Racconti Erotici > Prime Esperienze > La signora matura e le fantasie nascoste. (storia realmente vissuta)
Prime Esperienze

La signora matura e le fantasie nascoste. (storia realmente vissuta)


di Pegasooo
15.06.2018    |    26.050    |    13 9.6
"Poggiai anche la seconda mano sul letto e iniziai a muovere il bacino ad un ritmo sempre più veloce mentre le sue gambe si richiudevano attorno al mio corpo..."
Tempo fa un’amica di chat mi ha chiesto di scriverle l’esperienza più eccitante che ho vissuto. Ho pensato a questa avventura, non so se è la più eccitante ma di certo è la più singolare che mi sia capitata, quella che parte in un modo e finisce come non mi sarei mai aspettato (tanto che classifico il racconto di questa storia come "prima esperienza").

Circa 10 anni fa, tramite un normale sito di chat trovo il profilo di una signora della mia città. Dalla descrizione mi piace perché sembra una donna simpatica ma tranquilla, non una che si atteggia a modella, anzi, si descrive senza trascurare le sue rotondità , cosa che lei rivela come un difetto ma che, a mio modo di vedere è fonte di grande attrattiva in una signora matura. La contatto, lei ha almeno 20 anni più di me. Le lascio qualche messaggio simpatico finché non si decide a rispondere e iniziamo a dialogare del più e del meno. Io sposato e normale vita familiare (a parte qualche libertà che mi concedevo se trovavo la persona giusta ma sempre con la massima discrezione) lei mi dice che è da poco in pensione, vedova e senza figli. Una tranquilla signora 60enne che divideva il tempo tra l'hobby della pittura, l'assistenza all'anziana madre e la frequentazione con le sorelle rimaste nubili. Apparentemente una tranquilla signora con la quale non pensavo di poter dialogare più di tanto una volta esauriti gli argomenti in comune, vista la descrizione, non pensavo potesse essere interessata a conoscere uomini. L'impressione, però, si rivela subito sbagliata perché già negli scambi successivi di messaggi si instaura una certa confidenza (l'anonimato della rete, abbassa le barriere "immunitarie" e induce alla scoperta delle sintonie) e così parlando del più e del meno, lei mi dice che ha già due amici che ha incontrato, che non le dispiace conoscere uomini ma che io ero troppo giovane per i suoi standard e che, se volevo, ci saremmo potuti prendere un caffè insieme ma che non potevo sperare in altro. Il clima tra noi comincia ben presto ad essere confidenziale e, a parte discorsi personali su famiglia, interessi, letture preferite etc, non mancavamo di parlare di sesso e di li a poco cominciamo a sentirci al telefono e lei mi confessa (con una naturalezza anche lessicale che contrastava con la sua immagine di tranquilla vedova pensionata) che molti anni addietro aveva provato il sesso anale e che il suo desiderio era quello di provarlo nuovamente per verificare se le sarebbe piaciuto più di allora. Le era rimasto il dubbio se la cosa le aveva dato più piacere o dolore per cui voleva verificare ma con una persona adatta e di età adeguata. Pur ribadendo che non potevo essere io, mi invita a casa sua per un caffè (le ispiravo fiducia per cui non ebbe problemi ad invitare quello che di fatto era uno sconosciuto, a casa sua). Aprì la porta e mi trovai di fronte una signora che definire esteticamente bella sarebbe un eufemismo (se la si giudica secondo i parametri canonici) ma con un gran bel sorriso accogliente. Alta non più di un metro e sessanta, viso tondo, capelli ondulati castani tagliati corti, occhiali, almeno una settima di seno e un gran sedere. Ci salutiamo affettuosamente come vecchi amici e mi fa accomodare su un divano. Mi parla degli amici che frequentava. Mi specifica che uno dei due voleva provare un rapporto bsx mentre l'altro le aveva fatto un regalino per prepararla all'esperienza che avrebbe voluto provare e mi mostra un piccolo dildo trasparente e morbido, a forma di cuneo con un ampia superficie alla base, che avrebbe dovuto infilare nell'ano (morbido ma abbastanza consistente per permettere una penetrazione) per qualche ora al giorno per allargare ed abituare il suo buchino. Parlando di avventure e fantasie, le confesso che mi sarebbe piaciuto fare uno spogliarello davanti ad una donna matura che, tranquillamente seduta e vestita, si sarebbe vista la scena e che avrebbe potuto, alla fine, chiedermi di sfilare anche le mutandine, o meno, a seconda del suo desiderio e del gradimento del momento. Le assicurai che non avrei avuto altro a pretendere dopo.
La signora tergiversava ma amava la mia amicizia e tra una visita, una chiacchiera e una risata per una battuta a doppio senso, alla fine acconsente a provare il gioco dello spogliarello. Entriamo nella sua camera da letto un pomeriggio, si siede sul letto e mi dice:
