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Gay & Bisex

la mia nuova vita da zoccola


di pazzavogliosa
20.06.2017    |    19.330    |    13 9.5
"Marco era un tipo resistente, una volta iniziato tirava per le lunghe, e non potevi certo dirgli "pausa" o "aspetta un minutino", era..."
L'incontro con Marco, il tizio della mia prima volta, mi era piaciuto tantissimo. E la cosa era reciproca anche per lui. Nei giorni seguenti ci eravamo sentiti via email, ed entrambi avevamo voglia di rivederci ancora, e cosi fu.

Una volta a settimana organizzavamo e ci vedevamo a casa sua, come al solito, io arrivavo, mi spogliavo, e restavo in intimo femminile (calze, reggicalze e perizoma), lui mi prendeva da dietro e mi baciava il collo, poi finivamo nel letto, io con il suo cazzo in bocca e lui con le sue dita dentro il mio culo.
Una bella succhiatona con leccatina di palle, e poi si passava al culo per una bella inculata, con sborrata finale in gola.

Mi piaceva farmi scopare da Marco, mi piaceva il suo cazzo, era bello duro, resistente e in culo lo sentivi per bene. Anche il modo in cui lo utilizzava mi faceva impazzire, la sua muscolatura forte e possente, quando mi inculava, mi abbracciava cosi forte, che non avevo dove andare o dove scappare. una volta che la prendevo in culo, una volta che finivo sotto la sua morsa, ci restavo fin quando non finiva di scoparmi. di certo non furono poche le volte in cui mentre mi stava sbattendo, tra un dolore e un grido, mi chiesi "Ma quanto ci starà ancora a venire". Marco era un tipo resistente, una volta iniziato tirava per le lunghe, e non potevi certo dirgli "pausa" o "aspetta un minutino", era lui che comandava ogni volta, anche quando mi scopava la bocca, la mia testa era in suo controllo e faceva su e giù al ritmo dettato da lui, mi infilava il suo cazzo tutto in gola e mi lasciava senza respirare fin quando non iniziavo a tossire.

Adoravo anche la sua sborra, nei nostri appuntamenti avevo conosciuto meglio Marco, era un tipo tranquillo, non fumava, faceva sport, conduceva una vita tranquilla, e forse e per questo che la sua sborra era cosi buona, calda e dolce dal buon sapore, non sdegnava mai, ed è per questo che non mi facevo mai problemi a mandarla giù ogni volta.

Ma la cosa che più adoravo di Marco, era il fatto che mi faceva venire ogni volta. La maggior parte delle volte venivo a colpi di minchia in culo, la mia eccitazione era sempre al top in quelle circostanze. le poche volte che non riuscivo a venire a colpi di minchia in culo, ci pensava lui una volta finito di scoparmi, afferrandomi il cazzo e segandolo fino a farmi venire.

Ero stato con altre persone dopo la mia prima volta, incontri occasionali, niente di che (una botta e via), ma mai nessuno, dopo che io gli facevo un bel pompino, o mi facevo scopare il culo, si degnava di segarmi il cazzo. Io soddisfavo sempre le persone che incontravo, ma gli altri, mi faceva tornare a casa ancora eccitato, e mi toccava farlo da me.

Marco invece era completamente diverso, io facevo venire lui, e lui faceva venire me, puntualmente ogni volta.
A fine giornata entrambi potevamo ritenerci soddisfatti.

Un giorno, mentre eravamo sdraiati nel letto a chiacchierare dopo l'ennesima scopata, mi propose di diventare la sua puttanella. Mi disse : "voglio che diventi la mia troia, se lo farai, ti prometto che ti tratterò come una vera femmina, e ti aiuterò a far uscire tutta la femminilità che è ancora chiusa dentro di te e che ancora non sai di avere." Gli chiesi come avrebbe fatto. Ovviamente lui rispose: "lo vedrai".
Risposi dicendogli che mi avrebbe fatto piacere diventare la sua troia e stare ai suoi ordini. Ovviamente sarebbe stato tutto un gioco, ognuno di noi poteva smettere quando voleva, e la cosa più importante, il gioco non avrebbe intaccato la sfera privata di quello che era la nostra vita. Marco non mi chiese mai di essere sempre depilato o di cambiare il mio aspetto e renderlo più femminile. sapeva che ognuno fuori ha una propria vita, di conseguenza non mi chiese mai di togliermi la barba o di depilarmi completamente o di truccarmi. il mio aspetto era l'unica cosa su cui io avevo il pieno potere decisionale, poi per il resto dovevo stare ai suoi ordini.

