Tra coppie succede

La sua guancia premeva contro il cuscino, mentre una forza belluina picconava il suo corpo entrando sempre più in profondità.
La sua mente ripeteva: ora mi ribello, ora dico basta, ma una parte sconosciuta di sé voleva lasciarsi andare a questa improvvisa esperienza. Sotto gli occhi stupiti di sua moglie.
Il tutto era iniziato con un annuncio su una bacheca d'incontri erotici. Era inverno, le giornate erano brevi e scure. Era come se una forte energia fosse imprigionata. Anni fa Marco e Elena avevano avuto uno scambio soft con una coppia conosciuta in campeggio. Non erano mai andati oltre qualche bacio o carezza. Quel limite era rimasto sospeso per così tanto tempo. Finchè alla soglia dei 50 anni, tra una battuta e l'altra, come fanno le coppie che hanno ancora qualcosa da dirsi, presero la decisione di pubblicare un annuncio per scambio completo con coppia di pari requisiti.
No assoluto ai single, così invadenti, poco curati e con troppo pelo,
L'ossessione per le notifiche era diventata ossessiva per entrambi, a casa e al lavoro.
La maggior parte erano proposte troppo volgari, senza arte né qualità, e un buon sesso lo facevano già, perché trovare dei peggiorativi?
Finché un giorno non furono attirati da una risposta molto intrigante: una coppia della loro città, vestiti con lunghi mantelli neri e con maschere demoniache. Come in un film BDSM anni'70, per non scomodare Kubrick.
Più che erotismo, era curiosità di capire chi ci fosse dietro a quelle maschere.
Si resero disponibili a un appuntamento.
Dapprima con leggerezza, e tanta ironia, poi con ansia e un po' d'inquietudine, man, mano che si avvicinava il giorno dell'appuntamento.
La coppia misteriosa aveva affittato un B&B nella campagna a ovest della città, non lontano dai centri commerciali e uscite autostradali.
Marco e Elena erano curati e raffinati, sia nei modi che nel vestire. Avevano entrambi un intimo molto accattivante che risaltava le forme ancora sode ed efficaci, nonostante fossero ormai maturi.
L'ingresso nel B&B era per le 19, ma capirono di essere stati anticipati dalla coppia misteriosa.
Non c'erano auto nel parcheggio, ma la porta era aperta.
Entrarono.
Un uomo e una donna vestiti di nero con maschere che celavano il volto erano sedute mollemente su un sofà.
Quattro calici di bollicine erano serviti su un basso tavolino di vetro.
"Avanti, accomodatevi", disse l'uomo. La voce era un po' attenuta dalla maschera, ma ciò non impediva di riconoscere la cadenza dialettale del luogo.
Si alzarono in piedi, entrambi più alti di Marco ed Elena. Molto più alti,
Sono Alpha e lei è Omega.
Marco ed Elena non sapevano se fuggire, o ridere a crepa pelle, ma ricambiarono educatamente il saluto porgendo la mano.
Dopo qualche battuta di circostanza, da chissà quale tasca Alpha gettò sul tavolino una manciata di preservativi e disse: "Cerca quello della tua misura".
Marco divenne rosso, perché dopo anni di vita di coppia, non sapeva quale fosse il più adatto.
Omega, capendo al volo la situazione, gli venne in aiuto.
"Spogliati, e io lo sceglierò per te", e dicendo così fece scivolare giù il suo mantello mostrando un corpo tonico con un seno pieno e duro. Elena rimase un po' imbarazzata, non credeva di trovarsi realmente in quella situazione. Il pensiero successivo fu: "dovrò fare anche io lo stesso?"
Ma se Marco non era più esperto di preservativi, lei lo era ancora meno.
Alpha le si avvicinò e le sussurrò all'orecchio se poteva spogliarla.
Vedendo Marco non opporre resistenza all'audace proposta della donna misteriosa, non voleva essere da meno e fece un gesto di assenso con la testa.
Grandi mani, ma abili, la denudarono. Un brivido intenso l'avvolgeva. Chissà chi c'era dietro quella maschera.
Intanto Marco non poteva nascondere una violenta erezione, mentre Alpha si era chinata e aveva iniziato a prenderlo in bocca fino alle palle sbavando e sbuffando perché le mancava l'aria. "Così capisco che gommino ti serve", disse come una commessa di negozio.
Alpha condusse Elena in un'altra stanza.
Questo fece perdere un po' di concentrazione a Marco. Non che si fossero posti dei grandi limiti prima dell'appuntamento, ma era sempre uno sconosciuto mascherato con sua moglie.
Allora Omega lo prese per il pene e lo condusse nella stessa stanza.
Alpha aveva steso sua moglie sul letto con le gambe divaricate e la stava leccando provocandole forti gemiti di piacere.
Presto erano tutti e quattro sul letto, senza mantello, ma con le maschere la coppia misteriosa, completamente nudi Marco e Elena. Si intrecciarono carne su carne. Poi Alpha scese dal letto rovistò in uno zaino e tirò fuori un dado. Il dado a dodici facce aveva per ogni facciata una scena erotica.
"Ora Elena tirerà il dado. Quello che uscirà subirà suo marito. e così via per ognuno."
L'eccitazione era altissima. Vi erano le classiche posizioni del sesso, ma c'erano anche scene di dominazione e umiliazione, di amore saffico e omosessuale. Aveva un bel colore rosso con impresse figure nere.
"Quello che esce si accetta, altrimenti abbiamo finito. Vi va bene?" Chiosò Alpha.
Marco e Elena si guardarono negli occhi. Un po' sorridendo, un po' preoccupati. Poi Marco disse: "Restiamo."
Elena allora tirò il dado per i marito. Uscì la figura di due uomini, uno che montava l'altro.
"Mi dispiace", disse Alpha lubrificandosi il membro.