Racconti Erotici > incesto > I nostri figli - La telefonata
incesto

I nostri figli - La telefonata


di makaresco
09.08.2018    |    44.544    |    8 9.4
"Sai quanto mi sono costate dieci lezioni di quel corso? Il maestro è uno del giro della De Filippi..."
Sono furiosa, non so come contenere la mia rabbia quando sento squillare il telefono in camera da letto rispondo seccata.

“ Ciao Linda sono Sandra! “.

Tiro un sospiro di sollievo. Sandra è la mia migliore amica, ci conosciamo sin dai tempi delle medie, praticamente siamo cresciute insieme. È la persona giusta con cui parlare quando ho qualche problema, so che posso contare su di lei e sulla sua discrezione.

“ Ciao Sandra, come stai? “, rispondo.

“ Io sto bene, e tu ragazzona? Dalla voce direi di no! “.

È proprio vero. Sandra mi conosce alla perfezione.

“ Stavo facendo un bagno rilassante ed ho pensato di chiamarti per raccontarti le ultime ma se non è il momento giusto richiamo. “.

“ No! Tranquilla, io sto bene è solo quello stronzo di Carmine “.

“ Cosa ha fatto tuo marito stavolta, tesoro? “.

“ Oggi se l’è presa a morte con Giuseppe “.

“ Con tuo figlio! E perché? “.

“ Per il pallone e per… “.

“ per cosa?!! “.

“ Aveva promesso che mi avrebbe fatto da accompagnatore al corso di balli latini ma ieri che era la prima lezione si è dato. "

“ Era prevedibile tesoro, per i mariti, quei balli sono una noia. “.

“ Lo so! Ma aveva promesso. Sai quanto mi sono costate dieci lezioni di quel corso? Il maestro è uno del giro della De Filippi... E non è previsto rimborso. “.

A questo punto è giusto fare qualche puntualizzazione. Carmine, mio marito, è un uomo di 48 anni con origini meridionali, è un brav’uomo ma con idee tutte sue sulla vita e soprattutto sulla mascolinità. È omofobo. Non è colpa sua. È nato e cresciuto in un merdoso e retrogrado paese del sud dove la virilità è un obbligo. Ora in quel posto gli unici sport che potevi praticare erano il calcio e il tennis ma quest’ultimo solo se eri di famiglia benestante. Oggi come allora (so per certo che le cose non sono cambiate n.d.r.) chi non pratica o disdegna questi sport è considerato una femminuccia se non un gay vero e proprio.

Sfortunatamente per suo padre a Giuseppe il calcio non piace, non è mai piaciuto, mai piacerà. Non che Giuseppe, che ha 18 anni, non sia uno sportivo è solo che non è uno sportivo tradizionale. Adora il “gravity”. Ad esempio, va in bici da sempre ma non è un corridore è un “dirt jumper”. Suo Padre non sa nemmeno che cosa significa. Io invece lo so, ho visto quanto è bravo, e ho capito quanto è difficile fare quei cosi che chiamano “Trick”. Ci vuole tanta destrezza, molta forza.

“ Gli ha dato del gay. Capisci?! Ha chiamato suo figlio “ricchione”… “, singhiozzo al telefono.

“ come del gay? “, Sandra sembrava attonita, “ Gay perché non gioca a calcio, ma dai...“.

“ Non solo per questo, ma avessi sentito il tono, il disprezzo con cui glielo ha detto “.

Sandra continuava a non capire. Anche lei ha un figlio, Tommaso. Lui e Giuseppe sono amici inseparabili. Sento preoccupazione da parte sua. Forse è meglio darle qualche dettaglio in più.

Quando Carmine disse che non mi avrebbe fatto da accompagnatore andai subito su tutte le furie. Poi pensai che potevo cercarmi un altro ballerino ma visto il tipo di balli non volevo che uno stronzo di collega o pseudo amico si facesse qualche strana idea mettendomi le mani sul culo. Giuseppe mi è parsa la soluzione ideale. Glielo chiesto e lui ne è stato subito entusiasta al mille per mille. Non così suo padre.

