Prime Esperienze

In Spiaggia


di Alfeoxxx
09.10.2017    |    31.185    |    19 9.8
"Anzi, mi piaceva molto l’idea che lei fosse circondata da uomini nudi..."
Appena arrivati , entrando nel recinto del residence ,mia moglie chiese allarmata : “ma è un posto di nudisti ??”
Ma certo che no, risposi sicuro. Poi fingendo costernazione , ripresi “ o forse si ??? ”
Scoppiò in una risatina isterica.
“Ma guarda che cazzo combini una volta che ti lascio fare da solo…” disse a mezza voce, quando parcheggiammo davanti alla reception.
Entrammo, con lei che era a disagio in un modo evidentissimo: voleva fuggire, ma sapeva che era impossibile ; Eravamo in Croazia, mica a pochi passi da casa ! Avute le chiavi dell’appartamento, prendemmo un carrello e caricammo i bagagli. andava avanti a passo svelto, sforzandosi di fare finta di nulla ogni volta che incontravamo qualche villeggiante , ovviamente nudo……
1° giorno
Faticai non poco a farle tornare il sorriso, promettendole che saremmo andati al mare come se niente fosse, con i nostri bei costumi. Si tranquillizzò e , dopo un veloce panino, decidemmo di andare a vedere se almeno il mare era quello che ci avevano promesso.
Era bellissimo, e per me era impreziosito da tante belle signore nude. Eravamo in una spiaggia dove si recavano i nuclei famigliari, ma tette e culi di ogni forma e dimensione mi volteggiavano attorno facendomi girare la testa , quasi diventavo strabico nel tentativo di sbirciare senza che mia moglie se ne accorgesse. Anna invece era scura in volto, con la faccia a pochi cm dal giornale che aveva comprato. Ogni tanto mi diceva seccamente “smettila!” , dando prova di non essere poi così immersa nella sua lettura, ma io le rispondevo che era impossibile….
Fu un pomeriggio strano. Io mi guardavo intorno estasiato, lei sempre china sul giornale.
Era tesissima, se solo avesse immaginato che ero io il responsabile di quel “disguido”……..
Meglio non pensarci !! Passai il tempo cercando di farle pensare ad altro, ma ogni tanto ripeteva : “ma guarda che cazzo hai combinato…”
Insomma, fu un brutto pomeriggio, che quasi mi fece pentire di quello che avevo fatto.
A cena, per fortuna era una serata fresca, il ristorante era pieno di persone vestite, e la mia mogliettina si rilassò un po’.
Non la sfiorò neppure l’idea di andare a fare una romantica passeggiata notturna sulla spiaggia, così terminata la cena tornammo subito in camera per dormire. Fui contento che fosse finita la giornata.
2° giorno
Il mattino dopo l’aria era di nuovo tesa.
Dopo colazione ci vestimmo in silenzio e poi ci avviammo verso il mare : sembravamo due condannati diretti al patibolo.
Stessa scena del pomeriggio precedente.
Poi un colpo di fortuna : un pallone le strappò di mano il giornale, facendola trasalire.
Subito accorse una signora francese, bellissima e dolcissima. Aveva grandi occhi celesti, mora , con due tette piccole ma bellissime ed una fighetta assolutamente splendida. Chiese scusa con un gran sorriso, e Anna la guardò sorridendo dicendo che non era successo nulla.
“Italiani ?” chiese lei in italiano stentato
“Si” rispose Anna , aggiungendo qualcosa in un francese sciolto. Per fortuna è sempre stata una donna di spirito e di grande adattabilità, così nel giro di pochi minuti già chiaccherava amabilmente con questa bellissima donna, di nome Sophie, la quale dopo un po’ andò a chiamare il marito per fare le presentazioni.
Arrivò un bel ragazzo , palestrato, con un attrezzo tra le gambe che causò alla mia lei un evidentissimo imbarazzo. Io ridevo di gusto, e i due (forse) non capivano. Anna è una signora che in tutta la sua vita aveva visto si e no 2 membri maschili, il mio e quello del fratello.
Avere quello di un estraneo – tra l’altro un bel ragazzo – a pochi centimetri, in una situazione di totale naturalezza, la scioccava.
Non l’avevo mai vista così : era imbarazzatissima, me anche incuriosita da una cosa che non le era mai capitata. Cercava di non guardare Alain , ma proprio per questo era facilissimo sorprenderla , come una bimba con le mani nel vasetto della cioccolata, in quei momenti in cui l’occhio “cascava” dove non avrebbe dovuto.
Dopo alcuni minuti di chiacchere tra le signore, i francesi tornarono a giocare a pallavolo, mentre noi tornammo alla situazione di prima.
Anzi , no : ora Anna aveva finalmente alzato lo sguardo. Per lasciarla libera di ambientarsi, finsi di leggere , spiandola di nascosto.
Ogni tanto lo guardava, e non potevo certo biasimarla : oltre ad essere un bel ragazzo, giocando con la compagna metteva in mostra tutti i suoi muscoli , e quell’uccellone che sballottolava tra le gambe sicuramente attirava l’attenzione più dei suoi muscoli.
Io invece, per non guardare troppo Sophie, mi immersi nella lettura del giornale per non guardare, tanto che, rientrati in albergo, mia moglie mi rimproverò per la mia scortesia. Quando le spiegai il motivo, ammise che era molto carina ed affascinante, ma mi intimò di stare attento perché anche il marito non era affatto male.
“Lo so benissimo che è un bell’uomo – replicai - e mi sembra che tu lo abbia guardato un bel po’, oggi “ aggiunsi ridendo allegramente, per stemperare la tensione che saliva di nuovo
“E come facevo a non guardarlo ? Era sempre davanti a me….” rispose lei, imbarazzata.
