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Giornata tipo di una Mamma


di lludos
03.02.2013    |    96.767    |    2 8.3
"Lui si ricompone e torna a lavorare sul tubo..."
Racconto di Luana Troìa detta "Ana"
Descrizione:
Anni 49
Alta 1:74
Occhi neri
Capelli lunghi mossi color rosso mogano
Labbra carnose
Quinta di reggiseno
Culo da favola

Sono le otto di mattina, suona la sveglia.
Mi alzo, vado in bagno, mi siedo sul water e faccio pipi.
Entra Gigi, mio figlio, non può più tenersela e la fa nel bidet, fa scorrere l’acqua, si gira e mi punta in faccia il suo pene, io lo accolgo in bocca, lo sento ingrossarsi dentro.
Per favorirne ulteriormente l’erezione mi sbottono la camicia da notte ed esco fuori le tette, lo sento ingrandirsi ed indurirsi sempre di più, me lo sento in gola.
Lo succhio per bene fino a farlo venire, lo lecco tutto.
Gigi sodisfatto mi da un bacio, si sbriga ed esce per andare a lezione.
Faccio colazione, bevo un bicchiere di latte e mangio una banana.
Suonano alla porta.
È l’idraulico, deve sistemarmi un tubo in cucina.
Lo accolgo in camicia da notte mordicchiando la banana, noto subito il suo sguardo da maiale che mi osserva mentre porto alla bocca la banana. la lecco, la ciuccio, la mordicchio.
Gli indico dove deve andare, gli chiedo se gradisce il caffè, lui accetta, gli porto la tazzina e noto che mentre è disteso a terra, intento a lavorare mi butta lo sguardo sotto la veste, non porto le mutande, se ne accorge, io allargo le gambe per farlo guardare meglio, noto la sua eccitazione che è pure la mia, mi denudo davanti a lui, lo guardo fisso, lui si alza, mi stringe, mi da un bacio, mi mette le mani ovunque, mi stringe le tette, mi palpa il culo. Mi piace sentire le sue mani addosso.
Mi inginocchio, gli tiro giù i calzoni e prendo in mano il suo cazzo enorme, me lo metto in bocca e gli faccio un gran bel pompino, lo sento eccitatissimo.
Quando sento che sta per venire, me lo sfila dalla bocca, mi prende e mi porta sul divano, mi fa mettere alla pecorina, e comincia a penetrarmi la figa, sono bagnata fradicia, sto godendo, lui lo capisce, si ferma e ricomincia, mi sta facendo impazzire, mi infila un dito nell’ano, mi piace, tira fuori il cazzo dalla figa e melo infila in culo. Io non capisco più niente sono totalmente in balia di quest’uomo. Sento il suo sperma caldo dentro.
Finito di fare il suo comodo, lo tira fuori, mi giro e glielo prendo nuovamente in bocca, lo ripulisco per bene.
Vado a farmi la doccia. Lui si ricompone e torna a lavorare sul tubo.
Mi metto il tailleur e le scarpe col tacco, sono le dieci e sono pronta per andare in ufficio.
Lavoro come segretaria.
Saluto l’idraulico, gli chiedo quanto devo, lui mi risponde che per me è tutto gratis, ma che dovrà tornare domani per finire il lavoro.
Gli sorrido, sono contenta di poterlo rivedere.
Arrivo in ufficio, il capo arriva qualche minuto dopo, mi convoca subito nel suo ufficio, mi richiede il solito servizio sotto il tavolo.
Una bella pompa per iniziare bene la giornata!
Figuriamoci io sono già alla terza che faccio e la giornata è ancora lunga!
Finito il servizietto, che mi procura un bel extra in busta paga, mi metto a lavorare.
Finisco alle diciotto.
Saluto il capo che palpandomi il culo mi propone di fare un pò di straordinario, ovviamente accetto, sono andati via tutti.
Mi fa spogliare tutta nuda, indosso solo le scarpe col tacco che a lui piacciono tanto, me ne ha regalate tante.
