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Lui & Lei

Un massaggio... Profondo...


di A_Sweet_Guy
04.05.2025    |    5    |    0 8.0
"Ci da dentro come se non esistesse altro sulla terra, si china in avanti, la prendo per i fianchi e la metto a pecora sul letto e senza tanti complimenti..."
Abbiamo passato una bella serata, la cena era buona, il vino era tanto… lei sempre bellissima nel suo vestito stretto che mette in risalto le sue fantastiche curve piene, i capelli sciolti, poco trucco. Se solo sapesse i pensieri che mi sono passato per la mente mentre la guardavo a cena. Fortunatamente non mi sono mai alzato dal tavolo altrimenti sarebbe stato strano dover spiegare perché sembrava che avessi messo il tovagliolo negli slip.

Apro la porta di casa (una casa minuscola, l'unica che mi son potuto permettere di pagare di tasca mia) e accendo la luce. In mezzo al salotto avevo sistemato il lettino che uso per i massaggi a domicilio, con le candele sulle mensole. Per l'occasione avevo anche pulito il pavimento, i vetri e lavato le stoviglie. Sembrava decisamente una casa pulita, una cosa più unica che rara.
Mi guarda un po' stupita, sorride.
-Sei un porco-
mi dice con uno sguardo molto malizioso che farebbe venire l'infarto ai portatori di pacemaker.

Entra in casa, senza dire nulla si spoglia, toglie il vestito facendolo scorrere lentamente sul suo
corpo liscio facendo dei movimenti lentissimi come se volesse farsi vedere piegata, rimanendo in tanga e reggiseno e si sdraia a pancia in giù sul lettino.
Da buon professionista quale sono mantengo calme le emozioni, ma vederla di spalle, con quel fondoschiena che sembra quello della pubblicità “Roberta” (ma molto meglio, era a portata di mano) mi fa trattenere a stento dalla voglia di morderlo. Quante volte in palestra vedendola coi leggings, ho avuto il suo lato B così vicino al mio corpo che avrei voluto tirarle una pacca fortissima… ma ritorno a mente salda sul da farsi.
Accendo le candele, spengo le luci, accendo un po' di musica e mi avvicino al lettino. Prendo l'olio alle mandorle dallo scaffale e faccio cadere qualche goccia sulle gambe. Guardo le gocce che scivolano sul suo corpo e prima che tocchino il lettino inizio a spalmarle su tutte le gambe: sento la sua pelle morbida, il suo corpo vellutato che scorre sotto le mie dita. Faccio dei movimenti lenti e vado verso le caviglie, scendo sui piedi, le piante, le dita. Rimango delicato ma non troppo per non farle solletico, ma per farle venire i brividi, vedo la pelle d'oca che si sparge e scende fino alle gambe...e quante volte ho sognato e fantasticato sui suoi piedi! Con un bello smalto, delicati e soffici. Al ristorante se da sotto al tavolo avesse allungato la gamba verso il mio interno coscia, sarei esploso di sicuro…
Con le mani risalgo e continuo sulle gambe. Non voglio fare le cose di fretta, voglio creare un legame tra le mie mani e il suo corpo, se faccio bene il mio lavoro, son sicuro che raccoglierò i frutti più tardi. Salgo sulle cosce, ma faccio fatica a tenere lo sguardo al suo posto...come una calamita il suo culo mi richiamata e anche le mani iniziano a muoversi verso quella parte. Disegno come dei piccoli cerchi e salgo mano a mano che li faccio mi dirigo verso l'esterno delle cosce fino ad arrivare sui fianchi. Uso un tocco un po’ più forte prendendola e anche afferrandola e tirandola leggermente verso di me, come per simulare una certa posizione. Poi ritorno alle cosce e cado con le mani verso l'interno e l'inguine, alternando in modo che ad ogni passata mi avvicino sempre di più al tanga microscopico. Vedo le labbra che riempiono i suoi slip e con le dita faccio in modo di sfiorarle appena e andare lateralmente, rallentando volutamente la mia velocità mentre faccio scivolare le dita sul suo interno coscia.

