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Lui & Lei

Una mattinata di lavoro


di Albe974
13.02.2023    |    204    |    3 9.4
"Nessun pensiero sessuale gli era mai passato per la testa, 50 enne brizzolato, alto non magro , ma ultimamente ogni volta che pagava quando gli passava il..."
Era solito andare in quel supermercato per far la spesa, di passaggio durante i suoi spostamenti per lavoro, ormai era diventata un’abitudine.

Ogni volta lei era li, sulla 30ina, e ogni volta lo accoglieva con un sorriso, una battuta e qualche occhiata durante il girovagare tra le corsie e quando si trovava vicino alla cassa.

Nessun pensiero sessuale gli era mai passato per la testa, 50 enne brizzolato, alto non magro , ma ultimamente ogni volta che pagava quando gli passava il Pos per pagare lei non gli distoglieva gli occhi di dosso e cercava il contatto con le dita.

Stessa scena all’uscita un saluto e un sorriso e quello sguardo.
- Ma che cazzo ti sei messo in testa potrebbe esser tua figlia, si ripeteva ogni volta.

Si sà l’uomo se stuzzicato non si tira indietro e la curiosità non è solo donna.
Quella mattina alle 9.00 si trovava in zona e prendendo il caffè prima di partire per il suo quotidiano viaggio di lavoro non si sarebbe aspettato di vederla varcare la porta, sola e diretta verso di lui, non se lo aspettava ma era pronto ad accoglierla
- Buongiorno, oggi non è giornata di spesa
- Buongiorno a te, lo so per questo non sono al supermercato ma qua
- Posso offrirti qualcosa?
- Si grazie per ora un cappuccino.

La accompagno al tavolino e si fecero portare lì la colazione.
Osservandola noto che portava i tacchi, 170 castana una terza di seno, l’occasione gli aveva permesso di vedere il suo didietro senza il camice da lavoro, tondo e aderente ai pantaloni skinny che esaltavano oltre che il sedere le gambe snelle e ben tornite.
Le solite chiacchiere di rito accompagnati dai soliti sguardi che facevano si che non distogliesse i suo occhi dalle sue movenze, dalle sue labbra che parlavano, da quegli occhiali da professoressa che la rendevano ancora più desiderabile ma non voleva fare la figura del bimbo minchia che rimaneva ammaliato e succube della sua avvenenza che oggi gli permetteva di sentire il suo profumo.
Si alzo per pagare e una volta fatto nel girarsi la trovò dietro di lui e spontaneamente le disse
- Andiamo?
- Si con piacere

Si diressero verso il parcheggio non distante da li senza mai staccare gli sguardi l’uno dall’altra.
- Oggi non ho molta voglia di andare a lavoro e la tua presenza di stamattina mi ha messo di buon umore;
- Io oggi sono in ferie e vedendo la tua macchina parcheggiata sono entrata per vedere se mi offrivi la colazione;
- A si… E io che pensavo che fossi entrata per sbaglio ahahahaha

Si misero a ridere entrambi e una volta arrivati alla macchina lui si blocco.
- Che c’è? domando lei

Lui si avvicino e la baciò, prima dolcemente, e quando lei lo abbraccio il bacio divenne passionale, e mentre le lingue si intrecciavano le mani scorrevano sulle schiene.

Si staccarono e lei accarezzandogli il volto disse
- Doveva essere il momento giusto e nel posto giusto e oggi lo era.

Salirono in macchina e partirono, erano poche le parole che si sentivano ogni tanto lei si avvicinava e mentre lui guidava gli baciava il collo gli teneva la mano con le dita incrociate facendogli sentire tutto il suo calore

Il tragitto fu breve, e appena varcata la porta gli fu addosso, il tempo di togliergli gli occhiali appoggiandoli sul tavolo che le loro labbra erano già incollate.

Sollevandola la condusse in camera, in poco tempo furono nudi e sul letto dove lui inizio a baciarla sul collo

Scese sui suoi seni e inizio a succhiarli, leccarli e sentirne il loro profumo mentre lei lo guardava estasiata, mentre lo vedeva scender ancor più giù e la invitava a allargar le gambe.

Un ciuffetto faceva da corona a una figa con due grosse labbra con un piccolo clitoride che spuntava , e lui si dedico a leccargliele a giocare con la lingua per stuzzicarlo, mentre i suo umori gli bagnavano le labbra e il mento.

