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Prime Esperienze

la mia prima volta


di pazzavogliosa
02.01.2017    |    19.974    |    12 9.2
"Mi ci avvicini timidamente, lo baciai sulla cappella e iniziai a leccare dal basso verso l’alto e quando arrivai in cima, aprì la bocca e lo infilai dentro..."
Circa due anni fa, ero solo un ragazzo di 21 anni da sempre convinto che in ogni uomo ci fosse una parte femminile tutta da esplorare. Da un pò di tempo in me, si accendeva la voglia e la curiosità di provare il sesso in tutte le sue sfaccettature. La mia voglia più forte, era indossare un intimo femminile, composto da perizoma, calze e reggicalze, ed inginocchiarmi davanti ad un uomo, per fargli un bel pompino. Volevo vedere che effetto faceva stare in ginocchio davanti a qualcuno mentre gli succhi le palle.

La voglia era troppa, cosi misi un annuncio su internet, in cui cercavo maschi attivi per fargli un bel pompino, e per attirarli a me, inserì nell'annuncio una foto del mio culo depilato.
Le e-mail non tardarono ad arrivare, e dopo aver escluso un pò di gente strana, finalmente trovai un tizio (che chiamerò Marco), con casa libera, pronto a soddisfare le mie richieste.

Mi infilai l'intimo femminile da poco comprato, jeans e maglietta e uscì da casa per andare da Marco. Dentro di me apparvero le prime paure: E se lo conosco? E se è un collega dell'università? O peggio uno del mio stesso paese? che figura farò?
Non ebbi il tempo di dare risposte alle mie domande che ero già arrivato a casa di Marco. Timidamente suonai il citofono e il portoncino si aprì, ormai non si poteva tornare più indietro. Con il cuore a mille salì quelle scale e quando arrivai al piano, con profonda gioia scopri che non avevo mai visto Marco in vita mia.
Mi fece accomodare in casa, e senza troppi convenevoli mi portò in camera da letto. Lui non era affatto come me lo ero immaginato, era un po’ più alto di me, palestrato, ben muscoloso con delle braccia forti e maschie.

Mi spogliai davanti a lui e per la prima volta nella mia vita mi trovai nudo, in perizoma, calze e reggicalze davanti ad un altro uomo.
Lui mi guardò dall’alto al basso senza fiatare, poi mi girò, palpò il culo e gli diede un forte sculacciata. Mi attirò a se e iniziò a baciarmi il collo, mentre io appoggiavo il mio culo al suo cazzo, e fu lì che notai la sua erezione. Lo avevo fatto eccitare e la cosa mi piaceva, iniziai a muovere sinuosamente il mio culo come se stesse ballando sopra un palo “il suo palo”.
Ad un tratto mi girò e mi infilò la lingua in bocca, per un po’ ci baciammo mentre lui giocava col mio culo sculacciandolo. A quel punto pensai che fosse arrivato il mio turno, cosi allungai la mano sul suo cazzo e gli sbottonai i pantaloni, e fu così che mi ritrovai in ginocchio con un enorme cazzo puntato in faccia. Era più grosso del mio, bello duro, turgido, con la cappella già scappellata “pronto all’uso” e puntava la mia faccia. Mi ci avvicini timidamente, lo baciai sulla cappella e iniziai a leccare dal basso verso l’alto e quando arrivai in cima, aprì la bocca e lo infilai dentro. Avevo appena dato il calcio di inizio a quella che era da un po’ di tempo una mia fantasia erotica.

Iniziai a fare su e giù con la testa e a succhiare al tempo stesso, poi pensai di dare il benvenuto a quelle due belle palle che penzolavano giù, le accarezzai e le leccai, poi le infilai in bocca succhiandole per un po’, la cosa mi eccitava, anche il mio pene era diventato duro e turgido, ma per lui non ci sarebbe stato spazio.
Dal pavimento passammo al letto, e fu lì che Marco prese il controllo della situazione, mi sfilo il perizoma e inserì le sue dita dentro il mio culo, poi da vero maschio che era, voleva comandare lui. Mi afferrò la testa e iniziò a fargli fare su e giù a suo piacimento e alla velocità da lui voluta, con un colpo mi infilò in bocca tutto il suo cazzo, sentì la cappella toccare le tonsille, e per trenta secondi restai immobile così, con un cazzo tutto in bocca fino alla gola, la saliva aumentava e il respiro mancava. Quei pochi secondi che stavo senza cazzo in bocca li utilizzavo per respirare a pieni polmoni perchè non sapevo tra quanto avrei respirato ancora. Ad un certo punto mi alzò la testa in modo che potessi guardarlo negli occhi, e mentre lo facevo, mi sputò in faccia e mi strofinò il suo cazzo tutto sulla faccia, poi ripresi a succhiare, mentre lui, continuò con una mano a dirigere la mia testa e con l’altra a sculacciare il mio culo.

