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Prime Esperienze

Inatteso inizio di Vacanze


di Tnboyslover
20.09.2020    |    281    |    1 9.0
"Arrivò a casa e trovò il resto della famiglia che era in sua attesa un po’ “sulle spine”..."
Questo primo racconto verte principalmente intorno a due protagonisti.
Il primo è Gianluca, in famiglia lo chiamano da sempre Gian, - non ho mai capito la moda dei i nomi composti, se poi tanto non verrà mai utilizzato – comunque va beh ..

Ha 21 anni lavora, economicamente si può dire che non gli manchi nulla; vive insieme con la sua famiglia, hanno una casa in città, ma per i mesi estivi si trasferiscono tutti in una seconda residenza; anche per fuggire dalla calura e dal frastuono cittadino.
Una grande casa modulare trasformabile 2 bifamiliari indipendenti ed autonome, basata chiudere le porte comunicanti. In totale dispone di 12 posti letto, qualche anno fa montarono alcune tende nel grande prato,e per una volta furono oltre 20.

Questa seconda residenza, si trova in una in un luogo a dir poco fantastico, forse il più bello di tutta la costa.
E’ situata infatti su di una collina immersa nel verde privato, gode della vista del mare.
Si della vista perché, raggiungerlo via terra, implica la percorrenza di strette stradine per circa 4 km.
Con il trascorrere degli anni, e l’aumento della pigrizia fa si che spesso preferiscano rimanersene a casa.
Voglio dire, mica se la passano male, la piscina presente sul retro della casa, rende la permanenza tutt’ altro che sgradevole, a questo punto possiamo dire e che si tratti si una villa.

Fisicamente Gian alto 192 ben messo fino a due anni fa giocava a volley a livelli molto buoni arrivando in serie B, inoltre ha praticato nuoto fin da bambino; lo sport ha plasmato il suo fisico.
Senza dubbio è un bel ragazzo, muscolatura definita, non è il classico palestrato con massa muscolare inversamente proporzionale al cervello posseduto.
Di certo non passa inosservato, e se qualcuno non lo nota, purtroppo, deve aver seri problemi di evidente cecità.
Ha capelli neri corti, occhi verde smeraldo,è solito tenere la barba a lunghezza di 2-3 giorni, poi magari a periodi si rade tutti i giorni. I capezzoli sono contornati da ciuffetti di peli che si estendono al resto del torace, e si raccordano in una stretta linea che scende dove di solito occhio non vede.

Il giorno prima, mentre Gian era assente per lavoro, la sorella raggiunse, come consuetudine estiva, il resto della famiglia per trascorrevi alcune settimane insieme al figlio Leonardo - per tutti Leo –
Il ragazzo ha 13 anni e si fermerà presso i nonni per quasi tutta l’estate.
Il piccolo, si fa per dire, per la sua età, è tra i più alti della classe, ha capelli castano chiaro ricciolo naturale, abbastanza spigliato, tanto che a prima vista tutti gli danno almeno 2 anni in più.

Siamo a venerdì e verso le 11.45 - Gian rientra dal lavoro e non vede l’ora di farsi una doccia, è stato in trasferta di lavoro per 10 gg .

Oggi si è alzato prima dell’ alba ha fatto due tratte in aereo, poi treno ed infine un tratto in auto. La prossima settimana, molto probabilmente potrà rimanere a casa tra recuperi ore, 2 giorni di permesso e una festività infrasettimanale, pregusta una settimana di assoluto relax. Spera anche di combinare qualcosa con una ragazza con la quale ogni tanto si vede.

