Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > orge > L'evoluzione di una esibizionista - parte 3
orge

L'evoluzione di una esibizionista - parte 3


di Maryf02
11.07.2025    |    442    |    6 9.6
"Guardavo Giulio e non volevo dargliela vinta: «E’ proprio grooossoooo!», poi in quella posizione le gambe cominciavano a cedere ed il mio peso stesso mi stava facendo scendere su quel tronco..."
E così ero passata da esibizionista a troia, da troia a scambista ma ormai sapevo bene che non sarebbe finita lì, e infatti di lì a poco la trasformazione si completò.
Eravamo riusciti ad iniziare Luisa e Giovanni ai piaceri del sesso anale e la cosa mi inorgogliva, eravamo diventati una sorta di “sensei” della sodomia! Potevamo aprire la palestra delle inculate!
Il giorno dopo tornammo al solito stabilimento dove potevamo rilassarci ed io prendere il sole in topless, così mi sono sdraiata sul lettino a rosolarmi per l’abbronzatura.
Nel frattempo, Giulio trafficava con il tablet e stava con un alzabandiera da paura!
«Scusa ma che stai facendo a cazzo dritto!», «Perché sei così eccitato?» gli ho chiesto avvicinandomi a lui.
«Sfogliavo A69 e ho scoperto questa coppia di giovani, Michele e Marina, lei veramente una gran fica e leggendo i loro racconti ho cominciato ad immaginarvi impegnate in una sfida a chi faceva sborrare più cazzi!»
«Ah sì?», l‘ho stuzzicato, «e, secondo te, chi vincerebbe?»
Mi guarda con un ghigno e mi ha risposto: “Secondo me non c’è confronto, Marina vince facile!»
Che volesse portarmi a spingermi oltre era palese, intanto avevo infilato una mano nei suoi boxer coprendo con un telo la zona anche se chi era vicino avrebbe potuto immaginare chiaramente che lo stavo segando.
Cosa che sicuramente aveva incuriosito i due arzilli guardoni del giorno prima che si erano nuovamente voltati con le sdraio verso di noi, facendomi bagnare più di quanto non lo fossi già!
Giulio è esploso con una copiosa sborrata che mi ha completamente imbrattata la mano, allora io, guardando i due con uno sguardo da zoccola navigata, ho iniziato a leccarmi la mano ripulendola fino all’ultima goccia!
Mi era venuta sete, così sono andata al bar dello stabilimento per prendere una bibita ma il ragazzo dietro il bancone mi ha redarguito: “veramente qui in topless non si potrebbe, ma se fa in fretta sarà un piacere fare un eccezione!»
Una voce dietro di me mi ha fatto sobbalzare: «La signorina è nostra ospite!»
Erano i due arzilli voyeur, due fratelli gestori dello stabilimento.
Uno dei due, indicandomi il tanga talmente umido dei miei umori tanto da sembrare una fotocopia della mia fica, mi ha sussurrato all’orecchio: «Abbiamo un locale spazioso dietro il bar, se vuole possiamo accompagnarla a darsi una sistemata!»
Mi è scattata la molla in testa e ho pensato «Posso iniziare ad allenarmi per una sfida con Marina!».
«Andiamo!», ho detto, «ho proprio bisogno di lavarmi il tanga per ripulirlo!»
«Bene», e rivolgendosi al barista: «Gigi, fra un po' portaci il solito, quattro calici, noi siamo in saletta.»
Mi hanno fatto accomodare entrando anche loro, il locale aveva un tavolino al centro con quattro sedie e penso lo usassero per giocare carte, una scaffalatura sulle pareti e un salottino ad angolo con un televisore sulla parete di fronte.
Il pavimento era rivestito in moquette, hanno chiuso la porta della saletta e senza dire una parola si sono tolti i costumi mentre io piegandomi mi toglievo il tanga mostrando loro la mia fica socchiusa e il mio buchetto con ancora i segni di quello che ci era passato la sera prima!
Iniziarono a palparmi dovunque, quattro sapienti mani, con anni di esperienza, mi perquisivano dovunque in qualunque buco!
Io allungavo le mani sui loro cazzi cercando di farli indurire ma restavano a mezz’asta penso per l’età.
Fattami sedere sul divano a gambe aperte uno dei due ha iniziato a leccarmi passando dal culo alla fica con un’abilità mai provata mentre l’altro mi ha avvicinato il cazzo alla bocca!
Ho iniziato a baciarlo, facendolo scappellare con le labbra, e lentamente ha iniziato a dare segnali di vita, iniziava a pulsare e improvvisamente un getto di sborra mi ha riempito la bocca!
«Grande!», ha esclamato, «erano anni che non incontravo una bocchinara come te!”
Improvvisamente hanno bussato alla porta ed è entrato il ragazzo del bar con un vassoio con del prosecco.
