Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > Gay & Bisex > Tommaso scopre il godimento 2
Gay & Bisex

Tommaso scopre il godimento 2


di Uonder24
30.05.2025    |    33    |    1 8.7
"Passarono in realtà solo pochi minuti prima che, inaspettatamente, il cazzo di Stefano iniziasse a spruzzare sborra sul petto di Tommaso e dopo appena 30..."
La mattina seguente, Stefano si svegliò prima di Tommaso. Non sembrava esserci ancora alcun movimento in casa e quindi rimase lì sdraiato per qualche minuti, ricordando le fantastiche sensazioni della sera precedete, quando aveva potuto assaggiare con la sua bocca il cazzo del suo cugino più grande e poi avevano sborrato insieme. Appoggiò la mano sul suo cazzo e se lo strizzò, già bello duro, sorridendo al pensiero del divertimento che avrebbe potuto svilupparsi nei giorni successivi! Iniziò quindi a masturbarsi. Il lenzuolo che lo copriva si muoveva su e giù mentre si masturbava abbastanza velocemente.
"Qualcuno si è svegliato eccitato", disse Tommaso, steso sul materassino accanto. Stefano, preso alla sprovvista, sussultò per l'inaspettato saluto, ma ridacchiò allo stesso tempo. "Sì, sono sempre duro la mattina." "Anch'io", disse Tommaso. Stefano guardò Tommaso mentre tirava giù il lenzuolo e mostrava il rigonfiamento dei suoi boxer. In un lampo, Stefano si tirò su e e si mise in ginocchio accanto a Tommaso.
Allungò una mano e gli tirò giù i boxer fino alle ginocchia, rivelando il suo cazzone duro e pulsante che ondeggiava nell'aria del mattino. Stefano non era ancora in grado di valutare le dimensioni ma considerato che si era misurato più volte il suo cazzo ed era di 15,5cm, arrivò a stimare che Tommaso potesse essere sui 17,5-18cm. Stefano lo afferrò e lo accarezzò su e giù un paio di volte. Tommaso gemette e si sdraiò completamente con le braccia conserte dietro la testa. Stefano si stiracchiò un po' e poi si piego per prendere la cappella gonfia di Tommaso tra le sue labbra calde e umide. L’ansimare di Tommaso si trasformò in un gemito di piacere. Stefano mosse la testa su e giù mentre succhiava il cazzo di Tommaso. Decise di iniziare a leccare per bene tutta la circonferenza della cappella e di leccare per bene la punta e il filetto.
Nel frattempo iniziò a masturbarsi. Poi ingoiò il cazzo di Tommaso, il più che poteva ed inizio a pomparlo con foga e usando la lingua per accarezzare per bene tutta l’asta. Dopo un paio di minuti, Tommaso gemette: "Oh, cazzo, Stefano, se me lo pompi cosi vengo subito". Stefano non poté trattenersi, perché il sapore del cazzo del cugino gli piaceva troppo. Tenne le labbra strette intorno al cazzo gonfio di Tommaso e continuò a muoversi su e giù mentre si segava il cazzo ancora più velocemente. I gemiti di Tommaso si fecero più intensi e iniziò a spingere con i fianchi nella gola di Stefano. Stefano continuò a succhiare delicatamente mentre Tommaso spingeva sempre di piu il suo bacino. Stefano si masturbò ancora più velocemente a quel punto e presto perse il controllo della situazione. La sua bocca era piena del cazzo duro di Tommaso, che dava ormai completamente il ritmo mentre lui cercava di essere in sincronia con la sua sega.
Fu proprio mentre Stefano iniziava a spruzzare il suo caldo latte mattutino ed adolescenziale sul pavimento della tenda, che Tommaso cominciò ad eruttare sborra nella bocca e nella gola di Stefano, emettendo per giunta dei rantoli piuttosto rumorosi che non solo ne descrivevano il godimento ma anche una certa dominanza nei confronti di Stefano. Stefano si spinse ancora più giu sul cazzo di Tommaso, tanto che il naso arrivò a contatto col suo cespuglio. Sentiva i getti di sborra colpirgli la gola e scendere. Quando fu tutto finito Stefano, a malincuore, si staccò dal cazzo di Tommaso ancora duro e pulsante.
