I due porci

Sono passati tanti anni..
eppure il ricordo di quella sera è sempre vivo, e il solo pensarci mi eccita tantissimo..
sarà perché in realtà ero giovane e vergine .. ma godo ancora a rivivere..
in quel periodo lavoravo in un ristorante, il proprietario da tempo parlava di portare i suoi dipendenti maschi a cena per poi proseguire la serata in un night che all'epoca era in voga, l'idea di per se non mi atttraeva più di tanto.. vedere.. .. quelle donnine nude ammiccanti . per me, non era il massimo.
Arriva la sera fatidica.. monto in macchina del capo, con un altro collega.. era una sera molto fredda, e l'auto era sprovvista di riscaldamento. Sia la cena che la sosta al night tutto sommato scorsero bene e furono piacevoli. al rientro verso casa, in macchina ricordo che gelavo dietro.. sentivo i compagni parlare della serata, incluso commenti piccanti sulle femmine del locale..
ad un tratto parlo… ho un freddo qua dietro.. ho le mani completamente gelide.. il collega porco, evidentemente eccitato sia dall'alcool che dal locale visitato.. ci penso io dammi una mano te la scaldo.. io senza riflettere allungo la mano e sento con movimenti veloci e decisi la mano che si avvicina alla patta dei suoi pantaloni, e poi un caldo mi avvolge la mano.. sento dell'umido.. avevo in mano il suo cazzo… le risate dei due presero il sopravvento.. tolsi la mano… spiritoso.. e comunque mi resta l'altra ghiaccia stecchita.. il guidatore non perde palla… dammela a me .. forsa… no carino.. fai come ettore? no no… la metto sotto la coscia.. vedrai .. allungo la mano e questa volta il cazzo era già libero e in tiro.. tienilo stretto, .. bravo.. massaggialo un po'.. ti scaldi.. che maiali siete.. dai dai non ci pensare.. riscaldati,... l'altro chiede di fermare la macchina per fare pipi.. non riesco a togliere la mano dal cazzo perchè il collega mi tiene il braccio, solo quando la macchina si ferma e lui scende ..molla la presa e sono libero di rimuovere la mano.. avevo entrambe le mani umide e appiccicose.. ero curioso di sentire il loro odore.. e cercando di non essere visto mi accosto una mano al naso.. il profumo di cazzo mi invade le narici,, e perdo del tempo, troppo.. Mario si gira e mi vede.. brutto frogio.. ti piace il cazzo?
ora scendi e fai una sega a ettore mentre ti vedo...
no ti prego ho troppo freddo..
allora scendi gli dai un bacio sulla punta e rimonti in macchina.. se non lo fai veniamo tutti e due dietro e ti spogliamo.. povoro te e il tuo culetto..
scendi...
scendo e mi avvicino ad ettore che era intento a scrollarsi il cazzo.. mi vede.. si ferma...io senza parlare mi abbasso in ginocchio, lui allunga il cazzo verso di me..
apri..apri la bocca troia... la mano sulla testa mi obbliga a prendere quel pezzo di carne in bocca.. mario dalla macchina segue la scena e se la ride.. bravo ettore..
fino in gola a quel finocchietto..
mi stacco e rimonto in macchina,,.. ora oltre alle mani anche la mia bocca sapeva di cazzo.. sudore..urina.. sborrina.. mi sentivo troia e il pipino era diventato duro.. i miei compagni di viaggio se la ridevano a crepa pelle..
ad un certo punto mario esordisce..
Pierino, però non è giusto..io ti ho offerto questa bella serata e tu in cambio manco un bacino come hai fatto ad ettore?
dai che siamo arrivati al ristorante.. il locale ovviamente era chiuso a quell'ora.. avevamo lasciato le auto li per comodità.. io speravo di concludere quella sera oscena montando sulla mia vettura e piombando a casa per farmi una mega sega.. nulla di fatto..
entambi mi esortano ad entrare dentro il locale con la scusa di farsi perdonare per come si sono comportati offrendomi l'ultimo goccio della serata..
dentro il locale la porta si chiude a chiave dall'interno.. le luci non vengono accese, e mentre ci dirigiamo nel retro .. sento una mano decisa sul mio culetto..
aahhhh..senti che bel culetto soffice...mmmmmm…
vieni caro vieni con me in bagno mentre ettore ci prepara qualcosa.. non riesco a svincolarmi… quell'uomo è enorme.. con un pancione peloso.. io ero minuto, senza muscoli.. cedo alla sua forza.. nel tempo che arriviamo al cesso mi accorgo di essere con i pantaloni abbassati e appoggiato al lavandino, mario con una forza senza eguali tira fuori il cazzo bello duro appoggiandolo sulle chiappe.. lo senti… boccuccia… che si combina stasera?.. mmmmm… troietta.. la cappella umida scorreva lungo il solco delle chiappe umida e vogliosa di entrare mentre quelle frasi porche sussurrate all'orecchio erano poesia per il mio pisellino..
dai.. mettiti seduto su questa seggiola e leccalo un po'.. da bravo,,.. prima che venga ettore.. dai .. me lo devi…
seduto con i pantaloni abbassati, mario si accorge della mia erezione… troia.. stasera esci di qui con il culo rotto e la pancia piena di sborra.. forsa, lecca..
inizio il mio lavoro, ormai con passione, sono smascherato.. il maschio gode ad alta voce.. mi insulta.. si muove come in preda al diavolo.. quel membro grosso, nodoso, è stupendo, lo vedo ingrossarsi, si indurisce.. poi un fremito.. e quel latte caldo mi bagna la bocca e le labbra..
in quel momento entra ettore, con una bottiglia in mano.. mi vede.. si avvicina fino a toccarmi con il pube.. troia.. e mi sputa sul viso..
mario esausto si gira per pisciare mentre commenta con l'amico.. mi alzo per pulirmi il viso al lavandino.. piegato in avanti.. ettore approfitta ormai senza più ritegno e tabù, mi allarga le chiappe e appoggia il cazzo al mio forellino..
lo guardo con timore.. lui capisce..

lo so.. sei vergine.. faro' piano però tu il cazzo lo prendi tutto e ti sborro dentro.. troia..
continua..