoversi, io stavo impazzendo prendo il mio cazzo e comincio a masturbarmi non resistevo più, dovevo venire.
allungo una mano e lei me la prende togliendosi dal mio attrezzo di guida e come una contorsionista passa anche lei sul sedile posteriore e avvicina il suo viso al mio cazzo pronto a scoppiare da un momento all’altro allunga la lingua per toccarmi la capella mentre io continuo con la mano a masturbarmi, grido sto venendo. allora lei apre la bocca tenedo il mio cazzo ad una distanza di circa 10- 15 centimetri dalla sua bocca incomincio ad inondarla con il mio sperma dentro la bocca, sulla faccia, sulle tette; non finivo più, ero in estasi assoluta, attendendo la giusta tempistica Laura si avvicina a me e comincia a baciarmi volendomi fare assaporare il gusto del mio piacere e incominciammo un intreccio di lingue veramente appassionato fino a quando i nostri bollenti spiriti cominciavano a tornare in una quasi normalità. a quel punto ci siamo rivestiti per tornare verso il nostro parcheggio non c’era molto da dire era sta una giornata di vero piacere.
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