- Continua non ti fermare sto impazzendo…

Stava godendo lentamente e con una mano gli tenne la testa per indicargli che non smettesse

Dopo una decina di minuti di tale dolce supplizio lei esplose
- Si.. Si…. Godooooooooooooooooooo

Sollevandosi vide il suo volto stravolto dall’orgasmo, ma in un attimo si rispese, lo attirò a sé e inizio a baciarlo.

Sentiva il cazzo duro appoggiato sulla sua pancia, lo invito a girarsi e gli sali sopra..
- Ora sei mio

E scese senza perder tempo, inizio a leccarlo e quando lo senti totalmente teso lo guardo negli occhi e se lo infilo tutto in bocca, voleva che la vedesse mentre succhiava mentre andava su e giù con la testa denotando tutta la sua voglia di dimostrargli quanto era porca.
- Sollevati….

Non volle che finisse il suo lavoro di bocca e la porto a sè baciandola con impeto mentre con il bacino lentamente si muoveva cercando di di appoggiare il cazzo alla figa.

Quando ci riuscì smise di baciarla, porto le mani alle sue natiche e stette fermo a guardarla..
- Sei pronta..
- Si fallo

Un colpo di reni e le fù dentro, lei spalanco gli occhi e con la bocca aperta gemette
- Si cosi.. cazzo che duro.. mi stai riempiendo..

Si sollevarono, e lei con il cazzo piantato nella figa inizio a cavalcarlo porgendoli i seni da succhiare, cosa che lui non disdegno di fare mentre con le mani la teneva per le natiche agevolandole il ritmo della scopata.

Nonostante il freddo erano completamente sudati e quando lei arrivò al suo secondo orgasmo lui non le diede tempo di riprendersi che la ribaltò mettendola alla pecorina.
In quel modo poteva vedere quel meraviglioso culo, e una volta sistemata prese il suo cazzo e inizio a passarglielo tra le labbra della figa per poi risalire al culo , giocare con quel fiorellino rosa per poi riscendere alla figa, e senza aspettare molto affondarci dentro mentre lei riiniziava a gemere..
- Siiiiiiii… O mio dio… Ancora… scopamiiiii

Non attendeva altro e aggrappandosi ai suoi fianchi assestava il cazzo sempre più in fondo.

Mentre la scopava in quel modo vedeva il suo culo contrarsi a ogni colpo, e lentamente agevolato dai suoi umori porto il suo pollice all’ingresso e lentamente lo infilò senza che lei protestasse, solo quando fu tutto dentro lei inarco la schiena e guardandolo sibillò..
- Cazzoooooooooooo.. ooooooooo

Con tutta la foga che stava mettendo non sarebbe durato molto, con un veloce gesto tolse il pollice dal culo, che provoco un rumore tipo tappo di bottiglia mentre lei cadendo sul letto gemendo.

Voltandosi lei si accorse che lui stava posandosi su di lei e allargo le gambe per accoglierlo.
La penetrazione fu dolce e i due corpi aderirono, lui sentiva i capezzoli di lei che gli premevano sul petto e lei sentiva le sue labbra che si poggiavano sulle sue e schiudendole accolse la sua lingua.

- Sto per venire ….
- Vienimi dentro… riempimi tutta…

Non se lo fece ripetere due volte, le scarico dentro tutto il suo sperma che la riempi completamente e la fece raggiungere un altro orgasmo

Lentamente i respiri tornarono normali mentre continuarono a baciarsi e il cazzo di lui lentamente scivolava fuori dalla sua figa.

Furono i dieci minuti più lunghi nei quali le bocche non riuscivano a staccarsi..

Si sollevarono e lei andò in bagno seguita da lui, e mentre si lavava lui le si appoggio dietro e la bacio sul collo..

- Pensavo che mi avresti inculato..
- Sarà per la prossima volta, mica posso prendermi tutto insieme..

A quelle parole lei si volto e mettendogli le mani intorno al collo lo bacio con passione..
- Non vedo l’ora che sia la prossima volta

Prese i suoi abiti si vesti velocemente mentre lui era li in piedi ancora nudo.. un ultimo bacio e sculettando usci dalla casa.

Guardò l’orologio erano le 12.00
- Ho giusto il tempo di far una doccia mangiar un boccone e andare a lavorare.







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