Apre un armadio da dove tira fuori una panca da palestra, mi ci fa sdraiare sopra, denudatosi anche lui si posiziona a gambe aperte sopra la mia faccia, mi ordina di aprire la bocca, obbedisco, stringendomi le tette e avendo l'intera visuale del mio corpo nudo disteso, comincia a scoparmi in bocca, sempre più forte, sento il suo piacere, la situazione piace anche a me.
Dopo un pò mi fa mettere seduta sulla panca, mi posiziona il cazzo fra le tette che io sorreggo con le mani, comicia una spagnola, in fine mi fa mettere alla pecorina e mi scopa da dietro, alternando colpi secchi alla vagina e al buco del culo, sottomessa, godo ad occhi chiusi, mi chiedo quale buco riempirà.
Decide di sborrarmi nel culo.
A domani Signora Troìa!
Prima di rientrare a casa vado a fare un po’ di spesa.
Noto che il garzone del negozio dove sono andata, un bel ragazzo di circa venti anni, non di più, non fa altro che guardarmi il culo e le tette, gli chiedo se può portarmi la spesa a casa, accetta volentieri.
Arrivati a casa, il ragazzo posa i pacchi, io gli dico che vorrei dargli la mancia ma purtroppo non ho soldi di piccolo taglio nel borsellino, lui mi sorride, mi dice che non fa niente, ma io lo invito a sedersi e gli dico che se per lui è lo stesso, posso sdebitarmi in un altro modo, nel frattempo la mia mano sta già massaggiando il suo pene che diventa bello duro, gli faccio un pompino, voglio farlo durare tanto per dimostrargli tutta la mia gratitudine, quando sento che sta per eiaculare, stringo la cappella con le labbra, lecco il buchino del glande, sento i suoi schizzi che mi riempiono la bocca.
Il ragazzo della spesa se ne torna in negozio tutto contento.
Comincio a preparare la cena.
Nel frattempo ritorna mio figlio Gigi, mi trova ai fornelli, mi abbraccia da dietro e mi fa sentire il suo cazzo duro duro, me lo appoggia nel culo esercitando pressione, mi bacia il collo e mi infila le mani dentro la maglietta, mi stringe i seni.
Cosa dovrei fare? Respingerlo? Mai!
Io assecondo sempre il mio adorato figliolo!
Dandogli sempre le spalle, agevolo il suo strusciare il cazzo contro il mio culo, si abbassa i pantaloni, glielo prendo in mano, Gigi allora mi alza la gonna, mi abbassa le mutande e me lo mette nel culo.
Ormai è un gesto consueto il suo.
Che bello!
Il cazzo di mio figlio è enorme!
Mi piace sentirlo tutto dentro nel culo, farlo godere.
Prima che mi venga dentro, lo prego di tiralo fuori, mi giro, mi abbasso all’altezza del suo cavallo, mi abbasso il reggiseno, con le tette di fuori prendo in bocca il cazzo di mio figlio fino a farlo sfogare del tutto, ingoio fino all’ultima goccia del suo sperma.
Ceniamo e andiamo a letto a fare ancora l'amore.
Lo faccio sdraiare nel letto, mi spoglio, a lui piace guardarmi mentre mi tolgo i vestiti, prima la gonna, poi le mutandine, la magletta e infine il reggiseno, sono tutta nuda, salgo sul letto, mi avvicino al suo pene, lecco i testicoli, poi l'asta, lecco la cappella tutta intorno, lo succhio, lo ingoio fino in gola, mi metto in posizione 69, lui mi lecca la figa come gli ho insegnato a farlo io, mi lecca le grandi labbra, mi ciuccia il clitorde, mi infila la lingua dentro, io continuo a fargli il pompino, quando giunge il momento, mi infilo il cazzo nella figa, sono sopra di lui, impalata sul cazzo bello grosso e duro di mio figlio, godo come una porca, raggiungo l'orgasmo, cambiamo buco, mi faccio inculare, sento un piacere immenso, un momento prima di venire, il mio figliolo tira fuori il cazzone dal mio buco del culo, me lo infila in bocca, sborra felice e appagato di piacere.
Ci addormentiamo abbracciati, la sua faccia poggiata fra i miei seni, io sempre con la mano nel suo pene.
Domani la sveglia suonerà alle otto, sarà nuovamente una bellissima giornata.
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