La barista

Era il 1998, all’epoca facevo volontariato in un’associazione di pubblico soccorso, avevo 28 anni e regolarmente andavo in un bar proprio di fronte la nostra sede in attesa di eventuali servizi.
Una mattina mi recai al bar per la solita colazione e con mia sorpresa vidi una nuova barista, una ragazzina di fisico esile, era alta circa 1.60 mt. Sui 55 kg. Un cullo fantastico e una terza di seno, i nostri sguardi si incrociarono e non riuscivo a smettere di fissarla, dopo diversi giorni ci presi confidenza e le dissi che avevo un negozio subito fuori centro città, casualmente era proprio di strada per andare a casa, cosi che Paola, questo è il suo nome, iniziò a fermarsi sempre più spesso a trovarmi in negozio prima di andare a casa. Una sera d’estate, eravamo a chiacchierare sul marciapiede fuori dal negozio quando lei mi mise le braccia al collo e mi disse: - allora che facciamo? Mi vuoi dare un bacio o no?
Ci baciammo anche se avevo il terrore di essere visto, in quel periodo infatti ero fidanzato anche se in crisi e questo lei lo sapeva.
Alla chiusura del negozio, andammo a fare un giro sule colline fuori città, scendemmo dall’auto e ci sedemmo su un muretto lei era vestita con una minigonna scura e una camicetta scollata, non portava le calze perché era estate, si sedette su di me, e senti subito il cazzo duro nei pantaloni, ci baciammo e io le misi la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla sua fica che era un bagno di liquido caldo.
la nostra età era molto diversa e questo mi eccitava moltissimo; lei mi diceva di avere 18 anni (successivamente scoprii che aveva appena compiuto 16 anni), io mi tirai fuori il cazzo duro lei senza dire nulla si mise in ginocchio davanti a me e iniziò a farmi un pompino fino a farmi sborrare nella sua bocca mentre lei da vera donna ingoiò tutta il mio sperma fino a pulirmi completamente il cazzo! Risalimmo in auto ma la sera era sempre all’inizio, rimanemmo completamente nudi e iniziai a scoparmela sempre più forte quando stavo per venire mi chiese di sborrarle dentro tanto prendeva la pillola, cosa che feci dopo poco, la cosa si ripetette per diverse settimane, io l’aspettavo all’entrata e all’uscita di lavoro si scopava ogni volta che potevamo, nascondendoci dentro le logge delle case in città, in macchina, in ascensore una volta anche sull’ambulanza, poi una sera andammo in cima ad una collina a vedere le stelle cadenti, era completamente buio, l’eccitazione iniziava a salire, cosi l’appoggiai ad un albero le alzai la gonna e la scopai dal dientro, ma volevo di più il suo culetto vergine mi mandava fuor di testa, cosi mentre mela sbattevo da diento le infilai un dito nel culo e lei inarcò in dietro la schiena come per gradire, io non esitai, sfilai il cazzo dalla fica, le sputai sul buchetto posteriore, puntai la cappella e lei senza dire nulla spinse indietro dicendomi - dai fammi diventare una donna completa! Sverginami il culo! Voglio sentire che mi apri tutta! -
Le entrai dentro senza tanti complimenti e anche se inizialmente ebbe un sussulto di dolere, dopo iniziò a gemere di piacere iniziando a usare parole forti, più la trattavo da troietta e più godeva! Dopo il secondo orgasmo si girò davanti si mise in ginocchio e mi fece un pompino leccando tutto il residuo di sborra e merda che colava dal cazzo! Dopo un paio di giorni mi disse che aveva compiuto 16 anni da pochi mesi, da quel momento preferii non vederla più.