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Che bella la naja!!!


di kawa7
19.05.2008    |    4.345    |    1 9.6
"Erano perennemente in mostra con delle scollature che a pensare il periodo, febbraio a Feltre, non so come facesse a resistere per il freddo che c'era..."
Dopo la recente adunata dei mitici ALPINI a Bassano del Grappa i miei ricordi sono tornati a circa 16 anni fa. Non posso non raccontarvi che stupendo periodo sia stato, sia per le amicizie, ma soprattutto per le scopate galattiche che facevo. La prima esperienza la ebbi quasi subito al CAR. Grazie alla mia incredibile faccia tosta riuscì per scommessa, con i miei fratelli commilitoni, a scopare ina sig.ra di circa 55 anni che gestiva lo spaccio della caserma. A pensarci bene, forse, era lei che ad ogni scaglione si passava qualcuno ad ogni modo quel mese e poco più fù favoloso. Subito dal primo giorno notai che mi guardava quasi sempre il pacco, mi chiedeva se ero fidanzato e cose di questo genere. Non bella, ma intrigante a partire da un naso non grande, ma sicuramente non alla francese. Separata senza figli da circa 7 anni con un fisico asciutto, quasi magro ma con 2 tette da paura. Erano perennemente in mostra con delle scollature che a pensare il periodo, febbraio a Feltre, non so come facesse a resistere per il freddo che c'era. Bionda ossigenata, occhiali da maestra, sedere un po largo, ma che grazie alle lunghe gambe non si notava. Subito i miei amici notarono la sua simpatia per me e iniziarono le solite battute. Fù lei invece che si sbilanciò il giorno che dandomi il resto mi diede in mano un biglietto con il nome di un ristorante della zona con tanto di orario di appuntamento. Era la prova provata. Mi recai all'appuntamento emozionato, ma anche convinto della mia esperienza con le donne. Mi disse che da subito le ero piaciuto e senza tanti giri di parole voleva scopare. La cena fù normale fino al dolce, poichè ordinai lo strudel con la panna che non riuscì a mangiare. Lei era seduta in un angolo della stanza dove nessuno poteva vederla, si alzò la gonna e , come un muratore con la malta, si spatolò la figa di panna contorcendosi per la voglia e eccitazione di cui era pervasa. Ero come bloccato, 19 anni in fondo, l'unica cosa che mi venne spontanea fù di estrarre il cazzo e segarmelo. Mi bloccò e mi fece andare sotto la tavola a leccarle la figa, pensate amici la panna si era come liquefatta da quanto bagnata era dei suoi umori vaginali, sembrava una fontanella. Le dicevo di controllare che non arrivasse qualcuno e mi rispose di metterle qualcosa dentro. Ricordo ancora la delusione che ebbi, un dito sembrava sparire letteralmente, misi la mano intera. Ebbe il primo orgasmo lì sulla sedia con il velluto di cui era ricoperta completamente bagnato. Decidemmo di andare via e lei coprì la sedia con il tovagliolo. Io, naturalmente, appiedato salì nella sua mitica 600, si proprio quella vecchia. Appena partiti si fermò in un parcheggio buio ed iniziò a succhiare il mio cazzo stranamente con calma senza la foga che avevo previsto. Andavo pianissimo e, cosa mai più capitata ad oggi, gli parlava quasi fosse una persona. La cosa mi eccitava molto, infatti le venni in bocca con l'irruenza del periodo. Non ne fece uscire nemmeno una goccia, anzi alla fine aspirava come fosse una cannuccia cosa che mi fece letteralmente tremare le gambe, ed ero anche seduto. Due giorni dopo mi portò a casa sua ed è lì che iniziò un vero e proprio "svezzamento sessuale" nei miei confronti. Voleva che mentre le mangiavo la figa con una mano le stimolassi il clito e con l'altra almeno, minimo, due dita in culo. Era una cosa che la faceva impazzire, gridava si dimenava, arrivammo alla decisione di farsi ammanettare visti i suoi calci e colpi che dava per il trasporto del momento. Quando la scopavo mi stringeva talmente tanto che a volte mi sembrava volesse 1 metro di cazzo. Si metteva sotto di me e spalancava le lunghe gambe e si apriva la figa talmente tanto che pensavo si rompesse. Povero ingenuo se lo facesse adesso ne riderei. Fù con lei che feci il primo culo. Bellissimo. A pecorina con le tette a mò di mammella che le toccavo come a pesarle e la sensazione di completa aspirazione del mio cazzo quando le venivo in culo. La troia serrava le chiappe quasi a tranciarmelo a volte riusciva a fermarmi l'eiaculazione nel bel mezzo, in modo tale che quando mi ripartiva mi faceva quasi male, ma era bellissimo esplosivo. Spesso ebbi la sensazione di una donna che capendo di essere verso il viale del tramonto volesse "sparare" gli ultimi colpi. Mi sbagliavo. Mio cugino più giovane 3 anni fa se l'è scopata nella stessa caserma. La prossima volta vi racconterò del campo estivo in sardegna con 2 ragazze tedesche lesbiche, di cui ancora oggi una è spesso a casa mia a sco.............
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