Mentre l’uomo che aveva appena goduto si sistemava l’uccello rivoltosi al ragazzo mi ha indicato dicendogli: «Ora servi la signora, mi raccomando fai un bel servizio!»
Il giovanotto, posato il vassoio sullo scaffale mi ha fatto mettere alla pecorina sul divano e sfilatosi i bermuda mi ha puntato il cazzo sulla fica e ha iniziato ad affondare tenendomi per i fianchi!
Sentivo la sua cappella strusciare sulle pareti della mia vagina e avevo il sangue alla testa, mi sentivo come un’attrice porno che faceva uno spettacolo dal vivo!
Come al solito la mia fica iniziava a sbrodolare e al culmine dell’orgasmo mi sono sfilata dal quel cazzo spingendolo indietro e mentre stavo squirtando, come non mi era mai capitato, mi sono voltata rivolgendomi all’altro «Ma tu non vuoi godere?»
«Certo, se fossi capitata qualche anno prima ti avrei fatto il culo, ma ora voglio vedere fartelo fare da Gigi, poi mi accontenterò di quello che hai fatto a mio fratello!» disse sedendosi accanto a me e menandosi il cazzo vicino al mio viso.
Non finì di dire così che Gigi mi posò le mani sulle natiche allargandole e, senza tanti complimenti, infilò il cazzo nel culo con una sola affondata!
«Ohhhh!», il mio era un gemito di piacere, ero immersa in mondo di lussuria che mi trascinava verso vertici di piacere mai provato mentre un orgasmo dirompente, partendo dal culo, mi attraversava la fica per arrivare fino al cervello!
Ero sfinita, così mi sono fatta sfilare il cazzo dal culo e giratami ho iniziato a sbocchinare Gigi che in men che non si dica ha iniziato a riversarmi prima in gola e poi in bocca un fiume di sborra calda e cremosa come se stessi succhiando il ripieno di un bignè!
A quel punto rimaneva l’ultimo da soddisfare. Questa volta il bocchino durò un po' di più, si vedeva che faceva fatica a venire ma con un po' di dolcezza e colpi di lingua ben assestati, grazie alla mia arte riuscii a farlo schizzare nella mia bocca, non era tanta, ma aveva un sapore molto intenso!
Stappata la bottiglia abbiamo brindato al nostro incontro, e tornata da Giulio mi sono avvicinata per dargli un bacetto e lui con la sua solita delicatezza: “Hai l’alito che odora di cazzo, servono sborra al bar?»
«Sai ho incontrato i due signori dell’ombrellone di fronte che mi hanno offerto la consumazione, così ho pensato di ricambiare con un bocchino veloce a tutti e due, poi ho anche dato la mancia al barista!»
«E brava la mia mignotta, conoscendoti gli avrai dato una mancia generosa, ma dove vi siete messi?»
«Dietro il bar hanno una saletta che penso usino oltre che come deposito anche per giocare a carte e vedere la TV, e anche per incontri piccanti»
«Piccanti come il vostro, cosa avete fatto?»
«Te l’ho detto, un pompino ai gestori dello stabilimento e uno al barista dopo che mi aveva scopato e inculato senza venirmi dentro.»
«Sono curioso, dopo andiamo a prendere qualcosa al bar così mi faccio mostrare questa saletta!»
Così, passate un paio di ore, Giulio ha esordito dicendo: «Andiamo a prendere qualcosa al bar, io ho sete e magari tu puoi prendere un altro po' di cazzo!»
L’ho guardato, mi sono messa il copricostume levandomi il tanga, e gli ho detto: «In effetti ho la fica ed il culo secchi!»
Arrivati al bar ci siamo seduti ad un tavolino ed il barista, riconosciutami, è arrivato subito chiedendoci: «Cosa posso servirvi?»
E Giulio: «Due limonate fresche e mia moglie gradirebbe anche un po' di sborra!»
Gigi con uno sguardo sorpreso mi ha guardato e io per toglierlo dall’imbarazzo ho aperto le gambe tirando su il copricostume e gli ho mostrato quanta voglia avesse la mia fica che già si stava bagnando!
«Vi porto subito da bere, e per la signora vedo se è libera la saletta!»
Dopo un po’, avevamo quasi finito di bere, arrivò Gigi dicendoci: «Se volete seguirmi ci possiamo accomodare.»
Entrammo nella saletta, c’erano i due gestori che ci aspettavano: «Salve, ci dispiace che la signora sia rimasta insoddisfatta del servizio, se ci permettete rimediamo subito!» disse uno dei due e rivolgendosi a Gigi disse: «Ok, inizia a servire la signora!»
Gigi dietro di me sciolse il nodo del copricostume lasciandolo cadere a terra, poi toltosi i bermuda mi abbracciò da dietro strizzandomi i capezzoli e facendomi sentire il suo cazzo che cresceva di misura fra le natiche.
Uno dei gestori, l’abile linguista, inginocchiatosi davanti a me inizio a lavorarmi la fica succhiandomi il clitoride facendomi sciogliere in un lago di umori.
