Le due amiche di mamma (seconda)- ottobr 2006

Era un sabato pomeriggio verso le 15,quando mi squillò il telefono: era Monica che mi invitava da loro per cena.
Accettai la proposta e verso le 20 arrivai a casa loro.
Mi aprì Cristina:. Mentre ci accomodavamo sul divano arrivò dal piano di sopra la voce di Monica:, e lei: . Monica si precipitò giù dalle scale e abbracciandomi mi disse:. Erano ambedue vestite con fuseaux e magliette attillate che si appiccicavano dolcemente alle loro figure.
Mi offrirono un aperitivo e mi chiesero alcune nozioni sul loro nuovo televisore.
Mi lasciarono solo sul divano mentre completavano di preparare la cena.
E io chiesi:. Quasi subito arrivò Monica con un cucchiaio. Si accomodò sulle mie ginocchia e infilandomi il cucchiaio in bocca esclamò:. Abbracciandomi si tirò il mio viso sul seno ed io replicai: . Si rialzò e mi chiese di accomodarmi a tavola. Mi invitarono a stappare il vino e a versarlo nei loro bicchieri. La mia concentrazione era tutta per le loro rotondità che si comprimevano nei loro vestiti aderenti.
Consumato il primo piatto, il secondo era del vitello al forno con patate. Il tutto veniva annaffiato con dell’ottimo cabernet.
Ero sazio e dopo un buon caffè ci accomodammo sul divano.
Monica si sintonizzò su di un canale che trasmetteva un film erotico dal titolo “Così fan tutte”.
Ero seduto sul divano con Cristina che cominciò ad accarezzarmi. Il mio cazzo era già in erezione e le sue attenzioni si erano concentrate proprio lì.
Il suo pube premeva sui pantaloni. La sua vagina era rigonfia di piacere e le grandi labbra erano in rilievo sulla stoffa ormai umida.
Mi prese una mano e la infilò nei suoi pantacollant. Le mie dita iniziarono ad esplorare la sua cosina: rasata, morbidissima e fradicia di secrezioni vaginali. Ad ogni mio movimento si dischiudeva sempre più e nell’aria si espandevano i profumi del suo sesso.
Si alzò in piedi e si spogliò.
Si avvicino a me, mi spogliò e prese il mio membro fra le labbra. Rientrò Cristina. Era nuda e indossava la solita mutandine con il fallo. Le loro labbra fluttuavano dal prepuzio allo scroto. Le dita di Monica saggiavano il mio buchetto. I loro corpi finirono stesi sul tappeto in un eccitantissimo 69. Allora mi alzai. Presi tra le mani il culo di Monica e le passavo la lingua tra figa e buchetto. Le mie palle venivano accarezzate da Cristina. Intanto le mie dita ispezionavano la vagina di Monica.
Entravo con uno, poi con due e poi le infilavo indice e medio nella figa e il pollice nell’ano. Alla tv c’era una che si faceva scopare nel culo. Ed in quel momento si rialzarono e incominciai a fottere Cristina che si era messa in posizione di pecorina.
La stantuffavo con dolcezza, mentre limonavo con Monica che con un dito la fotteva nel culo. Tolsi il mio cazzo ed ora era Monica a fottere Cristina. Stantuffava con vigore mentre io mi gustavo la scena. Monica dopo poco prese il posto di Cristina. La penetrai con dolcezza e dopo qualche colpetto, mi ordinò:< Lo voglio nel culooooo…. Come la troia alla tv! Dai mettimelo dentro…. Riempimi il buco di sborra!>. Si sfilò la mutandina fallica, e mentre gli passavo la lingua su entrambi i buchetti, Cristina infilava uno e poi due dita nel culetto di Monica ed esclamò:. E Monica:. Cristina mi aggiustò la cappella sul buchino di Monica che stava carponi a cosce divaricate. Monica mi assicurò di fare piano. Dopo i primi cenni di penetrazione il mio cazzo si era introdotto quasi per intero, ma lei si scostò sofferente. Si sdraiò sul tappeto a gambe aperte. Il suo buchetto rimase socchiuso per pochi secondi. Poi si rialzò e mi disse:. Cristina esclamò:. Dopo una giusta preparazione le sapienti mani di Monica avevano lubrificato a dovere il buchetto di Cristina che cominciava ad inarcare la schiena dal piacere. Le mie dita si scambiavano a quelle di Monica: prima nel culo e poi nella figa. Le infilai il pisello nella capiente vagina, mentre Monica le aveva introdotto un piccolo vibratore anale. La fottevo con energia, intanto Monica operava con il piccolo coso. Lo metteva e lo ritraeva dolcemente. Lo tirava e lo rilasciava alle contrazioni dello sfintere. Era piccolo quel coso, ma era un ottimo alleato nella nostra scopata. Ad un tratto Monica lo sfilò da quel buchetto che, cominciò ad ungere prima con la saliva e poi col lubrificante. Vi avvicinò il mio pisello e io completai l’operazione. Ero penetrato con poco sforzo. Cristina emette qualche gridolino di dolore, ma ora era il suo ansimare di piacere a risuonare nel soggiorno. Continuavo a fotterla e di tanto in tanto lo toglievo e lo rimettevo. Monica intanto mi tastava il sedere e si masturbava con il fallo-mutanda. Leccava il mio buchetto e vi infilava un dito. Stavo per venire e pure i movimenti di Monica si intensificavano su di me. Cristina esclamò:< Dai vieni dentro! Spingi…strizzami le tette…scopami…dai…spingi…più forte …dai…dai…siiiii!!!>. Lei era già venuta e prontamente il mio cazzo eruttò nelle sue viscere. Si sdraiò sul tappeto, ma restai saldato al suo sedere. Proseguivo il giochino con leggeri movimenti di bacino. Lei mugolava e le attenzioni di sua cugina era sempre per il mio sedere. Cristina esclamò:. Lei lentamente si rimise carponi ed io sfilai il pisello dal buco e poi si rialzò. Era in piedi di fronte a me, mentre Monica le sosteneva il sedere con le man e divaricando i glutei cominciò a scendere un rivolo di sperma che Monica ripulì golosamente con la lingua. Mi misero carponi. Una tastava il mio pene, mentre l’altra leccava e lubrificava il mio buchetto. Le loro dita stavano aprendo e dilatando sempre più il mio buchetto. Monica esclamò:. Fu una cosa sensazionale quando vi inserirono quel piccolo vibratore: era sottile e poco più di un dito, era lungo 4-5 centimetri, era morbido ed anatomico e con una piccola barretta trasversale che gli impediva di entrare per intero. Una volta acceso mi produceva una sensazione indescrivibile e oltre tutto non avevo nessun dolore o fastidio. Cristina intanto fotteva nella figa Monica, la quale inseriva e ritraeva quel coso dal mio buchetto fino a quando venne. A quel punto Monica si ricollocò carponi di fronte a me, girò la testa, e quasi supplicandomi disse:. Sperimentai la cavità con le dita per vedere se era lubrificata a dovere e poi vi affondai il cazzo per tutta la sua lunghezza. Questa volta ansimava di piacere ed esclamò:< ohhhhh! Siiiiiii! Ora lo sento. Mi stai rompendo il culo. Scopami più forte! Sono una vacca….sono una troia da monta…fottimi ….fottimi… fottimiiiiiii!>. Dopo alcuni movimenti vigorosi stavo per venire. Mi sono seduto sul tappeto e Monica si infilò nuovamente il cazzo nel culo dandomi di schiena. A quel punto Cristina la penetrò con il fallo attaccato alla mutandine. I due membri le riempivano le cavità del piacere e dopo alcuni minuti si rimette carponi e le riempii il culo di sperma. Le tolsi il cazzo dal culo che rimase socchiuso. Le sue chiappe cominciarono a borbottare espletando dei rivoli di sperma. Cristina si chinò a leccare tutto. E poi presero a pulire il mio pisello con la lingua. Infine mi tolsero dal culo il piccolo vibro anale. Mi riempirono di crema quel buchetto e la serata terminò con un bagno collettivo, tanti massaggi e mille coccole.