La presi un po’ in giro, poi le spiegai che non ero per niente geloso. Anzi, mi piaceva molto l’idea che lei fosse circondata da uomini nudi.
Mi guardò con aria interrogativa ed io le chiesi se la cosa la eccitava. “Beh, non proprio…..E’ strano, sono troppi, belli e brutti…..più che eccitazione c’è imbarazzo. Solo noi abbiamo i costumi…”
Cambiò velocemente argomento: evidentemente non era pronta per affrontarlo. Ed io non volli forzare la mano, così cenammo ed andammo subito a dormire, stanchi per la intensa giornata di mare.
3° giorno
Il mio fu un sonno agitatissimo, ed il mattino non volevo alzarmi. Poi l’eccitazione della sera prima si reimpossessò di me , così riuscii ad alzarmi ed in breve fummo pronti.
Anna aveva un piccolissimo bikini, che a malapena conteneva la sua quarta , splendida , misura di seno. Quello che su una spiaggia normale sarebbe stato considerato un costume decisamente succinto, sulla nostra spiaggia la faceva sembrare una monaca. Ci sistemammo di nuovo vicino alla famiglia francese, e mi riusciva sempre più difficile non guardare quella splendida donna. Ora però, ogni tanto, pizzicavo la mia mogliettina che lanciava occhiate furtive verso il marito , e la cosa mi ingelosì tantissimo; la gelosia però era nulla se paragonata all’eccitazione che provavo.
In famiglia mia moglie conosce un po’ di lingue, io sono negato. Anche nella famiglia francese era lo stesso, così le due signore chiaccheravano e noi maschietti leggevamo.
Nelle pause che le signore mi concedevano, anch’io scambiai quattro chiacchere con mia moglie, notando con gioia che cominciasse ad abituarsi ad avere intorno uomini, donne e bambini nudi.
Per pranzo andai al bar a prendere due gelati, e al banco mi servì una bella ragazza con due tettone che facevano concorrenza a quelle di Anna.
Glielo dissi al mio ritorno, e lei rispose che l’indomani mi avrebbe accompagnato, per evitare che perdessi la strada…
Il fatto che avesse fatto una battuta era la conferma che si stava abituando, quindi risi di gusto, contento.
Andò via anche il pomeriggio e, dopo cena, tornati in camera mia moglie tentò un approccio.
Feci finta di non capire che voleva fare l’amore. Volevo che le rimanesse la voglia addosso, speravo l’avrebbe aiutata a superare i suoi tabù.
La notte non dormii benissimo, ero molto eccitato.
4° giorno
Il mattino dopo arrivammo un po’ tardi in spiaggia, e ci sistemammo lontani dalla riva.
Senza la signora francese, Anna fu costretta ad intrattenetrsi con me ed iniziai a farle notare come le signore della sua età (42 anni) fossero quasi tutte peggio di lei, che pensava di avere un brutto corpo.
Iniziammo a fare involontariamente un gioco: analizzavamo tutti i difetti dei corpi che vedevamo, sorridendone in maniera bonaria.
Iniziai io ovviamente dalle donne, e lei – altrettanto ovviamente – proseguì, sempre con altre donne.
Dopo che fu più sicura di essere ben messa, mi disse “guarda quello che chiappe strane che ha !!”
Non ebbi quasi il tempo di osservarle, che il tipo in questione si voltò, rivelando un pisellone ancora più strano.
“Ohps …..” ridacchiò mia moglie, girandosi verso di me facendo la faccia buffa.
Cominciammo così a commentare anche i corpi buffi maschili, ed io gioivo perché questo era un passo importantissimo nel processo di disinibizione di Anna che volevo portare a compimento. Ad un certo punto, girandosi, vide qualcosa e disse “guarda !!”
Mi girai : c’era un uomo inginocchiato a testa in giù, con il sedere verso l’alto che faceva vedere solo i testicoli ed il buco posteriore…
Si mise la mano sulla bocca per soffocare la risata, e continuò a guardarlo ridendo discretamente. Effettivamente era stranissimo, in quella posizione innaturale. Stava costruendo un castello col figlio, poi si alzò per scuotendosi la sabbia di dosso e, per non mandarla verso il bambino , si girò verso di noi. Era un bellissimo ragazzo, con un corpo veramente ben fatto ed un pisello enorme tra le gambe.
Anna sbiancò in volto e spalancò involontariamente gli occhi, poi accortasi della sua reazione tentò di darsi un contegno, senza avere successo.
Si girò verso il mare ma dopo pochi secondi non resistette e lo guardò di nuovo, incapace di non farlo ,pur accorgendosi che io avevo notato la sua reazione. Mi avvicinai sorridendo e, facendo finta di non aver capito nulla, le sussurrai : “hai visto che pisello mostruoso ha ?? Pensa quando gli diventa duro !!!” e risi silenziosamente in modo esagerato. Sorridendo ,finse di stare al gioco, ma era ormai impossibile per lei distogliere lo sguardo.
Guardava altrove ma subito gli occhi tornavano a cercarlo.
“cerchiamo qualcuno che ce l’abbia più grosso ? “ dissi io ridacchiando
“Ok” disse sorridendo. Cominciammo a guardarci intorno, ma ogni volta che la guardavo la coglievo sempre con lo sguardo lì.
Ero indeciso sul da farsi : volevo che si eccitasse, ma non capivo cosa stesse succedendo. Avevo paura che, sbagliando una frase o un qualcosa, la situazione tornasse alla sera prima. Il mio disagio era aumentato dal fatto che il ragazzo, accortosi della reazione di mia moglie, ora faceva di tutto per essere sempre di fronte a lei per essere sicuro che lo vedesse.
