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l' attesa - sesta parte-


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
04.04.2019    |    3.109    |    2 9.9
", ma come? se non aveva neanche il mio cellulare e sapeva solo il mio nome da trav? La mia vita ritornava col solito ritmo, casa, lavoro, qualche..."
L’ATTESA sesta parte
Dopo quella eccitante gita in barca a vela sono passati giorni e giorni e di Lui conservavo solo il marchio su di me. Quando ci eravamo salutati sul molo di Santa Margherita non mi aveva lasciato nessun recapito dicendomi che mi avrebbe trovata lui …., ma come? se non aveva neanche il mio cellulare e sapeva solo il mio nome da trav?
La mia vita ritornava col solito ritmo, casa, lavoro, qualche incontro, pochi per la verità, fino a quando esasperata mi spingo oltre e metto un Last minute su annunci69:
“TI ASPETTO MIO PADRONE SONO DISPERATA SENZA DI TE!”
Niente!
Rispondono all’annuncio solo una mezza dozzina di sfigati che mi propongono le cose più strane, lascio perdere perché, neanche a farlo apposta, a peggiorare la mia depressione, avevo inanellato una serie di cazzari con cui ,dopo interminabili chat ,tutto era andato in bianco.
Mi sentivo uno straccio, sognavo le Sue mani sul mio corpo e la profonda penetrazione a cui mi aveva sottoposto dilatandomi all’inverosimile.
Rileggevo di tanto in tanto la copia del contratto che avevo firmato e la conclusione era sempre la stessa una profonda tristezza di non appartenergli.
Sapevo che frequentava quel sito e non mi sono data per vinta,…. Prendo la decisione di scrivere un altro last più dettagliato in modo da potermi far riconoscere più facilmente ……
“DOPO QUELLA BELLA GITA IN BARCA LA TUA SCHIAVA TI ASPETTA DEVOTA”
La fila dei cazzari si ripete ma un messaggio mi è sembrato subito strano, poche parole ma era chiaro che fosse Lui…
“Domani pomeriggio alle 16.30 ritorna nel prato dove ci siamo conosciuti, ti spogli, ti metti un plug nel culo, e bendata mi aspetti in ginocchio … non devi fiatare e lasciarti fare quello che voglio”
Tremavo dall’eccitazione ritornavo ad essere finalmente Sua.
Trovo una scusa banale per assentarmi dal lavoro, ho meno di un giorno per prepararmi e per presentarmi a Lui in perfetto ordine.
Mi metto a digiuno ed inizio a depilarmi per bene, mi ero un po’ trascurata negli ultimi tempi, rinuncio al far da se, e mi reco in un centro estetico dove mani esperte mi ridonano la mia pelle liscia e morbida, quanto male però!
Freneticamente cerco un abitino semplice , facile da togliere, avrei dovuto presentarmi nuda, la cosa mi terrorizzava ed eccitava nello stesso tempo, ma ero sicura che Lui mi avrebbe seguito e protetto, comunque da dove avrei parcheggiato l’auto c’era sempre quel bel po’ di sentiero da fare a piedi, nei miei pensieri convulsi sentivo anche la necessità di portare con me una borsa per poter ritirare le cose che mi aveva detto di portare, non potevo mica camminare con un plug e una maschera in mano e poi una volta tolti i vestiti dove li avrei dovuti mettere, poi qualche salvietta, un asciugamano e una bottiglietta d’acqua mi sarebbero sicuramente servite. Anche se i rapporti con lui erano sempre stati a pelle decido di mettere anche qualche preservativo..
La notte non chiudo occhio, mi giro e rigiro nelle lenzuola , sudata ed eccitata, la mia passerina pulsa e sogna di essere aperta da quel magnifico cazzo di cui conserva un piacevolissimo ricordo, sento suonare le ore da un campanile vicino e piano piano inizio ad accarezzarmi con un dito mia rosellina, mi calmo, chiudo finalmente gli occhi e mi addormento.
Mi sveglio di soprassalto sono già le dieci , lo stress e l’agitazione hanno avuto ragione del mio corpo e dolcemente mi hanno cullato in un rilassante sonno, son riposata, ed in forma, non devo perdere tempo ed inizio a preparare la mia fighetta anale per renderla pulita, morbida e profumata. La dilato per bene e la massaggio internamente con il mio toy preferito, non tanto largo ma molto lungo in modo da aprire e ben lubrificare anche gli sfinteri più interni, mi piace … lo lascio dentro mentre faccio un rilassante idromassaggio che mi tonifica ulteriormente.
Il culetto è perfetto, adesso tocca al trucco, decido per un tratto un po’ vistoso, mascara abbondante, profumo, fondo tinta, unghie ben laccate e sviluppa labbra con lucido … sono una bellissima escort!
Decido per una corta parrucca rossa, che mi fa tanto troia, indosso tanga minimali, reggiseno, calze autoreggenti e l’abitino rosso a tubino aderente elasticizzato, un paio di sandali con tacco gli occhiali scuri e via salgo in auto con la mia fida borsa .
Mentre guido mi rimiro allo specchietto del parasole, son proprio bella ed elegante e contenta di rivederlo, non si immagina nemmeno quanto mi manca.
Sono puntualissima, posteggio in una piazzetta, distrattamente vicino a un gruppo di contadine , sedute sui gradini di un ingresso, mi guardano da capo a piedi ed io altezzosa volto loro le spalle e ondeggiando sui tacchi mi incammino per il sentiero che porta alla radura dell’appuntamento.
