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Strap-on Paradise


di Sleepy699
22.06.2025    |    1.751    |    3 10.0
"Muovevo il bacino incontro al mio orgasmo, mentre i miei gemiti riempivano il silenzio della stanza..."
Si era legata i capelli in una coda alta. Subito il suo viso aveva assunto un’espressione più decisa, meno anonima con i capelli lucidi raccolti alla sommità del capo. Si era sbottonata la camicetta aprendola fino a lasciarmi intravvedere i seni e ha iniziato ad accarezzarsi i capezzoli, con movimenti lenti e circolari. Vedevo i capezzoli indurirsi e cominciavo a eccitarmi.
Si era tolta la gonna, rivelando un paio di slip di pizzo trasparenti e con una mano dentro si accarezzava delicatamente il pube. Vedevo la sua espressione divertita trasformarsi in una più intensa, di eccitazione mentre mi ordinava di spogliarmi. Mi ero liberato rapidamente di camicia, scarpe e pantaloni mentre lei, sdraiata sul divano, lentamente si sfilava le mutandine per restare soltanto con le décolleté. Mi fa cenno di sedersi accanto a lei.

Sentivo il calore del respiro di lei sul collo, la crudeltà dei denti sulle spalle, la morbidezza dei seni che scivolavano giù per la schiena, la freddezza delle dita che mi indurivano i capezzoli, giocavano con i peli del mio ombelico, si chiudevano intorno al mio membro; la destrezza della mano che faceva strada alla bocca per accogliere i testicoli, alle labbra che succhiavano il mio membro, alla sua lingua che si muoveva sinuosa.

Mi stavo abbandonando all’untuosità del dito lubrificato che traccia cerchi, e mi penetrava lentamente fin quando anche le nocche si conficcavano nella mia carne, che pulsava ritmico come se volesse imprimere un segno indelebile dentro di me.
La osservavo nello specchio mentre si aggiustava le cinghie dell’imbracatura, lubrificando il dildo come se si stesse masturbando, avvicinandolo ancora di più al mio viso. Ho aperto la bocca e lei me lo ha infilato dentro, sempre tenendolo in mano. “Bravo, così, leccalo bene. Lo sappiamo tutti e due dove andrà a finire”.

La sua voce era senza inflessioni mentre lo tirava fuori e me lo rimetteva in bocca, con un movimento che mimava un atto sessuale. Con la lussuria che brillava nei suoi occhi, allungava le braccia per separare i miei glutei, e scuoteva il ventre mentre affondava dentro di me. Dovevo fidarmi di lei al cento per cento per essere in grado di disconnettere la testa.

Non appena ho sentito la punta del finto glande allargarmi il buco del culo, sono stato travolto da un senso di piacere che non si può descrivere. Lo sentivo entrare dentro piano piano mentre la mia erezione cresceva.
Lo strap-on si faceva strada a poco a poco fino in fondo e mi faceva fremere. Lei dosava la spinta in modo da dare il tempo al mio culo di dilatarsi adeguatamente muovendosi in modo dolcissimo.

Guardavo riflessa nello specchio mia moglie mentre si accarezzava il seno eccitatissima nel vedermi impalato sul suo cazzo finto. I seni imperlati di sudore oscillavano ad ogni spinta. Sentivo il dildo dietro entrare sempre più in profondità e scatenarmi dei veri e propri brividi di piacere. E il godimento si faceva presto strada tra le mie membra. Lei aveva il respiro sempre più rotto mentre giocava a quanto lo strap-on poteva essere tirato fuori senza che uscisse completamente, conducendomi in un viaggio verso il piacere di rara bellezza. Era come se fossi vergine e lei che godeva ancor di più. Lei si muoveva dentro di me e ogni volta sembrava raggiungere una parte così nascosta e così cruciale del mio essere che non riuscivo a trattenere gemiti sempre più forti.
Il fatto che ad incularmi era mia moglie, che aveva già sperimentato abbondantemente il mio cazzo in culo mi eccitava ancora di più. Spingeva piano senza fretta facendomi assaporare momenti di vera goduria, si adagiava sulla mia schiena e io potevo sentire i suoi capezzoli turgidi su di me. Con una mano mi stringeva i testicoli e con l’altra mano mi piantava le unghie sulle natiche doloranti. Sentivo il suo respiro sul collo mentre mi sussurrava “Ti piace essere inculato vero porco?” Nella mia mente si era formato un turbinio di immagini, mia moglie infoiata, le sue tette nude e il dildo che mi stava sfondando il culo.

Muovevo il bacino incontro al mio orgasmo, mentre i miei gemiti riempivano il silenzio della stanza. Sentendo di essere prossimo ad esplodere, glielo dico: lei allora tiene fermo il fallo nel mio culo, ma continua a toccarmi finché mi fa sborrare È stata una questione di pochi minuti, un piacere così intenso che forse non avevo mai provato prima risaliva dall’ano al cervello, mentre il godimento mi saliva in gola fino a trasformarsi in grido e facendomi sborrare come un ragazzino.
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