Quella fantasia con Claudia (2^ parte)

..Chiudo la comunicazione e mi rendo conto che non ho nemmeno chiesto il tuo parere, ti guardo imbarazzato ma il tuo sorriso mi conferma che ho fatto la scelta giusta, anzi, forse speravi proprio che la giornata proseguisse cosi.
E' presto per andare a cena, decidiamo di andare diretti all'albergo per darci una rinfrescata, approfittare della toilette e prepararci per la serata; mentre ci dirigiamo verso l'albergo scambiamo qualche chiacchiera, ma più che altro coccole. Abbandoni la testa sulla mia spalla mentre guido, la mia mano posata sulla tua gamba sinistra, la tua mano che accarezza la mia, percorriamo senza nemmeno accorgerci i 20 minuti d'auto per raggiungere il Motel.
Il Motel non è una reggia, è senza infamia e senza lode ma è carino, nuovo, pulito e il personale molto gentile e soprattutto discreto. Quando entriamo mano nella mano, il proprietario alla reception mi saluta subito molto cordiale, è qui che venivo con un'amica quando volevamo fare sesso e le nostre case non erano libere. Ritiro la chiave della camera e ti accompagno al piano superiore, apro la porta e ti faccio accomodare. La camera è essenziale: letto matrimoniale, bagno, tv, frigobar, due seggiole per posare i vestiti, un piccolo armadietto dove appendere le giacche, ma è verniciata di fresco, odora di pulito e lenzuola ed asciugamani profumano di bucato. Chiudo la porta alle nostre spalle e do due mandate di chiave, poi mi blocco:"Ti dispiace se chiudo a chiave?"
"Certo che no, perché?"
"Così, ho pensato che è la prima volta che ci vediamo e che la porta chiusa a chiave potesse metterti a disagio"
Mi sorridi e mi accarezzi teneramente il viso: "chiudi, chiudi tranquillo..."
Ci liberiamo subito delle giacche, mentre appendo la mia tu mi abbracci da dietro, sento i tuoi seni premere sulla schiena; le tue mani scivolano dolci sulla mia t-shirt e mi accarezzano delicatamente i fianchi, poi passano sul petto, sono morbide, calde e delicate e mi regalano una bella sensazione. Scendi verso la pancia, poi di nuovo sui fianchi; estrai la t-shirt dai pantaloni ed inizi a sfilarmela dolcemente, ti aiuto a toglierla completamente, mentre riprendi ad accarezzarmi i riccioli del petto, i capezzoli, poi i bicipiti. Sento le tue labbra morbide sulla mia schiena, il tuo respiro caldo mi dona piacevoli brividi mentre le tue mani scendono alla cinta dei pantaloni. Allenti la cinta, cali la zip, fai saltare il bottone e fai scivolare i jeans ed i boxer a terra. Mi giro per baciarti, ma tu mi spingi seduto sul letto e con sguardo complice inizi a spogliarti improvvisando un eccitante strip dinanzi a me.
Ancheggiando voluttuosa, fai ruotare la gonna sui fianchi in modo da portare la zip in posizione più comoda, la abbassi e con lento dondolio del bacino la fai scivolare a terra, per poi alzarla con la punta della scarpa, afferrarla con la mano e lanciarla sulla seggiola accanto a te. E' la volta del corpetto, muovendoti sinuosa lo sfili da sopra la testa e oplà! Anche lui vola sulla sedia. Mi volti le spalle e con studiata lentezza ti sbarazzi del reggiseno, per poi voltarti mostrandomi gli splendidi seni ed i capezzoli eretti e lanciarmi delicatamente il reggiseno in faccia. Ha un buon profumo, il tuo profumo, ed è irresistibile. Piegandoti a 90° ti liberi lentamente anche del perizoma, facendomi godere di una splendida vista sulle tue natiche sode e ben modellate. Allungo una mano per toccarle, tu ridendo mi rifili un buffetto sulla testa, poi uno per volta appoggi i piedi sul letto tra le mie gambe per sganciare le clip del reggicalze. Con altre mosse feline, anche il reggicalze finisce insieme agli altri abiti, mentre il mio pisello è di nuovo tornato duro come la pietra. Me lo massaggio mentre ti togli le scarpe e rimedio subito una sgridata:"Fermo li! Oggi quello è mio, giù le mani!" Appoggi di nuovo il piede tra le mie gambe e mi inviti a sfilarti la calza: lo faccio lentamente godendo del contatto con la tue pelle morbida e liscia mentre la arrotolo fino alla caviglia e la tolgo. Cambi gamba e mentre sfilo anche la seconda calza, sento il profumo della tua fica, invitante, inebriante.
Mi porgi la mano e mi inviti a seguirti nella doccia; mentre regolo la temperatura dell'acqua, per non rovinarti la messa in piega indossi la cuffia di plastica messa a disposizione dal Motel, ti guardi allo specchio e scoppi a ridere, lo faccio anch'io abbracciandoti da dietro e schioccandoti un bacetto sulla guancia.
Entriamo in doccia, il box è piuttosto stretto ma del resto non è che a noi interessasse rimanere distanti. Il fiocco d'acqua calda ci investe e ci massaggia accendendo immediatamente i nostri sensi. I nostri corpi nudi e bollenti si cercano, si strusciano, si accarezzano l'un l'altro. Prendo una generosa dose di docciaschiuma, lo strofino sulle mani per scaldarlo un po' ed inizio a massaggiarti i seni lavandoli accuratamente senza tralasciare nemmeno un millimetro di pelle. Sono belli, grossi, li palpeggio e poi prendo a succhiarli goloso. I capezzoli sono irti e duri per l'eccitazione, li mordicchio, li succhio li strizzo delicatamente tra le dita, mentre tu ti abbandoni con la schiena contro il muro. Passo ad insaponarti la schiena, parto dalle spalle facendoti un bel massaggio per poi scendere sempre più giù, fino alle natiche che prendo subito a massaggiare con foga. Mentre faccio questo il mio cazzo duro si striscia voglioso sul tuo tuo inguine, si insinua birichino tra le tue cosce rese scivolose dal sapone. Ti mordo il collo, facendoti venire i brividi e continuo a strusciarmi su di te a lungo, torturandoti con le dita la fica, il solco delle natiche e il buchetto posteriore. Anche tu inizi a darti da fare con le mani, prendi ad insaponarmi i testicoli, lentamente stando attenta a non farmi male li prendi in mano, li soppesi, poi passi a lavare l'asta lunga e dura ed infine scopri la mia cappella viola e gonfia di desiderio, la lavi dolcemente, senza tralasciarne nemmeno un millimetro quadrato, poi ti inginocchi e mi regali un affondo in gola che quasi mi fa venire all'istante. Ti voglio non resisto più, ti faccio alzare e posare la schiena alla parete, ti sollevo una gamba ed entro dentro di te. Che bellissima sensazione penetrare la tua fica, tu emetti sospiri profondi mentre io mi muovo dentro di te sempre più a fondo. Senti la mia cappella rovente pulsare dentro la fica, impegnata in un andirivieni sempre più frenetico, muovi il bacino assecondando il ritmo dei miei affondi; di tanto in tanto mi fermo con la mia asta tutta dentro di te e compio dei movimenti rotatori, i tuoi gemiti si fanno sempre più forti, sempre più frequenti. Riprendo a pompare dentro la tua fica con foga, ti bacio: le nostre lingue si cercano si avvinghiano tra loro, i nostri capezzoli si strusciano, le tue mani sulla mia schiena si muovono sempre più irrequiete e mi tirano sempre di più contro di te. Inizio ad assestare colpi lenti ma profondi e decisi, quando sento le tue unghie conficcarsi nella mia pelle, ti sento irrigidire, stai godendo ed io sto per seguirti a ruota.
Tu vieni con un gridolino soffocato, mentre io riempio la tua fica di liquido bollente. Continuo a muovermi dentro di te, non vorrei più uscire dalla tua deliziosa tana. Ci scambiamo un altro bacio appassionato, ci abbracciamo forte e riprendiamo a lavarci.
Mentre ti lavo il culetto il mio cazzo tenta timidamente di rialzare la testa, ma è quasi ora di andare a cena, poi avremo tutta la notte davanti...