Arrivò a casa e trovò il resto della famiglia che era in sua attesa un po’ “sulle spine” ..
Fece appena in tempo a parcheggiare, salutare la sorellona Patrizia, che non vedeva dalle vacanze di Natale, ma i genitori bloccarono quasi bruscamente i saluti tra i due fratelli .
Ma cosa stava succedendo qual era il motivo dell’ inatteso trambusto e tanta fretta ?
La madre pose fine alle congetture e disse “Gian, hanno telefonato 1 ora fa che zio Alfred ha avuto un incidente e pare che la cosa sia piuttosto seria.
Noi partiamo e, ha deciso di venire anche Patrizia, essendo un neurochirurgo è meglio che con i medici ci parli lei.
Non sappiamo quando torneremo, cercheremo di fare più in fretta possibile in relazione alla situazione che troveremo – mi raccomando il cane, non fare casini e ogni tanto lava anche i piatti.
Rimase sorpreso e disse < Quindi siamo i guardiani ufficiali io e OSKAR labrador di 2 anni)…andate tranquilli !
Non proprio in 2; a proposito ah siete in 3 rimane LEO a farti compagnia ..è fuori in bicicletta ma per le 13.30 deve essere a casa.
È un ragazzino abbastanza posato e maturo, ma ha pur sempre 13 anni, gli ricordò la sorella.
A quel momento non sapeva se essere contento o incazzato; non era la sua idea dover fare da babysitter al nipote. I suoi pani stavano per andare in fumo in meno di 5 minuti
Il padre diede un energico colpo di clacson condito da un inequivocabile “ porca puttana andiamo, ho fatto i miracoli per farmi approvare il volo e voi state a crastulare “ salite in macchina, Se ti viene in mente altro mandagli una mail – disse alla moglie - “ piuttosto preoccupato dati i tempi stretti.
Madre e figlia salirono in auto e il padre parti sgommando in direzione aeroporto, sparendo alla vista di Gian in pochi secondi.

Vista la situazione decise di buttarsi in doccia prima del rientro del nipote, guardando il cane e carezzandolo sulla tesa disse OSKAR: hai visto siamo da soli,quindi chiuse il cancello carraio, lasciando accostato quello pedonale.
Io vado a farmi la doccia, può entrare solo Leo mi raccomando Oskar o ti lascio senza osso e ti licenzio !
Il cane lo guardò come solo i cani sanno fare, e piegando un po’ la testa, emise un verso che poteva essere una conferma, infatti si sdraiò all’ombra puntando l’ unico accesso alla proprietà. Di sicuro chi fosse entrato sarebbe uscito con il fondo dei pantaloni leggermente masticato.

Gian andò nel grande bagno e apri l’acqua nella vasca idromassaggio, si spoglio e si concesse la tanto sospirata doccia. Stette per alcuni minuti gustandosi la piacevolezza del getto e poi si spostò nella mega vasca idromassaggio.
E' infatti una vasca nella quale possono trovare comodamente posto 4 persone; prese il bagnoschiuma, ma ...la bottiglia gli scivolò dalle mani finendo in acqua. Imprecò per l incidente dovuto alla propria sbadataggine. Entrò in vasca, si distese e fece partire i getti.
Pessima scelta, non l’ avesse mai fatto !
In pochissimo tempo le pompe della vasca e l’ eccessivo bagnoschiuma produssero una quantità di schiuma ingestibile, tanto che, anche il viso di Gian rimase sommerso, per poi uscire copiosa anche sul pavimento.
In lontananza udì l’ abbaio tipico di Oskar, per segnalare presenza di qualcuno nei pressi della porta, tuttavia era mezzo assopito e nel dormiveglia non prestò troppa attenzione.
Nel frattempo il piccolo Leonardo, tornò a casa rispettando l’orario che gli pure in notevole anticipo.
Dovette convincere il cane a farlo entrare ma dopo un paio di annusate e trattative Oskar si spostò e gli permise di entrare con la bicicletta.
L‘ appoggiò ad un albero e si diresse verso il patio dove pensava di trovare mamma e nonni. Provò anche a chiamare ma non ci fu risposta.
Non si preoccupò della cosa, pensando che fossero andati a far spese o qualcosa di simile, si sedette o meglio si buttò a terra sul prato.
Subito il cane si avvicinò al ragazzo lo ri-annusò, poi questa volta,starnutì.
Leo disse al cane < ma vorresti dirmi che puzzo forse >?, e rise da solo.
In pochi secondi scattò in piedi, raccolse da terra la maglietta che si era tolto lungo il tragitto verso casa, e di corsa prese la strada del bagno.

