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Scambio di Coppia

Vacanza in Grecia


di Coppiasarda69
04.10.2022    |    21.440    |    8 9.8
"Non ci incontrammo mai ma paradossalmente avevamo imparato più da loro che da chi ci aveva portato a letto..."
La nostra complicità aveva raggiunto il suo apice, lei aveva finalmente realizzato i nostri sogni godendo sotto i colpi di un altro uomo mentre io mi scoprivo cuckold.
Non potevamo più tornare indietro ma soprattutto non lo volevamo, avevamo aperto le nostre menti ed il letto della nostra nuova casa era stato complice della nostra lussuria sfrenata.
Nell'ultimo incontro capimmo che a lei piacevano gli uomini, senza rinnegare il suo lato bsx, mentre io mi ritrovai sessualmente complicato.
Capire chi ero mi teneva sveglio la notte, avevo scopato per anni due donne contemporaneamente, avevo succhiato il cazzo prima di un mio amico e poi di chi a sua volta si stava scopando mia moglie e avevo scoperto il piacere di essere cuckold.
Non c'era nulla delle cose sopraelencate che non mi piacesse.
Non ero sbagliato, ero uno schiavo incatenato del piacere carnale.

Decidemmo di iniziare con le coppie ma, essendo inesperti, i primi incontri furono disastrosi.
Nel primo ci ritrovammo in casa persone che si spacciavano per 50enni mentre ne avevano oltre 60, con tanto di dentiera e maglia della salute; non ce la sentivamo di mandarli via e andammo fino in fondo, mentirei dicendo di non aver goduto con loro, ma non era quello il modo in cui volevamo giocare.
Il secondo fu peggiore del primo; uno scambio separato in cui lui era un maniaco sessuale e lei era succube delle sue manie.
Dopo pochi minuti mia moglie venne in camera da noi perché lui le aveva sputato sulla fica mentre cercava di penetrarla saltando piè pari i preliminari, forse l'aveva visto fare in qualche film porno ma lei giustamente non gradì.
Entrambe le coppie erano piene di feed positivi che ci avevano illuso di trovare non so chi e capimmo che era ora di dire basta alle cose fatte di fretta ascoltando le nostre scariche ormonali, e optammo per i conoscitivi.

Incontrammo una coppia carina e giovane come noi davanti ad un caffè, con cui ci trovammo subito in sintonia, ci vedevamo già nel letto a gemere con loro ma sorse un problema, loro praticavano solo lo scambio separato e mia moglie, dopo la defaiance del tipo che credeva di essere un lama, non voleva saperne nulla.
La chiacchierata proseguì per un po' e ci spiegarono come muoverci in questo gioco, ci dissero che non dovevamo avere fretta, non dovevamo abbatterci se venivamo rifiutati e dovevamo essere pronti a metterci in gioco tagliando subito la testa al toro mandando e chiedendo foto del viso in modo da dire SI o NO senza stare a messaggiare a vuoto.
Non ci incontrammo mai ma paradossalmente avevamo imparato più da loro che da chi ci aveva portato a letto.

Dopo pochi giorni dovevamo partire in viaggio di nozze, una crociera sul Mediterraneo , e decidemmo di fare dei last registrandoci in Puglia con l'intento di cercare coppie con cui condividere viaggio e piacere.
Ci rispose solamente un uomo siciliano, era bello e dotato, che diceva di essere in viaggio con degli amici.
Lo tenemmo in considerazione come jolly ma riconoscerlo all'imbarco bagagli con moglie e figli piccoli al seguito ci fece capire subito che tipo era e cestinammo l'idea.