"Cazzo!" disse Tommaso. Stefano aveva ancora la mano intorno al cazzo del cugino, lo spremette e fece uscire un'altra goccia di sperma e la leccò via. "Cazzo, che figata", disse Tommaso. "Mi è piaciuto tanto!" disse Stefano.
Si alzò e prese il rotolo di carta assorbente che aveva usato per pulire la sera prima. Prese qualche foglio dal rotolo, lo passò bene sul cazzo di Tommaso ancora abbastanza duro ma meno gonfio, per pulire i residui di sperma, poi pulì il pavimento della tenda dove aveva sporcato con la sua sborra.

"Meglio prepararci. Oggi c'è un sacco di roba da fare!" Stefano disse che sarebbe entrato per primo a lavarsi i denti e a vedere chi c'era. Uscì quindi dalla tenda e Tommaso rimase lì sdraiato, assaporando ancora la fantastica sensazione di aver sborrato direttamente nella gola di Stefano. Si sentiva orgoglioso e molto maschio. Che viaggio si stava rivelando, penso tra se…ed era solo il primo giorno!
Stefano tornò in tenda pochi minuti dopo e disse che il bagno era ancora libero, così Tommaso saltò in piedi, indossò un paio di pantaloncini corti ed entrò a lavarsi i denti. Poco dopo, La zia fece capolino in cucina per preparare la colazione. L’idea era quella di muoversi a metà mattina per andare in qualche spiaggia particolarmente bella.
Ci mettemmo in macchina. Stefano e Tommaso sedevano insieme sulla macchina del padre di Stefano. Ci stavamo dirigendo alla spiaggia di Michelino, una meravigliosa spiaggia che non passa certo inosservata: sabbia bianca con mare azzurro cristallino. E’ una spiaggia libera, formata da due baie divise da scogli e con costa alta alle spalle. Fu una giornata molto calda ma piacevole. Il mare era stupendo e anche la costa era una delizia per gli occhi. Tommaso e Stefano passarono la giornata in acqua a scherzare, nuotare e a prendere in giro la sorella e la cugina. Ogni tanto si avventuravano su qualche scoglio. Stefano e Tommaso si scambiavano spesso sguardi di intesa, si osservavano e scrutavano l’uno il fisico dell’altro. Stefano di tanto in tanto cercava anche di posare la sua mano sul pacco di Tommaso, cercava di sfiorarlo e di provocarlo. Sia in spiaggia che in acqua i due si toccavano parecchio e cercavano di stare a contatto, il tutto simulato come gioco scherzoso.
Nel tardo pomeriggio si decise di tornare indietro per fare tappa in un piccolo supermercato. Mentre i genitori facevano la spesa, quella seria, i ragazzi presero degli snack che desideravano e li portarono con sé al punto d'incontro. Le mamme avevano scelto tutta una serie di specialità calabre, in grande abbondanza. Una volta usciti dal supermercato risalirono in macchina e tornarono a casa. Quando arrivarono, la zia annunciò che si sarebbe cenato intorno alle 21, così i ragazzi decisero di saltare in sella alle biciclette e farsi un altro veloce giretto nei dintorni . Stefano suggerì di andare verso il calistenics parc. Li c'erano alcuni amici che cazzeggiavano nel mentre facevano qualche esercizio. Stefano si fermò e presentò Tommy come suo cugino, e tutti lo salutarono. Dopodiché continuarono il giro e Stefano fece vedere a Tommaso la scuola superiore che frequentava indicandogli anche dall’esterno quale fosse la sua classe. Si diressero verso il limite dell'area dove c'era un grande parco e pedalarono attraverso i sentieri del parco, poi tornarono verso casa.
I ragazzi divorarono la cena. La zia si era davvero superata e da buona calabrese aveva fatto porzioni super abbondanti. Il post cena vide come al solito i genitori uscire a fare un giretto ma stavolta Tommasa e Stefano decisero di non seguirli ma di rimanere a cazzeggiare in casa. Tommaso andò a fare la doccia, che non aveva ancora fatto. Si spogliò in tenda e poi si recò nel bagno. Mentre faceva la doccia, si divertiva a toccarsi il cazzo e a menarselo dato che gli veniva in mente la stupenda pompa che Stefano gli aveva fatto. Decise pero di stopparsi e di non sborrare, sperando che la cosa avrebbe potuto ripetersi anche la sera stessa.
