Prime Esperienze
Incontro a Firenze - 1° parte

06.07.2025 |
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"Antonio e Siria intanto erano entrati in confidenza, era evidente che si erano piaciuti e tra loro fosse subito scattato un buon feeling oltre ad un' altrettanto evidente attrazione..."
Ci sono pochi luoghi al mondo che riescono con tanta leggerezza e naturalezza ad essere tanto bellissimi quanto insopportabili allo stesso tempo e uno di questi è Firenze.La bellezza è evidente, ogni luogo di questa città trasuda storia, bellezza, pura meraviglia.
Peccato però che sia anche tra le città più selvaggiamente prese d'assalto dal turismo e dove a Luglio il caldo è così intenso da far pensare di essere a Marrakech.
Dopo mesi di messaggi scambiati e di desideri e fantasie condivise decidemmo di vedersi qui, io, Siria, Emy e Antonio, nella città d'arte più invidiata al mondo, la culla del Risorgimento e, oggi, il luogo dove ci saremmo incontrati.
Siria, mia moglie, era bellissima; la sua pelle abbronzata la rendeva ancora più affascinante e i suoi occhi verdi brillavano di emozione per quest'incontro che mai avrebbe pensato potesse accadere davvero fino a pochi mesi fa.
Aveva scelto un abito estivo, leggero, con una serie di variazioni del turchese che si abbinavano ai suoi orecchini e ai sandali, tanto minimali quanto inequivocabilmente sexy, un tacco 9 di grande eleganza come solo i grandi stilisti sanno disegnare.
Nessun intimo, situazione che rendeva eccitante ogni movimento e apertura della lunga e sgambata gonna che completava il vestito.
Vederla lì sullo sgabello del bar, a sorseggiare un prosecco, con le gambe abbronzate in parte scoperte mi regalava lampi di lussuria mixata con profondo desiderio e una punta di gelosia, tanto più pensando all'incontro che sarebbe avvenuto a breve.
L'idea di conoscere di persona Emy e Antonio ci aveva accompagnati in tante serate ad alto tasso erotico e adesso che sarebbe successo avevamo entrambi il cuore in gola.
Io, in camicia e pantalone sportivo, davo le spalle all'entrata di Via Lambertesca, a pochi passi dagli Uffizi, scenario del gioco che avevo organizzato.
Nessun telefono per contattarci, sapevo benissimo che li avremmo riconosciuti subito non appena sarebbero stati visibili.
Improvvisamente vidi Siria sorridere.
Mi guardò e disse "sono loro".
Mi girai rapidamente e li vidi arrivare; Antonio era un bell'uomo, polo blu, pantaloni beige e sneakers, casual ma curato, veniva verso di noi tenendo per mano Emy, letteralmente bellissima; da un tacco elegante ma non eccessivo partivano due gambe chilometriche interrotte dall'orlo di un vestito nero di raso con una delicata fantasia floreale su un lato, di tipico stile orientale, sexy da togliere il fiato.
I nostri occhi si incrociarono immediatamente, e vidi il suo sorriso furbetto che diceva più di mille parole.
Ci presentammo come vecchi amici, con strette di mano e baci sulle guance, una situazione che a chiunque poteva apparire del tutto innocente.
Per quanto Emy fosse oggettivamente bellissima quello che mi colpì fu il suo profumo, l'odore inebriante della sua pelle mischiato ad una fragranza fresca e delicata, credo bergamotto, con note floreali, forse narciso.
I nostri sguardi si cercavano, furtivi, consapevoli che dal primo secondo in cui ci eravamo visti una chimica tanto forte da sembrare quasi tangibile ci attraeva l'uno all'altra.
Antonio e Siria intanto erano entrati in confidenza, era evidente che si erano piaciuti e tra loro fosse subito scattato un buon feeling oltre ad un' altrettanto evidente attrazione.
Decisi di rompere gli indugi.
"Allora ragazzi ricordate il gioco che avevo proposto?"
"Certo" disse Antonio sorridendo e sfiorando le dita di Siria sorridente a sua volta.
"Ok" dissi " Questi sono i biglietti per gli Uffizi, abbiamo dei pass privilegiati con salta fila e ho per voi una sorpresa finale, grazie ad un caro amico che lavora qui"
"Adesso andremo verso l'entrata con la piccola variabile che visiteremo il museo come due coppie ma le coppie saranno formate da me e Emy e da Siria e Antonio, ok?"
"Ok" disse Siria abbracciando da fidanzatina affettuosa Antonio mentre Emy senza dire nulla mi guardo sfoderando il più malizioso dei suoi sorrisi.
"Potremo visitare il museo insieme o dividerci, starà solo a noi decidere come vivere questa esperienza. Se decidessimo di dividerci più tardi chiamerò Siria per la sorpresa di cui vi parlavo che invece vivremo insieme"
Ci incamminammo quindi verso Piazzale degli Uffizi, con le due nuove coppie che passeggiavano sorridenti, Antonio cingendo Siria per i fianchi (i due sembravano davvero in sintonia) e io sfiorando le dita di Emy.
Quel contatto tanto delicato, quasi accennato, si trasformava passo dopo passo in qualcosa di diverso. Le nostre mani adesso si toccavano lievemente, come in una danza erotica, come in un qualcosa che entrambi non riuscivamo ancora né a decifrare né a controllare, ma era chiaro che tra noi c’era qualcosa che difficilmente si sarebbe fermato alla semplice amicizia.
...continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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