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una giornata in sauna


di Elena61
04.01.2019    |    12.904    |    20 9.2
"A questo punto lasciò il cazzo del suo uomo e senza pensarci due volte afferrò avidamente quello dello sconosciuto..."
Finalmente ci incontriamo. Dopo qualche messaggio ci diamo appuntamento in un centro benessere che Elena e Roberto conoscono da molto tempo e dopo aver fatto quattro chiacchiere e preso un drink decidiamo di gustarci insieme il percorso benessere ed in particolar modo la sauna.

l'ambiente era caldissimo, il vapore quasi ci impediva di vedere i volti di chi è già li e noi, avvolti da un elegante asciugamano, ci sediamo sulla panca di legno calda e umida: Elena al centro e noi due ai suoi lati. Ci guardiamo intorno e subito notiamo che Elena è l'unica donna presente e la sua bellezza non passa di certo inosservata. Insieme a noi ci sono altri tre uomini, due ragazzi seduti in alto ed un signore sulla panca di fronte la nostra. L'ingresso di Elena ha con prepotenza distratto i pensieri di tutti i presenti e lei se ne accorge e con un'espressione un po' timida ed un gesto delicato allunga la sua mano alla ricerca di quella del suo compagno.
Roberto se ne accorge, afferra con cura la sua mano regalandone un sorriso che la rassicura. Lei si avvicina a lui, si appoggia dolcemente al suo fianco. Io mi sposto leggermente per favorire questo momento tra loro lasciando tra me e Lei lo spazio sufficiente per permetterle di appoggiare le gambe sulla panca e rilassarsi tra le braccia del suo uomo.

Questo gesto premia anche me. Si perché, stando accanto a lei e grazie a questa sua posizione, da sotto il suo asciugamano riesco a scorgere quasi per intero le sue cosce nude. Con avidità decido di approfittare di questo loro momento romantico e di rubare quella vista meravigliosa. Le sue gambe sono lunghe, affusolate, toniche e con ancora un pizzico di abbronzatura. I miei pensieri si perdono nel guardare il luccichio delle goccioline di sudore lungo tutta la loro lunghezza e immaginando di percorrerle con le mie mani, e perché no, sperando anche di poter vedere qualcosa di più..

Lentamente cominciamo a rilassarci. Resto a guardare le gambe di Elena per diverso tempo e ad un tratto i miei occhi incrociano i suoi e mi rendo conto che si stava gustando la scena nel vedermi sbirciare sotto il suo asciugamano. Voltai d'istinto lo sguardo per non sembrare inopportuno ma lei mi sorrise ed anzi appariva compiaciuta dal mio gesto. Poi alzò la testa verso il suo uomo. Con le mani cominciò dapprima ad accarezzargli il viso poi con le dita a scendere lentamente lungo il suo petto e via via più giù. I loro occhi si fissavano intensamente con uno sguardo compiaciuto e ricco d'intesa. Le mani di Elena raggiunsero presto le gambe di lui e subito vidi le sue dita sparire sotto l'asciugamano.
Non potei far a meno di eccitarmi guardandoli e forse non ero il solo. Strani movimenti sopra mi facevano capire che qualcun'altro stava cercando una posizione più comoda per guardare lo spettacolo che stava per andare in onda. Invece, il signore seduto di fronte a noi si alzò d'improvviso ed uscì dalla sauna, forse disturbato da quella visione così "trasgressiva".

Elena si stava rilassando e si sentiva a suo agio. Le sue mani, sotto l'asciugamano, continuavano ad accarezzare l'arnese di Roberto che ormai non nascondeva più l'eccitazione. Anzi lui rispose infilando le sue mani nell'asciugamano di lei per toccare il suo grosso seno, cercando di strizzarle i turgidi capezzoli. Dopo un po' lei si girò verso di me mi fece cenno che desiderava distendersi meglio. Io le feci spazio. Mi ringraziò e si distende a pancia in sotto con la testa verso le gambe del suo uomo. Poi ancora una volta guardò il suo compagno e si lanciarono un sorriso malizioso. Spostò l'asciugamano di lui e tirò fuori il suo uccello.

Grazie al tocco delle mani di Elena il cazzo di Roberto era diventato duro come il marmo. Ergeva ora prepotente tra le sue mani che lo tenevano stretto con avido desiderio. Elena avvicinò la testa a quell'asta cominciando a leccarla delicatamente lungo tutta la sua lunghezza. Sentiva quel cazzo pulsare sulla sua lingua. Scese più giù e si mise a leccare le palle. Poi risalì fino alla cappella facendola sparire, profonda, nella sua bocca e iniziò così a pompare il suo uomo con decisione.

Uno dei due ragazzi seduti sopra cambiò posizione per gustarsi meglio quella scena rimanendo tuttavia a debita distanza. Roberto intanto godeva sotto i colpi decisi della bocca di Elena, chiuse gli occhi in un espressione piena di piacere mentre le sue mani cercavano la schiena di lei ancora avvolta nell'asciugamano. Con un gesto rapido aprì quel telo completamente bagnato svelando tutta la nudità della sua donna alla vista dei presenti. Poi portò la sua mano sulla natica di lei cominciando a stringerla con decisione.