Ho l’eccitazione a mille, mi sento bagnata fradicia, ora non ondeggio più ma sculetto come una puttana in attesa di un cliente da adescare, finalmente arrivo alla radura, alti alberi la circondano completamente e i bassi cespugli sono ancora più fitti e rigogliosi dell’ultima volta. Mi guardo intorno, non c’è nessuno, rimango per un minuto immobile, nessun rumore, sono sola. Decido di spogliarmi, tolgo tutti i vestiti li ripongo nella borsa, prendo il plug lo lubrifico e me lo infilo nel culo, ne avevo proprio voglia, ultima operazione, serro per bene la mascherina sugli occhi e mi inginocchio.. aspetto di essere Sua.
Passano minuti interminabili …. Per fortuna la stagione è ancora calda, una goccia di sudore mi scorre lungo la schiena, e qualche fastidiosa zanzara inizia a punzecchiarmi, sto ferma , da stupida non avevo pensato a mettermi del repellente, ma il profumo comunque un po’ di effetto lo fa e quella piccola tortura sembra finire, quando un improvviso dolore si abbatte sul mio sedere, seguito da altri, tanti colpi forti e violenti, mi stava frustando fortissimo. Resisto, neanche un gemito e rimango ferma come mi aveva detto, sono dolorante ed eccitatissima, dieci, quindici, venti frustate mi arrossano la pelle e mettono a prova la mia resistenza, non mi dice una parola, finalmente si ferma, viene davanti alla mia faccia, con due dita mi apre la bocca e ci sputa dentro, la tiene aperta impedendomi di ingoiare e inizia a riempirla con un caldissimo getto , si interrompe , mi chiude la bocca, mi tappa il naso ed ingoio, ripete tre, quattro volte il servizio, sto per vomitare, è come lo ricordavo, dolce ma impassibile nell’esecuzione dei suoi voleri.
Smette, non ho tempo di riprendermi che inizia a schiaffeggiarmi, non lo aveva mai fatto, sto per piangere ,mi viene voglia di ribellarmi , ma conoscendolo, resisto , le guance sono sicuramente rosse e gonfie, come aveva fatto prima mi apre la bocca e fa entrare di colpo il cazzo fino in gola, non riesco a prenderlo, con qualche ceffone mi sbrigo ad aprire al massimo la bocca e lasciarlo scorrere sempre più giù fino ad avere conati di vomito, sento il piscio che avevo ingoiato prima risalire, mi tiene ferma la testa, cerco di tenere le bocca spalancata e di respirare con il naso per facilitare la penetrazione sempre più profonda , tengo sempre i polsi stretti dietro la schiena, vomito, un conato dietro l’altro e lui rimane impassibile sempre in fondo alla mia gola, non ce la faccio più … aiuto, cosa succede, rapidamente sento sfilarmi il plug dal culo e possente entra un gigantesco cazzo fino in fondo lacerandomi.
Sono in due!
Non ho il tempo di reagire che mi sento legare mani e piedi e mettere al collo un collare con catena.
Adesso si , sono in totale balia di due sconosciuti!
Le legature sono molto strette, le braccia girate dietro la schiena sono ancorate al collare e le gambe tenute oscenamente divaricate con un distanziale.
Passa un tempo interminabile, i due porci si alternano tra culo e bocca, ogni tanto pisciano e pretendono l’ingoio, per poi farmi vomitare mentre mi sfondano il culo. Il tutto senza sosta e senza dire una parola. Lo so sono scema, ma resisto, la situazione anche se estrema, è eccitante ed è piacevole essere usata così duramente, non mi era mai successo.
Come iniziato improvvisamente smettono e mi lasciano, li ,nuda e legata, tremo, l’eccitazione continua, sento dal culo uscire del liquido, devono essermi venuti dentro, accidenti! Non mi piace, spero tanto che uno dei due fosse Riccardo il Padrone a cui avevo giurato di appartenere per quattro anni e di cui portavo il marchio sulla coscia.
Riprendono le frustate, sono diverse da quelle di prima, meno forti, sembra una mano più leggera, mi colpiscono ai seni, sulla pancia, alle palle, al cazzetto, quasi scomparso per il dolore, smette, un getto di urina mi colpisce in piena faccia e mi bagna tutto il petto, poi attimo di pausa, sento camminarmi attorno e una dolce carezza sfiora le mie natiche devastate dalle frustate, le dita sembra sfiorino i segni della frusta, tamburellano sui glutei sfiorano l’ano e dolcemente una alla volta entrano nel mio culo, non finisce di entrare, sento il palmo passare dallo sfintere e poi il polso e con una lentezza devastante spingersi quasi fino al gomito, dolcissimo ma con fermezza incurante della mia resistenza, mi sento rompere, non arretra ma continua la sua devastante progressione.
Finalmente si ferma, anzi no si mette a ruotare in un senso e poi all’opposto, sempre dolcemente, mi strappa un urlo, immediata un colpo secco sulle palle, trattengo il gemito per non riceverne un altro.
Sono al limite della resistenza ho perso la cognizione del tempo, il mio corpo è percorso da un fremito continuo un misto di dolore, paura e piacere.
Mi sentivo di appartenergli totalmente anche se mi rendevo conto di essere stata posseduta da tre persone diverse da Lui
slavepiera
Continua……..
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