Conversione a bisex 02

Era una bellissima giornata di fine settembre, la temperatura era ancora buona per le ultime giornate di spiaggia. Dopo essermi preparato le mie cose decisi di andare in una spiaggia vicina quasi sempre deserta.
Avevo ancora nella testa l’esperienza fatta al campo naturista, e forse nel mio intimo mi auguravo di poter avere un altro incontro particolare.
Dopo l’esperienza bisex continuavo ad interrogarmi sulle mie tendenze sessuali. Mi era piaciuto prendere in mano il cazzo di quel ragazzo e mi era piaciuto che lui prendesse il mio.
Avevo pensato e ripensato, ma invece che essere pentito di quello che avevo fatto, avevo cominciato a fantasticare su altre cose, anche più spinte da poter fare.
Stavo diventando Gay?
Certo era che l’idea di prendere un cazzo in bocca mi eccitava, prendere il cazzo di quel ragazzo tra le labbra mi faceva venire i brividi e sentivo che mi si induriva al pensiero.
Con questi pensieri e con un’eccitazione anomala stavo arrivando alla spiaggia che comunque aveva una nominata di spiaggia nudisti, ma non autorizzata come quella di Roma.
Per accedere alla spiaggia bisognava lasciare la macchina e percorrere un bel pezzo su una strada che, ormai chiusa al traffico, stava per essere di nuovo inghiottita dalla natura. Appena avviato sulla strada ho sentito una certa eccitazione dentro: avevo davanti una giornata tutta da scoprire, non sapevo cosa avrei trovato cosa mi sarebbe potuto succedere, una bella sensazione, come un cacciatore che si inoltra nel bosco per trovare e catturare la sua preda.
La spiaggia era bellissima, qua e là si vedevano delle persone a prendere il sole ed in lontananza si vedeva una spiaggia quasi deserta riparata alle spalle da una duna fitta di vegetazione della cosiddetta macchia Mediterranea.
Decisi di inoltrarmi fino a raggiungere un tratto quasi completamente deserto: ci arrivai e scesi in spiaggia.
C’era un uomo con un piccolo ombrellone a circa cento metri, ed un altro ombrellone ad una cinquantina di metri, però non riuscivo a vedere chi c’era sotto.
Sistemai le mie cose, mi spogliai e mi misi a prendere il sole, vista la lontananza delle persone che c’erano, decisi di togliere anche il costume e rimasi nudo, non mi avrebbe potuto vedere nessuno.
La sensazione del sole su tutto il corpo nudo era bellissima, ripensai alla spiaggia naturista e di come era stato bello esporsi a tutti ed entrare in acqua nudi, una sensazione diversa, eccitante; ripensai anche a quel ragazzo nudo accanto a me, e sentii che il mio cazzo si ingrossava ed era ormai dritto in una erezione anomala, anomala perché provocata dal solo pensiero e dal pensiero di un altro cazzo.
Mi girai su un fianco e vidi in lontananza che sotto il piccolo ombrellone più vicino, c’era un ragazzo che stava ritornando da un bagno in quell’acqua trasparente che ci stava offrendo quella bellissima giornata di fine settembre.
Si mise in ginocchio sul suo asciugamano e vidi che stava guardando insistentemente dalla mia parte, mi chiesi se avrebbe potuto vedere che stavo nudo, la distanza era abbastanza, però mi dissi che io vedevo abbastanza bene il suo costume rosso e che avrei potuto vedere se se lo fosse levato, quindi anche lui poteva vedere che ero nudo.
Ebbi un attimo di pudore e portai la mano giù come a coprirmi, ma poi pensai che in fondo mi sarebbe piaciuto se lui mi guardava e vedeva che ero nudo.
Mi rimisi sdraiato per far vedere meglio il mio cazzo dritto, ma rimasi girato verso il ragazzo per vedere se guardava. Infatti stava guardando e mi parse di vedere che si stava anche toccando, no ne ero sicuro ma mi sembrava che l’aveva tirato fuori e si stava masturbando.