Lei sente la mia voglia di arrivare lì e mi chiede:
-Non sei più comodo se tolgo il tanga?-
-Si sarebbe davvero un peccato se si macchiasse di olio- rispondo io
- Ok, allora toglimelo, ma anche tu devi rimanere nudo poi, non è giusto che solo io rimanga così-

Non lo faccio ripetere due volte; le afferro il tanga dai fianchi e lentamente inizio a sfilarlo. Mi voglio godere il momento in cui gli slip si staccano e rimane scoperta, mostrandomi finalmente il suo frutto che ho fantasticato così tante volte che se glielo dicessi mi tirerebbe uno schiaffo. Lo sfilo totalmente e sento che è inumidito. La situazione nei miei pantaloni è decisamente tragica, e mentre lei slaccia il suo reggiseno, io mi sfilo jeans e maglietta e svetto con un’erezione importante, ma che lei non guarda, rimanendo sdraiata. “uff, per fortuna non ha guardato, che imbarazzo” penso io. Ma nell’esatto momento in cui lo penso, forse a lei è venuta un’idea, infatti mi dice:
- Aspetta prima di continuare, mi daresti i miei slip per favore? -
Recupero il tanga e glielo appoggio sul lettino. Lei si alza e li afferra.
- Ok vieni qui un attimo -
“Oddio vuole farmeli indossare?????? Ma che pervertitaaaaaaa” urlo nella mia testa. Ma invece no. Mi avvicino ancora con l’erezione importante e lei inizia ad avvolgermi molto lentamente gli slip intorno al pene; nel farlo è molto attenta ad afferrarmelo con entrambe le mani, mi prende anche le palle, avvolge completamente gli slip e ad opera finita,
- Continui a massaggiarmi che mi piace come usi le mani? – mi dice.
Vedo che i suoi occhi brillano e si è passata leggermente la lingua sulle labbra… se sta pensando anche solo alla metà delle cose a cui sto pensando io, stiamo andando bene.
Riprendo l’olio e continuo da dove avevo lasciato, ma sempre senza mai toccarle le labbra, faccio scorrere le dita ai lati e ritorno indietro, anche se già vedo una piccola gocciolina che si è formata ed è pronta a cadere. Ma voglio fare le cose per bene.
Lascio da parte momentaneamente la zona divertente e riprendo a massaggiarla dalle spalle e dal collo, spostandole delicatamente i capelli da una parte, ed eseguo un piccolo trattamento rilassante dal collo alle spalle fino alla schiena in generale. La mia posizione di fianco al lettino purtroppo, o per fortuna, mentre le massaggio la schiena, fa combaciare l’altezza delle sue mani distese lungo i fianchi col mio pene, ancora durissimo, sopratuttto ora con gli slip che ancora non sono scivolati per terra. E volutamente muovo il corpo in modo che la cappella vada a toccare la sua mano e poi ritorni indietro. E lei muove le dita come se volesse e massaggiarmelo, mi accarezza le palle ma senza mai afferrarle. Ok, devo stare attento altrimenti faccio già una fontana di schizzi e non sarebbe per nulla carino.
Passo a far cadere l’olio sui suoi fianchi e la parte lombare della schiena; qui davvero nelle fantasia l’ho afferrata talmente forte mentre mi mettevo dietro di lei da lasciarle i segni delle unghie nella pelle. Uso una mano un po’ più pesante e profonda, simulando proprio come se le stessi afferrando da dietro. Lei inarca leggermente la schiena, io apprezzo perché le si aprono un po’ di più le labbra. E con le mani scivolo finalmente sul tanto sognato e fantasticato (for addirittura fin troppo?) culo.
SODO!! Perfetto, da urlo! Lo tengo tra le mani e lo massaggio, lo schiaccio, lo palpo a fondo e lo apro, mettendo alla luce il suo bel buchino ancora chiuso...riprendo l'olio e faccio scivolare un paio di gocce proprio sul canale e faccio scorrere un dito fino ad arrivare sul suo buco posteriore e rimango li, lo seguo, lo delineo, e disegnando una spirale mi dirigo verso il centro fino a socchiuderlo leggermente. Non so se lei possa apprezzare, ma me lo farebbe capire se non volesse. Ma non si muove per ritrarsi, anzi. Cosi rimango sul suo bel buco mettendo ancora più olio e massaggiandolo dolcemente con movimenti circolari e lentamente spingo per farlo socchiudere un pochino. Non infilo ancora dentro nemmeno una falange, ma
rimango col dito come se volessi che lei accettasse la mia presenza li, mentre con le afferro la mano con la mia mano libera come per farmi guidare nella pressione a seconda di quanto mi stringe. Arrivo fino all’unghia e mi fermo, rimango a giocare dentro e fuori con questa profondità. Ci stiamo “solo” scaldando dopo tutto.

