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Prime Esperienze

LA CARA AMICA DI MIA MAMMA


di gian_mar70
08.09.2015    |    5.102    |    0 9.2
"Reclina la testa sulla mia spalla, oppone sempre meno resistenza e inizia a baciarmi e ansimare: è bagnatissima e apprezza la mia mano che fruga sempre più a fondo fra le sue gambe..."
Salve questo che vi racconto è un fatto vero. Sono un ragazzo di 23 anni e adoro le donne più mature: sarà per il fatto che sono più esperte e che quando si danno, lo fanno completamente.
Nello specifico adoro una cara amica di mia mamma, di 43 anni che ha un corpo stupendo: seconda di seno, non molto alta ma gambe perfette e un culo da favola….
Lei da tempo vive in un’altra città e veniva in una città a pochi chilometri da noi per un convegno di lavoro: per l’occasione chiede a me e mia madre di incontrarci la sera nell’hotel dove soggiornava.
Le due si mettono d’accordo ma all’ultimo momento esce un imprevisto: mamma chiama la sua amica, la avvisa e lei dice che non vuole stare da sola e che se a me andava, potevo andare io e che avrebbe preso per me una stanza per non farmi guidare da solo di notte.
Immaginate io: una sera da solo con S. non vedevo l’ora per cui accettai.
Arrivo la sera puntuale e lei pazzesca: con avevi un vestitino nero leggero che faceva intravedere un perizoma e le sue bellissime forme, autoreggenti e tacchi a spillo.
Per eliminare l’imbarazzo iniziale e conoscerci ceniamo in un bel locale: in effetti la serata diventava sempre più piacevole e noi sempre più a nostro agio (o perlomeno io).
Lei mi guardava e rideva (chissà cosa immaginava): sicuramente era molto sexy e ciò mi faceva aumentare la voglia di lei: da quel momento il mio pene è stato sempre e perennemente in erezione.
Ridiamo, scherziamo, le nostre mani iniziano a sfiorarsi; balliamo più di una volta e S. si accorge della mia turgidità.
Dopo tempo decidiamo di andare a dormire: la accompagno alla sua stanza e lì decido di prendere l’iniziativa: la spingo dentro la stanza, chiudo la porta e ti abbraccio da dietro.
Lei all’inizio mi rimprovera, mi dice cosa faccio e che lei può essere mia madre.
Ma le mie mani iniziano ad accarezzarla: la prima sulle gambe, risale piano piano e finisce sotto il vestitino, si intrufola nel suo perizoma e inizia a frugare fra le gambe. L’altra si insinua nel suo seno e stuzzica i capezzoli.
Reclina la testa sulla mia spalla, oppone sempre meno resistenza e inizia a baciarmi e ansimare: è bagnatissima e apprezza la mia mano che fruga sempre più a fondo fra le sue gambe.
Io apprezzo la sua patatina: depilata, matura, calda e vogliosa del mio cazzo che aveva notato oramai da tempo.
A questo punto decide di girarsi, mi slaccia e abbassa i pantaloni, mi tira giù gli slip e fa suo il mio pene (che apprezza).
Inizia a leccarmelo e succhiarmelo prima piano piano e poi sempre più a fondo perché da quarantenne, ha deciso di tirare fuori la puttana che è in lei, che vuole farmi fare un’esperienza pazzesca e che non mi faccia più dimenticare di lei.
Dopo la adagio sul letto e inizio a leccare la sua passerina. E’ stupenda, profumata e sta godendo da impazzire: anche io sto avendo un’esperienza sublime e, a questo punto, la giro, la metto a pecorina e inizio a leccare il suo buchino.
Ha un culo da urlo, ho il pene che mi esplode, non resisto più e decido (o forse lei decide di prenderlo) di metterglielo nel culo.
Prima piano piano, lo pianto dentro, nel suo culo e caldo, accogliente, stupendo; poi inizio il mio su e giù lento.
Ma man mano che sono dentro di lei decido di infilarglielo fino in fondo: tutto dentro quanto la mia lunghezza per vedere quanto lo apprezza: nessuno glielo ha sfondato così, da quarantenne è davvero brava a prenderlo e impazzisce all’idea che a farlo e un ragazzo e soprattutto il figlio della sua migliore amica: come se fosse suo figlio a piantarlo nel suo culo stupendo.
Geme, ansima e urla, un urlare misto sia di dolore che di immenso piacere.
In questo modo, con il mio palo di carne dentro il suo meraviglioso culo e la mia mano che le stuzzica il clitoride la scopo a lungo, in fondo, con vigore e forza fino a farle venire un orgasmo pazzesco..
Mentre io cerco di resistere ancora un po’ ma per poco, la giro le do il mio palo e S. inizia a succhiarlo fino a quando non mi fa venire, inondandole la sua bocca del mio seme che apprezza.
Dopo, sfiniti, ci mettiamo a dormire nudi e abbracciati.
Da quella sera non l’ho più rivista ma ogni tanto mi manda un sms nel qual e mi dice che mi pensa.
Credo che organizzerò una gita dalle sue parti, per salutare lei e il suo fantastico lato B.
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