Gay & Bisex
La mia soffitta 2

25.05.2025 |
1.988 |
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"- Cambiamo posizione, dissi
Sul fianco, in posizione molto rilassante lo stantuffai un po' ma di nuovo diceva che gli faceva male..."
(segue da 1)
La decisione di convivere con Grazia era stata presa forse frettolosamente, incalzata anche da eventi esterni al nostro rapporto, ma tuttavia non ce ne siamo mai pentiti perché molto simili per interessi, carattere, cultura, modi di vedere la vita e altro. Errore mio è stato quello di tacerle la mia bisessualità, lo avessi fatto da subito si sarebbero evitati fraintendimenti e non si sarebbe perso tempo.
Nelle scarse discussioni sull'argomento in cui io ribadivo che la maggior parte dei suoi cosiddetti amici secondo me era ampiamente "alternativa", Grazia si incazzava, mi chiedeva come potessi dirlo e tagliava corto passando ad altri argomenti.
Sono stato debole a non dire tutto allora, ma mi rendevo conto che l'avrei ferita e sicuramente persa. D'altronde all'inizio il nostro era un rapporto molto passionale e, anche se non ci credevo fino in fondo, pensavo che magari le avventure gaye forse avrebbero fatto parte del mio passato. Invece non fu così, anzi...
Dopo un paio di mesi di sesso focoso in cui pensavo che questa giovane donna dai seni generosi non "vedesse l'ora" di stare con me e il mio cazzo sempre pronto per lei, mi resi conto che, benché fosse una ragazza molto sensuale, per lei il sesso aveva un'importanza molto relativa e tendeva a sublimarlo in sentimento e dedizione. Natura lievemente masochistica, pensavo, forse anche stimolata dal mio essere un po' solitario, un "saturnino" si direbbe...
Dopo altri mesi di rapporti più routinari in cui mi rendevo conto che lei mi si concedeva anche con passione, ma sempre senza mai prendere un'iniziativa e con alternanza di amore intenso, vero, carnale al suo più naturale modo di esprimere l'amore: un misto di platonico, materno, infantile e, in un certo senso, casto. Credo che in sostanza, tendesse più ad amare che ad essere amata.
E sempre più spesso mi ritrovavo a pensare a Paolo... Chi l'avrebbe mai detto... E poi uno che aveva poco meno degli anni di mio padre...
Non è che pensassi a Paolo (o meglio al bellissimo sesso fatto con lui) in continuazione, tuttavia ci pensavo. Era stato sesso fantastico e la persona mi piaceva, al di là della differenza d'età. Cominciai anche a riflettere sullo stato emotivo di noi cosiddetti bisessuali, mai completamente liberi di amare chi ci pare come e quando ci pare e più o meno condizionati da sensi di colpa più o meno marcati. Ero arrivato a masturbarmi pensando a lui.
Dovevo assolutamente rivederlo.
Incredibilmente mi telefonò. Ad essere sincero non ricordavo neppure d'avergli lasciato il mio numero di telefono. Mi disse che sua moglie era a Roma per un convegno e sua figlia con gli scout della parrocchia in montagna. Aveva casa libera, a parte un cane rompiballe.
Mi ci fiondai e lo trovai non rilassato, forse temeva i vicini? Forse non c'era molta gente che andava a casa sua. Comunque era teso. Neppure il lungo petting sul lettone coniugale lo rilassò più di tanto. Facemmo un 69 e gli leccai in profondità il culetto. Indossai il condom, lo posizionai prono a braccia e gambe in croce di sant'Andrea e glielo infilai con fatica, Mi chiese di toglierlo che gli faceva male e lo accontentai.
- Cambiamo posizione, dissi
Sul fianco, in posizione molto rilassante lo stantuffai un po' ma di nuovo diceva che gli faceva male. Allora tolsi il preservativo e facemmo del gran petting. Disse con fare lamentoso:
- Che tristezza, non riesco più neppure a prenderlo nel culo.
- Avrai un taglietto, ti rifarai, risposi.
