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Mia Cugina Patrizia


di nasoforato
21.02.2017    |    946    |    0 9.2
"Mi si avvicina e chiede se può sedersi affianco a me durante la celebrazione, ovviamente acconsento e la faccio accomodare, lei è ancora quella di un tempo..."
Racconto quello che mi è successo con mia cugina Patrizia
Da piccolo frequentavo spesso la casa di mia zia e passavo interi pomeriggi con mia cugina Patrizia,
Fu lei la prima ragazza che baciai ma nulla andò più avanti di semplici limonate e qualche palpeggiamento.
Diventati grandi, i pomeriggi a casa della zia, non erano più un obbligo e quindi ci perdemmo di vista, a causa di interessi diversi e compagnie diverse, io attivo e socievole lei sedentaria e anche un pò paranoica ed è per questo credo, che sia sola senza uno straccio di uomo, inoltre avendo un carattere veramente orribile e un fisico sicuramente non avvenente fa si che la povera ragazza non abbia il fidanzato.
Passano gli anni, dimenticandomi completamente di quello che era accaduto mi trovo una sua richiesta di amicizia su facebook, ovviamente accetto visto che si tratta di una parente,
Dopo qualche giorno mi scrive in messenger chiedendomi come sto, come sta la mia fidanzata ed io le rispondo educatamente che tutto sommato va bene e che con Cristina ci sono alti e bassi ma tutto normale.
Passano i giorni scambiandoci qualche messaggio e qualche saluto fino a quando non mi scrive che Mio fratello l'ha invitata al battesimo della figlia, ovviamente rispondo che mi fa piacere.rivederla,
Il tempo passa dimenticandomi di lei fino al giorno del battesimo.
Mi si avvicina e chiede se può sedersi affianco a me durante la celebrazione, ovviamente acconsento e la faccio accomodare, lei è ancora quella di un tempo bruttina, molto in carne con un sederone grosso e due tettine piccole.
La celebrazione finisce e mi chiede gentilmente se può salire in macchina con me e Cristina, perchè preferisce non guidare con i tacchi alti Nonostante Cristina mi guardi di traverso non posso certo fare la figura del cafone e lasciarla lì, quindi la faccio accomodare sul sedile dietro.
Arrivati al ristorante trovo una scusa e l'appioppo al primo malcapitato e mi fiondo sul buffet dell'aperitivo.
Prima di accomodarci al tavolo esco a fumare una sigaretta e fare due chiacchere con altri fumatori che come me sono all'esterno nonostante il freddo a calmare il vizio del fumo.
Appena rientrato nel salone non vado subito al tavolo, ma preso da un bisogno fisiologico urgente vado al bagno per orinare, chiudo la porta e nemmeno dopo due secondi entra Patrizia che chiude la porta a chiave e mi si avventa contro.
La cosa mi pende alla sprovvista e istintivamente l'allontano e le chiedo "ma cosa fai?" lei senza dire nulla si sbottona la camicetta e mi offre i suoi seni piccoli e cadenti, la guardo pensando a come ero ingrifato da ragazzo per potermi eccitare davanti a quel seno così brutto, lei si avvicina e mi mette letteralmente la lingua in gola ravanando freneticamente nella mia patta e facedno uscire il mio cazzo barzotto.
Non si scompone e scende fino a prenderlo in bocca tutto e farmelo diventare duro, al che non capisco più nulla e comincio a scoparle la gola con foga fino ad esploderle in gola, lei senza battere ciglio beve tutto si ricompone e mi sorride "buono l'aperitivo".apre la porta ed esce...
Rimango un po' interdetto mi sistemo ed esco, dopo qualche secondo.....
Per tutta la giornata non mi ha mai tolto gli occhi di dosso e mi seguiva come un cagnolino ovunque andassi, memore di quello che era successo cercavo di non trovarmi mai solo.
Al fine della giornata ripartiamo per tornare Cristina mi dice che è stanca e se posso portarla a casa e che ci saremmo visti l'indomani, chiedendo a Patrizia se non le faceva nulla se portavamo a casa prima lei di Patrizia, La zoccola con un sorriso malizioso rispose che non le faceva nulla.
Lasciato Cristina a casa, Patrizia prese il posto accanto al conducente, non ho spiaccicato parola per tutto il viaggio e fu lei ad interrompere il silenzio dicendo che le avrebbe fatto piacere se l'accompagnavo sin dentro casa. la squadrai da capo a piedi e le dissi se non fosse fuori di testa e lei sorrise prendendomi la mano e infilandosela tra le cosce umide, mentre mi sussurrava che aveva voglia di scopare.
Ritrassi la mano e le dissi che non ero interessato e che anzi avrebbe fatto meglio a piantarla, lei senza scomporsi mi disse che se non l'avessi scopata avrebbe detto tutto in famiglia sia di quando eravamo ragazzini sia di quello successo oggi al ristorante.
Preso dal panico acconsentii ad accompagnarla in casa, appena entrati mi fece accomodare e disse vado a togliermi le scarpe e ti porto da bere.
"cazzo" pensai almeno si fosse tenuta le scarpe con il tacco magari avrei trovato qualcosa di eccitante in lei, passa qualche minuto ed ecco che arriva vestita di un baby doll trasparente sandali con tacco alto, e mi si avventa sui pantaloni ed estrae il cazzo che mi ero fatto indurire facendomi una mezza sega pensando a Cristina.
lei compiaciuta lo guarda e lo fa sparire nella sua bocca e pompa avidamente alternando sapientamente affondi ben salivati a slinguazzate alla cappella, dopo qualche minuto si mete supina e mi chiede se voglio leccargliela, la cosa mi disgusta alquanto ma cedo e comincio a leccargliela tutta facendola venire più volte.
Al massimo della libidine si gira mostrandomi il culone nella sua grandezza chiedendomi di possederla.
Vista la situazione e lei totalmente arrapata e senza controllo decido che è ora di fargliela pagare comincio a leccarle la sua figa bagnata e comicio infilandole un paio di dita fino a far sparire l'intera mano nella sua vagina calda e fradicia, visto che gradisce il fist vaginale comicio con leccarle il buco del culo e stuzzicarlo con le dita dell'altra mano, lei pazza di goduria mi chiede di scoparla.
Decido di accontentarla e tolgo la mano per infilare il cazzo che entra come un coltello nel burro, un paio di stantuffate poi esco e appogio la cappella al buco del culo e spingo forte lei mi dice" no ti prego il culo no è vergine e solo se mi porti a fare un week end sarà tuo" e no cara zoccoletta ormai il culo te lo faccio, e non venirmi a dire che è vergine penso tra me e me e continuo a possederla analmente fino a quando non si lascia andare e asseconda i miei movimenti, continuo fino a quando non sborro copiosamente nel suo sfintere, lo estraggo ancora duro e glielo sbatto in bocca e le dico "ora puliscilo troia"
Mi rivesto e me ne vado senza salutarla.
Da quell'incontro ogni tanto mi manda un messaggio chiedendomi di rivederci, ogni tanto quando non trovo di meglio da fare vado e me la scopo innaffiandola di sborra in ogni suo orifizio
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