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Gay & Bisex

Manutenzione non ordinaria


di sorriso73
10.08.2024    |    173    |    2 9.0
"Preso alla sprovvista lo spazzacamino aveva lasciato entrare il cazzo, ma aveva cercato subito di fare resistenza, finché lentamente accettò la situazione e..."
Manutenzione non ordinaria


Quando la casa vicino a quella dei miei genitori è stata messa in vendita ho colto l’occasione per acquistarla.
Era una casa vecchia, con muri di sasso, e con gli anni e con calma ho ristrutturato l’edificio, e ora ci vivo.
Il riscaldamento è doppio, oltre il metano ho anche in salotto e cucina il riscaldamento a legna, che mi dà una sensazione più naturale e piacevole.
Tuttavia richiede anche una adeguata manutenzione, per cui ogni anno faccio pulire il caminetto dallo spazzacamino.
Ormai ci conosciamo da anni, e ci parlo volentieri, anche perché è un gran bel pezzo di uomo.
Ha superato i cinquanta, ma ha ancora i suoi capelli ricci, occhi azzurri, e una bellezza che fa più “un tipo” che non bellezza classica.
Chiarisco, se lo vedi per strada passa per uno come tanti.
Ma è quando ci scambi due parole, e lo osservi più da vicino nei dettagli, che cambia il punto di vista.
Occhi mobili e un sorriso sornione da gatto, parlantina sciolta ma non eccessiva, e un fisico che, appena toglie la maglietta per salire sui tetti, ti fa dire … “Ah però!”
Ovviamente si allena camminando sulle falde delle case, ma è appassionato di montagna, e i fine settimana va sulle falesie a scalare, un vero ragno.
Il suo fisico non urla muscoli pompati dal sapore sintetico, ma masse di carne lisce e scattanti usati in centinaia di situazioni di lavoro e di sport all’aria aperta.
Purtroppo è sposato e con due figli, per cui le fantasie che mi ero costruito su di lui, fantasie nate dopo la mia mezza età in cui avevo rivalutato il piacere di un bel cazzo, si erano infrante davanti ai fatti.
Un anno fa lo chiamai per la solita pulitura del camino, che si svolse a metà settembre. Ero l’ultimo lavoro della sua giornata, forse perché con me beve sempre qualcosa e si ferma a chiacchierare più dei soliti convenevoli.
Quel giorno, al suo arrivo, ci scambiammo due battute, poi salì sul tetto e fece il suo dovere. Mentre lavorava sul tetto si tolse la maglietta, così potei vederlo in tutto il suo splendore.
Quando scese gli offrii da bere, andammo in salotto per gustarci la birra e chiacchierare.
La conversazione rimase sui soliti binari finché non gli chiesi come andava con la compagna.
Lui: Male, ci siamo separati nove mesi fa, ma me la sono fatta passare, anche per il bene dei nostri figli.
Io: Mi spiace per la separazione, ma hai fatto bene, loro vengono prima di tutto, anche prima dei nostri rancori. Devi avere pazienza e distrarti, non pensarci più. Lo sai, è capitato anche a me 3 anni fa, anche se non avevamo figli. E’ dura, ma col tempo passa.
Lui: Si più o meno ci sto arrivando, anche se ero abituato a scopare tutti i fine settimana minimo, e ora che lei non c’è più mi manca quest’abitudine.
Io: Di donne ce ne sono in giro, non hai trovato nessuna che sia disponibile?
Lui: Si e no, un po' sono fuori allenamento, poi non voglio impegnarmi, ho ancora lo scotto della mia ex, e infine sono di gusti difficili, non sono uno che si accontenta, quindi….
Io: ha ha, mi sa che dovrai fare come tutti, tornare a fare il ragazzino delle medie!
Lui: In che senso?
Io: Non so tu, ma io e i miei amici ci siamo fatti tante di quelle seghe!
Lui: Ha ok, anch’io all’epoca.
Chi non risica non rosica, per cui decisi di buttare là qualche discorso malizioso per sondare la situazione, non si sa mai….