Dal culo scendo sul perineo, e sapendo che è una zona molto sensibile (pervertito assolutamente sì, ma sono anche informato e “studiato”) inizio a toccarlo e massaggiarlo, facendo anche delle pressioni un po’ più vigorose rispetto al lato B. Usando due dita mi soffermo molto e lei ecco che inarca decisamente la schiena e allarga le gambe, mettendo bene in vista le sue labbra grandi e piccole, la vagina già decisamente molto bagnata. Le passo le dita sulle sue labbra come se volessi afferrarla e stringerla, poi la apro e vado sulle piccole. Non resisto più, mi abbasso e mordo il suo culo, lo stringo dolcemente tra i denti, lo bacio, lo succhio, mentre col dito inizio lentamente a massaggiarle il clitoride. Non c'è più bisogno dell'olio, inizio a passare il polpastrello sopra e sento il suo corpo che si rilassa e apprezza, inizia a cambiare il suo respiro che si fa più profondo mentre col dito inizio ad entrare dentro di lei, scivolando facilmente grazie alla sua voglia e alla sua eccitazione.
Gioco alternando clitoride e dito dentro la figa, tenendo sotto controllo il ritmo assecondando i suoi movimenti che si fanno sempre più visibili e ritmati. Mentre sto lavorando per farle piacere, vedo il suo braccio vicino a me che inizia a muoversi lentamente verso il mio corpo trovando la coscia...ma non era quello che cercava, così mi sposto per arrivare dritto dritto a metterle il cazzo nella sua mano che rapida lo afferra.
Sembra stupita dal trovare ancora gli slip, ma d’altronde non ho passato un momento senza erezione da quando siamo entrati in casa. Lei mi sfila gli slip e segarmi lentamente scendendo fino alle palle e salendo sulla cappella, ed in pochi secondi me lo fa venire di marmo.
Non resisto più, tiro fuori il dito gocciolante dalla sua figa e mi chino su di lei sussurrandole:

- Ti dà fastidio se assaggio che sapore hai? – facendole vedere le dita bagnate. Lei di tutta risposta mi prende la mano e inizia a leccarmi le dita, cosi senza farmi aspettare mi metto a leccarle insieme a lei, facendo in modo che le nostre lingue entrino in contatto e lo assaggio, assaporando il suo sapore delizioso.
Poi le mi prende entrambe le dita in bocca e me le succhia. Se questo è il modo in cui fa i pompini, sono nei guai seri.
Dopo questa pausa nella quale a momenti non ci lasciavo le penne torno con le due mani sul culo e le apro le natiche e con la lingua inizio a leccare il buco del culo. Faccio in modo di versarle addosso un sacco di saliva e alterno momenti di leccate e momenti in cui col dito cerco di entrare dentro di lei, e continuo fino a quando 2 falangi del mio indice entrano ed escono totalmente lubrificate.
E finalmente arrivo alla figa. Faccio entrare la lingua dentro di lei e con le labbra bacio il clitoride già turgido, ci passo sopra la lingua e torno dentro di lei che ormai si muove visibilmente. Con due dita la penetro iniziando lentamente e accelerando sempre di più, mentre con l’altra mano accarezzo il clitoride. Lei ha ancora il mio cazzo tra le mani così continuo a penetrarla seguendo il ritmo con cui mi sta segando, sentendo che accelera e che mi dà sempre dei colpi più forti e decisi, così faccio dentro di lei, fino a che lei inizia respirare in modo davvero pesante e allo stesso modo muove il suo corpo sul lettino avanti e indietro, spingendo le dita sempre più a fondo. Ed ecco che i respiri lasciano spazio a gemiti sempre più forti fino al punto in cui ha delle contrazioni forti e si lascia andare del tutto. Ormai c’è un lago e anche il lettino è pino di macchie e gocce, ma ne è valsa la pena.
Mi alzo e vado a mettermi di fronte a lei che sta rifiatando un attimo. Le appoggio la cappella alla guancia e appena sente il contatto alza la testa e vedo le labbra che si aprono e la accolgono in bocca, la socchiudono e la stringono; sento la sua lingua che scorre sul glande, ci passa attorno, si ferma sul filetto e riprende a girare. Avvolge una mano attorno all'asta ed inizia a segarmi mentre con la bocca fa su e giù, inghiottendo ogni volta sempre più cazzo. In pochi secondi ha tutto il cazzo dentro la sua gola e continua a pomparmelo in modo impeccabile mentre con le mani mi massaggia le palle. Con le mani raccolgo i suoi capelli e le afferro la nuca e lentamente inizio a scoparla in bocca, lo tiro fuori e lo infilo dentro, facendo cadere ogni movimento un bel po' di saliva sul lettino. Faccio fatica a resistere, se continua a succhiarlo così mi fa schizzare in poco tempo. Così mi tolgo, la prendo in braccio e la porto sul letto.