E iniziai a lavorarglielo di lingua alla grande, almeno 20 minuti. Mi era venuto il fiatone e lui mugolava beato. Poi gli aprii con due dita per mano l'orifizio e continuai a leccarlo introducendo la lingua e punzonando. Tutta la sua ampolla rettale partecipava tanto che temetti che mi eruttasse qualcosa fuori. Sospesi un attimo per osservare le sue contrazioni sfinteriche e, mi son detto "oh senti, vada come vada, mò lo trombo" e glielo infilai di colpo fino alla base con ancora le mie 4 dita che lo tenevano aperto.
Urlò e il cane al piano di sotto si mise ad abbaiare. Io mi misi a ridere e iniziai a chiavarlo con un piacere eccelso. Viva i profilattici che ci fanno scopare tranquilli, ma certo che senza è tutta un'altra cosa. Gli riempii l'intestino e lui in estasi mi disse di non muovermi; cominciò a sfregare il suo uccello sul lenzuolo mimando una scopata e stringendo coi muscoli rettali il mio bigolo che iniziava a smollarsi. Sborrò ansimando silenziosamente e restammo qualche minuto così. Poi fui io a dirgli di non muoversi:
- Che vuoi fare? chiese con una certa preoccupazione.
- Stai fermo e stai zitto...
Dopo un mezzo minuto mi concentrai e iniziai a fare pipì. Gli stavo pisciando in culo. Rimase meravigliato ma subito partì un "mmmmm". Restammo ancora qualche minuto poi gli dissi di stringere che sarei uscito.
- No resta ancora un po'...
- Guarda che sta uscendo da sé...
- E' stata una cosa pazzesca, non mi era mai successo... o povero culo mio... me lo farai ancora vero?
- Naturalmente.
Benché ci fossimo scambiati i numeri di telefono non ci chiamammo e ci ribeccammo in chat. Io dissi che l'avrei rivisto volentieri e lui disse che sapeva il perché. Tuttavia mi diede appuntamento per una colazione in un bar in città. Pensavo che poi si sarebbe venuti a casa, invece no. Era pensieroso e quell'aria assorta me lo faceva sembrare ancora più desiderabile. Parlò di sua figlia che era cambiata nei suoi confronti. Dissi:
- Mbè, logico no? ha 17 anni...
- Quasi 18, bella com'è fra un po' me la scoperanno...
- Ahahah ma come sei ingenuo, le ragazzine di adesso a 13 anni la danno già via, magari per una ricarica telefonica...
- Dici?
- Dico. Ma... non è che ci hai fatto pensieri incestuosi?
- Ma nooo, assolutamente... Tra l'altro la figa non mi piace più da quel po'.
- E tua moglie?
- C'è l'affetto, il rispetto, ma il sesso è finito già da un pezzo.
In un tentativo di alleggerire il discorso dissi:
- Però ci scommetto che se invece di una bella figlia avevi un bel figlio magari un pensiero ce lo facevi...
Finalmente sorrise:
- Ma no, però di certo l'avrei spiato mentre faceva la doccia... magari sperando che si masturbasse...
Poi mi chiese come andava con la mia compagna. Dissi che anche fra noi non si faceva più sesso, ma che eravamo diventati "amici". Aggiunsi che secondo me aveva un altro perché mi pareva innamorata.
- Sai chi è?
- Dice che è un ragazzo giovane e se ne vergogna un po'. Dice che è una sbandata che finirà presto...
- Bè io sarei curioso di sapere chi è, anzi vorrei vederlo...
- Già e magari fartelo...
Poi ci salutammo perché Paolo doveva andare in giro per cose sue e io rimasi con la voglia di scoparmelo di nuovo.
Invece non ci vedemmo più, non ci trovammo neppure in chat, mandai un sms di buon ferragosto a cui non rispose così lasciai perdere.
Ricordo comunque le scopate con lui come le avessi appena fatte e il suo bel cazzo sul suo bel corpo che ogni tanto mi sogno. A volte pensavo di passare per la sua agenzia, ma poi in ogni caso non sarebbe stata la stessa cosa. Chi me lo faceva fare?
(continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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