Mi resi conto che il fatto di essere gli unici con il costume era un po’ come se fossimo gli unici nudi : Tutti ci guardavano, e tutti gli uomini cercavano di far vedere ad Anna che bel pisello avevano.
Evitai di parlarne con lei e feci finta di non vedere, per il resto del pomeriggio, che continuava a cercarlo con lo sguardo.
Dunque – pensai – Anna non è insensibile al fascino maschile. Anzi, per essere più espliciti, non è insensibile al cazzo….
Provai di nuovo un misto di eccitazione tremenda e gelosia altrettanto tremenda, stavolta però non capii se era di più la gelosia o l’eccitazione. Soprattutto mi dispiaceva che mia moglie non mi rendesse partecipe di queste sue sensazioni.
Era una serata calda, così quando andammo al ristorante trovammo parecchia gente nuda o mezza nuda. Io indossavo il costume ed una maglietta, Anna il suo bikini nero con il pareo anch’esso nero. Tutte, assolutamente tutte le donne nel locale avevano almeno le tette di fuori, così le dissi che – per non sembrare del tutto fuori luogo – se si fosse tolta almeno la parte di sopra del costume sarebbe stato meglio.
“scordatelo” mi rispose feroce.
Chiaccherammo un po’ durante la cena. Ad un certo punto si avvicinò la coppia francese : lui aveva il costume, lei era tutta nuda.
Con un senso di trionfo, notando che Anna mi guardava, indugiai volentieri sulle bellezze della signora, finchè , salutando cordialmente, tornarono al loro tavolo.
“Sei talmente porco che risulta imbarazzante starti vicino” ringhiò
Sorridendo, la guardai negli occhi e dissi dolcemente “ Beh, è proprio bona. E poi come fai a fare la predica, tu che oggi pomeriggio quasi saltavi addosso a quel ragazzo….??”
Arrossì violentemente ed abbassò gli occhi, dicendo uno “stronzo” che non lasciava spazio ad alcun commento.
“Dài, scherzavo ! – ripresi – …….Lo sai che se tu mi dicessi che ti eccita vedere altri uomini nudi, andrei in visibilio ???”
Mi guardò spalancando gli occhi, e disse “certo che sei proprio strano ……….Porco e strano !! “
“Mi ami lo stesso ? chiesi alzandomi e dandole un bacio.
Mi sorrise e si alzò. Uscimmo dal locale e mi diressi verso il mare. Lei mi seguì docilmente, nonostante fosse evidente che lì avremmo trovato , nel buio, sicuramente qualcuno che faceva l’amore.
Infatti dopo poco , proprio nel mezzo della spiaggia, incurante della nostra presenza, una signora dalle tette grosse cavalcava il suo uomo disteso, gemendo sommessamente. Mi fermai , certo che Anna mi avrebbe tirato via, visto che la signora era esattamente davanti a noi ed era spuntata una fantastica luna che illuminava bene la scena. Invece si fermò anche lei a guardare, ma per pudore si nascose dietro di me, abbracciandomi da tergo.
Rimanemmo diversi minuti così, finchè la signora, evidentemente libera da ogni tabù, iniziò a gemere forte, rendendoci partecipi di un magnifico e coinvolgente orgasmo. Poi ci sorrise, si sfilò l’uccello del suo uomo da dentro sé e lo masturbò per alcuni secondi. Un grugnito prolungato ci avvisò che anche lui era venuto, anche se non vedemmo nulla. La signora si stese al fianco del suo uomo e lo abbracciò, allora ci allontanammo in silenzio.
“Bellissimo” dissi io con voce tremante.
“Ti sei eccitato ?” mi chiese
Le presi la mano e la poggiai sul mio cazzo durissimo, chiedendo “tu che dici??”
“Che sei un gran porco” rispose lei seria.
“Lo so – ribattei – mi piacerebbe fare la stessa cosa”
“Ma che sei matto ? – si scandalizzò – Potrebbero vederci “
“E’ proprio quella la cosa che più mi piacerebbe – dissi sorridendo. Poi ripresi – e a te non piacerebbe ?”
“No….”
“Non ti piacerebbe fare l’amore sulla spiaggia, mentre un’altra coppia ti guarda e si eccita, senza pericolo per te ??”
“Non lo so…..”
Tornammo a casa e non ce la feci a resistere. Appena entrati in camera, la baciai con grande voglia.
Lei mi allontanò, poi si mise davanti a me e si spogliò.
“Allora – disse con aria divertita – hai visto qualcosa di meglio oggi ??”
“Assolutamente no – risposi spogliandomi rapidamente – tu invece hai visto di meglio, ma mi sa che dovrai accontentarti, almeno per stasera….”
“Stupido” mi disse Anna, prendendomelo in mano e cominciando a masturbarmi piano.
“Pensa che bello se fossimo in spiaggia, in piedi davanti a quei due che abbiamo visto stasera…”
“Preferisco essere qui, al riparo da occhi indiscreti “ rispose sorridendo. Per la prima volta da anni, però, notai che mi guardava proprio lì, mentre agitando piano la mano , il mio membro diventava sempre più duro.
Mi buttò sul letto e mi saltò sopra, iniziando subito a cavalcarmi furiosamente, come non aveva mai fatto. Era eccitatissima e si vedeva, ma io non riuscivo a capire cosa la eccitasse.
Venimmo subito entrambi e ci addormentammo abbracciati, senza neanche lavarci.