La sdraio supina e mi metto tra le sue gambe e finalmente, dopo ore di agonia, la bacio. Un bacio vero, passionale, caldo, le sue labbra che si aprono e le nostre lingue che iniziano a toccarsi, ballano insieme, la saliva che ci cola dalle guance, e mentre ci stiamo baciando, mi prende il cazzo con le mani e lo porta verso la figa. Lo sta usando per toccarsi il clitoride, sento la cappella addosso al suo buco bagnato fradicio. La bacio sul collo, inizia ad ansimare mentre usa il mio cazzo per toccarsi, fino al momento in cui lo abbassa e lentamente lo spinge dentro di lei.

Sento la cappella che si fa strada in quel paradiso bagnato mentre lei geme e inizia a godere quando parto a pomparla facendolo entrare ed uscire per tutta la lunghezza. Prendiamo ritmo, inizia a muoversi assecondando i miei movimenti per sentire meglio il mio cazzo che sta prendendo velocità, dando dei colpi decisi e profondi lasciandola senza respiro. A stento lei riesce a trattenere i suoi gemiti, così aumento la foga, per sentirla lasciarsi andare e da li a poco eccola che fa partire qualche grido di piacere. Mi alzo, metto le sue gambe sulle mie spalle e ci do dentro come non ho mai fatto, le faccio sentire il cazzo dentro di lei fino a riuscire a farla venire in un grido che si perde nei miei ansimi, non voglio fermarmi, voglio continuare a farla godere senza darle pause, cosi le faccio avvolgere le gambe sulla mia schiena e riprendo a chiavarla sentendo ormai i liquidi che colano e inzuppano le lenzuola, continuando a farla venire di piacere. Mi concedo un momento di pausa, mi sdraio sul materasso, ma lei non ha intenzione di fermarsi proprio ora, cosi si mette a cavalcioni sopra di me e in poco tempo eccola che inizia a cavalcarmi come un cavallo, non mi dà tregua. Riprende a ritmo forsennato a scoparmi alzandosi e rimanendo sulle ginocchia mentre si fa riempire fino in fondo e continua a venire, ma ormai sono al limite, cerco di resistere il più possibile, ma quando ormai sto venendo si toglie e lo prende in bocca. Un paio di colpi di lingua ed inizio a schizzare tutto dentro la bocca di Lei che mi guarda mentre non si fa sfuggire nemmeno una goccia, anzi continua a pomparlo per prosciugarmi anche l'anima e anche quando ho finita continua a succhiare e pulire tutto.
Dopo aver ingoiato ci godiamo un attimo di pausa sdraiati, consci entrambi che non è finita.

Ne approfitto per fare un caffè (come tutti i lavoratori sono un caffè-dipendente) mentre lei va a darsi una sciacquata in doccia. Bevo il caffè sul divano, rilassato per la bella scopata appena fatta, quando sento la porta del bagno che si apre e un rumore sordo sul parquet, un rumore che ogni uomo single riconosce: i tacchi! Infatti eccola che entra in soggiorno con indosso dei tacchi altissimi neri, delle calze autoreggenti e nient'altro...si mette davanti a me ancora seduto sul divano, visibilmente a rischio infarto da questa visione. Non dice nulla, mi fa alzare e mi porta in camera.