Elena sembrava non accorgersi di quando stava accadendo alle sue spalle tanto era presa da quel pompino che eseguiva con abile maestria al suo uomo. Ora è accanto a me distesa a pancia in giù completamente nuda e da qui posso ammirare ancora meglio le sue gambe affusolate e la sua schiena dalle linee sinuose e sexy. Ma più di tutto davanti ai miei occhi appare, prepotente, il suo culo perfetto. La fessura del sedere non lasciava purtroppo vedere nulla ma nel suo darsi da fare con quel cazzo alla fine piegò leggermente la gamba destra e accavallò le caviglie. Ora la fessura è leggermente più allargata e mi consente di vedere di sfuggita il buco del culo. Incredibile! Solo per quella vista avrei voluto farmi una sega. Sotto il buco del culo, la sua passera! Elena aveva una fica bagnatissima e vogliosa, leggermente protetta da un pelo curato e disinvolto.

La mia eccitazione ben presto fu alle stelle e mi sentivo quasi mancare il fiato. Quasi spontaneamente portai la mia mano alla base della natica sinistra di Elena e riuscii a godere della morbidezza del suo culo. Spostai poi la mano all'altra natica e poi a entrambe. Elena e Roberto si erano accorti della mia iniziativa ma fecero finta di nulla.
Lei è di una bellezza così intensa, che non riuscii trattenermi nel tenerle la coscia con una mano e di abbassarmi a baciarle la piega alla base della natica. Sentivo il profumo di lei, l’aroma lasciato dalla sua pelle. Le baciai il culo e poi aprii la bocca per appoggiarvi la lingua. A quel gesto Elena ebbe un fremito e le viene la pelle d’oca. Non sapevo cosa fare, ma quasi automaticamente risalii con la mano per accarezzare un’ultima volta il suo culo e poi mi rimisi a sedere gustandomi ancora quella scena...

...Non appena tornai al mio posto Elena si girò verso di me lanciandomi uno sguardo che mi fece capire di non aver gradito che avessi interrotto quelle carezze al suo di dietro. I suoi occhi infatti desideravano che riprendessi quanto avevo iniziato. Per essere ancora più chiara nel suo intento inarcò leggermente la schiena e aprì ancor più le cosce mostrando ai miei occhi una pecorina perfetta. Mi sorrise e riprese quell'abile pompa al suo uomo. Non ci pensai due volte e mi tuffai nuovamente su di lei.

La sua fica è ora leggermente aperta e completamente bagnata. Avvicinai il mio viso a quella visione mentre con le mani cominciai a massaggiarle le cosce. Le mie dita salivano lentamente percorrendo dei semicerchi con i pollici lungo tutte e due le cosce sino ad arrivare alle sue natiche. Le afferrai in maniera decisa allargandole con le mani. Poi Appoggiai la lingua sull'interno della sua coscia e la lasciai scivolare su fino alle sue labbra completamente inondate dal suo piacere. Cominciai a leccarla prima dolcemente e lentamente poi via via sempre più veloce. Ben presto mi ritrovai la bocca inondata dal suo piacere e iniziai bere quel misto di umori e sudore che si liberava dalla sua passera.

L'ambiente era caldissimo ed eravamo tutti completamente sudati ma Elena, con il suo spettacolo, riusciva a distrarci da quelle temperature infernali. Ancora ora non so come ho fatto a non svenire. Forse perché continuavo ad attingere da quella vagina come fosse la mia sorgente di ristoro. Il sapore della fica di Elena virò velocemente da un gusto più salato e caldo ad uno più dolce e fresco. Ed ogni volta che la mia lingua sfiorava il suo clitoride lei aveva un gemito. Un brivido le correva lungo tutta la schiena e le gambe ed io potevo tranquillamente avvertirlo sotto i palmi delle mie mani.

Mentre mi davo da fare con Elena e lei con il suo Roberto notai che uno dei due ragazzi seduto sulla panca sopra di noi scese giù e si mise a sedere di fronte. Poi, tirato fuori il suo uccello dall'asciugamano, iniziò a masturbarsi guardando quel groviglio di corpi che si davano piacere. Elena non sembrò affatto intimidita da quella presenza. Lo guardò, gli sorrise e con il solito sguardo malizioso gli fece capire di apprezzare quanto stava facendo. Addirittura con un gesto della mano fece un segno che fece capire allo sconosciuto che poteva avvicinarsi meglio.

Roberto intanto non riusciva quasi più a contenersi ed Elena lo capì subito. A questo punto lasciò il cazzo del suo uomo e senza pensarci due volte afferrò avidamente quello dello sconosciuto. Le sue mani avvolgevano completamente quell'asta dura ed eccitata. Lo sconosciuto chiuse gli occhi in una espressione goduriosa mentre Elena iniziò a segarlo mentre lo guardava con sguardo libidinoso. Era eccitata e i suoi occhi non lo nascondevano. Roberto intanto continuava ad accarezzarsi piano piano mentre io leccavo la sua fica e succhiavo il suo clitoride.

Dopo un po' Elena si girò verso di me chiedendomi di fermarmi e portarmi davanti a lei. Lei si mise a sedere con le gambe sulla panca. Noi tre uomini invece eravamo in piedi davanti a lei che inizio ad accarezzarsi con due dita da sola. Roberto, lo sconosciuto ed io continuavamo a toccarci mentre guardavamo lei portarsi le due dita alla bocca per poi farle sparire nella sua vagina ben allargata, prima, dalla mia bocca. Ma questa scena non durò poi tanto dato che sia Roberto prima che lo sconosciuto poi raggiunsero un orgasmo esplosivo riversando tutto il loro seme sul corpo nudo di Lei. Elena continuava a toccarsi mentre con la bocca cercava di non perdere neanche una goccia di quella doccia bianca che la stava invadendo. Leccava avidamente il cazzo di Roberto gustando il suo sperma mescolato al suo sudore mentre con l'altra mano iniziò a spalmare sul suo corpo ed in particolare sui suoi seni quella crema calda e abbondante.
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