Quando ebbe finito, Tommaso si buttò sul divano in soggiorno e guardò un po' di TV mentre. Stefano andò a farsi la doccia e quando tornò disse a Tommaso di buttarsi insieme in tenda che si stava meglio anche perché fuori c’era più aria.
Passarono la serata tra chiacchiere e smartphone, aspettando che i genitori tornassero e si infilassero nelle loro camere. Solo a quel punto Stefano suggerì di giocare a carte, e tirò fuori un mazzo dallo zainetto che teneva in tenda. "A che vorresti giocare?" chiese a Tommaso. "Scegli tu, io non è che gioco molto a carte", rispose Tommaso. " Che ne dici di strip poker", disse Stefano con un sorrisone.
Tommaso iniziò immediatamente fantasticare su come potesse andare a finire la cosa.
Stefano distribuì le carte e i ragazzi iniziarono a giocare. Tommy perse la prima volta, così si tolse i calzini. Il gioco proseguì sino a che entrambi rimasero solo in mutande. Tommaso era sempre quello un pò più preoccupato per cui suggerì anche di stare attenti nel caso in cui qualcuno stesse guardando e vedesse le loro ombre sulla tenda. Stefano allora regolò la luce in modo che potessero ancora vedere all'interno della tenda, ma evitando che le pareti fossero illuminate.
L’illuminazione era un pò ridotta ma subito Tommaso si accorse dell’erezione di Stefano. Le sue mutande si erano tese al massimo per via della durezza del cazzo. Inoltre tra una partita e l’altra Stefano continuava ad infilarsi la mano nelle mutande per ravanarsi cazzo e palle. La situazione fece venire un'erezione anche a Tommaso. La mano successiva, Stefano perse dovette togliersi le mutande. Non aspettò un secondo, si sfilò le mutande e lasciò uscire il suo cazzo duro e pulsante. Si procedette alla mano successiva. Questa volta fu Tommaso a perdere e dovette togliersi i boxer facendo vedere il suo poderoso cazzo duro, dritto e svettante. Stefano distribuì un'altra mano e perse di nuovo. "Cosa dovrei fare adesso?" chiese. "Sono già nudo."
"Devi accarezzartelo e segarlo lentamente per un minuto", disse Tommaso. Così Steve si sporse un po all’indietro, afferrò il suo cazzo duro e iniziò ad accarezzarlo. Nessuno dei due ragazzi calcolò realmente il tempo, ma dopo quello che sembrò un minuto, Stefano si fermò e distribuì un'altra mano. Perse di nuovo. "Cosa devo fare adesso?" chiese nuovamente. "Beh adesso, potrei accarezzarti io per un minuto", disse Tommaso. “Però mi piacerebbe in un modo diverso”. Chiese a Stefano di mettersi a quattro zampe e di girare il culo verso di lui. Tommaso poté ammirare il culetto sodo del cugino, con la pelle liscia e un piccolissimo accenno di peli chiari solo intorno al buchetto. Il buchetto era molto stretto e un po piu scuro della pelle intorno. Stefano si appoggiò sulle mani e Tommy lo accarezzò. Con una mano prese in mano il cazzo duro di Stefano e con l’altra iniziò ad accarezzargli una delle chiappe. Stefano ansimava un poco e gemeva dolcemente mentre la mano di Tommy gli scorreva su e giù per tutta la sua lunghezza e gli accarezzava in maniera molto dolce l’incavo del culetto. Di nuovo, nessuno cronometrò, ma dopo quello che sembrò un lunghissimo minuto, Tommaso si fermò e Stefano distribuì un'altra mano. Questa volta Tommaso perse. "Cosa devo fare?" chiese Tommaso. Stefano non rispose ma si limitò a prendere il cazzo di Tommaso in mano e a masturbarlo. Tommaso si buttò all’indietro e lasciò che Stefano facesse il suo lavoro. Con una mano lo segava e con l’altra inizio a massaggiargli i coglioni pelosi. Tommaso chiuse gli occhi ed iniziò a gemere. Si disinteressò completamente del gioco di carte e lasciò che Stefano si occupasse della sua erezione e dei suoi coglioni di adolescente pieni di sborra.
Tommaso decise di cambiare posizione. Si sdraiò sul materassino e chiese a Stefano di venire sopra di lui e di mettersi nella posizione del 69. Non fece nemmeno in tempo a posizionarsi bene che Stefano lo aveva di nuovo in bocca. Tommaso capiva che il cugino era completamente arrapato dal suo cazzo e lo desiderava più di ogni altra cosa. Cominciò quindi a muovere i suoi fianchi e a scopare la bocca di Stefano. Nel mentre Tommaso iniziò a mungere il cazzo del cugino. Qualcosa in lui lo frenava dal succhiare il cugino, ma voleva comunque farlo godere. Stefano gemeva quanto Tommaso, anche se lo faceva con la bocca piena del suo cazzone duro.
Preso dall’eccitazione Tommaso avvicinò la sua bocca al culo del cugino ed inizio a baciarlo piu volte, per poi estrarre la lingua ed iniziare a leccare le chiappe proprio nella fessura divisoria. Le leccate erano inesperte ma Stefano iniziò a provare per la prima volta nuove sensazioni. Si alzo dal cazzo del cugino dicendo: “ma cosa fai, mio dio come mi fa godere”. Tommaso sentiva che questo trattamento faceva molto godere il cugino e quindi si impegno sempre di piu per leccare in profondità il buchetto profumato che sapeva anche di borotalco.
Passarono in realtà solo pochi minuti prima che, inaspettatamente, il cazzo di Stefano iniziasse a spruzzare sborra sul petto di Tommaso e dopo appena 30 secondi Tommasi mormorò quasi sottovoce: "Sto per venire". Stefano tenne la sua bocca sul cazzo di Tommaso, succhiandolo ancora più avidamente mentre il suo di cazzo stava emettendo le ultime gocce di sborra. Le mani di Tommaso si strinsero si strinsero intorno alle chiappe di Stefano. I fianchi di Tommaso si mossero verso l’alto mentre la sborrata si avvicinava. "Oh, si, cazzo!" gemette Tommaso.
Stefano, ancora una volta, ingoiò il cazzo quasi fino in fondo, mentre la sua calda sborra adolescenziale gli schizzava direttamente in gola. Tommaso continuò a spingere i fianchi nella bocca di Stefano come fossero dei sussulti, mentre la fantastica sensazione di liberarsi svuotare le palle si placava.
La bocca di Stefano si staccò dal cazzo di Tommaso, si sporse un po all'indietro e si accarezzò la fronte, in quel momento un po della sborra che aveva ancora in bocca fuoriuscì sulla sua pancia.
Con ancora il sapore del cazzo di Tommaso in bocca si allungò di nuovo, prese i tovaglioli di carta e si pulì lo sperma dallo stomaco. Si girò e vide il lago di sborra che Tommaso aveva sul suo petto, si chino sul suo petto per pulirlo. Era cosi bello sparare tutta quella sborra ed entrarci in contatto. Tommaso aveva quel sorriso soddisfatto e orgoglioso sul viso, mentre Stefano era contento di aver dato tanta soddisfazione al cugino. Non poté fare a meno di chinarsi su Tommaso, e vedendo la sua non riluttanza lo baciò. La sua lingua entrò nella bocca di Tommaso e il bacio si fece più appassionato. Per Stefano era il primo bacio e se lo stava scambiando con Tommaso. Le loro salive si mischiarono insieme al sapore della sborra di Tommaso che Stefano aveva ancora in bocca.
Stefano si rialzò, entrambi imbarazzati ma allo stesso tempo contenti del godimento. Si sedette sul suo materassino, prese le sue mutande, infilandosele in un solo scatto. Tommaso fece lo stesso.
"È stato bellissimo", disse Stefano con una voce imbarazzata ed emozionata. "Scherzi a parte", disse Tommaso. "Grazie per avermi fatto godere così bene" "il piacere è mio di poterti succhiare il cazzo", disse Stefano. "Ora però dormiamo un po' così saremo riposati per domani."
Non ci volle molto perché entrambi si addormentassero.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
8.7
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Tommaso scopre il godimento 2:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni