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ANGELA IN TUNISIA


di lektor1
07.06.2025    |    4.594    |    4 9.9
"Qui potrai trovare cose che i turisti non trovano negli altri negozi!” “Salam aleikum!” la salutò Ahmed, il più anziano..."
ANGELA 1

I quindici giorni in Tunisia per riposarsi delle fatiche di tutto l’anno trascorrevano noiosamente, Angela si era riproposta di non mostrare troppo il suo lato esibizionista all’interno del villaggio per non correre il rischio di essere ripresi o addirittura allontanati dal personale.
Aveva perciò optato per costumi e abbigliamento relativamente castigati lasciando nella valigia i due mini bikini per delle occasioni importanti.
Quella mattina suo marito l’aveva invitata, in occasione di una gita nel souk di Tunisi, a mettere in mostra il suo lato esibizionista.
Certo l’idea di vestirsi in maniera estremamente provocatoria in un contesto di un mercato arabo al centro della città da un lato la intrigava e dell’altro la preoccupava.
“Stai tranquilla, sarò sempre vicino a te. Non mi vedrai ma io ti vedrò in ogni momento, pronto ad aiutarti nel caso ce ne fosse bisogno.”
Le sue parole l’avevano tranquillizzato, lui era un uomo di corporatura robusta in grado di intervenire in caso di necessità e sapeva interpretare le situazioni in maniera perfetta.
Angela aveva optato per un costume due pezzi nero composto da un micro reggiseno che copriva appena i capezzoli e un perizoma che non nascondeva praticamente nulla.
Una minigonna svolazzante che copriva appena i suoi glutei marmorei e una camicetta bianca quasi trasparente annodata in vita che metteva in mostra il suo formoso decolletè.
Un paio di sandali con un tacco 10 allacciati alla schiava rendeva il suo corpo il punto d’attrazione di tutti gli uomini che le passavano vicino
Aziz l’animatore che aveva organizzato la visita al souk l’aveva guardata con uno sguardo di biasimo e piacere al tempo stesso, consigliandole di fare molta attenzione durante il giro e di non allontanarsi troppo dal gruppo.
“Il tuo abbigliamento è decisamente provocatorio, potrebbe crearti dei problemi se rimani isolata. Siamo pur sempre all’interno di un mercato dove ci sono moltissime persone che potrebbero restare … come dire…. turbate dal tuo abbigliamento!”
“Anche tu?” replicò con fare malizioso Angela. Mi potresti fare da scorta e difendermi nel caso mi vogliano fare qualcosa!”
“Ti starò sempre attaccato, Non voglio che ti succeda qualcosa di sgradevole, anche se c’è anche tuo marito…”
“Certo, ma lui potrebbe perdersi… e ci saresti solo tu a difendere le mie virtù!” replico Angela con un occhiolino che era chiaramente un messaggio di invito.
Il souk era un crogiolo di odori, profumi e colori.
Il profumo delle spezie si mischiava con l’acre odore dei corpi dei venditori e dei clienti, una miscela strana che rendeva affascinante l’ambiente. Colori e luci che si contrapponevano, il rumore dei sonagli, le voci dei mercanti. Un susseguirsi di negozi prevalentemente turistici che si alternavano a fumerie e negozi di tappeti e stoffe.
Piatti d’ottone, ampolle con profumo, sacchetti di spezie che sembravano non interessare particolarmente Angela, interessata in particolare all’aspetto umano del mercato.
Uomini che la guardavano in maniera palese, che commentavano in arabo e a volte in italiano il suo abbigliamento, molto spesso in maniera alquanto volgare.
“E’ molto bello ma troppo turistico, troppo comune. Mi piacerebbe vedere qualcosa di più reale, vivo. Vorrei provare qualcosa che sia indimenticabile!”
Aziz che la osservava eccitato, la camicetta non lasciava nulla all’immaginazione, si guardò intorno alla ricerca del marito senza vederlo, “Suo marito deve essersi perso!”
“Perché non mi dai del tu, sono così vecchia?” domandò Angela sistemandosi la spallina del reggiseno.
Nel sistemarsi la spallina del reggiseno Angela con fare malizioso fece spostare il piccolo frammento di stoffa che doveva coprire il suo seno scoprendo il capezzolo, bello turgido.
“Magari è meglio se ci spostiamo in un posto più riparato per sistemarti” disse Aziz, prendendola per un braccio guidandola verso una strada secondaria.
“TI porto in un locale tipico, fuori dai luoghi turistici, dove potrai sistemarti e conoscere il vero souk”!
Camminarono per dieci minuti in un dedalo di stradina sempre più vuote fino a raggiungere una porta. Aziz la aprì e la fece entrare. Angela rimase sorpresa trovandosi all’interno di un negozio di stoffe e spezie dove erano seduti due uomini intenti a fumare il narghilè.
Un ragazzo più giovane, apparentemente dell’età dei Aziz ed uno più anziano che salutarono il suo accompagnatore in lingua araba.
“TI presento Ahmed e Youssef, sono mio zio e mio cugino, hanno questo negozio da parecchi anni. Qui potrai trovare cose che i turisti non trovano negli altri negozi!”
“Salam aleikum!” la salutò Ahmed, il più anziano.
“Buongiorno” rispose Anna.
“Una bella signora come te cosa cerca in questo posto?”
“Cerco qualcosa di unico, qualcosa che non si trovi negli altri negozi!”
“Mio nipote ti ha portato nel posto giusto, qui troverai vestiti più belli, le stoffe più pregiate, i tappeti più antichi e le spezie più rare.”
“Youssef prepara il nostro migliore the e portalo nell’altra stanza”
“Seguimi, le cose migliori sono sul retro. Solo poche persone possono vederle” disse accompagnandola verso una tenda, appoggiandole una mano sulla schiena.
Entrati dentro Angela rimase a bocca aperta, nella grande stanza era appesi costumi arabi per la danza del ventre di ottima fattura, stoffe dai colori unici, alcuni mucchi di tappeti dai disegni particolarissimi.
L’aria era satura dei profumi delle spezia contenute in vasi di ceramica.
“Per una bella signora come te, posso farti provare questo antico vestito tipico, un vestito che indossavano molti anni fa le giovani ragazze quando volevano conquistare il fidanzato”
Prese un vestito multicolore che da subito piacque ad Angela. Era in una stoffa leggerissima, una sete preziosa, per nulla dozzinale, composto da un top annodato dietro il collo che fungeva da reggiseno e una gonna ampia con alcuni spacchi molto ampi.
“Provalo, sembra della tua taglia” le disse offrendoglielo.
Angela si guardò intorno alla ricerca di un camerino.
“Qui niente stanzino per cambiarsi, siamo poveri, ma hai poco da nascondere” disse con un sorriso salace. Trovarsi circondata da tre uomini che non aspettavano altro che si spogliasse solleticò il suo lato esibizionista, sciolse il nodo della camicetta e se la tolse, quindi si sfilò la gonnellina restando con il solo costume.
Indossato il vestito si rese subito conto della preziosa stoffa con cui era fatto e della fattura sartoriale, il top lasciava scoperta la schiena e parte della sua pancia, fasciando il suo seno e mettendolo in evidenza. Gli spacchi della gonna consentivano la vista delle sue gambe valorizzate dei sandali che indossava.
Ahmed le slacciò il reggiseno sfilandoglielo “Questo è di troppo, con questo vestito non serve, è un abito che va indossato sulla pelle” continuò slacciandole anche lo slip, che cadde per terra.
“Questo vestito veniva indossato dalle ragazze nude, perché dovevano far capire all’uomo che erano disponibile al fidanzamento! E nell’occasione veniva servito il the che ha preparato mio figlio”
“Un the, speciale, che libera lo spirito di chi lo beve!”
Così dicendo gliene offrì un bicchiere.
Angela lo assaggiò chiudendo gli occhi per assaporare il profumo che emanava.
“Quando lo avrai finito sarai pronta a conoscere il nostro mondo e a provare sensazioni e piaceri che porterai con te per sempre” continuò con un tono di voce che accarezzava ogni angolo della sua pelle.
Angela non rispose, il suo silenzio era una risposta palese.
“Scoprirai un piacere che non avrai mai vissuto!”
Sentì il suo corpo vibrare, non era paura ma il tormento dell’aspettativa.
Sentì le labbra di Aziz puggiarsi sulle sue spalle e baciarle con dolcezza. Quando riaprì gli occhi il viso di Youssef era a pochi centimetri dal suo volto.
Vide Ahmed osservarla come se stesse ammirando un’opera d’arte, Youssef avvicinò le proprie labbra alle sue con la sicurezza di chi sa di aver raggiunto il suo scopo.
Le mani di Aziz iniziarono ad accarezzarle il seno.
Angela non si oppose, lasciò che le dita scivolassero sul suo seno sotto la stoffa sottile del vestito, i capezzoli sono turgidi.
Youssef la baciò con passione mentre aiutava il cugino a sfilarle di dosso l’abito, Angela osservava Ahmed che si era defilato toccarsi sopra i pantaloni.
In mezzo alle stoffe e ai tappeti Angela capì di aver trovato l’esperienza unica ed indimenticabile che cercava.
Una clessidra su un tavolo segnava il trascorrere lento del tempo, Angela si inginocchiò davanti a Youssef, il suo membro turgido svettava davanti al suo viso, lei lo accolse tra le sue labbra con devozione mentre lui si abbandonò al piacere che la donna gli procurava.
Dietro di lei Aziz si era spogliato, il suo fisico sportivo denotava la sua passione per l’attività fisica, s’inginocchiò dietro di lei e continuò ad accarezzarle il seno, mentre lei continuava a succhiare Youssef con una passione sempre più intensa.
A quel punto le mani di Aziz iniziarono ad esplorarla, scivolando con naturalezza tra le sue gambe trovando la sua vagina rasata calda, pronta e gocciolante di desiderio.
