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Gay & Bisex

Anaconda sottomesso


di Scientist92
20.09.2017    |    22.366    |    7 8.3
"Vedendo da lontano quello strano trio anche Mattia si avvicinò e con la sua solita simpatia riuscì subito ad entrare in confidenza con i due stranieri che..."
Qualcuno di voi ricorderà bene la saga de "demolito da un anaconda". I protagonisti erano Mattia, un giovane adone superdotato, dominante nel sesso e nella vita, Gianluca, un bel tipo che, dopo aver provato il pisello, se ne è innamorato.
I racconti ruotavano attorno ai due ragazzi, alle loro scopate, finché Mattia fu letteralmente sventrato da un cazzo enorme di un ragazzo rumeno innanzi agli occhi di Gianluca; quel momento rappresentò la fine poiché Mattia, forse traumatizzato si diede anima corpo e culo al suo nuovo "amico", Gianluca invece si trovò solo.
Proprio il racconto della prima volta da passivo di Mattia mi ha ispirato, facendomi scoprire un piacere nuovo nel vedere sottomessi, dominati, demoliti, messi sotto, quegli uomini reputati stronzi.
Questo racconto è un omaggio e una rivisitazione di dell'episodio così eccitante, spero piaccia.

G. "Amore, stasera c'è una serata al Paradise con quel dj famoso. Voglio andare"
M. "Mamma mia che palle. Sai che mi annoia stare stretto mentre chissà quanti ti si buttano addosso con la scusa di ballare. Come faccio a resistere alla voglia di buttarglielo dietro?"
G. "Sei sempre il solito sfrontato. Io esco, vado di fretta che ho il corso di crossfit in palestra e sono tremendamente in ritardo. A dopo amore".
Gianluca aveva così tanta fretta da Non salutare neppure il suo ragazzo.
Mattia sapeva quanto affetto egli provasse per il suo compagno, vedeva in lui il complice perfetto dopo averne passate tante. Dopo mesi difficili tra tradimenti, separazioni, avevano trovato la loro dimensione ideale andando via da Roma, trasferendosi a Milano.
La loro vita era cambiata, aveva acquisito una dimensione stabile e tranquilla, quasi monotona, ma il sesso tra loro era davvero super.
Mattia ogni sera scopava Gianluca con forza dirompente, in quel momento sembrava quasi sfogare una rabbia sempre repressa. Tante volte il suo fidanzato godeva e piangeva nello stesso tempo, ma il suo cazzo di 23cm era un trapano inarrestabile che dilaniava sia il sedere di Gianluca che la sua gola.
Addirittura la.settimana prima Mattia, come gesto di virulenza pisciò nella bocca del suo ragazzo costringendolo a bere. Faceva parte del gioco.
Mattia andò a farsi una doccia, alle ventitre in punto doveva essere pronto.

La discoteca era particolarmente affollata quella sera, la musica tranche, un genere musicale molto in voga tra gli stranieri, era un richiamo per tutti i fuorisede e per gli studenti erasmus di Milano. La noia cominciava a farsi sentire e Gianluca per superare la noia decise di acquistare un drink, toccava a Mattia guidare l'auto quella sera. Dopo aver pagato si avvicinò al bancone, in quel momento piuttosto affolato, ma, mentre aspettava che il barman preparasse il suo cocktail, sentì dietro di sé una presenza dura, ingombrante, possente.
Immediatamente si voltò, immaginando fosse il suo ragazzo, anche se rimase spiazzato perché normalmente, nelle uscite, i due avevano comportamenti da amici.

G. "Mattia, ma cosa fai?"
"Non mi chiamo Mattia..?"
Due occhi azzurri lo fissavano divertiti e sorpresi, un ragazzone biondo, atletico era dietro di lui.
Accanto a lui c'era un tipo, anch'egli giovane, più basso, moro, ma altrettanto tonico.
La sorpresa fu ancora maggiore quando il biondo gli sussurrò nell'orecchio :
"Siete davvero carini tu ed il tuo ragazzo"
Era una situazione strana, ma con un paio di battute Gianluca usci da quella situazione a tratti imbarazzante.
I tre cominciarono a chiacchierare e Gianluca scoprì che alex, il biondo, era, a dispetto dei tratti somatici nordici, rumeno, mentre seb bulgaro: entrambi erano studenti di ingegneria.
Non mancarono battute maliziose sull'obelisco che Gianluca aveva sentito dietro di sé.
Vedendo da lontano quello strano trio anche Mattia si avvicinò e con la sua solita simpatia riuscì subito ad entrare in confidenza con i due stranieri che vollero assolutamente, senza badare alle giustificazioni di Mattia che avrebbe poi dovuto mettersi al volante, bere assieme.
Con l'alcool nel sangue, i discorsi caddero su argomenti più o meno espliciti.

A. "Devo andare a pisciare, se volete seguirmi vedrete com'è fatto un vero cazzo".
G. "Non c'è bisogno, Mattia è un cavallo".
S. "Quando vedono la bestia di Alex tutti rimangono stupiti, poi quando lo provano non riescono più a farne a meno".
Il tono di Alex e seb era scherzoso, ma nascondeva anche una grande malizia, Gianluca cominciò ad essere a disagio, ma ad un certo punto Mattia, forse a causa dell'alcool ingerito, propose una scommessa :
" anche io devo pisciare, chi ha il cazzo più piccolo mantiene quello del vincitore mentre si svuota."
Gianluca rimase sorpreso, generalmente Mattia era sì presuntuoso ed aperto, ma mai aveva proposto sfide del genere; Seb e Alex si lanciarono un'occhiata compiaciuta e si avviarono verso la toilette.
Il pacco del rumeno era cresciuto a dismisura, sembrava avesse un estintore tra le gambe che il biondo non smetteva di stringere.
Il bagno degli uomini era quasi vuoto, ma per sicurezza i Quattro si fiondarono in quello dei disabili, ed, appena entrati, i due sfidanti sbottonarono i pantaloni liberando gli uccelli.
Gianluca non riuscì a credere a ciò che vedeva :
Il biondo aveva un cazzo spaventoso, lungo Pochi ho cm in più di Mattia, ma molto più largo, con una cappella simile ad un fungo.
A. "Dai confrontiamo". Il rumeno aveva già vinto, ma volle umiliare ancora di più il perdente che, stranamente, non riusciva a staccare gli occhi dal suo Cazzo.
Messi a paragone la sconfitta appariva ancora più netta, il cazzo di Mattia, seppur grosso, appariva sottile rispetto al bastone duro di Alex.
"Devo pisciare ora, invece di guardarlo datti da fare..." Mattia come ipnotizzato, prese in mano quel gazzo ancora flaccido, ma bollente, lo guardò mentre cominciava a zampillare la pisciata, simile ad una cascata.
Alla fine di tutto glielo sgrullò con cura, mentre Alex divertito vedeva il giovane italiano sconfitto innanzi al suo ragazzo.
"Hai avuto un assaggio, ora torniamo dentro a bere, mi sono svuotato, per le palle ci penseremo dopo".

Fine I parte
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