Dopo qualche minuto si fermò di botto, io pensai che stesse per venire, invece no, afferrò il mio corpo e mi girò, mettendomi a pecorina. Fu in quel momento che pensai: “oddio, questo ora mi incula”. Apparvero dentro di me alcune paure: farà male? Sarà doloroso? Come ne uscirò dopo? Riuscirò a tornare a casa camminando dritto? Mi girai per guardarlo, aveva già il preservativo in mano e se lo stava infilando, nonostante il mio annuncio parlasse chiaro “solo pompino”. Marco voleva il mio culo e io non feci nulla per dirgli di no.
Mi sputò di nuovo in faccia e mi colpi con uno schiaffo per essermi girato senza il suo permesso, mi rimisi a pecorina, ero incredibilmente eccitato e gli lasciai il mio culo.

Marco era cosi maschio che non chiedeva le cose, se le prendeva, ed improvvisamente per la prima volta nella mia vita, il mio culo si trovava davanti ad un enorme cazzo che puntava dritto al mio buco.
Marco aprì le mie chiappe e sputò sul buco del culo, e nel giro di un secondo, il suo cazzo entro dritto su per il mio culo. (aaaahh, fu il primo gemito che usci dalla mi bocca), Marco scivolò sopra di me e cosi io mi ritrovai disteso nel letto con un uomo più grosso e muscoloso disteso sopra di me che mi abbracciava e mi stringeva impedendomi di divincolarmi in qualsiasi modo, per non parlare del suo cazzo che era dentro il mio culo. Da lì non avevo più dove andare.

(tum….tum….tum….era il rumore che si sentiva ogni volta che inculava un colpo. Ah.… ah…..ah…. erano i miei gemiti che emettevo ad ogni colpo), poi mi mise una mano in bocca e la velocità con cui mi sbatteva aumentò: (tumtumtumtumtumm). L’unico gemito che poteva uscire dalla mia bocca era (mmh..mmh.mmh.mmmh.mmmmhh). Stava sfogando tutta la sua rabbia repressa sul mio culo, era come se fosse incazzato col mondo intero ed io, ero la sua valvola di sfogo. Non stava facendo sesso, stava scopando come un animale, e la cosa mi eccitava da morire. Mentre mi sbatteva mi sussurrava all’orecchio (che c’è? lo so che ti piace, sei venuta qui per questo puttanella. Fammi sentire che ti piace, dai forza) e rincarava i colpi spingendo il cazzo il più possibile dentro di me. Urlai avendo di nuovo la bocca libera, urlai di piacere (aaahhh, siii, cosi, oddio come mi piace).

Dopo alcuni minuti, quando tirò fuori il suo pene dal mio culo, pensai che era finita e invece no. Mi girò a pancia in su e si portò le mie gambe al petto, e mi inculò da quella posizione, voleva vedermi in faccia mentre mi inculava, e voleva che io guardassi in faccia l’uomo che mi stava inculando.

Non so cosa aveva quella posizione, ma mi piaceva, la mia eccitazione salì alle stelle, stavo venendo, afferrai il mio pene e iniziai a segarlo, e così fu. Inarcai i miei fianchi e sborrai, riempì tutto il mio petto e la mia pancia di calda sborra, e sprofondai in un momento di assoluto piacere e goduria, mentre avevo ancora un cazzo nel culo che faceva su e giù.
In quello stato di assoluta goduria lo guardai negli occhi sorridendogli, il mio buco si era ormai così tanto dilatato che il suo cazzo faceva su e giù che era un bellezza. Lui iniziò a sbattermi con più violenza, mi sputò di nuovo in faccia e mi schiaffeggiò dicendomi che ero un grandissima troia e puttana. Poi dopo un paio di colpi arrivò anche il suo turno, si sfilò velocemente il preservativo e mi infilò il suo cazzo tutto in bocca. Non appena la mia calda bocca lo accolse dentro, lo senti gemere (oooh… ooooh, oooohhhhhh, siii cosii puttana) ad ogni gemito corrispondeva una schizzata, la mia bocca si riempì di calda sborra che mandai subito giù per la gola.

Marco sprofondò nel letto sorridente come un bambino il giorno di natale, ed io ancora tutto pieno della mia sborra, sprofondai esausto e soddisfatto accanto a lui. Non avevo mai pensato che prenderla in culo era cosi stancante ma allo stesso tempo bello ed eccitane. Passammo altri 5 minuti nel letto a conversare del più e del meno mentre lui con le dita mi raccoglieva lo sperma che avevo addosso e me lo imboccava.

Dopo essermi tutto ripulito, mi rimisi il perizoma, ringraziai Marco per la fantastica inculata, mi rivestì e me ne andai. Uscendo ripensai a l’esperienza appena vissuta, ed ero felice di averla vissuta, e da quel giorno non ho più smesso di inginocchiarmi davanti ad un uomo.
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