Lei mi aspettava...

L'attesa si dice aumenti il desiderio...

Il desiderio che avevo di lei, Laura, era più forte che mai.

Ci eravamo dati appuntamento per il nostro primo incontro in una stanza d'hotel, dove lei, complice il marito, mi avrebbe aspettato in sua compagnia.

Erano le 16:00 in punto quando arrivai nella hall dell'hotel 4* dove il marito di Laura aveva prenotato una stanza per noi tre.

Lei mi aveva mandato il numero della stanza con un messaggio sul cellulare, dicendomi che una volta arrivato sarei dovuto salire in camera, dove loro mi stavano aspettando.

Così mi diressi alla 403 immaginando lei, che avrei visto di persona per la prima volta solo quel pomeriggio, dopo settimane passate tra chat e telefonate, a ridere, scherzare e naturalmente, anche a stuzzicarci, in modo più o meno spinto.

Finalmente arrivai alla porta della stanza, che era socchiusa, fece un lungo respiro e mi decisi ad entrare.

Appena entrato, il mio sguardò iniziò a cercare Laura per tutta la stanza, che mi sembrava vuota.

La porta dietro di me si chiuse e, girandomi di scatto notai lei, che, in ginocchio mi stava aspettando nuda dietro la porta della 403.

Sorrise e le sorrisi anch'io e in meno di un attimo le sue mani erano già sui miei jeans.

Mi ritrovai a jeans abbassati mentre lei, con i suoi penetranti occhi azzurri mi fissava sorniona e con fame di me.

Iniziò subito con le sue mani calde a concentrarsi sulla mia asta già durissima per lei ed io non riuscì a resistere ed iniziai a togliermi la camicia, rimanendo nudo, mentre lei aveva iniziato con la sua lingua ad esplorare la mia cappella calda e pulsante per lei, un vero e proprio concentrato di erotismo e maialaggine con un fisico invidiabile ed un viso angelico celato dietro i suoi capelli biondi.

Proprio quei capelli che, mentre Laura continuava a succhiarmelo, decisi di iniziare a tirare, ma dolcemente, un po' come se le stessi dicendo: "Ti sbatto al muro, ma con dolcezza".

E più le tiravo indietro la testa, più lei voleva il mio cazzo, più mi spostavo apposta, più lei lo bramava per sé.

Non mi resi subito conto che il marito non c'era e che la stanza era stata prenotata solo per noi due.

Appena me ne accorsi, sarà stata l'eccitazione, decisi di alzare Laura e stringerla a me, baciandola forte.

Lei si lasciò in un bacio appassionato e mi spinse a letto.

Ora mi trovavo nudo, steso a letto, con lei che, bramosa di noi, si avvicinò e, chinandosi per baciarmi sul collo, mi disse:"Ed ora scopami!".

Salendo sopra di me, mi abbracciò e diventammo un tutt'uno.

I nostri corpi si muovevano all'unisono, in un mix di baci, graffi, carezze e morsi, mentre i nostri respiri si sincronizzavano.

Quanto avevamo atteso quei momenti, quanto avevamo fantasticato sul come, dove, quando ci saremmo incontrati e i nostri corpi e le nostre menti avrebbero forse potuto trovare una sorta di alchimia...

Ed ora eravamo lì, finalmente insieme...
[fine prima parte]