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BULL PER UNA DONNA INCINTA 2


di bullboyking20
05.09.2015    |    39.306    |    6 8.6
"Che li prende in bocca tutti e due..."
Dopo il racconto, reale, la prima parte, come Bull di Daniele e Laura (lei incinta) nella mia casella di posta ricevetti i complimenti di Giuseppe. Mi diceva se è tutto vero è bello. Anche io e mia moglie abbiamo fatto un’esperienza analoga. E’ stato bellissimo. Lasciava, inoltre il suo numero di telefono. Lascia passare qualche giorno poi mandai un sms: posso chiamarvi?
Il giorno successivo Giuseppe mi telefonò. Capii che Anna era incinta e adesso, al sesto mese. Questo mi faceva impazzire e sperare di poter tornare, finalmente, a scopare una donna gravida. E’ da aprile, infatti, dopo che Laura ha avuto una deliziosa bambina che hanno chiamato Giorgio, che non scopo più una donna gravida. E’ la mia passione. Per me le donne gravide sono il massimo della sensualità. Le loro tette gonfie di latte, il loro bel pancione, le labbra gonfie della figa mi fanno impazzire.
Giuseppe voleva sapere, capire e probabilmente, sia dalla mia voce, dalle mie parole prese ad avere fiducia.
La fiducia, serietà, testa, pulizia, sono tutto per un Bull. A maggior ragione se si propone per entrare in una coppia in un momento tanto particolare, bello, come quando la lei è in attesa. Credo di avergli dimostrato la mia serietà e allora lui mi ha espresso il suo desiderio: invitarmi a casa loro per scopare, giocare con la moglie Anna che è al sesto mese. A volte, purtroppo, questi sono solo desideri, sogni del marito che non riesce, poi, a convincere la moglie. Meglio non riesce a dimostrargli quanto la ama, a dargli fiducia incondizionata a farle delle carinerie continue come merita. A volte, alle prime armi, i mariti che vorrebbero far scopare la moglie, avere un Bull (toro) si convincono che sia un bisogno della moglie. Non capiscono che una donna può distruggere, anche se timidina, cento maschi ma può anche restare senza cazzi per mesi. Solitamente, infatti, la moglie accetta, anche con entusiasmo il Bull per compiacere il marito, per dimostrargli quanto lo ama. Per fargli capire che lei è sua e che lui, se l’ama, la rispetta, gli da fiducia, può anche farla “usare” da un altro. Queste coppie non sono composte, infatti, da un marito cornuto e da una moglie troia. Sono coppie affiatate, innamorate e complici che giocano. Il Bull deve sapere tutto questo e restare nell’ambito del gioco dove lui, in definitiva, è un oggetto di piacere. Terminato il gioco, anche se c’è stato turpiloquio, se si è trattato la lei come una vacca da monta e il lui come un gran cornuto deve esserci rispetto, gratitudine e soprattutto la massima riservatezza. Mi considero un Bull serio e con un po di esperienza. Giuseppe avendo sentito, istintivamente, che poteva fidarsi, mi confidò che erano alle prime armi, che aveva un forte desiderio che io scopassi sua moglie per poter giocare con lei con un altro uomo. Desidererebbe fare la doppia nonostante la preoccupazione del grosso pancione di Anna. Non avevano mai giocato con altri prima che lei fosse gravida ma poi, dopo alcune visite da un ginecologo lei gli chiese il favore di accompagnarla. Lui l’accompagnò. Il dottore era serio e professionale e restò alla scrivania, con la coppia seduta davanti, mentre faceva tutte le domande di rito pur conoscendo già quella paziente.