Il bagno con la grande vasca è sempre stato il suo “parco giochi “ fin da quando era piccolino.
Detto fatto, si fiondo sala da bagno come sparato da un cannone, si levò i pantaloncini e si mise in doccia, ma non si accorse di non essere solo.
Leo è un bel ragazzino lineamenti delicati, biondino occhi azzurri
Un cespuglio di capelli ricci naturali,m castano chiaro, è ben sviluppato in tutto e per tutto, il pube è circondato già da una discreta peluria castana, più scura rispetto ai capelli, e il pene già a riposo da l ‘impressione di essere di taglia XL.
Anche sulle gambe i peli iniziano a mutare per consistenza e aspetto assomigliano a quelli di un adulto, specie sui polpacci e all’ interno coscia .
A quell’età, come si sa, gli ormoni girano a mille, ed anche Leo non è da meno.
Il getto caldo della doccia risvegliò l’inquilino dei piani inferiori, anche perché generosamente stimolato.
Gian sentendo un pò di rumore, e senza aprire gli occhi disse: < che ci fai qua, Oskar ti licenzio, chi fa la guardia devi aspettare Leo.>
Il ragazzino, a quel punto realizzò di non essere solo, da qualche parte, nascosto dalla schiuma, c’ era lo zio Gian, vide infatti un paio di ciabatte vicino alla vasca.
Per nulla intimorito, decise di fare la prima "monellata" e mettere alla prova la pazienza, dello zio, e non solo quella.
S infilò nella vasca, senza fare il minimo rumore, e protetto dalla coltre di schiuma,si mise buono " in agguato "
Pian piano iniziò a cercare con il piede, dove fosse lo zio, intenzionato a fargli una sorpresa; nel corso di questa ricerca, ne sfiorò la gamba.

La sua curiosità era salita alle stelle e si infilò con la testa sotto acqua per ammirare il panorama di un corpo che non fosse il suo, e forse confrontarlo con quelli già visti in palestra tra i suoi compagni di squadra, ma bensì con quello di un adulto.
Mah ..chi sa cosa volesse fare il motivo di questo gesto ?
Che succede, è solo curiosità di un quasi bambino ma on già il corpo di un adolescente, o invece Leo è ragazzino gay e ci sta provando con lo zio ?
Gian si stava svegliando, così facendo si mosse dando una visuale migliore agli occhi del curioso apneista.
Trattenne il fiato il più possibile, fin quando fu costretto a riemergere per respirare, ed a quel punto, dicendo < SORPRESAA CIAO BEN ARRIVATO ZIO GIAN >.