Io: Per fortuna che oltre alle seghe abbiamo imparato presto a giocare tra di noi, finché non sono arrivate le prime morose!
Lui: In effetti… Anch’io quand’ero ragazzino ne ho combinate di tutti i tipi, finché non sono arrivate le prime ragazze.
Dovevo andare avanti, vediamo cosa ne pensa e se riesco ad arrivare dove voglio…..
Io: Mi ricordo ancora alcuni dei pompini che mi facevano un paio dei miei amici, sono tra i migliori che abbia mai ricevuto, meglio anche ti quelli di tante mie ex.
Lui: Si vero, anch’io me ne ricordo un paio con piacere.
Io: Giuro che se mi ritrovassi uno di loro qui davanti in ginocchio non avrei problemi a farmi rifare lo stesso servizietto!
Lui: Ma dai? Sul serio?
Io: Si certo, perché tu no? Non coglieresti l’occasione di riprovare certe sensazioni vissute da giovane?
Lui: In effetti a pensarci… Non mi tirerei indietro. Certo ormai sono cose passate, figurati se capiterà mai l’occasione!
Non so se lo ha detto di proposito o per caso, ma dovevo giocare le mie carte in maniera più spudorata.
Io: Però anche a me dicevano che ero bravo a ricambiare il servizietto, e ne ero piuttosto orgoglioso! Come dici tu penso con nostalgia a quei tempi, rifarei i pompini pur di riviverli!
Lui mi guardo un po' sorpreso, ma forse stava capendo dove stavo andando a parare.
Lui: Veramente saresti disposto a fare un pompino in nome dei vecchi tempi? Non ti facevo così disinibito…..
Io: Tre anni fa no, ma adesso non mi faccio certo più problemi, se la mia ex si fa trombare dal
suo nuovo compagno, io lecco la figa o faccio un pompino a chi dico io senza tanto pensarci!
Lui si mise a ridere, un po’ per la piega che aveva preso il discorso, un po’ per il gonfiore che stava
aumentando in mezzo alle gambe, un buon segnale…. Dovevo spingerlo oltre, a superare i suoi ostacoli mentali.
Lui: Sei proprio matto!
Io: No, non matto, ma libero si. Ti dico un segreto, tanto so che te lo terrai per te. Lo sai che ho una donna con cui scopo ogni tanto….
Lui: Si me lo avevi detto tempo fa.
Io: Esatto, ma non ti ho detto tutto…. Due anni fa ho incontrato dopo molti anni uno di quei miei amici delle medie, e visto che tutti e due eravamo appena separati abbiamo fatto un revival, e gli ho fatto un paio di pompini!
Lui: Questa poi!
Io: Ti crea problemi la cosa?
Lui: No, è che non me l’aspettavo da te.
Io: Neanch’io, ma adesso non me ne pento, mi è sembrato di tornar giovane!
Lui: Chi non vorrebbe tornar giovane!
Era il momento giusto…
Io: Potremmo tornare insieme ai vecchi tempi, se hai voglia…
A questo punto lui era spiazzato, ormai era chiaro a cosa alludessi, e avevo capito che la cosa lo eccitava, ma allo stesso tempo lo turbava. Non gli lasciai il tempo di ragionare, dovevo far leva sul desiderio, altrimenti la ragione con i suoi tabù avrebbe prevalso.
Io: Possiamo fare come facevamo con i miei amici, loro chiudevano gli occhi e stavano fermi ad aspettare, finché qualcuno non prendeva l’iniziativa. Prova a chiudere gli occhi.
Lui mi guardò in silenzio, poi dopo un minuto interminabile chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla poltrona.
Ora potevo agire io.
Era ancora vestito da lavoro, e la cosa mi eccitava, veloce mi avvicinai ai pantaloni da lavoro e sbottonai la patta e gli tirai fuori il cazzo che ormai stava per esplodere.
Un gran bel cazzo, lunghezza normale, ma bello grosso, con un contorno di peli alla base che lo rendevano ancora più bello.