Non so se siete mai stai in crociera, passammo i primi due giorni totalmente spaesati cercando di capire come muoverci dentro e fuori la nave, poi con calma iniziammo a legare con tutti quelli che ogni sera erano nella nostra tavolata a cena.
Di un gruppo di quattro coppie genovesi una sedeva sempre di fronte a noi.
Tre ragazze erano molto affiatate e ne lasciavano una in disparte come se la sua presenza fosse sgradita.
Lei era spesso taciturna e scura in volto, era strano vedere una persona che anziché godersi felicemente una vacanza era perennemente sconfortata.
Non ci eravamo ancora ambientati del tutto e avevamo fatto le prime due escursioni da soli noleggiando dei quad.
La terza tappa del viaggio sarebbe stata Mikonos e noi, più che dalla vita mondana, eravamo curiosi di visitare l'isola di Delo e ne parlammo con i nostri commensali.
Le tre civette risposero che stavano andando in vacanza a divertirsi e non erano interessate a templi e statue e vennero assecondate dai loro ragazzi, Vanessa e Luca, questi erano i loro nomi, ci dissero che avrebbero gradito unirsi a noi.

Il mattino dopo scoprì dagli abiti di lui che avevamo la stessa fede calcistica e iniziando a parlare dello scudetto appena vinto ci isolammo dalle nostre compagne.
Vanessa raccontò alla mia lei che Luca si era mollato da poco con la sua fidanzata storica, amica per la pelle delle tre ragazze, per lei e che loro la odiavano per questo.
La stessa cosa me la disse pure lui ma con toni molto più pittoreschi.
La sua ex era al pari di un'ameba a letto e lui l'aveva tradita con Vanessa che al contrario aveva tendenze ninfomani.
Erano solamente trombamici e, nonostante nessuno dei due avesse voglia di legarsi, stavano bene insieme e volevano solo divertirsi e, dato che lui aveva già pagato mesi addietro il viaggio, l'aveva invitata in vacanza.
Io rimasi un po' vago, ebbi paura di correre troppo, era uno sconosciuto e temevo che rivelandogli quello che facevamo nella nostra intimità lui sarebbe andato a dirlo ai suoi amici.

Dovevo prima parlarne con mia moglie e poi capire come muovermi.
Mi disse che, durante la giornata passata con lei, aveva capito che era una ragazza fuori dagli schemi, e che sinceramente gli sarebbe piaciuto combinare qualcosa con loro che erano giovani, belli e simpatici.
Decisi che se ne fosse capitata l'occasione avrei cercato di portare Luca dove volevo arrivare.
Quella sera durante la cena avevamo occhi e orecchie soltanto per loro, mia moglie cercava insistentemente lo sguardo di lui, mentre Vanessa tirò fuori una loquacità e una simpatia fuori dal comune.
Due bicchieri di vino e iniziarono battute osé e doppi sensi, i loro amici non erano tanto partecipi e, appena terminate le portate, andarono via lasciandoci soli.
Uno degli chef compiva sessant'anni e l'equipaggio gli organizzò una festa a sorpresa con tanto di musica e luci stroboscopiche.
Ogni avvenimento sembrava dalla nostra parte, un po' ebbri iniziammo a ballare tutti insieme con mia moglie che cercava il contatto fisico con tutti e tre.
Vanessa fu molto complice mentre lui non capiva se io ci stessi facendo o ci fossi nel non accorgermi dello stroieggiamento della mia compagna.
La vidi chiaramente ravanarle il pacco e lui in risposta le palpò il sedere ma subito la festa finì e, prima di spostarci verso la discoteca, io e mia moglie ci mettemmo d'accordo su come attirarli verso il nostro letto.