Definirla sorpresa è un blando eufemismo Gian era al limite di un collasso emotivo.
Era nudo in una vasca con un ragazzino altrettanto nudo che lo adesso lo stava abbracciando e sbaciucchiando .
La situazione era imbarazzante e potenzialmente foriera di noie a non finire, specie di questi tempi..
Appena riavuta capacità di parola, Gian disse, cercando di darsi una calmata, ma solo apparente – < ma tu cosa ci fai nella mia vasca e da dove sei entrato.> ?
Con calma serafica e ridendo rispose < Allora sono entrato dalla porta piccola, ho dovuto convincere Oscar a farmi passare, poi siccome mi ha detto che puzzavo, mi son fatto la doccia e poi anche la vasca con le bolle.- ha sempre chiamato così la vasca idro. –
< Chi ti ha detto che puzzassi Oskar forse ? non sapevo parlasse...si va beh >
Leo prosegui dicendo < si, si mi annusava e poi ha starnutito. >
Ma tu guarda se devo trovare un abusivo nella mia vasca mentre sto facendo il bagno, disse ed inizio a fare il solletico a Leo che subito restituì colpo su colpo cercando i punti più sensibili di Gianluca.
Andarono avanti così per alcuni minuti, e in tutto questo schizzare e rivoltarsi in acqua, non si capiva bene chi fosse il più bambino dei due.
Comunque non si entra nei bagni e soprattutto nelle vasche … disse con un aria piuttosto risentita, …poi quasi a rabbonirlo aggiunse.
Non finì di dirlo che Leo si alzò in piedi per mostrare quanto fosse cresciuto, tutto senza alcun pudore o altro;
Cosi facendo però l’ inguine del ragazzo e il bene bello barzotto si trovò a pochi centimetri davanti alla faccia di GIAN esterrefatto non poté far altro che dire.
< si hai ragione, sei davvero cresciuto, qua è cresciuto proprio.tutto.> e si misero a ridere tutti due.
Intanto pensò che razza di ragazzino fosse diventato il nipotino, non più tanto_ino..
Si risedette vicino, e Gian gli mise un braccio attorno alle spalle avvicinandoselo e dandogli un bacio sulla guancia.
Dai raccontami con la scuola lo sport ecc, parlarono così per circa dieci minuti.
Mentre stavano parlando, Leo prese la mano a Gian e con non chalanche si infilò un dito in bocca e con la lingua tolse la schiuma; disse poi < ecco adesso è pulito > mettendosi poi a ridere, lasciando Gian piuttosto interdetto.
Non sapendo come uscirne chiese < ma tu pulisci tutto così, di solito ?>
< Si si ma solo quello che mi piace.>
Gian era molto confuso, e la cosa lo infastidiva leggermente.
Il ragazzino non era certo ingenuo e sapeva benissimo quel che voleva.
Gian Colse l' occasione per informarlo della partenza della madre e dei nonni, e che sarebbero rimasti loro due più Oskar.
Disse in maniera abbastanza distratta, mi dispiace speriamo che lo zio guarisca presto;
basta che tu venga vieni al mare insieme a me, o che mi lasci andare, anche da solo con la bici; tanto prima hai detto pure tu che son cresciuto.vero, e strizzò l 'occhio.
Gian non sapendo come cavarsela per prendere tempo rispose:
< vediamo, una cosa per volta, e poi Leo abbiamo la piscina tutta per noi non ti piace ? >.
LEO si spostò mettendosi vis a vis, e quindi lentamente appoggiò il proprio corpo sopra a quello di Gian l Vista la sfrontatezza di Leo, Gian cambiò atteggiamento.
Prese il ragazzo per i fianchi con entrambe le mani lo staccò da se..
Nel far questo con i pollici andò a lambire l’ inguine del ragazzo e i suoi peli pubici
Con mossa fulminea Leo mise entrambi i palmi delle mani sul torace dello zio e disse:
< che bel pelo morbido. Sei meglio di Fede >
Di chi ? Replicò subito preoccupato
Ma si Fede è un mio amico tanto non lo conosci.
A questo punto Gian capì che le cose non quadravano i nipote era tutt’ altro che un bambino ingenuo e, soprattutto era più disinibito di lui. (ed era molto infastidito.)
La voglia di fargli il terzo grado era tanta, ma decise di soprassedere per il momento .
Dopo tutto avrebbe avuto qualche giorno per tentare di farsi un quadro più chiaro e cercare di raccogliere ulteriori informazioni prima di trarre conclusioni affrettate.
Lentamente Leo prese a seguire con la mano, esplorando la striscia di peli che dallo sterno scendeva verso ombelico e poi il pube.
Raggiuntolo esclamò < ma ne hai tantissimi zio >
Quindi prese la mano di Gian, e la porto al proprio a fargli verificare
< Senti ma io ne ho meno..e quando mi diventano come te ? > in compenso Gian sentì che il pene di LEO era bello in tiro e fu tentato di afferrarlo per vedere la reazione, ma si trattenne..
Leo dal canto suo indugiava a “giocare “ con i peli dello zio;
sfiorando prima, quasi per caso, poi toccando in modo più deciso e volontario il pene di Gian che nel frattempo era in tiro.
Improvvisamente lo afferrò dando una stretta energica che fece urlare Gianluca
AHIA guarda che fa male … Leo allentò la presa ma inizio a segare lo zio che dapprima disse, o meglio quasi urlando al nipote porcello
< Ma stai dando di matto tutto di colpo … ma cazzo fai ? >
Leo per nulla intimorito o sorpreso per la reazione rispose:< shh stai buono rilassati che ti faccio un massaggio> .
MASSAGGIO chiese con un filo di voce.. Se tu lo chiami massaggio questo ?
Leo rispose: si si Fede dice che è un massaggio.
Ancora questo Fede…
Ma posso sapere chi è questo Fede chiese questa volta deciso Gianluca.
E’ il mio allenatore ….COSA??? chi è quanti anni ha !?
Calma zio … si è il mio allenatore è vecchio.. credo come te, ha 24 anni.
Ah perché io sarei vecchio quindi ?
Ma si .., insomma grande, ..è uguale !