5° giorno
La mattina dopo arrivammo tardi in spiaggia, e la mia signora mi sembrava particolarmente spigliata e sicura di sé.
Ci sistemammo un po’ lontani da Sophie ed Alain, guardandoli giocare a pallavolo.
Le dissi :“Siccome lei ha le tette piccole, belle ma piccole, guardandoli giocare si vede soprattutto il suo uccello sballonzolare !!!”
“Già” – rispose Anna, guardando fisso nella loro direzione
“Mi piacerebbe avere un uccellone così bello” dissi improvvisamente
“Perché ?”– chiese ridacchiando Anna, girandosi per guardarmi
“Mi piacerebbe che tu mi guardassi così…:” dissi sorridendo, pentendomi immediatamente di aver pronunciato quelle parole.
Diventò subito rossa in viso e, abbassando lo sguardo, sussurrò “scusami…:”
“No, amore mio, non mi fraintendere. Non sono arrabbiato, per nulla. Son eccitato, senti…” dissi prendendole la mano e mettendomela sul cazzo duro. Proprio in quel momento, notai che i due stavano venendo sorridendo verso di noi.
“Bella figura di merda” disse mia moglie, prima di alzarsi per salutare con un sorriso.
Di nuovo io ed Alain ci mettemmo a leggere, mentre le signore parlottarono a lungo ridacchiando, così quando la bella francese si allontanò chiesi a mia moglie cosa si fossero dette, e lei disse , guardando apparentemente all’orizzonte, che avevano chiaccherato del più e del meno. Seguendo il suo sguardo, notai invece che stava guardando Alain, il quale si era alzato e, stiracchiandosi in piedi, metteva in bella mostra, a meno di 2 metri da Anna, il suo bel pacco. La signora, in lontananza, sorrideva.
Mia moglie arrossì un po’, accorgendosi di essere stata colta in flagrante da entrambi.
“Hai proprio ragione – dissi ridendo – non è niente male neanche lui!!”
Arrossì ancora, ridendo e rispondendo “hai visto che ho ancora dei buoni gusti ??” Non resse la tensione e finse improvvisamente di interessarsi dei suoi piedi, ma io la incalzai e dissi : “Perché non lo guardi più ? Ti sei già stancata ? Guarda che si è messo così proprio per permetterti di guardare meglio certi particolari….” Mi osservò perplessa, paonazza in volto.
“Perché vuoi che lo faccia ?” , mi chiese seria.
“Perché mi eccito se ti eccita” risposi con la voce che mi tremava.
Tornò ad interessarsi ai suoi piedi, dicendo distrattamente “non è così che funziona…..” L’abbracciai e le chiesi scusa, dandole un tenero bacio sulla guancia. Era offesa, forse perché l’avevo colta in una cosa di cui non voleva rendermi partecipe.
La signora si avvicinò di nuovo, e ripresero a chiacchierare amabilmente, ridacchiando ogni tanto. Arrivò l’ora di pranzo, ed io chiesi a mia moglie cosa volesse. Andammo al bar sulla spiaggia per prendere qualcosa di leggero, e, sedutici al tavolo, subito arrivò un cameriere. Altro bel ragazzo, con un fisico muscoloso, il quale si mise al fianco di mia moglie così che Anna, nel momento in cui si girò per parlare con lui, si trovò a venti centimetri da un bel cazzo nerboruto. Anzicchè voltarsi di scatto dall’altra parte (come mi sarei aspettato io), lo guardò con aria sorniona, quasi studiandolo. Poi il suo sguardo salì pian piano gustandosi tutto il corpo del cameriere, fino ad incontrare il volto. Sorrise ed ordinò.
Ero senza parole, ma riuscii ad ordinare anch’io. Quando si allontanò, sorridendo mi disse : “bello questo posto, dobbiamo ritornare…:”
Ah –risposi – non vuoi più andare via ??”
“Beh, visto che siamo qui, tanto vale che apprezziamo le bellezze del luogo !!!”
Tornati sulla spiaggia, i francesi non c’erano, ma la loro roba era ancora lì.
Cinque minuti dopo, li vedemmo uscire dall’acqua, davanti a noi. Effettivamente erano entrambi molto belli, e lo dissi a mia moglie. Le feci anche notare, ridendo, che lui ce l’aveva un po’ duro. Non aveva proprio un’erezione, ma la stava trattenendo (o l’aveva appena avuta). Anna rispose ridendo che ovviamente lo aveva notato anche lei. Sembrava divertita dalla cosa, non eccitata. Io invece ero a mille.
Ci passarono vicino, sorridendo. Lui si stese pancia in giù di fronte ad Anna, dietro di me, lei invece proseguì verso il bar.
Osservai quel magnifico culetto allontanarsi.
Dopo pochi minuti, mentre chiaccheravamo Anna tacque improvvisamente. Allora mi voltai e vidi che Alain si era girato, ora era supino ed aveva un’erezione di tutto rispetto : subito mi sedetti vicino a lei e le dissi che se taceva faceva una brutta figura perché lui avrebbe capito che lo stavamo guardando.
Dato che non ricordava di cosa stavamo parlando , le dissi che potevamo anche cambiare argomento. Annuì distratta, facendo finta di guardare l’orizzonte , esattamente sopra quel bel cazzone duro. Prendendo il coraggio a due mani, dissi “dovendo cambiare argomento, potresti dirmi per esempio, da uno a dieci, quanto lo desideri..:” Mi guardò a bocca aperta, ed io continuai “dài, è un bel ragazzo, non c’è nulla di male….e poi con quell’arnese, anche una monaca ci farebbe un pensierino….”