“ Ecco. L’ha chiamato gay perché non va con lui allo stadio, ma ai corsi di danza con sua madre si “.

“ Ah! Allora alla fine sei andata con tuo figlio? “, mi chiede.

“ Si! Ed è stata una serata molto divertente e… rivelatrice. “.

“ In che senso? “, mi chiede nuovamente.

“ Perché adesso sono sicura che Giuseppe non è gay “.

“ Come fai a saperlo, Tommaso dice che ne lui ne Giuseppe hanno una ragazza “.

“ Lo so perché…mmm…va bene te lo racconto “.

“ l’altro ieri era la prima lezione e siccome pensavo che ci sarei andata con Carmine avevo comprato un vestito da ballo rosso, roba hot, molto scollato, con uno spacco laterale ad altezza passera “.

“ Ah! Comincio a capire “, mi dice.

“ E alla fine cosa hai indossato? “, chiede.

“ Esattamente quello che ho comprato “.

“ Sei una birichina “, mi dice ridendo.

“ Fanculo a quello stronzo di mio marito. Volevo essere sexy per lui ma lui mi ha dato buca, quindi ho deciso che sarei stata sexy lo stesso. Pensa che sotto il vestito ho messo un g”string rosa e le auto reggenti nere, e a proposito, prima che me lo chiedi…niente reggiseno, solo una semplice collana di perle bianche.”

“ Wow! Con quelle tette e quel culo fantastico che ti ritrovi immagino hai svegliato l’interesse di chiunque.”.

“ Si! Anche quello di Giuseppe “, rispondo Io.

“ Adesso si che ha tutta la mia attenzione, dai racconta. “.

Sia io che Sandra siamo due donne splendide. Abbiamo la stessa età, 45 anni, e siamo entrambe fisicamente molto dotate. Io ho i capelli neri e somiglio molto alla protagonista di” Ghost Whisperer”, la “Jennifer Love Hewitt”. Anche Sandra ha i capelli neri e non fosse per la pelle, la sua è più scura perché suo padre è Cubano, saremmo uguali. Abbiamo non solo i corpi ma anche i visi similmente definiti. Abbiamo anche un'altra cosa che ci accomuna. Siamo totalmente disinibite. Non ci siamo mai poste dei limiti. Preciso che non siamo noi a cercare le situazioni ma quando capitano ci piace sperimentare, vedere come e dove possiamo arrivare. E poi ci fidiamo l’una dell’altra ciecamente.

Ed è per questo che le racconto senza problemi dell’episodio accaduto durante il Tango.

Era la prima volta quindi bisognava che io e Giuseppe imparassimo le posizioni. Ovviamente tocca all’uomo portare e devo dire che Giuseppe in questa cosa si è dimostrato bravo da subito. Braccio sinistro alto nel modo giusto e mano destra a cingere la mia schiena. Mi sono sentita molto sicura a farmi trasportare da lui. Ad un certo punto quando abbiamo preso confidenza si è accelerato il ritmo ed è qui, dopo che Giuseppe mi ha girato e tirato verso di sé con una mossa che non so dove l’abbia vista o imparata, che ho sentito la sua mano scivolare dalla schiena prima dentro lo spacco e poi dritta giù verso il culo.

“ Mi ha palpato! “, dico a Sandra, “ Capisci? Mi ha palpato il culo“.

“ Linda, Sei sicura? Del resto stavate ballando, può succedere. “, risponde Sandra con stupore.

“ No! No! Sono sicura. Altro che Gay, quel furbacchione si è appoggiato con la faccia sul mio seno e con le mani mi ha proprio palpato il culo.“
“ E tu che hai fatto? –

“ Onestamente? “.