Dopo il colloquio invitava Anna ad andare dietro il paravento, spogliarsi e sedersi sulla sedia ginecologica. Lei si apprestò a seguire le indicazioni. I due uomini restarono un po di tempo a chiacchierare. Poi il dottore si avviò verso il paravento ma chiamò anche Giuseppe. Giuseppe vide la moglie con le gambe aperte, figa gonfia e ben in mostra come può essere e deve essere in mostra seduta su una simile sedia. Si eccitò subito anche se quella bella donna di 35 anni era sua moglie. Non aveva mai calcolato il fatto che un uomo, il medico è comunque un altro uomo, potesse vedere la sua Anna in quell’intimità, a figa aperta, completamente nuda. Si eccitava a questo pensiero e il medico, nella sua mente, scompariva e restava solo un altro maschio. Un maschio che guardava la figa gonfia di sua moglie, che l’accarezzava, che l’apriva, che vi guardava dentro. Il cazzo di Giuseppe era durissimo e ben volentieri si avvicinò alla moglie come lei desiderava per stringergli una mano per far sentire al marito il suo amore anche con quel gesto dolce mentre un altro maschio gli guardava e accarezzava la figa. L’eccitazione di Giuseppe cresceva e iniziò a strusare la mano della moglie sul suo cazzo. Il medico continuava a visitare, guardare la figa gonfia ma evidentemente si accorse di quei gesti tra moglie e marito e si fece più audace. Con una mano guantata allargò la figona gonfia e poi prese ad accarezzarla con un dito. A spingere anche un dito dentro. Giuseppe era eccitatissimo e meravigliandosene sia del suo comportamento che quello della moglie si slacciò i pantaloni e mise il cazzo svettante in mano alla moglie che prese ad accarezzarlo, menarlo. Il medico cercò lo sguardo del marito per avere l’assenso. Lo ebbe e prese, in ginocchio a leccare la figa della sua paziente. Anna gemeva e gli parve naturale iniziare a poppare il cazzo del marito. Anche il medico, intanto si era calato le braghe mostrando un cazzo ragguardevole e duro. Prese a scopare con dolcezza Anna che gemeva e succhiava con voracità il cazzo del marito. La figa era bagnatissima ma Anna confidava al marito di sentire molto il gran cazzo del medico. Gli piaceva. Il medico, poi, per non sborrare tolse il cazzo dalla figa e si avvicinò anche lui alla bocca di Anna che ora, con la lingua e la bocca poteva correre da un cazzo e l’altro per leccarli, succhiarli. La posizione non era delle più comode per lei e per loro e allora il medico la fece alzare e la condusse su un predellino della bilancia. Il suo pancione seppur di quattro mesi era molto pronunciato e le sue grandi tette ancora più grandi, gonfie con i capezzoli irti. Era eccitata e ora aveva due cazzi da sbocchinare con i due maschi in piedi al suoi fianchi. Avrebbero potuto tanto era l’eccitazione, sborrare subito ma Giuseppe voleva scopare la moglie davanti ad un altro uomo. Anna fu posta, nuovamente, sulla sedia e ora era il marito che la scopava con foga trovando una figa fradicia di umori. Il medico si faceva poppare il cazzo e dimostrava con gemiti di voler sborrare. Lo fece e poi seguito da Giuseppe che aveva tolto il cazzo dalla figa della mogli sborrò in bocca alla paziente. Anche il marito sborrò subito dopo per poi prendere a baciare la moglie e gustare il sapore delle due sborrate. Anna, seppur, a detta del marito, ingorda di sborra, con le due sborrate, molto abbondanti, quasi ebbe, ingoiandola tutta un conato di vomito ma poi deglutì tutto con piacere. Lo stesso gioco, a detta di Giuseppe, avvenne un’altra volta con il medico. Ora Giuseppe, però, vorrebbe giocare nel proprio letto e avere un Bull che li frequenti regolarmente almeno sino al parto. Me lo ha proposto e spero sia vero. Per intanto gli ho inviato le mie foto, il mio profilo e lui ha fatto altrettanto con le foto della moglie anche se scattate quando non era incinta. In una posa lei gli succhia il ragguardevole cazzo mostrando il suo meraviglioso culo. In un’altra posa lei è coricata e ha un corpo magnifico con una bella figa la cui peluria è stata disegnata dal rasoio. Le sue tette sono magnifiche. Ricordando i piaceri provati nello scopare, inculare, giocare con donne gravide muoio dal desiderio di vederla con il suo bel pancione, la figona gonfia, le tette grosse a dismisura per il latte che inizierà, ora al sesto mese, ad avere. Spero che Giuseppe, senza forzature, mi chiami. Immagino il momento in cui sarò in casa loro. Poter abbracciare subito Anna, baciarla, spogliarla e farmi spogliare. Accarezzarla tutta, palparla con il marito. Accarezzarle il pancione per poi leccargli lungamente figa e buchetto del culo. Bello vedere anna, con il pancione, le sue tette gonfie che sbocchina il mio cazzo elegante di 21 cm insieme a quello del marito. Che li prende in bocca tutti e due. Bello, con dolcezza, come desidera Giuseppe fargli la doppia con il mio cazzo in figa e quello del marito in cula. Bello metterla al centro dell’attenzione, accarezzarla, leccarla, farla godere con due scopate con cazzi diversi e poi insieme sborrargli in bocca e baciarla, abbracciarla. Terminato il gioco, come mi ha proposto Giuseppe, mi fermerò a cena con loro sperando poi, nel viaggio di ritorno, di essere ancora chiamato e poterla, nelle volte successive, sino al parto, scoparla, incularla, mungere. Dai Giuseppe chiamami. Ciao..
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