Rise, era bellissima. Glielo dissi mentre il francese si girava di fianco verso di noi , sorridendo. Incalzai , ridendo : “Secondo te cosa sarebbe disposto a fare perché tu ti tolga il costume ???”
Ridemmo nervosamente tutti e due, poi le dissi “dài, continuiamo a chiacchierare. Guarda lì –e indicai un punto indefinito sul francese. – “Cosa ?” rispose mia moglie.
“Dai guarda e basta. Un po’ più in basso, ancora…..” Capì che le stavo indicando Alain, mi sorrise dicendo “ho capito “ e lo guardò senza più far finta di niente. Lui , forse a disagio, alzò il giornale fino a nascondere la testa, rimanendo nella stessa posizione.
“Vedi – le dissi – ti lascia libera di guardarlo, senza dover far finta di guardare da un’altra parte. E’ rimasto apposta in quella posizione scomoda per darti la possibilità di osservare con calma. E ce l’ha ancora duro. E’ eccitato perché lo stai guardando…:”
Non so se lo fece per compiacermi, ma non distolse lo sguardo da lui neanche quando tornò la signora, (che ci offrì un altro gelato) la quale , resasi conto della situazione, si sedette vicino al marito, gli dette un bacino e gli mise la mano sul membro eretto, accarezzandolo come per rivendicarne il diritto.
Solo allora Anna mi guardò e ricominciò a chiacchierare del più e del meno, come se non fosse successo niente.
Si guardava i piedi, di nuovo…….
Le chiesi sottovoce : “sei eccitata ?”
“Si” – fu la sua risposta telegrafica
“Quanto ?” – continuai
“Abbastanza” – rispose
Le sollevai il mento, girandola verso di me. Ricominciai :
“Vorrei vederti scopare con lui”
“Sei uno stupido maiale” – mi disse nervosamente
“Si” – risposi nervoso. Mi tremavano le mani.
Adesso ero io che mi interessavo dei miei piedi.
Ce l’avevo durissimo ed entrambe le signore se ne accorsero
“Sei osceno” – disse mia moglie
“Non ci posso fare nulla. Anzi, forse si. Vado a fare un bagno”
Mi tuffai di corsa, e rimasi a mollo per un bel po’, facendo una bella nuotata ristoratrice. Ero cotto dal sole e dall’eccitazione, per fortuna era quasi ora di cena.
Quando uscii trovai Anna che chiaccherava con i 2 francesi. Era di fronte ad Alain, che seduto con le gambe incrociate non le nascondeva proprio nulla. Tra una risatina e l’altra, la mia mogliettina non nascondeva più di gradire quella vista. La signora sorrideva in modo enigmatico
Mi sedetti anch’io sorridendo, guardando con meno sotterfugi le tettine della signora.
Dopo un po’ finalmente andammo a farci la doccia e a cena
Dopo cena, eravamo alla finestra e le chiesi di uscire nudi sul balcone
“Sei matto ? Potrebbero vederci” mi disse.
“Magari” – risposi. “Comunque non ti preoccupare, non vedi che è buio pesto ? C’è anche poca luna…”
Senza dire nulla, si spogliò completamente ed uscì. Mi sembrava incredibile, così mi tolsi anch’io di corsa i vestiti e la raggiunsi sul balcone. Avevo il cazzo durissimo, che si infilava tra le sbarre della ringhiera. Anna rise di gusto a quella vista, mettendomi una mano sul sedere.
Mi misi dietro di lei , premendolo sul suo bel culo, mentre le accarezzavo i capezzoli.
Ritornai all’attacco.
“Mi piacerebbe da matti scoparti davanti a degli estranei, lo sai ??”
“Porco – rispose – con me fai l’amore, non scopi !”
“No, invece sei una gran bella femmina e vorrei proprio scoparti ….”
“Vorrei proprio vedere , se potessi scegliere tra me e Sophie………….”
“sceglierei te – la interruppi – ma mi piacerebbe che lei ci guardasse godere…”
“E il suo maritino…… ??” con chiese in tono di sfida
“Beh , ora tocca a te …”
“In che senso?” disse con voce roca
“Sei tu che devi dirmi se lo inviteresti a partecipare o no…”
“Dài, non dirai sul serio…..” aggiunse con voce tremolante
“ti ho già detto che vorrei vederti scopare con lui…..o credi che fosse solo una provocazione ?”
Improvvisamente si accese una luce e, sul balcone vicino, uscirono due ragazzi e una ragazza, ridendo.
Anna si ritrasse di colpo, lasciandomi così col cazzo duro davanti a questi estranei. La ragazza rise e disse “sorry”, poi rientrarono in casa, prima lei , poi ,lentamente, i ragazzi che indugiarono con lo sguardo sulle grandi tette di Anna.
Si spense la luce ma lei non volle più rimanere fuori.
“Che ti importa, ormai sanno come siamo fatti” – le dissi
Niente, ormai si era rotto l’incantesimo e andammo a dormire.

6° giorno

Il mattino dopo ci preparammo e, arrivati sulla spiaggia, ebbi una bellissima sorpresa : quando Anna si tolse la maglietta davanti alla coppia francese, non aveva il reggiseno. Sophie sorrise con complicità ad Anna, mentre Alain spalancò gli occhi davanti a tanta grazia.
“Wow – dissi appena mi ripresi dall’emozione – non so se sono più contento io o lui……………..Anzi….lo so !!”
Alain ebbe una erezione e Sophie subito gli si buttò addosso ridendo, mettendogli la mano proprio lì.