“ Si! “

“ Non ci ho visto nulla di male quindi l’ho lasciato fare.“

“ l’hai lasciato fare?!! “

“ Si! Ed è durato un po’. Mi ha dolcemente portato verso uno degli angoli più bui della sala. Gli altri ballerini non si sono accorti di nulla. Ha alzato lo spacco e mi ha infilato le dita dentro le mutande…praticamente me le ha messe dappertutto. Specie sul buchino. “.

“ È..? “.

“ Si! Mi è piaciuto. “.

“ Davvero? “

“ Si! Mentre mi toccava ho gocciolato. “.

“ Sei proprio una porca. “, dice Sandra ridendo.

“ Sandra! Per amor di dio, sto parlando di mio figlio “, ribatto.

“ È un uomo giovane carino è virile che ti ha palpato il culo. E bene a quanto pare. “.

“ Si! Ma è stata una cosa nata così, ho visto un’occasione per verificare quanto Carmine si sbaglia sul conto di suo figlio, niente di eccessivo, cioè” eccessivo” per una come me intendo. “

“ Vuoi dirmi che non è successo nient’altro… “.

Si che è successo dell’altro ma voglio tenerla un poco sulle spine. Ha detto che sta facendo il bagno nella vasca. Se la conosco bene si sarà eccitata. Forse si sta toccando. Attendo qualche istante prima di continuare con il racconto. Le lascio il tempo di usare bene le sue dita e riprendo.

“ Quando siamo rientrati era molto tardi. Ho parcheggiato la macchina in garage. Carmine stava dormendo sicuramente e Giuseppe era eccitatissimo. Ho visto il gonfiore lì in mezzo “.

“ Quindi eravate in piena intimità nel garage…E lui cosa ti ha detto, ha fatto qualcosa? “.

“ Mamma, ho avuto una splendida serata. “, mi ha detto.

“ Anch’io, tesoro. “, gli ho risposto.

“ La potrei definire come l’appuntamento perfetto, però manca una cosa… “.

“ Cosa, caro, dimmi? “.

“ Vorrei baciarti “, mi ha detto.

“ E tu, cosa hai fatto? “.

“ Non gli ho fatto finire la frase, mi sono buttata sopra di lui e gli ho fatto sentire la mia lingua... ci siamo baciati…a lungo. “.

“ Oh mio Dio!! L’hai baciato veramente… “.

“ Si! È stata una cosa carina, molto dolce. “.

“ Solo baciati? “

“ Beh! All’inizio si, poi visto che ero sopra di lui e che continuavo sentire il gonfiore del suo affare... “.

“ Ti sei lasciata andare?!! “

“ Solo un poco. Mi sono sistemata con la fica giusto sopra. “

“ Ti sei strusciata addosso a tuo figlio? “.

“ Si! Non ho ancora controllato ma penso di avergli macchiato i pantaloni, ero un vero brodo, non so come ho fatto a resistere. “

“ Mmm… “.

Il sospiro finale di Sandra su questa frase era inequivocabile, si stava toccando. La posso immaginare la porca. La faccia contorta in una smorfia di piacere e le gambe divaricate sulla vasca mentre si masturba la fica buttandosi acqua calda con il doccino.

“ E ti è piaciuto? “, chiede.

“ Certo che mi è piaciuto. Come hai detto prima, Giuseppe è un carino e virile giovane uomo “.

“ Oh tesoro, come ti capisco. “.

Eh! Adesso sono io quella curiosa. Le ho appena confessato un rapporto semi incestuoso e lei mi risponde così. Va beh che un di comprensione da una come lei me l’aspettavo ma il tono non mi è sembrato quello giusto e voglio capire perché.

“ Cosa?! Com’è che puoi? “, le chiedo.

“ Sai benissimo che anch’io non sono esattamente uno stinco di santo. So che di te mi posso fidare quindi ho anch’io una cosa da dirti “

“ Cosa? Non tenermi sulle spine! “.