Uguale un corno, anzi un cazzo proprio, lui si è pure più grande di me.
E tu sei carente in italiano; grande e vecchio non sono la stessa cosa.
Quanto hai in italiano ? – sono bravo ho preso Buono – te lo hanno regalato.!

Gian si sporse per allungarsi verso la consolle comandi della vasca, aprì lo scarico per far defluire l’ acqua e diluire così la mole di schiuma che ancora era presente.
In questa posizione la schiena ed il culo erano allo scoperto.
Leo inizio a palpeggiare ed accarezzare le natiche dello zio e nel contempo passare due dita nel solco tra le chiappe fino a lambire la rosellina.
Indispettito per la provocazione prese Leo per un braccio dandogli un energico strattone, finì infatti per appoggiarsi al bordo della vasca più o meno nella stessa posizione di Gian prima.
Senza dire niente, gli assestò due ceffoni sul culo, AHIA urlò Leo ..in fondo se l’era cercata, lo sapeva e perciò non disse altro.
Poi con un dito iniziò a fare una leggera pressione sull’ano di Leo, lui fece di tutto per assecondare e far sì che il dito potesse violare l’ingresso.
I freni inibitori e la razionalità dello zio andarono a farsi benedire, la situazione era ormai degenerata
Prese in mano il pene di Leo ricambiando il servizio ricevuto poco prima.
Allora ti faccio un massaggio anche io, posso ?
Si si fai pure fai pure .è bello.
Ormai tutti i dubbi erano svaniti, il suo nipote Leo è gay altrimenti non si spiega il comportamento del ragazzo.
ll porcellino assecondava i movimenti di mano con il bacino, nel frattempo l’acqua e con essa la schiuma era defluita, lasciando i corpi allo scoperto.

Gian si trovò in mano con un pene di almeno 20 cm turgido pulsante e venoso, la cappella di color rosso quasi violacea un gran cazzo hai capito il bambino.!
Gian non sapeva ancora se Leo fosse in grado di eiaculare, per il momento non era interessato alla cosa.
Si bloccò e cambiando discorso disse < io ho fatto colazione prima delle 5, ho mangiucchiato qualcosa in viaggio, e adesso ho fame.
Dio guarda che ore si son fatte, son quasi le 14. Vado a preparare qualcosa.
Usci dalla vasca e prese asciugamano dall armadio si allontanò asciugandosi solo il viso e lasciando così il lato B in bella vista, mentre usciva dalla sala da bagno.
Leo, alla vista del culo leggermente ricoperto di peli neri, non si trattenne e riprese il lavoro rimasto incompiuto .
Poco dopo erano tutti 2 in cucina e stavano finendo di preparare il pranzo Gian aveva solo i pantaloncini, mentre Leo aveva ancora un asciugamano annodato in vita.
Dai vai a metterti qualcosa che adesso mangiamo.....
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