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Prime Esperienze

Jessica e la sua adolescenza [parte 3]


di porcoamodomio
07.01.2021    |    765    |    0 9.2
"Incontrammo diversa gente, famiglie, coppie, singole, gente del posto, arrivammo in una rotonda, diritte saremmo andate verso la spiaggia, ma entrambe..."
Continua dalla parte 2

Stavo in una spiaggia di nudisti, vedevo bello coppie bianche e nere e mi sentivo fremere di desiderio come se qualcuno mi stesse leccando la patatina, non vedevo però non riuscivo ad abbassare la testa ... "sveglia Jessi"
Aprii gli occhi, mi tolsi la mascherina, cera un pò di trambusto, persone in piedi che andavano e venivano, cercai di capire guardando il monitor, eravamo vicini alla fase di atterraggio, la gente stava riprendendo posto.
Avevo dormito parecchie ore, avevo i piedi formicolati, mio padre era seduto e con la cintura allacciata, Maria idem, si girò verso di me, salutandomi cordialmente, era veramente bella.
Il suo viso mi piaceva aveva un che di erotico, sicuramente di fianco a mio padre faceva la sua figura, chissà sessualmente come faceva.
Il pensiero mi eccitava, la guardavo con attenzione e vedevo che spesso le sue mani andava sulle gambe di papi, lo toccavano nell'interno coscia, chiaramente lo voleva eccitare e penso che ci riuscisse.
Finalmente stavamo atterrando, destinazione caraibi.
Sbarcati dall'aereo le nostre valigie vennero prese da un signore, noi raggiungemmo subito l'uscita, passato i visti fummo fermati. Fummo divisi e interrogati singolarmente, con l'inglese me la cavai bene, mi chiesero con chi ero e indicai solo mio padre e la sua segretaria che conobbi oggi proveniendo da Palermo.
Dopo 20' circa andai fuori aereoporto dove trovai mio padre e Maria, mentre mio padre parlava con un agente, vidi Maria sconvolta, era seduta con la testa fra le mani, mi avvicinai e la vidi che piangeva.
"sigh, mi hanno umiliata, hanno visto subito che ero un travestito e mi hanno fatta spogliare, poi mi hanno ispezionato dicendo che potevo avere droga dentro di me..."
"ma dai ti hanno fatto andare in bagno?"
"nooo mi hanno infilato una mano sul culo, (tanto sei abituata a prenderlo in culo, dicevano), mi hanno fatto male, mi hanno umiliata"
Nel frattempo arrivò il pulmino del resort, salimmo e poi ci raggiunse il papi, era incazzato, imprecava in inglese, io e Maria salimmo dietro, tremava e continuava a singhiozzare, il papi davanti con un'altra coppia.
Nel tragitto avevo la testa di Maria sulla spalla, e le sue braccia attorno al collo, io la stringevo a me e non potevo certo evitare le toccarle i seni, dopo qualche minuto all'orecchio mi disse, "in albergo o forse dormiremo tutti in una stanza, che ne dici?"
Ero titubante, ma non cosi come poteva sembrare, "se il papi decide va bene" replicai.
Arrivati al resort vedevo da lontano le onde del mare.
Il papi mi disse "andate a fare due passi, qui siamo al sicuro, fra mezzora trovate la stanza 666 e vi aspetto li, dopo aver sistemato i documenti"
Mi avviai mano nella mano con Maria per il resort, era bellissimo, in stile Hawaiano (o maldiviano) strutture basse e larghe, piscine, bar con le palme, lettini grandi. Camminammo e lasciammo la zona delle piscine, ci addentrammo in una zona verde prima di arrivare in spiaggia. Incontrammo diversa gente, famiglie, coppie, singole, gente del posto, arrivammo in una rotonda, diritte saremmo andate verso la spiaggia, ma entrambe avevamo voglia di fare la strada più lunga, girammo a destra, il vialetto di legno fini e riprese in spiaggia, la vegetazione era più fitta ma il cartello "beach" ci fece stare tranquille, camminavano più strette e vicine, ci tenevamo per i fianchi, quando sentimmo dei lamenti provenire da dentro la boscaglia.
Lasciammo il sentiero e ci addentrammo, piano piano, arrivammo a vedere una signora bionda inginocchiata che stava succhiando il grosso cazzo di un ragazzo nero, mentre sotto di lei un bianco le stava leccando la fica, la signora avrà avuto almeno 50 anni, aveva i seni scoperti e il pareo copriva la testa del bianco, mentre il nero le teneva la testa e le spingeva la mazza in gola.
Ci fermammo a guardarlo, era eccitante, mi sentivo calda, senza rendermene conto mi stavo toccando la passera da sopra le mutandine, le mani di Maria erano sui miei fianchi e lei era dietro di me, che mi baciava le orecchie.
Ora mi ero messa la mano dentro gli slip ed ero molto eccitata, vedevo la cappella rosea del nero in bocca della signora, avrei voluto provarla anch'io. Intanto Maria mi baciava le orecchie infilandomi la lingua dentro e poi mi baciava il collo, le sue mani salirono dai miei fianchi e mi presero il seno, raggiungendo i capezzoli.
Mi girai a guardare Maria e mi trovai la sua lingua in bocca, chiusi gli occhi e pensai fosse un cazzo e presi a fargli un pompini alla lingua, la sua mano raggiunse la mia, prese a scoparmi con le dita, infilò due dita dentro la mia vulva mentre le succhiavo la lingua.
Poi con l'altra mano scesi ed entrai dentro i pantaloni, volevo sentirlo, Lei provò a fermarmi un paio di volte, ma arrivai sotto e dentro le mutande, andai sotto, sentii il membro gonfio fra le maniche, riuscii a impugnarlo e lo tirai avanti quasi a strapparglielo, lei un paio di volte provo a infilarmi 3 o 4 dita nella fica per fermarmi ma ero troppo presa, ora la guardavo negli occhi, la bacia di nuovo, mi inginocchiai e le abbassai i pantaloni, usci il suo pisello, avrà avuto 18 cm era grosso e duro, circonciso, pulito e profumato, vedevo un gocciolina sulla cappella, la raccolsi subito con la lingua, poi le sue mani da dietro la nuca mi tirarono avanti e lo presi tutto in gola fino alle palle, andai avanti penso 3 minuti poi si stacco e mi fece alzare. "stavo per venire, sei dolcissima ma non posso", "avremmo tempo per stare assieme" le dissi. Intanto il trio era ai capitoli finali, Il nero si stava segando e di li a poco avrebbe sborrato in faccia alla signora, sperma colante anche sul seno e fra le gambe di lei dove il signore bianco le sta ancora leccando la fica, ora avrebbe leccato anche il cazzo nero sporco di sperma.
Il nero si ricompose e venne via velocemente, ci vide e ci salutò noi ci eravamo ricomposte, fortunatamente, anche noi lasciammo il posticino e proseguimmo verso il vialetto. Arrivammo a fine vegetazione e la spiaggia sempre più calda ci accompagnò alla spiaggia, ci stava un chiosco con delle tavole da surf, qualche vela.
Dietro il bancone vedemmo il nero che prima era in spiaggia, ci salutò cordialmente facendo finta di non averci viste prima, c'era un bel movimento di gente. Tanti giovani, famiglie giovani e vecchie, saremmo stati qui 15 giorni, sicuramente ci saremmo divertiti tutti assieme.

[continua]
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