Le ragazze camminavano a braccetto con la mente offuscata dall'alcol mentre lui iniziò a comportarsi come uno che sapeva di averla combinata grossa nei miei confronti.
"Luca che c'è? Guarda che non sono mica geloso... Vi ho visto mentre ballando allungavate le mani!"
Glielo dissi ridendo e gli spiegai che non era un problema quello che era successo, anzi, ci sarebbe piaciuto approfondire il discorso.
"Nel nostro rapporto non esiste gelosia, come voi siete trombamici lo siamo un po' anche noi, solo che ci piace giocare anche con altre persone.
Con voi ci troviamo veramente bene e ci piacerebbe scoparvi!"
Non potevo essere più diretto di così.
Non era stupido e sapeva che non stavo scherzando.
Io gli stavo proponendo di scopare mia moglie mentre lui metteva sul piatto una semisconosciuta con cui non aveva un legame affettivo, chi mai avrebbe rifiutato?
Pensava che il problema fosse convincere Vanessa ma non conosceva mia moglie, è disinibita da sobria figuriamoci quando beve!
Le trovammo in un angolo che ballavano come se stessero per scoparsi a vicenda e vedendoci si sussurrarono qualcosa all'orecchio, subito dopo iniziarono a baciarsi divorandosi le lingue.
Scoprì solo dopo che Vanessa era andata a letto con una sua amica ed era bsx convinta, nemmeno Luca conosceva questo suo lato ma non ne fu affatto affranto.
Ci unimmo a loro nel ballo, o meglio, ci unimmo a loro nella lussuria a partner invertiti.
Stavamo prendendo fuoco e decidemmo di concludere la sera stessa.
Mia moglie propose uno scambio separato, lo trovai strano dato i nostri trascorsi, ma volevo scoparmi da morire quella morettina genovese che mi aveva appena impregnato le dita con i suoi succhi vaginali.

Arrivati in camera la spinsi sul muro e, sollevandole la gonna, iniziai a leccarle il buco del culo mentre con le dita le massaggiavo il clitoride.
Era come una fontana, bagnata fino alle ginocchia, e nessuno dei due aveva voglia di perdersi in lunghi preliminari.
Al suo primo orgasmo ci spogliammo e iniziammo subito con una pecorina.
Negli scambi non perdo mai il controllo e chiedo prima alla donna cosa posso e cosa non posso assolutamente fare, ma qui era diverso, il modo in cui spingeva mi faceva capire che le sue natiche avevano una dannata voglia di essere martoriate dal palmo della mia mano.
Spam, spam, spam e i sospiri si trasformarono in gemiti fortissimi, la presi per i capelli e arrivo subito un altro orgasmo.
Era totalmente mia!
Ero arrivato al limite e, per gestire la mia venuta, le aprì le cosce e iniziai a leccarle il clitoride puntandole un dito nell'ano, che scivolò dentro come una lama calda nel burro.
Potevo fare quello che volevo di lei.
Sollevai le sue gambe e iniziai ad incularla e, mentre le mordevo il collo, e iniziò a muoversi al mio ritmo, era una di quelle ragazze che godevano nel culo quanto nella fica, ed io spinsi senza più preoccuparmi di farle male, lei aveva la bocca spalancata e ci lasciai colare più volte la mia saliva dentro.
Era una cosa che mi eccitava da morire ma che a mia moglie faceva ribrezzo, desideravo così tanto farlo che sborrai urlando come un pazzo.

Lei rimase nel letto ed io, uscendo dalla stanza, trovai Luca seduto fuori ad aspettare.
Gli chiesi se fosse andato tutto bene e mi disse che mia moglie era assurda e lui non era preparato a gestire una situazione così.
Tornando in camera lei mi tirò subito nel letto dicendo " Hai conservato un po' di sborra per me? Gli ho fatto un pompino per poi salirgli sopra e quel ragazzino è venuto dopo mezza spinta!".
Non aveva ancora capito la differenza tra un pompino fatto per fare sborrare ed uno fatto nei preliminari.
L'aveva masturbato con forza mentre gli ciucciava le palle e lui non riuscì a trattenersi una volta che iniziò a montarlo come una valchiria.
"Magari domani ti scopo, ora sono stanco".
Non ci cascò e iniziò subito a prendere le ultime energie che mi erano rimaste.
Nei giorni successivi Luca e Vanessa sparirono , li trovammo soltanto a cena ma i loro sguardi evitavano i nostri.
Avevamo stroncato sul nascere una storia destinata a morire, la vacanza finì ed io mi ero nuovamente indebitato con mia moglie.
Ma questa è un'altra storia.










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