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E' gelosa! (prima parte)


di pussyfarter
25.01.2017    |    7.371    |    0 5.1
"Sono seduto e solo, situazione molto rara quella di avere la sauna solo per te..."
Scritto il 16 Novembre 2016.

Mi sarebbe piaciuto scrivere il racconto e solo con la narrazione far giungere, e solo alla fine, alla conclusione senza mai citare la parola, in questo caso un aggettivo. Sarebbe uscito, forse, un lavoretto simpatico e di gradevole lettura. Ma l'idea di averlo annunciato e di rovinarne il gusto della sua lettura dalla prima parola mi divertiva troppo ed infatti non ho resistito. :D
Esordire con la fine del racconto e poi parlarne cercando di mantenerlo comunque interessante, è insolito, fuori dagli schemi e di dubbia riuscita, ma oramai la cazzata l'ho fatta.
Il titolo, due sole parole che esprimono tutto il senso del racconto; che bella lingua l'italiano. Sappiamo, ancor prima di aver cliccato e di averne letto il contenuto, che parliamo di una donna. Va bene, la gelosia, un sentimento così umano, anzi così animale e così comune in tantissime speci, che sembra come discutere dell'ovvio.
Eppure io credo di non possedere questo sentimento o se di provarlo solo in minima parte e sempre in concomitanza con altri sentimenti.
Eppure tutte le mie relazioni passate e presenti sono state contrassegnate sempre da questo sentimento, anche con quelle persone il cui loro passato ne era in contraddizione.
Eppure ho conosciuto coppie che si dichiaravano non gelose o perlomeno si comportavano in modo da farlo credere.
Nella trasgressione io oramai mi sono rassegnato all'idea del singolo perché solo quando sono tale posso giocare in assoluta libertà.
L'ho conosciuta girovagando su un sito in cerca di un locale dove andare. Il sito di cui parlo ti dà la possibilità di sapere in buona parte chi trovare nei vari posti. Vedo il locale, non tanto vicino, un centinaio di chilometri, scorgo gli iscritti ed escludendo i singoli cui naturalmente non sono interessato, vi è qualche coppia ed in più lei, vado nel suo profilo e lo guardo con attenzione, dopo di che mi prenoto anch'io.
Il locale apre alle 15 ed alle 15,30 io ero già lì. All'interno conosco un'altra singola, non è lei, conosco il suo viso ed i suoi tanti tatuaggi nel corpo. La cerco ma non la trovo. Rassegnato all'idea che oramai non arrivi più me ne vado in sauna perché mi piace e mi rilassa.
Sono seduto e solo, situazione molto rara quella di avere la sauna solo per te. Dopo un po' si apre la porta ed entra una donna, una bionda con vari tatuaggi, la riconosco è lei, è inconfondibile quel tatuaggio che ha nella gamba. Si sdraia di fronte a me incurante come che non ci fossi. Senza degnarmi di uno sguardo si inizia a toccare e a breve a masturbarsi.
Da quella visione non mi lascio di certo pregare, mi alzo, mi avvicino, l'accarezzo e la bacio. Non avrei mai potuto pensare che con la donna che volevo conoscere ci avrei cominciato a giocare da subito, senza nemmeno proferire una sola parola se non Hallo.
Ci eccitiamo sempre di più e da baci e carezze cominciamo a leccarci sempre più porcamente. Ma sento un caldo da morire e cerco di resistere per non interrompere quel crescendo che mi sta piacendo sempre di più: “usciamo fa troppo caldo”, ad un certo punto mi dice.
È arrivato il tempo di parlare e di conoscerci un pochettino reidratandoci al bar. Infine decidiamo di appartarci, di isolarci, ma prima prende dal suo borsone un olio da massaggi che io dovrò utilizzare su di lei. Sono un mediocre massaggiatore che cerca di ripetere i massaggi a mia volta ricevuti cercando di imitarne i gesti. Cerco di fare del mio meglio e lei sembra apprezzare. Lei è calda ed ha voglia ed io uguale. Si vede che vuole gustarsi la nuova conoscenza e non ha nessunissima fretta. Si toglie una palla argentea, che avevo già scrutato prima in sauna, dalla vagina:" acht hundert funfzig gram" , mi dice, 850 grammi. “Ti gusta portarlo?”, le chiedo. Mi risponde che ogni tanto lo mette ma non risponde alla mia domanda. Mi sale sopra e comincia a cavalcarmi molto dolcemente, non ha assolutamente fretta a venire e la lascio stare sopra tutto il tempo che vorrà, naturalmente partecipando anch'io con i miei movimenti in base alle sensazioni che ci trasmettiamo.
Dopo molto, non saprei dire quanto, lei si toglie e me lo comincia leccare, anch'io dopo un po' comincio a fare lo stesso. Continuiamo a lungo in varie altre posizioni, un sesso essenzialmente prevalentemente dolce che lei sembra gradire e naturalmente anch'io.
A pecorina viene per l'ultima volta e la sua vagina si è oramai asciugata e il mio pene ha difficoltà a penetrarla. Capisco che è arrivato il momento di concludere anche se in particolari situazioni tanto mi piace che vorrei non finire mai.
Ci siamo piaciuti e ci siamo trovati entrambi bene.
"Quando ci rivediamo" mi chiede,
"fra due settimane di Sabato, ho visto che ti sei prenotata all'Oktober Fest ed anch'io l'ho fatto", le rispondo.
"Ah, bene, così poi la notte dormi a casa mia, abito lì vicino".

Fine prima parte.
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