Intrighi e Passioni al Negozio di Giardinaggio (I°parte)

L'estate in Italia è sempre avvolta da un'aura magica: interminabili giornate, tramonti infuocati e notti in cui tutto può accadere. Il piccolo negozio di giardinaggio, a prima vista, non sembrava certo un luogo d'avventura.
Tuttavia, quando Francesca, la commessa, emerse da dietro un sipario di piante, il mio cuore saltò un battito.
Aveva quella bellezza classica, morbida e seducente, capace di attrarre sguardi anche in mezzo a una folla.
"Molto caldo oggi, vero?" commentai, cercando un pretesto per avviare una conversazione.
"È l'estate italiana," rispose Francesca con un sorriso malizioso, "sempre calda e ricca di sorprese."
Ogni mia visita al negozio diventava un gioco di sguardi, battute pungenti e flirt. Una volta, mentre osservavo una pianta, la sua voce sussurrò al mio orecchio: "Si chiama 'Bocca di Leone'. Bella, ma con un tocco di pericolo". Il suo profumo mi avvolse, e la sensazione della sua vicinanza fece salire l'adrenalina.
Durante un altro acquisto, le nostre mani si toccarono brevemente, scatenando un'electricità palpabile. I suoi occhi si fissarono nei miei e ogni altra cosa svanì.
Era come se una sorta di complicità si fosse accesa tra noi, sostenuta da un magnetismo irresistibile.
In un impeto di coraggio, la invitai a fare una passeggiata al tramonto sulla spiaggia. Accettò con un sorriso che lasciava presagire mille avventure.
Passeggiando, la brezza faceva ondeggiare i suoi capelli e, sotto la scusa di qualche battuta, i nostri corpi si avvicinavano sempre di più.
Ogni sfioramento era come una scintilla, un desiderio latente, ma entrambi eravamo riluttanti a fare il primo passo, temendo di oltrepassare un confine invisibile.
Mentre il sole calava all'orizzonte, ci accomodammo su una duna. Il suo sguardo penetrante cercava di sondare i miei pensieri. "Sai," confidò, "non avrei mai immaginato di incontrare qualcuno come te in un negozio di giardinaggio."
Le risposi, "Nemmeno io. Ma sono grato che sia accaduto."
Quella sera, incapaci di resistere al desiderio crescente, le nostre labbra si fusero in un bacio appassionato.
Dopo quel bacio, Francesca mi rivelò di avere un matrimonio aperto con Marco.
Questa rivelazione aprì un nuovo capitolo nella nostra storia, fatto di scoperte e rispetto reciproco.
La sua visione del mondo mi intrigò; era come se una donna così affascinante avesse una prospettiva completamente diversa dalla norma.
Un giorno, curioso, le chiesi se avendo un caffè a casa sua avrei incontrato anche Marco.
Lei rispose, sottolineando che Marco avrebbe voluto approvare la persona con cui sarebbe stata, ma che avrebbe potuto anche partecipare a certe situazioni.
Il giorno successivo, sapendo che il negozio sarebbe stato chiuso, la invitai a prendere un caffè.
Confermò senza esitazione e mi diede appuntamento a casa sua. Al mio arrivo, Marco aprì la porta e, dopo una cordiale stretta di mano, entrammo.
Mentre la macchina del caffè ronzava, chiesi di Francesca. "Arriverà tra poco," assicurò Marco.
E non mi deluse: entrò indossando una sottoveste di pizzo trasparente, rivelando più di quanto nascondesse.
La serata prese una piega inaspettata, ma quella, cari lettori, è una storia che vi racconterò un'altra volta.
E posso assicurarvi che ne vale la pena…vi posso solo anticipare che Luigi aveva un grosso pisellone non tanto lungo ma con una circonferenza di tutto rispetto…