Le parole in arabo di Ahmed fermarono i due ragazzi che le fecero alzare e la spinsero dolcente su un mucchio di tappeti.
Il suo corpo scivolò sulla lana morbida di un bellissimo Kilim, Ahmed si avvicinò e le allargò le gambe.
Fece scivolare il suo membro turgido diverse volte sulle grandi labbra prima di penetrare con decisione al suo interno. Un colpo deciso, profondo, Angela si sentì riempire, si inarcò, Aziz le appoggiò il cazzo sulle labbra, lei lo lasciò scivolare al suo interno cominciando a succhiarlo con la stessa passione che aveva avuto con il cugino.
Le spinte di Ahmed iniziarono ad essere sempre più decise e profonde, le sue mani le stringevano i fianchi con decisione.
Angela non riesciva a trattenere i gemiti di piacere, smorzati dal membro che le riempiva la bocca.
Youssef si avvicinò a lei nuovamente, mentre Aziz si sfilò dalla sua bocca, il suo viso era bagnato, dalle sue labbra colava la sua saliva, il ragazzo le prese la testa tra le maini e la possedette con fare deciso e dominante.
Lei lo assecondò, senza timore, come non sentisse il bisogno di respirare.
Ahmed continuava a possederla con decisione, con spinte sempre più profonde, fino a quando improvvisamente si fermò, turgido dentro di lei.
Le venne dentro, senza farsi problemi, senza chiedere il permesso, la riempì del suo caldo e denso sperma che lei accolse senza difficoltà. Sospirò quando lui uscì da dentro di lei, si senti svuotata, come l’avessero privata di qualcosa.
Lo sperma usciva dalla sua vagina e scivolava sul tappeto, l’aria della stanza era pregna di sesso, Angela nuda, sdraiata sul cumulo di tappeti, stava succhiando i cazzi dei due ragazzi.
Aziz si sfilò e si sdraiò accanto a lei, il suo desiderio era chiaro, Angela lo capì subito, non si fece pregare, lo scavalcò e preso il suo cazzo turgido se lo puntò sulla fica, poi lentamente iniziò ad abbassarsi lasciandolo scivolare al suo interno fino in fondo, umida del piacere appena provato, con lo sperma di Ahmed che colava ancora fuori, il cazzo, di notevoli dimensioni, scivolava dentro senza difficoltà. Aziz s’impossessò dei suoi seni palpandoli con lussuria, stuzzicando i capezzoli turgidi, intanto Ahmed le porse il suo cazzo da succhiare e la donna senza attendere iniziò con un pompino passionevole.
Quando Angela sentì il membro di Youssef appoggiarsi al suo sfintere provò un momento di sgomento, ma le braccia muscolose di Aziz la tirano verso il suo petto stringendola forte.
Il suo sfintere iniziò a dilatarsi, sentiva il membro entrare al suo interno procurandole un piacere ancora più intenso. Le spinte successive di Youssef furono l’apoteosi del piacere.
Stretta tra le braccia di Aziz, che con movimenti sincroni si alternava al cugino nella scopata e con il membro di Ahmed tra le labbra, Angela raggiunse un orgasmo devastante.
I suoi gemiti erano evidenti, il viso sembrava trasfigurato, gli occhi stralunati, il corpo era percorso da fremiti di piacere sempre più intensi fino a quando anche i due ragazzi, insieme raggiunsero l’orgasmo riempiendola di sperma denso e copioso.
Nacque subito tra i ragazzi e il vecchio una piccola discussione in arabo che prosegui per alcuni minuti mentre Angela stravolta dal piacere sdraiata sui tappeti li guardava cercando di capire il motivo della discussione.
Ahmed si rivolse alla donna con un sorriso sardonico,” I ragazzi sostengono che sono durati meno perché il tuo culo e la tua figa sono così piacevoli che farebbero venire chiunque in pochissimo tempo.”
“Per capire se dicono la verità il solo modo è provare!!!”
Sfiancata dell’esperienza Angela vide Ahmed avvicinarsi a lei con il membro rigido, i due ragazzi la presero per le braccia la girarono sui tappeti, si lascò sistemare a pecora, ancora stravolta scioccata dall’esperienza provata non oppose alcuna resistenza quando si sentì nuovamente possedere analmente dal vecchio arabo. Nonostante l’età la scopò con vigore per parecchio tempo facendole provare altri orgasmi multipli.
L’orgasmo finale del vecchio arabo fu tale che dal sedere di Angela fuoriuscì una dose di sperma che mai aveva visto. ”Allora signora ha provato l’esperienza che voleva?” domandò Aziz mentre iniziava a rivestirsi.
“Il vestito è un regalo, sono certo che quando lo indosserà si ricorderà di noi”
Ripercorsero al contrario i vicoli fino a raggiungere il gruppo dove trovarono il marito di Angela.
“Hai comprato un bellissimo vestito” commentò il marito
“Aziz è stato fantastico, mi ha accompagnato in un giro unico, dove ho scoperto le bellezze della Tunisia” rispose Angela provando un ultimo brivido di piacere al pensiero dell’esperienza provata.
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