Desiderio Bruciante: Una Rivelazione Inaspettata

Dopo una rilassante vacanza, tornavo a casa con la mia compagna d’avventura, Valeria. Condividiamo più di una semplice amicizia; siamo amanti da qualche tempo.
Mentre attraversavamo paesaggi che scorrevano rapidamente al di là del finestrino, discutevamo con nostalgia della nostra vacanza.
Arrivati al ricordo del nostro alloggio, Valeria decise di condividere un episodio del suo passato.
“A Bologna, durante gli anni dell’università,” iniziò con un tono malizioso, “facevo la pulizia di tre stanze per conto del mio padrone di casa.
Era un modo per risparmiare sull’affitto.” Alzò una mano distrattamente, giocherellando con una ciocca dei suoi lunghi capelli. “Un giorno, il proprietario era fuori città e mi chiese di consegnare le chiavi a un ospite che arrivava da Firenze.”
Ero appeso alle sue parole, curioso di sapere dove stesse andando con questa storia.
“Quando arrivò,” continuò, “ho visto un uomo di circa sessant’anni. Era affascinante, con capelli brizzolati e un pizzo ben curato.” Fece una pausa e rise lievemente. “Mi faceva ridere con le sue battute e il suo marcato accento fiorentino. Nonostante fosse solo un cliente, c’era una certa alchimia tra noi.”
Valeria raccontò di come quell’uomo, che si chiamava Matteo, avesse cercato di invitarla a cena. Sebbene avesse declinato l’offerta, il destino aveva in serbo qualcosa di più intimo per loro.
“Il giorno dopo, sono andata a riprendere la chiave dalla sua stanza, ma non l’ho trovata. Ho sentito la TV accesa e ho bussato, la sua voce mi ha raggiunto da dentro, chiedendomi del docciaschiuma che apparentemente era mancante nella stanza.”
Ero sempre più immerso nella storia, ascoltando ogni dettaglio.
“Quando sono tornata con la boccetta,” proseguì Valeria, “ho trovato di fronte a me una scena che non mi aspettavo.
Matteo era uscito dalla doccia, completamente nudo…!
Il suo fisico era sorprendentemente scolpito, con pettorali ben definiti.
Fece un’espressione maliziosa e aggiunse: "...aveva un grosso membro tra le gambe, notevolmente grosso, che si mostrava imponente, anche se solo semi eretto." Le sue guance si tinsero di rosa mentre continuava il racconto. "Non riesco a spiegare esattamente come sia successo, ma ciò che seguì fu un incontro appassionato."
Al vedere quella scena, mi avvicinai come calamitata e lo baciai, scivolando con le labbra lungo il suo torace, sentii il suo membro turgido e decisi di avvicinarmi con cautela baciando tutto e passandoci deliziosamente la lingua.
Inizialmente, riuscii a prenderlo completamente in bocca, ma ben presto divenne troppo grosso con la sua grossa cappella rossa, aveva delle grosse palle appese che si muovevano armonicamente con i miei movimenti di mano.
Dopo aver giocato un po' con quel fantastico pisellone, mi spostò verso la scrivania, alzò la mia gonna e mi abbassò gli slip, poi, iniziò a leccare la mia figa con una maestria tipica di un uomo d'esperienza.
Mi aveva completamente sotto il suo controllo…!
Girandomi verso di lui, confidò di aver pensato intensamente a me la notte precedente infatti si dovette fare due seghe.
Sorpresa, gli risposi: "Avevo intuito che eri un tipo particolare, ma non avrei mai immaginato tutto ciò!" Mi spostò verso il letto, allargò le mie gambe e iniziò a provare di penetrarmi con molta delicatezza.
La danza di avvicinamento, con la sua grossa cappella che iniziava a penetrarmi per poi ritirarsi, durò per quello che sembrava un'eternità.
Solo dopo un tempo che mi parve infinito, mi trovai completamente penetrata da quel grosso membro.
La sensazione era straordinaria, qualcosa che solo un uomo d'esperienza sapeva regalare.
Poi, mi chiese di girarmi e mettermi alla pecorina. Obedii, lasciandomi trasportare dalla situazione.
Mentre ero a pecora, mi infilo delicatamente il pollice nel culo e mi diede degli schiaffi sulle natiche; il primo mi sorprese, ma i successivi erano un mix di piacere e dolore.
Alla fine l’eccitazione era veramente tantissima e mi chiese di inginocchiarmi e di prepararmi perché voleva che si concludesse con la sua sborrata tutta in bocca e ribadendomi che avrei dovuto ingoiare tutta la sua sborra.
Senza proferire parola, mi posizionai di fronte a lui, pronta per la conclusione del nostro incontro ingoiando tutta la sborra che ne era veramente molta.
Siamo stati insieme per poco, ma ci siamo persi l'uno nell’altro.”
Valeria si fermò e mi guardò profondamente negli occhi. “Era un’esperienza diversa, intensa, quell’uomo sapeva come far sentire una donna desiderata.
E quella mattina, ho capito cosa voleva dire essere davvero soddisfatta.”
Fissando la strada davanti a noi, riflettevo sul racconto di Valeria.
Ogni esperienza, ogni incontro, modellava la persona che era diventata.
E in quel momento, sentii una connessione ancora più profonda con lei, una comprensione reciproca che andava oltre le parole.
L'entusiasmo con cui raccontava quella sua esperienza mi aveva eccitato a tal punto che le proposi di fermarci all'autogrill successivo.
Desideravo sentire la sua bocca sul mio cazzo e volevo anch'io lasciarmi andare completamente con lei sborrandogli in bocca e come al nostro solito darci un bacio appassionato.
Lei rispose dicendomi che l'aver condiviso quel racconto le aveva acceso un fuoco e che desiderava fermarsi quanto prima.
Inoltre, mi confidò che non era stata l'unica avventura di quel tipo che aveva vissuto in quel luogo, ma che avrebbe raccontato le altre storie in un altro momento…!