Non ne potevo più: «Voglio il cazzo!», «Qualcuno di voi si decide a fare qualcosa?»
Mi fecero inginocchiare sul divano e messa mi a pecorina Gigi inizio a sta tuffarmi la fica sbattendomi come non ci fosse un domani mentre i gestori comodamente seduti si menavano il cazzo gustandosi la scena.
«Eccooo, cosiii. Dammelo tutto, dai riempimi la fica di cazzo e di sborra!»
Proprio in quel momento si aprì la porta ed un ragazzo di colore entrando di spalle trascinava un carrello con delle casse d’acqua: «Buongiorno,» disse girandosi, «ci sarebbe la …» e si bloccò pietrificato.
Fu allora che un orgasmo dirompente mi è esploso nella fica mentre un fiume di sborra mi stava riempendo e ad ogni pompata di Gigi un po' di quel nettare usciva fuori per quanta ce ne fosse!
Gigi sfilandosi si sedette sulla sedia esclamando: «Io più di così non ce la faccio, questa mi ha svuotato le palle!»
Alzatami, con la sborra che mi colava dalla fica, in preda ad una libidine incontrollabile, mi sono diretta dal fattorino, gli ho slacciato i calzoni e, abbassato gli slip, è venuto fuori un cazzo ancora mezzo moscio che già così superava di gran lunga quelli che avevo preso fino ad ora: «Ma che bel gelato al cioccolato, sentiamo se è buono!»
Gli ho sfatto sfilare i pantaloni e lo slip, l’ho fatto sedere sul divano e mi sono inginocchiata a succhiarlo mostrando i rivoli di sperma che colavano dalla fica lungo le gambe mentre facevo pulsare il buco del culetto.
«Peccato che ho appena soddisfatto la fica, ci sarebbe stato proprio bene dentro!» ho detto rivolgendomi a Giulio mentre stringevo in mano quel palo d’ebano!
Lui subito mi ha risposto: «Puoi sempre mungerlo con il culo, o è troppo grosso per te?»
Rieccoci, mi stava sfidando! «Stai a vedere, poi però non ti lamentare se mi ritrovo con il culo rotto!»
Così dicendo mi sono alzata e spalmatami per bene l’ano con la sborra di Gigi che mi colava e gli umori della fica dando le spalle al ragazzo ho puntato la sua cappella sul mio fiorellino pulsante.
Cercavo di rilassare il più possibile i muscoli dello sfintere ma per quanto mi sforzassi ero veramente in difficoltà.
Guardavo Giulio e non volevo dargliela vinta: «E’ proprio grooossoooo!», poi in quella posizione le gambe cominciavano a cedere ed il mio peso stesso mi stava facendo scendere su quel tronco venoso!
«Ahhhh, è entrata, siii, la cappella è entrata!», gemevo con il dolore che mano a mano stava cedendo il posto al piacere.
Quando finalmente ce lo avevo completamente piantato dentro potei rilassare le gambe mentre Giulio alzatosi mi ha preso la testa con le mani e mi ha infilato il cazzo in bocca già umido per le prime gocce di liquido seminale sulla punta.
I due gestori mi stavano masturbando la fica alternandosi con le loro dita dentro, gingillandomi il clitoride, Giulio mi stava scopando in bocca e il senegalese iniziava a farmi salire e scendere sul suo cazzo sollevandomi per le natiche fino quasi a farlo uscire per poi lasciarmi all’improvviso cosicché mi si ripiantava di nuovo nel culo.
Fu l’apoteosi quando io iniziai a squirtare come una fontana mentre Giulio mi schizzava in bocca tutto il suo amore e il fattorino mi stava inondando l’intestino con ripetuti getti di sborra che non volevano finire più!
Ero sfinita, mi ritrovai in ginocchio sul pavimento con i due gestori che si masturbavano a pochi centimetri dalla mia bocca finché iniziarono a venire sui miei seni e sul mio viso.
Uno dei gestori si rivolse a Giulio dicendo: «Spero che ora siate rimasti soddisfatti e che la troia abbia apprezzato il servizio!»
«Grazie», risposi, «Ne ho goduto a pieno!»
Mi rimisi il copricostume ed uscimmo dalla saletta tra gli sguardi dei presenti e ci avviammo verso l’ombrellone, avevo i capelli imbrattati di sperma e la sborra che mi colava lungo le gambe dandomi una sensazione di completo appagamento mentre dentro di me mi chiedevo fino a che punto sarei potuta arrivare.
Tornati al B&B Giulio mi informò: «domani andiamo alla caletta dell’altro giorno così puoi dare libero sfogo alla tua troiaggine!», «Forse ci saranno anche Marina e Michele, la coppia di A69, sono di queste parti e ci siamo scambiati un messaggio dandoci un possibile appuntamento.»
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.6
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per L'evoluzione di una esibizionista - parte 3:

Altri Racconti Erotici in orge:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni