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SPOSA BAGNATA…sottotitolo (NON C’E’ COSA PIU’ DIVINA…)


di Pissveneto
07.11.2018    |    46.744    |    16 9.8
"La storia che vi sto per raccontare, che mi crediate o no, è successa lo scorso settembre..."
Preambolo: non sapevo se collocare questa storia in “Tradimenti”, “Trio” o “Incesto”. Ho optato per quest’ultima in quanto mi intrigava di più. Buona lettura.
Commenti e critiche (anche negativi) sono ben accetti. Sempre nel rispetto reciproco.

Raffaella. Una laurea in ingegneria aerospaziale e una vita sregolata. Questa è una delle 10 cugine (dalla parte di mio papà) che hanno da sempre fatto parte della mia vita. Ora viviamo lontani ma ogni tanto viene a far visita al suo paese natìo. Il rapporto tra noi è sempre stato freddino, forse a causa della differenza di età (lei ha 12 anni più di me).
La storia che vi sto per raccontare, che mi crediate o no, è successa lo scorso settembre.
Alessandro, il più giovane dei 3 fratelli di Raffaella, dopo una vita passata a girare il mondo ha deciso di sposarsi (nozze civili in quanto la loro famiglia non è molto religiosa, ma questa è un’altra storia…) con una donna conosciuta più o meno 5 anni fa.
Gli opposti si attraggono, dice il detto. E così sembra anche per Alessandro e Giulia, la sposa appunto. La classica donna con la puzza sotto il naso, sempre composta, senza grilli per la testa e con i muscoli del sorriso atrofizzati. Una che non dà confidenza, che non fa nulla per farsi ben volere.
Un ricevimento classico in una villa in collina (il Veneto ne è ricco per cui posso dirlo senza la paura di essere scoperto) con circa 150 invitati tra parenti (tanti) e amici (pochi). Gli sposi, in una giornata dal caldo sopra le medie stagionali, vestiti con un classicheggiante abito blu lui ed un tailleur color rosa antico lei . Un matrimonio noioso se non fosse per l’”incidente” che lo ha movimentato.
Il prosecco, noi Veneti lo sappiamo bene, ad una certa ora va giù come se piovesse…e oltre a togliere le inibizioni riempie la vescica.
E’ così che ad un certo punto, dopo un buffet dove la gente ha più bevuto che mangiato (io per primo), ho pensato bene di cercare un bagno dove svuotarmi per poi approfittare ancora di quanto messo a disposizione dagli sposi novelli. I bagni in zona ricevimento avevano la fila per cui incurante delle scritte “privato” che puntualmente ci sono per preservare la privacy di chi non si sa, mi sono addentrato nei meandri della villa…
Approfittando di scale e corridoi deserti ho fatto un giro di perlustrazione e arrivato al secondo piano ho iniziato a cercare un bagno. L’ho trovato proprio in fondo al corridoio (fatto a L), dopo aver aperto furtivamente tutte le porte. Più che un bagno era un mini-appartamento con due bagni separati ed un’anticamera con un’ampia doccia ed una stanzetta per cambiarsi.
Sono entrato senza accendere la luce, nonostante il sole stesse tramontando e la luminosità in quelle stanze fosse un po’ precaria. Non ho fatto neanche tempo a chiudere la porta del bagno dietro di me che ho sentito aprire la porta “principale”. “Cazzo, mi hanno scoperto”… “vabbè, mi giustificherò dicendo che sono ubriaco e mi sono perso. In fondo non ho fatto nulla di male. Oppure potrei aspettare sperando che chi è entrato esca alla svelta senza notare la mia presenza…ecco, farò così”.
Ho atteso in ansia un paio di minuti, dimenticandomi il motivo per cui ero lì..
Quando mi sembrava di non sentire più nessun rumore ho pensato bene di uscire alla svelta, nel modo più silenzioso possibile, e di riguadagnare la zona-ricevimento.
E’ stato l’errore più bello della mia vita. Ho aperto silenziosamente la porta del bagno e mi sono diretto in punta di piedi alla zona doccia-spogliatoio.
Quando mi sono accorto era ormai troppo tardi…
Mia cugina era nuda in doccia. Seduta con la schiena appoggiata al muro.
La sposa era davanti a lei. La gonna era alzata fino ai fianchi, le mutande nella mano sinistra, le gambe abbronzate (la sposa non portava le calze) erano divaricate all’altezza delle ginocchia di mia cugina e le scarpe erano sopra al mucchio dei vestiti di Raffaella lanciati in un angolo in modo arruffato.
Raffaella a bocca aperta stava iniziando a bere la pipì che stava uscendo dalla fessura di sua cognata!!!
Il tempo, per qualche secondo, si è fermato.
Avete presente il film “Sliding Doors”?
Ecco. Quando ti trovi davanti ad un bivio. E hai in corpo una quantità di prosecco che ha ridotto (se non azzerato) i freni inibitori, la porta che si apre è “l’altra”.
Dovreste aver visto l’espressione di panico negli occhi della sposa…
Il “nooooo” che è uscito in contemporanea dalle due bocche…
“Cugina, vedo che il prosecco non era abbastanza”, le ho detto strizzandole l’occhio.
“O meglio, che ne preferisci di un altro tipo. Il tipo che piace anche a me” ho azzardato spudoratamente…
“Senti…io…” ha balbettato la sposa. “Capisci che non puoi sputtanarci così proprio oggi, vero?
Non puoi rovinare un matrimonio e un rapporto tra fratelli per una cosa del genere”.
“Tranquilla, non ci penso proprio, anzi, se posso contribuire…”
Eccolo, lo sguardo di sollievo e complicità che speravo di incrociare nei loro occhi. E’ arrivato puntuale…Quando passi dall’orlo del baratro al paradiso in una frazione di secondo…
“Perché no?” Ha detto Raffaella dopo un paio di secondi di esitazione, capendo che poteva cogliere i classici 2 piccioni con una fava. Coinvolgendomi, oltre che eliminare la minaccia di una potenziale spia, poteva raddoppiare il divertimento.
“Dai cugino, vieni qua e fammi assaggiare il tuo prosecco”. Non me lo sono fatto ripetere 2 volte e ho colmato rapidamente la distanza. Ormai la situazione mi aveva già fatto eccitare per cui quando ho tirato fuori il membro dai pantaloni era già mezzo duro, suscitando un mugolio da parte di entrambe. Mi sono messo vicino alla sposa, la quale non ha resistito e me l’ha accarezzato.
“Dai ragazzi, che non abbiamo molto tempo, voglio gustarvi insieme”. I getti sono usciti contemporaneamente, quello di Giulia indirizzato verso la figa ed il mio verso la bocca.
Sono stati secondi intensi, pieni di complicità e trasgressione. Con Raffaella che si dimenava e si accarezzava.
Alla fine ha voluto asciugare prima la sposa e poi me…con bocca e lingua ovviamente.
Mentre Raffaella si risciacquava velocemente, Giulia era ancora con la gonna sollevata. Non ho resistito e mi sono messo dietro a lei indirizzando il mio amichetto in mezzo alle natiche. Appena sentito l’intruso, Giulia d’istinto ha aperto le gambe. Con la mano destra me l’ha preso in mano e l’ha indirizzato senza tanti preamboli tra le grandi labbra. Non è servito neanche spingere da tanto erano bagnate. Ho cominciato a stantuffare la sposa, ma Raffaella appena ha iniziato a sentire il rumore si è ricomposta rapidamente e si è lanciata sotto a noi, leccando appassionatamente il clitoride di Giulia. Morale della favola…Giulia è venuta dopo poco e Raffaella, appena la sposa ha cessato le convulsioni da orgasmo, ha estratto il mio membro dalla figa gonfia ed ha iniziato a spompinarmi con gusto. Ho resistito gran poco ed il getto di sperma, al pari della pipì, è finito direttamente nello stomaco di Raffaella. Dopo uno sguardo d’intesa tra tutti e 3 che ha suggellato la nostra complicità ci siamo ricomposti in velocità e siamo tornati al ricevimento dove abbiamo concluso la serata finendo quello che era rimasto. Da allora non le ho più viste né sentite, ma sono sicuro che prima o poi ci sarà l’occasione per quantomeno rivangare l’accaduto…
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