Le signore ridevano, e lui allargò le braccia come a dire “non ci posso fare nulla”. Facemmo finta di niente, ma Anna era particolarmente brillante e – appena si allontanò la signora – le dissi “vedo che sei particolarmente sodisfatta dell’effetto che hai avuto su di lui”.
Mi guardò e sorrise imbarazzata, ed io aggiunsi :
“Mi sembra proprio che lo desideri”
“Uffa – mi disse – di nuovo con questa storia ! Se tu sei porco e non pensi ad altro, non è detto che per forza anch’io debba pensare solo a quello”
“Scusami, amore mio – le dissi – hai ragione, sono un gran porco. Ma non sai quanto mi piacerebbe sentirti dire “quanto me lo vorrei scopare” !!
Mi guardò languida sorridendo tesa e mi baciò.
Lanciò uno sguardo ad Alain e ,girandosi verso di me , disse decisa :
“Quanto me lo vorrei scopare….:”
“Sono senza parole….” dissi
“Si, ci credo. Mi hai fatto ammettere che vorrei scopare un uomo che non sei tu….”
Le dissi che ero eccitatissimo, e lei rispose che si vedeva.
Sophie, avvicinatasi in quel momento, mi guardò tra le gambe ridendo e disse qualcosa a mia moglie.
“Che ti ha detto ?” le chiesi
“Che avresti bisogno di sfogarti prima di venire in spiaggia…..”
“Ma ha visto il marito ???” replicai io ??
“Lei non lo so…………io però si !!” disse sorridendo forzatamente
Ridendo la baciai di nuovo, e ricominciammo a chiacchierare.
Dopo il pranzo al bar del giorno precedente (stavolta c’era un altro cameriere,, meno bello ma ugualmente nudo, che mia moglie apprezzò meno…) tornammo in spiaggia e di nuovo non trovammo i francesi.
“Sono in acqua – le dissi. Perché non ti togli le mutandine?”
“ E perché ?”
“Le tette già le conosce. Se vuoi vederglielo di nuovo duro, mi sa che non hai scelta…..”
“Mah, non credo” disse secca, mentre uscivano dall’acqua.
Avevo ragione io, Alain rimase lì – mentre la moglie andava al bar come il giorno prima – senza il minimo segno di erezione.
Anna ci rimase un po’ male, ma si tenne le mutandine per tutto il pomeriggio e non mi disse nulla al riguardo.
All’imbrunire ero di spalle e ad un certo punto disse
“Perché non ti togli il costume ??”
“Ma che sei matta ? –risposi girandomi – ce l’ho durissimo !! “
“E allora ?? Mica saresti l’unico…”
Vidi allora che i francesi si stavano baciando appassionatamente, e lui ovviamente ce l’aveva in tiro. Anna li osservava rapita.
“Chissà se è come te”
“In che senso ?” le chiesi
“Chissà se le sta domandando se scoperebbe con te…….”
Le chiesi se era gelosa, e lei mi disse chiaramente che non desiderava affatto vedermi scopare con un’altra donna. Anzi, per via di questo mio desiderio, aveva il dubbio che io non la amassi veramente.
“Amore mio – le dissi – lo sai che sono un porco. Se non posso parlare delle mie fantasie erotiche con mia moglie, con chi lo dovrei fare ??
Quando facciamo l’amore, la cosa che mi piace di più è sentirti godere, quella che mi piace di meno è che non ti vedo bene. Sarebbe uno spettacolo magnifico guardarti godere mentre cavalchi un altro uomo……”
“Sei davvero un depravato…:”
Non la convinsi, ma si calmò.
I francesi si allontanarono verso gli alberi, lasciando le cose sul bagnasciuga.
“Dove vanno ? dissi. Si sono scordati la roba ??”
“No. Mi ha detto Sophie che oltre gli alberi c’è una spiaggia , frequentata non da famiglie, ma da single e coppie che si vogliono appartare , dove si va quando si vuole fare l’amore. E’ più nascosta, pur essendo grande, e ci vanno solo ragazzi. Quindi niente bambini e anziani.”
Stette in silenzio un po’, poi disse “vanno a fare l’amore”
“Vuoi andare a vederli? “ le chiesi
“No, non mi interessa…..”
“Vuoi andare a fare l’amore ?”
“No”
“Vuoi che andiamo anche noi a scopare ?”
“No”
Dopo un minuto di silenzio, dissi
“Vorresti andare lì a scopare con lui ?”
Rimase a lungo in silenzio, meditando sulla risposta da darmi.
“Forse…..”
Rimanemmo un po’ così, poi andammo via.

7° giorno

Il giorno dopo arrivammo in spiaggia di buon’ora, ma Anna volle cambiare posto. Ci mettemmo in un posto un po’ isolato, nell’altra spiaggia, e rimanemmo lì a chiacchierare e a fare parole incrociate. Eravamo lontani dai francesi, ed Anna rimase col suo bikini.
“Speravo che oggi ti saresti tolta tutto “ – le dissi.
“Perché ?” mi chiese, guardandomi con aria divertita.
“Speravo che ti eccitasse rimanere tutta nuda davanti ad estranei – risposi – e poi oggi è l’ultimo giorno e qui non c’è quasi nessuno…….”
“Ah già. Ti ecciti se mi eccito….” Disse.
Mi guardò accarezzandomi la faccia, poi si alzò e si tolse tutto.
Sedendosi mi disse, sorridendo dolcemente : “Mi eccita !!”
Guardava sempre nella direzione dei francesi, ed io le chiesi perché aveva voluto mettersi lì.
“Quanto vorrei scoparmelo….ma è meglio di no” Mi rispose con aria un po’ triste.
Rimanemmo in un silenzio carico di tensione, a lungo.
