bdsm
l'amico mobiliere.. sottomissione totale


21.04.2020 |
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"Non più tardi di tre anni fa mi sono recato da lui per un mobile..."
Mi era stato presentato alcuni anni fa da amiche comuni; lui, P, aveva un grosso negozio di mobili e dovendo arredare la casa nuova decisi di ordinare la cucina da lui;negli anni a seguire, mi sono servito da lui per altre cose..tutte le volte non facevo che notare in lui sempre un aspetto libidinoso, un anima porca... il suo aspetto ne ricalcava l'impressione.. rude nei modi.. quegli occhi che ti scrutavano.. la barba incolta.. un mix di selvaggiume, mascolinità e trombamania...
non più tardi di tre anni fa mi sono recato da lui per un mobile..
nel negozio eravamo soli, io particolarmente voglioso di cogliere il frutto perverso di quell'uomo, mentre mi mostrava i mobili non perdevo occasione per toccarlo sulle spalle, sulla pancia, accompagnando il tutto a frasi di apprezzamento, per i mobili; probabilmente il tutto ha finito per eccitarlo, visto che mentre si scendeva le scale, non ho potuto fare a meno di notare un certo rigonfiamento.. era troppo.. dentro di me ho detto, ci provo, o la va o la spacca.. rinchiusi nel suo ufficio soli, e in piedi, lo ringrazio e allungo la mano per salutarlo, ma il cervello parte, e invece di attendere la sua mano allungo sul suo pacco.. aveva l'asta rigida... la sua espressione non cambia, mi toglie la mano pero e ci congediamo.. in maniera tranquilla, mi fece capire che non era cosa..
ho rivisto P giorni fa, in un parcheggio, quando mi è venuto incontro per salutarmi mi si è gelato il sangue; lui, tranquillamente inizia a parlare come se non fosse successo nulla;
adesso è in pensione, si trastulla con discorsi vaghi, e chiede con insistenza di me, cercando conferme.. nel mentre parliamo non lascia la mia mano; il contatto mi eccita, ha una mano grossa, rude, ferma.. alla fine sulla via dei saluti finali, mi viene fuori una battuta.. "guarda se eri sempre in attività avrei avuto bisogno di te, l'armadio di camera non chiude bene"..
"ma se vuoi un salto lo faccio a casa tua, dei lavoretti continuo a farli".. ci congediamo scambiando i cellulari, ed io resto convinto che sara' tutto un nulla di fatto, e onestamente non mi sarei permesso di contattarlo io visto i precedenti..
tre giorni fa, ricevo la sua telefonata, dicendomi che è nei paraggi, che se sono in casa si offre per vedere quel mobile.. accetto;
appena entra in casa si adagia sul divano, le gambe aperte, una mano sul pacco;
mi guarda, "allora come stai?"
"bene P, ti ringrazio di essere venuto, soprattutto in questo periodo con il virus in giro, ti chiedo una cortesia, posso toglierti le scarpe, non mi piace tenerle in casa?"
"vai, tranquilla, magari mi ci fai anche un massaggino.. "
tolgo la prima scarpa, il piede emana un buon aroma, e mentre sono sempre in ginocchio per la seconda il suo piede mi struscia il viso, con insistenza.." annusa, troietta, pensi che mi sia scordato come sbavavi sul mio cazzo quella volta.. non potevo fare nulla, avevo un appuntamento e gli operai dietro.. altrimenti.. mi è toccato andare nel bagno e segarmi..
hai capito troietta?"
resto di stucco, ma dentro godo come un riccio.. lo vedo sbottonarsi i pantaloni, mettere una mano dentro, "lo vedi questo pacco? te lo devi guadagnare troia.."
io per tutto il tempo resto in silenzio, ho il cazzo di marmo, rispondo solo con un cenno del capo restando in ginocchio.."brava troia.."
"per prima cosa spogliati completamente, tutta nuda... in ginocchioni.. aiutami a togliere i pantaloni , muoviti, brava.. e ora comincia ad avviarti nel bagno sempre a quattro zampe,
cagna.." lo vedo che si alza arriva al wc, tira fuori il cazzo senza che io possa vederlo e inizia a urinare.. prende un asciugamano e mi copre gli occhi, mi prende con forza la testa...
"ecco ora la mia puttanella mi pulisce bene il cazzo.. mi raccomando, fai un buon lavoro"
la cappella già bella dura e grossa la sento tra le mie labbra, inizio a leccarla guidato dalla sua mano sulla teste, l'altra guida l'uccello che si muove con destrezza, schiaffeggiandomi il viso; passato il sapore del piscio che avevo ripulito, il massaggio cappellare facilita la comparsa di sborrina.. vorrei tirarmi fuori il cazzo e segarmi ma non oso.. la lingua indugia sul pertugio che genera tanta delizia e il mio padrone gode... ha un cazzo grosso duro, molto venoso; ma perché non farmelo vedere.. che supplizio..
ad un tratto sento il rumore dell 'elastico delle mutande, e lui che si allontana ... mi lascia li, senza dirmi nulla, ne tirare lo sciacquone..
dalla porta del bagno solo poche parole,
"ora troia puoi toglierti l'asciugamano, non uscire senza aver pulito per bene con la lingua il bordo del wc... poi vieni di la che si continua con le sorprese ..
continua tranquilli..
sono persuaso che P, potrebbe essere un fervore lettore di questa chat, me lo auguro..
un bacino a tutti sl pisello..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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