Non persi tempo, il rischio era che ci ripensasse, dovevo assecondare il suo desiderio, per cui glielo presi in bocca e iniziai a fare un pompino intenso, profondo, con le guance che si svuotavano per il risucchio che creavo.
I movimenti dello spazzacamino mi fecero capire che era sulla strada giusta, finché non prese le mani e guidò la mia testa nel pompino che gli stavo facendo.
Aveva perso le sue inibizioni, aprì gli occhi e mi guardò mentre lo pompavo, guidato dalle sue mani.
Lui: Cazzo, SI! Ci sai fare con quella bocca! Continua!
Mi staccai dalla sua bocca e gli dissi…. Ricordati che devi ricambiare!
Preso dal momento, mi rispose: Lui: Si va bene va bene, ma non fermarti!
Ripresi il mio lavoro, con sempre maggior vigore, finché capii che stava per venire, e decisi allora che avrei rischiato il tutto per tutto.
Mentre sentivo che i primi fiotti stavano per venire, gli misi un dito per metà dentro il sedere, e aprii gli occhi per vedere la sua espressione.
Incredulità totale! Aveva stretto lo sfintere per la sorpresa, e la sua faccia tradiva lo stupore per quello che aveva subito, ma poi in bocca e nel dito sentii la spinta dei fiotti di sperma che si facevano strada dentro la mia bocca alternati in un ritmo veloce e regolare, mentre la bocca di lui emanava grida roche e profonde di godimento.
Mi ero riempito la bocca del suo sperma, abbondante e succoso, e lo feci sparire in un battibaleno!
Tutto era finito.
Lui: Che cazzo mia hai fatto! Non ho mai goduto così!
Io: Te lo avevo detto che ero bravo, ora lo sai. Ma adesso tocca a te rispettare i patti.
Lui: Quali patti?
Io: Non fare il furbo, so che te lo ricordi….
Mentre parlavo mi sono alzato, ho tirato giù i pantaloni e il mio cazzo circonciso svettava davanti alla sua faccia in poltrona. Cosa volevo era chiaro, ma il suo volto non era favorevole.
Lui: Ma non mi piace e non l’ho mai fatto!
Io: Come fai a dire che non ti piace se non lo hai mai fatto. Hai appena preso un dito in culo e hai avuto uno dei tuoi migliori orgasmi della tua vita, adesso è ora di mantenere l’accordo!
Presi la sua testa e con una certa forza gli aprii la bocca e gli ficcai dentro il cazzo mantenendo il dominio della situazione.
Preso alla sprovvista lo spazzacamino aveva lasciato entrare il cazzo, ma aveva cercato subito di fare resistenza, finché lentamente accettò la situazione e continuò a pomparmi il cazzo.
Mollai la presa, e lo lasciai fare.
Ormai la sua bocca si muoveva su e giù dando piacere a me, ma accettando di provare piacere di fare il pompinaro lui.
Quando sentii le prime ondate di seme salire dalle palle, tolsi il cazzo dalla sua bocca e continuai inondandogli la faccia del mio sperma.
I miei progetti erano per altri incontri, dopo questo, e forse fargli fare un ingoio alla prima volta poteva metterlo in difficoltà con la propria coscienza.
Cademmo esausti entrambi.
Lui: Cazzo, erano fortunati i tuoi amici delle medie, se eri bravo come con me oggi.
Io: Si apprezzavano, ma facevamo anche altro tra di noi, eravamo piuttosto disinibiti e porche!
Lui: E cosa facevate di ancora più intenso di così?
Io: Lo potrai scoprire la prossima volta che ci vedremo per ricordare la nostra giovinezza, sempre se vuoi provare a godere come oggi!
Lui: Ci devo pensare, ma credo di si. Per me tutto questo è nuovo, ma è stato bello.
Si ricompose, mise via i suoi attrezzi, ma non volle farsi pagare.
Quella fu la prima volta di una serie di incontri in cui il nostro spazzacamino imparò che il piacere può arrivare anche da un cazzo, e non solo dalla figa, basta provare una volta per capirlo!

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