Poi con una scusa (non ricordo quale, ma lei capì sicuramente che si trattava di una scusa) le chiesi di spostarci a ridosso degli alberi.
Appena arrivati, mi abbracciò da dietro e, con mossa fulminea, mi tolse il costume.
“Ma non eri gelosa ?” le chiesi
“Certo, non vorrei assolutamente che tu scopassi con un’altra, però non è giusto che le altre signore siano private di questo magnifico spettacolo !”
La baciai e risi, col cazzo duro per il complimento.
Dopo pranzo (solito bar, soliti cazzi a 20 cm dal seno di mia moglie…) tornammo in spiaggia e – sorpresa – trovammo i francesi.
Alain ed Sophie ci guardarono sorpresi e fecero un sorriso a 32 denti. Finalmente ci vedevano nudi.
Osservai Alain ed Anna :
Lui la guardava ostentatamente tra le gambe.
Lei anche.
A lui il cazzo diventò durissimo.
A me anche.
Fregandomene che ci fosse la moglie – che capiva un po’ di italiano – le dissi
“Hai visto come gliel’hai fatto diventare di nuovo duro ??”
“Già” – rispose guardando imbarazzata Sophie – anche a te, però….”
Era bellissima, con le guance rossissime e lo sguardo timido.
Ci sedemmo ciascuno sui propri asciugamani, poi i francesi, al solito, andarono in acqua.
Anna mise un asciugamano sul mio cazzo duro e, stendendosi, vi poggiò sopra la testa, a mò di cuscino.
Parlammo del fatto che era l’ultimo giorno, ed io pensai che Anna non era più molto inibita. Anzi !
Le mancava solo il passo finale, che forse nel profondo del cuore ero contento non avesse fatto.
Quando uscirono dall’acqua, come sempre Sophie proseguì per il bar (che però da lì era molto più lontano) mentre Alain si sistemò davanti a me, seduto. Fingeva di guardare altrove, ma era evidente che guardava il culo di Anna.
Quando glielo dissi, lei sorrise e fece finta di sistemarsi meglio per stare più comoda.
Le dissi “se ti eccita la cosa, spostandoti un po’ più a sinistra, vede meglio la fighetta….”
Sorridendo dolcemente di nuovo, mise la mano sotto l’asciugamano ed iniziò a toccarmi. Poi si spostò con delicatezza più a sinistra.
“Adesso si che vede bene – dissi ridacchiando emozionato – e non fa neanche più finta di guardare altrove. “
In effetti Alain guardava Anna in maniera sfacciata, incapace di non farlo.
“Indovina - ripresi - ……guarda un po’. Il bel francese ce l’ha di nuovo duro…:”
Anna ormai mi masturbava in modo sgraziato, facendomi quasi male. La fermai e glielo dissi.
Alzò la testa, tolse l’asciugamano mise la testa proprio a fianco al mio cazzo duro, guardandolo. Poi iniziò a leccarlo lentamente.
“Amore mio “ disse masturbandomi piano e leccandomi dolcemente, poi alzò di nuovo la testa e lo prese in bocca.
Cominciò a farmi un pompino lentissimo e strano, di lato, ma non meno bello di uno normale.
Alain si accorse di quello che succedeva e non resistette : se lo prese in mano ed iniziò a masturbarsi piano.
“Se solo potessi guardarti alle spalle – dissi – vedresti il tuo bel francese che se lo mena piano..:”
Sollevò la testa, interrompendo la mia tortura, e guardò. Lui era imbarazzato ma non smise di muovere la mano.
Anna si girò di nuovo verso di me sorridendo languida e tornò a dedicarsi al mio cazzo
“Se ti metti in ginocchio, gli offri una vista molto migliore” dissi
Subito eseguì, offrendogli un panorama ,credo, senza eguali.
Cominciò a fare su e giù sul mio cazzo con maggior velocità, allora mi distesi verso il borsone e a stento presi la scatola dei preservativi.
La aprii a stento, ne tirai fuori uno e dissi : “Amore mio ho preso un preservativo………lasciai passare appositamente qualche secondo prima di terminare la frase………………questa è l’unica occasione che abbiamo………..………attesi altri lunghissimi secondi……………….…….Se mi dici di si, glielo lancio…”
Fece su e giù un altro paio di volte, sempre più velocemente. Poi si fermò. Alzò la testa e disse, guardandomi come stesse sognando
“ Siiiiiii “
Poi si chinò su di me e ricominciò piano piano, sistemandosi meglio sulle ginocchia.
Alain , che aveva visto cosa avevo tirato fuori, si stava preparando ad assistere alla nostra scopata.
Quando gli lanciai il preservativo, strabuzzò gli occhi e rimase un attimo immobile.
Poi sembrò risvegliarsi e, improvvisamente, si avventò sul preservativo, aprendolo con le mani che tremavano ed infilandoselo.
“Ha proprio un cazzo enorme, amore mio – dissi con la gola secca – preparati che arriva…”
Le mise le mani sui fianchi, poggiandole il cazzo sulla figa, e si fermò.
Anna sollevò la testa ed aspettò ad occhi chiusi. Lui la penetrò lentamente , e lei sospirò “Ohooooooo”
Subito dopo iniziò a montarla con foga, e la mia mogliettina gemeva senza riuscire a moderarsi.
Si ributtò sul mio cazzo, ma le sollevai la testa e le dissi
“No, voglio guardarti godere, amore mio……Chiudi gli occhi e godi..:”
Mi sforzavo di non guardare quell’uomo che si stava scopando selvaggiamente Anna, la mia dolcissima Anna.