-Siediti li e non muoverti- mi ordina, indicando una sedia messa ai piedi del letto.
Eseguo.
Lei si mette sdraiata di fronte a me a gambe aperte, ed inizia a toccarsi, usa due dita che si muovono veloci sul clitoride e poi entrano dentro di lei, le ritira fuori e torna sul clitoride. Continua così per qualche minuto, sta per avere un orgasmo, lo sento dai suoi gemiti, ma non oso muovermi dalla sedia. So che se provo a fare una mossa la magia finirà, cosi rimango immobile ad assistere allo spettacolo fino a sentirle venire e urlare mentre si tocca e si contorce su letto, ansimante. Appena avuto l'orgasmo si avvicina a me e mi mette le due dita che ha usato per toccarsi in bocca, e io le lecco, le gusto, sento il suo odore, le ripulisco fino alla base. Finito il lavoro si sdraia e le compare un sorrisetto niente male, vuole fare qualcosa che mi fa impazzire.
Avendo parlato a lungo sa quello che voglio provare. Così ecco che allunga le gambe fino ad arrivare coi tacchi al mio cazzo, inizia a toccarmelo con la punta del tacco, lo accarezza, me lo schiaccia addosso al corpo e muove lentamente. Il suo sorriso si allarga ancora di più quando lo vede crescere fino a tornare di marmo, così con tutti e due i tacchi inizia a segarlo a mo' di sushi e dopo aver affondato il tacco nelle palle (cazzo che male!!), si alza e sempre senza non dire nulla, si mette a 90° a gambe larga appoggiata alla scrivania. Sono un fulmine, 2 secondi netti e sono dietro di lei, cazzo in mano che appoggio la cappella alla sua figa mentre lei si stende sulla scrivania. So che le piace da morire questa posizione, le piace sentirsi afferrata forte per i fianchi e tirata verso di me mentre affondo il cazzo dentro di lei.
Così inizialmente la penetro lentamente, ma in men che non si dica le afferro forte i fianchi ed entro con molta forza dentro di lei fino alle palle, e continuo a farlo sempre più forte e veloce, con le mie palle che le sbattono addosso ad ogni colpo, ed ogni colpo è accompagnato da un suo urlo di godimento. Fu li che iniziò a venire in modo continuato, uno dopo l'altro, senza che io le dessi tregua tanto che le sue gambe iniziarono a vibrare. La prendo per i capelli e la faccio alzare, mentre il mio attrezzo lavoro incessantemente dentro di lei, e iniziamo a baciarci in modo volgare, lingue che si incrociano, bocche aperte, entrambi che ansimiamo dal piacere, lei che quasi grida fino ad avere un nuovo orgasmo che la lascia quasi senza forze.

Mi siedo sulla sedia e lei si gira di spalle e lentamente le prendo il culo tra le mani e la accompagno mentre si siede sul mio cazzo, che ormai senza problemi, entra dentro di lei. Subito inizia a cavalcarmi dandomi la schiena, la accompagno con le braccia nei suoi movimenti ed ecco che la sento riprendere a godere, facendo colare i suoi umori sul mio cazzo e sulle palle. Ci da dentro come se non esistesse altro sulla terra, si china in avanti, la prendo per i fianchi e la metto a pecora sul letto e senza tanti complimenti ecco il mio cazzo che va come uno stantuffo mentre lei si sta toccando il clitoride. Non fa più nemmeno finta di trattenere le grida di piacere, così mentre sono dietro a pomparla, inizio a spingere il pollice dentro il suo buco del culo, e lentamente lo faccio entrare tutto.

Sfilo il cazzo dalla figa, gocciolante ma ancora durissimo. La cappella è gonfia e pulsante, so che non ho ancora molta autonomia, ma non posso non provare ad entrare nel culo più bello del mondo. Lei lo sa, e si mette col petto direttamente sul letto mentre a pecora, e con le mani si afferra i glutei e allarga bene. Io lo lecco ancora un pochino per lubrificarlo e faccio cadere un bel po’ di saliva anche sulla cappella. La avvicino e la appoggio e piano piano inizio a spingere. Guardo il suo viso sul letto per vedere le sue espressione e capire se ha male o meno. Quando spingo trattiene il respiro ma non ha smorfie di dolore. Così ecco che lentamente la cappella entra dentro di lei. È stretta ma sento che sta cercando di rilassarsi. E spingo ancora. Continuiamo così fino a quando metà del cazzo è dentro; a quel punto lentamente inizio a fare avanti e indietro, senza mai toglierlo del tutto ma facendo scorrere la cappella per il suo culo che piano piano diventa sempre più accogliente. Anche il suo viso è tranquillo e il respiro regolare, in realtà sembra che stia anche godendo parecchio. Allora poco alla volta cerco di andare sempre più in profondità ed ecco che è dentro tutto fino alle palle. Posso dire di essere in paradiso.
La scopo tenendola per i fianchi, non in modo duro ma facendo scorrere tutto il cazzo, tirando fuori fino a vedere la cappella e spingendolo dentro fino in fondo.
La visione del suo culo aperto tra le mie mani purtroppo non aiuta a resistere. Lo stringo forte, aumento il ritmo, inizio ad ansimare fortissimo, sto per esplodere.
Faccio per toglierlo ma lei mi spinge fortissimo indietro col suo corpo così che quando inizio a schizzare, ho il cazzo ancora dentro di lei. Tre, quattro, cinque, sei schizzi caldi che le vengono riversati dentro al culo mentre io urlo senza vergogna.
Mi sdraio sopra di lei, la accarezzo, le sposto i capelli, la bacio forte e a lungo.
Tanti dicono che fare sesso e fare l’amore siano cose diverse. Ma non sono d’accordo. Con qualche persona si riesce a fare sesso e scopare come animali e far riuscire comunque a far sentire l’amore che si prova per quella persona. Spero che un poco tu sia riuscita a percepirlo.
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