“ Lascio che Tommaso mi spii. “.

“ Tu cosa?! “

“ Io so che lui mi spia, gli piace vedermi nuda. “.

“ Nuda?!! “

“ Si! E io lo lascio fare “.

“ Ma sentila sta fetente, perché me lo dici solo adesso “.

“ Perché accade da poco, e poi aspettavo il momento buono e dopo quello che mi hai raccontato ho capito che oggi te lo potevo dire. “.

“ Solo per capire, quand’è che ti spia. “

“ Beh di solito quando mi cambio o quando sono in bagno, come in questo momento. “.

“ Vuoi dirmi che Tommaso è lì che ti sta guardando? “.

“ Probabile. “

“ e tu fai finta di niente? “, chiedo.

“ Non esattamente… “

“ Quindi?! “

“ Quindi niente, di solito quando me ne accorgo gli metto in piedi uno spettacolino. “.

“ Spettacolo, che spettacolo? “.

“ Beh, so che lui ha messo una webcam dietro lo specchio davanti al letto, e anche qui in bagno, quindi faccio in modo che lui veda di me il più possibile. “.

“ Ieri ad esempio ho visto che era dietro la porta. “.

“ Ma non ha detto che usa la cam?!! “.

“ Già. Deve essere passato per caso, mi ha visto che ero già mezza nuda e deve aver pensato che se fosse andato in camera sua non avrebbe fatto in tempo. “.

“ E come è andata? “.

“ la porta era praticamente aperta e lui dietro sporgeva quasi tutto, forse pensava di avere il mantello di Henry Potter. Comunque io ho fatto finta che non ci fosse. “.

“ Pensi l’abbia capito? “

“ Non lo so! So che gli ho girato le spalle e ho cominciato a spogliarmi lentamente “

“ Gli hai fatto vedere il culo? “.

“ Di più? “.

“ Come di più? “.

“ Mi sono messa a pecora sul letto, e ho cominciato a toccarmi da sotto con la mano. “.

“ E lui? “.

“ Non so. Non lo guardo, l’immagino soltanto. “.

“ Cosa pensi che faccia quanto ti guarda. “,

“ Si tocca, ovviamente. “.

“ E questo ti dà fastidio? “.

“ No! Te l’ho detto. Per il momento il gioco è fare finta che lui non ci sia. Godo nell’eccitarlo. Quindi, ho preso il vibratore dal comodino. Quello che ogni tanto Ettore usa su di me “, Ettore è il marito di Sandra, “ e me lo sono messo dentro la fica mimando una scopata. “

“ Hai avuto un orgasmo? “.

“ Intenso. Ho urlato “.

“ Ti piacerebbe se Tommaso si facesse avanti? “.

“ …A volte. “.

“ Ma è tuo figlio... “.

“ Lo so! È più forte di me, è un pensiero che mi eccita molto. “

“ Posso immaginarlo, anch’io mi sono eccitata moltissimo baciando Giuseppe. “.

Pausa.

“ Siamo due donne malate? “, mi chiede Sandra.

“ Non saprei tesoro, abbiamo fatto moltissime cose io e te, cose che gli altri, i normali, difficilmente capirebbero. Io dico che siamo due donne esperte che sanno gestire le situazioni, vedrai che ne verremo fuori senza fare male a nessuno, tanto meno ai nostri figli“.

“ Hai ragione. Adesso devo andare, Ettore sta rientrando, ci vediamo domani per fare shopping ? “

“ Contaci. “.

Questa telefonata con Sandra mi ha fatto sbollire la rabbia che avevo nei confronti di Carmine ma mi ha lasciato addosso una forte eccitazione. Chissà se anche Giuseppe mi spia come fa Tommaso con sua Madre. Chissà se gli piacerebbe farlo? Scommetto di sì. Meglio non rischiare, io comincio a spogliarmi.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per I nostri figli - La telefonata:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni