Sembra Quasi Un

Ho aperto questo profilo proprio con l'intenzione di dedicare un pò del mio tempo all'aprirmi, a scarnificare certe componenti dell'ego e ad uscire dalla mia zona comfort, l'estrema riservatezza che mi caratterizza nella realtà di tutti i giorni.
Su questo sito siamo tutti più spogli, ed ho la sensazione, guardando i profili di altri ed altre, che il tutto sia come una vistosa festa in maschera: nascondiamo/mitighiamo l'identità fisica mantenendo quella carnale, in un gioco di ruolo.
Oggi non mi va di narrare aneddoti, pur avendone, ho voglia di raccontare come sono finito qui.
Per farlo devo asserire un concetto: sin da bambino ho sognato di fare l'amore.
Quando andavo alle scuole elementari, all'ingresso venivo scortato verso la classe da una collaboratrice scolastica, una bellissima signora sulla quarantina. Capelli lisci, biondi, scalati con un ciuffo lungo, occhi incappucciati, iride di un castano profondo che giocherellava a nascondino dietro le lenti dei suoi grossi occhiali rettangolari, labbra carnose, nasino all'insù, un pò di rughe sul viso... e un corpo bassino, a clessidra, con bellissime forme leggermente pronunciate. Bramavo di fare sesso con quella donna, e non ho mai soddisfatto questo mio interesse nei suoi confronti. D'altronde come avrei potuto... ero solo un cucciolo!
A 14 anni un viaggio nel mezzogiorno mi cambia la vita: la mia prima esperienza.
Si da per scontato che noi uomini concepiamo la classica prima volta in maniera differente rispetto alla sfera femminile, ad oggi non so darmi una risposta veritiera, ma sostengo che in fondo sia tutto frutto della nostra immaginazione, tutto così strettamente relativo all'individuo, e forse una componente antropocentrica scava in me determinate concezioni.
La mia prima volta è stata un disastro: ero goffo, impacciato, magro come non sono mai stato, debole.
Nonostante ciò conservo bellissimi ricordi di un'epifania, o forse un reminder: ho voglia di farlo ancora... e ancora... e ancora!
Con l'adolescenza e la pubertà che galoppa verso i miei centri nevralgici mi riscopro un piccolo porno attore, seriale, a scuola si parlava di me, che facevo un pò di scandalo perchè pochi alla mia età erano "riusciti nella grande impresa", giochi da ragazzini ancora troppo acerbi per essere definiti uomini, però li trovavo divertenti, non ho mai provato imbarazzo... anzi... spesso cercavo di coinvolgere le persone intorno a me, le istigavo a cercare la verità dietro la loro immaginazione, ad avere fame di sensazioni.
Per gioco, un giorno dell'imperfetto 2014, scarico Tinder su un vecchio Samsung, su consiglio di uno dei pochi amici che come me: aveva provato, goduto ed affamato... cercato ancora!
All'epoca la pensavamo così: il mondo della scuola non ti regala poi così tante esperienze... siamo teenagers, piccoli e affamati ma ricchi di pudore! Potremmo costruire mondi ideali e realtà dominate dalle dinamiche più disparate, ma poi la pratica è un soldo... e per di più bucato!
Si giocava, e tanto, tra droghe leggere, birrette e tante risate, come fanno i ragazzini.
Quelle risa ancora mi stampano un sorriso in faccia, perchè l'innocenza era la matrice di tutto.
Tinder, per me e questo mio simpatico amico (tutt'ora siamo profondamente legati, è un rapporto viscerale il nostro), si è rivelato il motore di esperienze che tanto cercavamo.
Nel corso degli anni, tra storie amorose e tanto meraviglioso sesso, sia io che lui abbiamo accumulato tanta vita, tante storie.. talmente tanto di quella concretezza da diventare una fiumana, una fiumana di vita che inesorabilmente confluiva nella ricerca del piacere;
al piano sovra stante: la scoperta di sè, dei propri vizi e desideri, del proprio carattere, delle proprie passioni carnali.
Il bello è che vivevo tutto in modo così "naive": registravo, magari confrontandomi con pochi, ma poi i miei ricordi restavano lì, a polimerizzare nel mio subconscio.
Non avevo le capacità di raccontarmi, non vi era ancora una tale consapevolezza di chi sono come "persona". «Non avrei potuto scrivere in quel momento nulla che riguardasse i fiori perché io stessa ero diventata un fiore, io stessa avevo un gambo e una linfa»
Il tempo, inesorabile, passa come la sabbia che attraversa la clessidra da un polo all'altro.
Questo è un discorso su cui avrei piacere di riflettere nuovamente in futuro.
Prima di andare oltre, un altro concetto cardine riguardo a me: Amo! O forse sarebbe più corretto dire "Ho Amato", e tanto, alla follia, al confine della realtà, ho assaporato e provato e goduto e sofferto di questo dono incredibile che ci fa la vita, forse merito della sensibilità che mia madre è stata in grado di trasmettermi sin da piccino.
In virtù di ciò, prima della fase conclusiva devo parlare di una persona, che tanto mi ha insegnato sul sesso e sull'amore.
La chiamerò Buzz Lightyear, perchè mi fa molto ridere... se lo leggesse anche lei riderebbe molto.
Una delle donne che più ho amato, nonostante avesse la mia stessa età era stata con più di trecento uomini.. era più esperta di me, e la cosa mi affascinava.
Mi affascinava soprattutto capire perchè con me raggiungesse un orgasmo così copioso, una "verve" tale da portarla, nel momento seguente, a rannicchiarsi tra le mie spalle ed il mio bacino, tutta tremolante.. quando facevamo l'amore era un angelo caduto, poi, quando veniva, si tramutava in un diavoletto disperato per non essere più un angelo.
Io sono stato l'ammiratore segreto dei suoi sguardi al cielo, per poco meno di un anno. Certi addii a volte sono per sempre.
E se stai fumando e piove, e non hai un ombrello, non puoi aspettarti che la tua sigaretta rimanga asciutta.
Altra pillola su di me: so voltare pagina.
Post addio, carico di esperienza in me accumulatasi, torno nella piazza di Tinder, che ormai sembra quasi un supermarket.
Altra pillola: so vendermi. Qui non lo faccio, semplicemente.
Tra i vari "match" mi contatta un profilo di coppia, chiedendomi se fossi interessato.
Declino l'offerta, inizialmente, poi, rivalutando, decido di sentirmi pronto per questa esperienza.
Il lui di coppia mi dice di crearmi un profilo su Annunci69, perchè sul sito avremmo parlato più serenamente. Io accenno a un pò di titubanza (come mio solito), ma alla fine cedo.
Mi iscrivo circa 3 anni fa: anni intensi che ribaltano completamente diverse mie concezioni ed ideologie, tra queste la concezione di rapporto sessuale binario, la visione monogama della coppia. In un certo senso mi crollano molti cardini della mia concezione così "standardizzata" nei rapporti sociali, tutt'ora sono contento di aver fatto questa scelta.
Forse anche su questo, avrò il piacere di rivelarmi in più "salse", magari più in là.
Oggi sono qui, in ritardo per un appuntamento con il mio caro amico di cui ho accennato qualcosina, a scrivere un pensiero... che in fondo può risultare banale.
Sostengo però che ogni tanto, regalare, a un pubblico più vasto del proprio pensiero, qualche aneddoto su se stessi, qualche fotografia, ci permetta di consolidare il perchè delle nostre azioni.
Io e questo mio amico, ci vedremo davanti un caffè e forse parleremo di figa, ma io rispetto a lui, forse, sorriderò un pò di più :)