La distanza, la luce forte del sole, non mi permettevano di vedere bene, ma vidi bene che si era alzato e si era messo a camminare sul bagnasciuga, piano piano ma verso la mia direzione: l’impulso atavico di coprirmi per il classico pudore era forte, ma resistetti e rimasi completamente esposto.
Mentre camminava verso di me vidi sempre meglio che era un ragazzo molto giovane, non tanto alto, ben abbronzato e si stava toccando da sotto il costume e continuava a guardarmi con insistenza ed anche con un po' di impertinenza. Pochi mesi prima mi sarei stizzito per quella situazione e gli avrei anche detto qualche cosa di sgradevole tipo “ma che c… ti guardi“ invece adesso la cosa mi stava eccitando e sentivo che ero arrivato al culmine della mi erezione ed ero sicuro che lui poteva vedermi benissimo, come io stavo vedendo che ogni tanto lo tirava fuori e lo scappellava per farmelo guardare.
Arrivò ad una ventina di metri da me e ci potevamo vedere negli occhi, mi fece un cenno con la testa come ad invitarmi, e si diresse verso alcuni cespugli della duna alle nostre spalle. Era un invito evidente ed io ero eccitatissimo, ero indeciso, tutti i miei freni di una vita da etero, la mia educazione, diciamo puritana mi stavano bloccando, ma nello stesso tempo la bella sensazione che avevo provato prendendo un cazzo in mano mi spingeva ad accettare l’invito.
Così feci, mi rimisi il costume, mi alzai e mi diressi verso il cespuglio dietro il quale era sparito quel ragazzo.
MI avvicinai ed intravidi il ragazzo che si era tolto il costume e stava di spalle mostrando due belle chiappe bianche rispetto all’abbronzatura del resto del corpo. Si accorse che ero dietro di lui e si girò tenendo stretto il suo cazzo con la mano, era bello grosso, ben fatto con una cappella bella lucida e tesa dall’erezione. Senza dire una parola, mi tolsi il costume e mi avvicinai, quando arrivai alla sua portata, allungò la mano e me lo strinse nella sua, io feci altrettanto togliendo la sua mano dal suo cazzo e lo impugnai con delicatezza.
Ci tirammo giù la pelle lasciando scoperte le cappelle e ci guardammo compiaciuti i nostri cazzi, quasi a dire” abbiamo due bei cazzi eh”, cominciò a segarmi ed io feci altrettanto, la sensazione di averlo in mano era bellissima, molto più bella della prima esperienza che avevo avuto, forse perché quella volta l’avevo fatto in acqua e non avevo potuto sentirlo bene. Dopo poco tenendomi il cazzo alla base si abbassò per prendermelo in bocca, lo lasciai fare e la sensazione fu bellissima, diversa da quella che avevo provato con le donne, lo sentivo avvolto, stretto e sentivo la lingua che passava sulla cappella. Ero veramente in estasi sentivo che di lì a poco sarei venuto, infatti ebbi già delle contrazione che annunciavano i miei schizzi. Il ragazzo se ne accorse e lo tirò fuori dalla sua bocca, si rimise in piedi, mi mise la mano dietro la nuca per invitarmi a prenderglielo in bocca anch’io. In quella completa eccitazione che avevo non ci pensai, mi abbassai e come se non avessi fatto altro nella mia vita, lo presi in bocca, lo leccai, lo succhiai mi misi a frlo andare avanti e indietro fino a quando non sentii anch’io le sue contrazioni, non me la sentii di farmi schizzare in bocca, lo tirai fuori lo presi in mano mentre lui riprese in mano il mio, ci strapazzammo i cazzi l’un l’altro e schizzammo tutti e due quasi contemporaneamente. Schizzammo sula sabbia ma qualche schizzo ci arrivò addosso a me sul polpaccio a lui sulla coscia.
Avevo goduto da paura, con gli occhi chiusi e con il sapore del suo cazzo ancora in bocca e la mia mano grondante della sua sborra.
Rimasi così imbambolato mentre lui si era già rimesso il costume e se ne stava andando.
Dopo un po' mi rimisi il costume anch’io e ritornai al mio asciugamano, mi sdraiai esausto e soddisfatto e mi appisolai sotto il sole.