Negli incontri successivi iniziò a regalarmi a poco a poco qualche vestitino sexy femminile, qualche minigonna, un paio di scarpe con i tacchi, qualche altro intimo femminile e una parrucca. (tutta roba cinese a poco prezzo).

Passai dal vederlo per un oretta alla settimana, a vederlo per uno o due interi pomeriggi alla settimana.
A casa sua stavo sempre vestito da femmina, mi faceva trovare i piatti sporchi e io da brava ragazza gli lavavo i piatti, lui di tanto in tanto entrava in cucina, mi dava una bella sculacciata nel culetto, e mi ripeteva: "Ma che brava questa puttanella, e che bel culetto quasi quasi..".

marco viveva in un monolocale quindi era sempre solo e io immagino che si sentisse anche solo, certi pomeriggi, si finiva di scopare e poi si giocava alla play station. A volte ci vedevamo tardo pomeriggio, gli preparavo la cena, gli lavavo i piatti, guardavo un pò di tv e poi si scopava. Ad esser sinceri la cosa un pò mi imbarazzava all'inizio, stare vestito da donna a casa sua, ma pian piano iniziai ad abituarmi, iniziò anche a piacermi. Marco me lo aveva detto che avrebbe tirato fuori la mia femminilità.

Mi accorsi di questo fatto quando un pomeriggio, lo stavo guardando allenarsi, Marco aveva la palestra a casa, lui faceva pesi, e io vestito da femmina gli reggevo la tovaglietta per il sudore. Non so cosa successe quel giorno, lo guardavo sforzarsi, gli vedevo i muscoli gonfiarsi, le vene che sembravano uscire fuori, era cosi maschio, e io gli asciugavo il sudore con la tovaglia.
Quando finì di allenarsi, non resistetti più, mi inginocchiai a lui, gli abbassai il pantaloncino, e iniziai fargli un pompino. Fino a quel giorno avevo sempre fatto tutto quello che mi comandava, ma adesso stavo prendendo io l'iniziativa, e la cosa mi eccitava da morire. Quando il suo cazzo diventò bello duro e turgido, mi alzai il vestitino, sfilai il perizoma e mi sedetti sul suo cazzo, iniziai a fare su e giù e a roteare il bacino, letteralmente stavo ballando sul suo cazzo. Alzai entrambi i piedi da terra, cosi facendo, non avendo nessun appoggio se non il suo cazzo in culo, scivolai ancora più giù, prendendomelo tutto un culo (ohhhh esclamai), la mia eccitazione era al top, mi sentivo veramente porca in quel momento, più ballavo sul suo cazzo, più gli sentivo dire : ( oh mio dio, ohh mamma mia, piano, piano non c'è fretta) , lo sentivo soffiare, buttava aria fuori era in difficoltà. Mi diede tre forti sculacciate sul culo per intimarmi di rallentare, ma io non avevo intenzione di fermarmi ero vogliosa, e stavo per raggiungere l'orgasmo, ma soprattutto volevo la sua sborra adesso e tutta su per il culo.
Ad un certo punto mi afferrò per le spalle, e spinse il mio corpo verso il basso , contemporaneamente, inarcò i fianchi e spinse tutto il suo cazzo dentro il mio culo, sborrai tutto e all'unisono lui sborrò tutto dentro di me, lo senti urlare: (oohhhhh mio dio ooooohhhh), la sua calda e abbondante sborra investi il mio culo e diede pace al suo cazzo e al mio culo.

Marco si sdraiò esausto sulla panca, mentre io restai ancora un pò con il suo cazzo in culo per godermi il momento, lo avevo messo ko e mi sentivo femmina, mi sentivo troia.
Di solito era sempre lui a mettermi ko con le sue inculate da incazzato, ma questa volta lo avevo messo io ko col mio culo, e ne andavo fiero.
Sentì il suo cazzo a poco a poco ammosciarsi dentro il mio culo e a quel punto mi alzai, lo guardai sorridendogli, e gli dissi :"adesso vado a preparare la cena".

La serata dopo aver cenato e fatto una bella doccia, continuò sul divano con qualche coccola e un pò di tv, consapevole che questo sarebbe stato l'inizio per me di un cammino che mi avrebbe portato a diventare sempre più una gran zoccola.










































































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