Era una scena incredibile : ero seduto con mia moglie davanti a me a quattro zampe che , sospirando rumorosamente ad occhi chiusi, ogni tanto mi dava un colpo di lingua sulla cappella, quando le arrivava a tiro. Ondeggiava sotto i colpi frementi di Alain e durò pochissimo. Venne quasi subito, gemendo e sospirando forte, evidentemente per non urlare.
Lui invece non veniva, e Anna aprì gli occhi
Le dissi “evidentemente la moglie lo ha fatto sfogare prima di venire in spiaggia……”
Rise, socchiudendo gli occhi e continuando ad ondeggiare.
Mentre lui continuava a scoparsela le dissi che Sophie sicuramente ci aveva lasciati soli sperando che andasse a finire così
“E’ porca come te , allora “– sussurrò roca.
“Può darsi….dissi. Lo sapremo presto perché credo stia tornando”
subito Anna riprese a gemere , ed io mi allarmai
“Ti sta dando fastidio ??” dissi sottraendomi alla sua bocca
“No………………..….no……sta ricominciando a piacermi…:”
“Amore mio, ricordati della mia fantasia erotica…..stendilo sulla sabbia e motagli sopra. Scopatelo !! “
Non se lo fece ripetere due volte. Si sottrasse a quel grosso cazzo e si girò.
Lui la guardò con aria allarmata, ma lei gli sorrise e si avvicinò.
Lei era in piedi, lui ancora inginocchiato.
Lui la attirò a sé , mettendole le mani sul bel culo, e chinandosi un po’ , tuffò la faccia tra le sue cosce.
Anna allargò poco le gambe, poi sollevò la testa verso il cielo e disse di nuovo “Ohoooooo”
Dopo un po’, quella scomoda posizione fece perdere l’equilibrio ad entrambi. Caddero sulla sabbia , e risero. Vedevo i piedi di Alain , oltre ovviamente a quell’enorme attrezzo per il piacere di mia moglie. Anna si alzò e mi guardò. Poi lo fece girare, in modo che la sua testa fosse verso di me, e sussurrò :
“Prima di far avverare il tuo sogno, faccio una piccola variazione, amore mio “ e, detto questo, si sedette sulla sua faccia.
“Ohooooooo” riprese a gemere, guardandomi. Mi fece segno di avvicinarmi.
Appena fui a tiro, me lo prese in bocca.
Dopo pochi secondi così, le dissi
“Amore mio, Sophie è quasi arrivata. Se non ti siedi tu su di lui, lo farà lei….”
Si staccò da me e mi guardò. Un attimo dopo però già aveva chiuso gli occhi per il piacere, lui la leccava ed io le titillavo i capezzoli.
Con evidente sacrificio si alzò , e rimase in piedi, a cosce aperte, sul viso di Alain
“Finalmente ti ecciti a farti guardare…….” Dissi
Senza guardarmi, indietreggiò e si abbassò lentamente su di lui.
Sophie era arrivata, si fermò dietro di loro a guardare, dove non potevano vederla. Mi guardò senza sorridere.
“Ohooooooo” : mi accorsi che Anna si era seduta. Si sistemò, poi iniziò a fare su e giù, gemendo ogni volta.
Sophie si avvicinò e venne vicino a me. Anna ora la vedeva. Mentre lei cavalcava gemendo il marito, la guardava in faccia.
Era troppo per me. Iniziai a masturbarmi piano.
Sophie fece lo stesso, dicendo con voce rotta dal godimento : “non sono molto belli ??”
Annuii, guardandola e continuando a masturbarmi
Alain cominciò a sospirare forte, ed Anna si fermò dicendo “non ancora, ti prego…..non ancora…”
Sophie si precipitò a baciare il marito e gli disse qualcosa.
Anna chiese qualcosa in francese ad Alain e lui rispose
“cosa gli hai detto ?” le chiesi
“Gli ho chiesto se gli è passata la crisi e se posso riprendere…”
“Mamma mia che femmina che sei….” Le dissi
Mi sorrise , ed in quel momento Alain disse qualcosa.
Continuando a guardarmi, Anna ricominciò piano a cavalcarlo, dicendo “ohoooo , mamma mia che bello, amore mio……E’ bellissimo scoparlo davanti a voi…….” E socchiudendo gli occhi riprese a godere.
Ci fu uno scambio di battuta tra Alain e sua moglie, e chiesi il significato ad Anna.
Lei continuò a godere, poi disse con voce tremante “Alain ha detto di scopare con te, ma lei è come me, non vuole scopare con un estraneo…..oohoooooo”
Risi, notando che non aveva presente cosa stava facendo in quel momento……



Nonostante le accortezze di Anna, Alain non resisteva ed iniziò a gemere forte.
“Nooo, non venire ancora…” disse Anna, accellerando la sua cavalcata in maniera spettacolare. Sophie corse a sedersi sulla bocca del suo Alain, ed io le misi subito il mio cazzo in bocca. Guardavo Anna, sopra la testa di Sophie che , mugolando, faceva avanti e indetro sul mio membro : il suo viso era trasformato. Dopo anni , il mio desiderio di vedere mia moglie scopare furiosamente si avverava
Ebbe il secondo orgasmo e stavolta non riuscì a non gridare, e subito dopo venimmo tutti quanti.
Fu un orgasmo incredibilmente lungo e bello , il primo e unico davanti a molte persone che facevano finta di non vedere.

In assoluto l’esperienza più eccitante della nostra vita.
Non abbiamo più avuto rapporti sessuali con altre persone, ma ancora oggi , quando ne parliamo tra noi, non resistiamo e scopiamo come maiali!!
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