- non volevi fare uno spogliarello? resta in piedi e fammi vedere come ti spogli.
Finalmente ero nella situazione da tempo immaginata e la cosa mi diede un senso di eccitazione e di imbarazzo. Pian piano cominciai a spogliarmi. lei ogni tanto sorrideva divertita per quel gioco:
- togli i pantaloni dai, fammi vedere come sei sotto la maglia?
rimasi completamente nudo con indosso solo le mutandine, mi avvicinai a lei che, come se mi avesse letto nel pensiero, le sfila e comincia a baciarmelo fino a prenderlo tutto in bocca tanto che devo concentrarmi molto per non venirle subito tra la sua lingua e il suo palato, luogo in cui si deliziava la mia cappella. Dopo un po' mi distacco dicendole che toccava a me vedere. Lei si sfila la maglia e io mi inginocchio davanti al letto e, abbracciandola, le sgancio il reggiseno (le mani un po' mi tremavano per l'emozione ma riesco a portare a termine questa complicatissima operazione) e scopro le sue tette abbondanti, un po' "rilassate" visto la non giovanissima età , e con due capezzoli piccoli, duri e scuri. Le tette di una normale signora, di quelle che potresti incrociare al supermercato e non immaginare le sue voglie sessuali. Quelle tette e quel corpo normale mi eccitavano da morire. Scopro la sua pancia, le sue gambe, le bacio i piedini, le sfilo le mutandine e poi infilo la testa tra le sue gambe in cerca della sua fica da schiudere e da assaporare. Lei si distende lasciandomi in ginocchio, solleva le gambe, le allarga bene e mi mostra il suo sesso coperto da un non folto pelo castano tendente al bianco. Una fica celata tra due cosce grassocce che "diradavano" verso una caviglia insospettabilmente sottile, con due piedini piccoli. La signora perse ogni reticenza e si fece leccare per bene lasciandosi andare ad un primo orgasmo donatole dalle mie labbra che stringevano e rilasciavano il suo clito con la punta della mia lingua che lo accarezzava mentre un dito la penetrava stuzzicando la parte sensibile e "puntinata" del suo sesso ormai caldo e umido che mi regalava copiosamente il suo sapore di femmina.
dopo un suo primo orgasmo, continuai a leccarla per scaldarla ancora e portarla ad un altro momento topico. Quando percepii che era nuovamente vicina ad una nuova ondata di piacere, mi sollevai e, puntandomi con i piedi sul pavimento, una mano a fare da leva sul letto per sostenere il mio corpo e l'altra che afferrava il mio membro per dirigerlo, avvicinai il bacino verso di lei e la penetrai piano piano fino a sentirlo tutto dentro. Poggiai anche la seconda mano sul letto e iniziai a muovere il bacino ad un ritmo sempre più veloce mentre le sue gambe si richiudevano attorno al mio corpo come se temesse un allontanamento improvviso. Nessuna precauzione, l'età toglieva ogni pericolo riguardo eventuali "conseguenze" e la nostra conoscenza era ormai tale da non nutrire alcun dubbio sulla reciproca fiducia sanitaria. Sentii il desiderio partire dal bacino e raggiungere la punta del mio membro e poco dopo cominciai a riempire la mia amante di crema sbattendola con energia crescente per vivere al massimo quell'istante sublime. Rimanemmo uniti ancora qualche minuto cercandoci le labbra reciprocamente, operazione non facilissima vista la differenza di statura. Dopo il piacere ci stendemmo accanto a parlare ed accarezzarci: ormai si era instaurato un feeling complice che invitava alle confidenze. Mi disse:
- sai, fino a pochi mesi fa ho frequentato un uomo che faceva chilometri per venirmi a trovare, era molto passionale e mi piaceva scopare con lui e mi ha anche introdotta alla pornografia su internet. Cercavamo insieme filmati curiosi ma poi lui cominciò a deviare verso un genere che non mi piaceva. Voleva coinvolgermi nel farmi vedere donne che scopavano con tre o quattro uomini, che lo infilavano dappertutto, che la circondavano come lupi attorno ad un agnello. La cosa non mi piaceva e più vedevo che quello era il suo interesse, meno mi interessava lui e il rapporto é scemato fino a chiudersi
- e a te cosa interessava, invece? – le risposi
- a me piaceva curiosare tra i vari generi in cerca delle immagini più coinvolgenti, devo dire che mi ha colpito vedere un uomo che veniva sottomesso da una donna, mi ha colpito anche vedere ragazzi che facevano sesso tra loro in amplessi gay
Le confidenze aprivano scenari interessanti. Il rapporto prendeva molto la mente e la fantasia. Capii che con Carmela non si sarebbe trattato di qualche incontro finalizzato alla scopata ma a qualcosa di più coinvolgente. Quel giorno Carmela non prese solo il mio corpo ma cominciò a catturare la mia mente (continua)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La signora matura e le fantasie nascoste. (storia realmente vissuta):

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni