tradimenti
Concerto di piazza

08.05.2023 |
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"C' era un casotto adibito al ripostiglio delle scope dei netturbini..."
Questo racconto era stato pubblicato con il vecchio profilo “ sticchionedicoppia” e ritrovandolo salvato da qualche parte, lo ripubblico in questo nuovo profilo “ culobello70” anche perché, in buona sostanza, nulla è cambiato, GIOVANNI
Sono Giovanni, sono bsex e con Giusi ci amiamo molto e abbiamo costruito nel tempo un grande rapporto di sintonia di stima reciproca e rispetto ma anche di grande trasgressione essendoci ritrovati e conosciuti come grandi porcelli e troie finite. Giusi quella sera aveva deciso di andare a Luminusa, un paese non molto lontano da quello dove abitiamo, con il marito e la solita coppia di amici che era la sola di cui il Gran Cornuto (da ora in avanti l’abbrevieremo con G.C.) del marito si fidava. Il motivo era uno dei soliti concerti di piazza di un altrettanto solito cantante alla moda che in quel periodo di mezza stagione estiva erano chiamati nei paesini dell’entro terra e del litorale siciliano per sagre e feste patronali. Io non potevo andare perché se per puro caso il G.C. mi avesse visto nella stessa piazza o anche nello stesso paese, avrebbe tenuto l’inferno all’amore mio arrivando perfino a costringere tutta la comitiva ad un affrettato quanto indesiderato ritorno. Non sarebbe stata la prima volta, era già accaduto un’ altra volta in un’altra occasione.
Quindi rimasi a a casa ma pensai che ugualmente dovevo far sentire la mia vicinanza al mio amore e far crescere ancora le corna al G.C. Abitava a Luminusa tale Martino, una persona con la quale avevamo avuto diversi incontri trasgressivi e ficcaioli. Martino a Giusi gliela aveva ficcata molte volte e in ogni buco e a dirla tutta in quelle occasioni l’aveva anche messa nel culo diverse volte anche a me con grande soddisfazione sia mio che di Giusi alla quale piaceva molto assistere e facilitare che me la mettessero nel culo e soprattutto da Martino perché dotato di una minchia eccezionalmente lunga e grossa e molto duraturo. A Giusi piaceva molto mettersi a 69 con me e sotto il mio culo e assistere da pochi centimetri alla mia inculata. In particolare le piaceva molto uscire la minchia del ficcatore di turno dal mio culo mettersela in bocca succhiarla per un po’ e poi rimettermela nel culo tutta intrisa della sua saliva. Giusi non aveva il numero di Martino perché mi piaceva tenere io i rapporti di ficco con altri uomini e quindi sempre chiedendo il parere a Giusi organizzavo io gli incontri. Questo ruolo di moderno ruffiano mi intrigava molto e mi piacevepa che Giusi me lo ripetesse sempre. Pensai quindi di organizzare un incontro “ al buio” senza cioè che Giusi sapesse o potesse immaginare niente essendo sicuro che lei avrebbe gradito la sorpresa e avrebbe pensato che il regista di tutto ero io. Chiamai Martino che nonostante fosse uomo di poche parole (!) mi fece tanta festa al telefono sperando in cuor suo che dovessi comunicargli l’organizzazione di un classico incontro a tre. Gli dissi che si trattava pur sempre di un incontro ma che stasera per lui sarebbe stato un incontro diverso, gli dissi : “ stasera al concerto nella Piazza del tuo paese ci sarà Giusi , ma stai molto attento perché c’è anche il marito oltre che una coppia amica. Cercala tra la folla te la ricordi bene , non ti sarà difficile trovarla, se ti fa piacere cerca in tutti i modi di avvicinarla incuneandosi tra la folla in modo da andare a posizionarti vicino a lei e così ti fai riconoscere ma sempre stando molto attento ai movimenti del G.C. e con la scusa della calca e della ressa le fai ricordare la tua minchia. Magari se hai possibilità chiedile di potersi assentare per via di un improvviso bisogno e di portarla nel bagno di qualche bar vicino. Gli raccomandai ancora grande attenzione perché il G.C. si comportava esattamente come si comportano i Cornuti che “ taliano” e “si guardano” continuamente. Ma nello stesso tempo gli raccomandai di insistere più che poteva per portare in porto l’operazione. Martino si dichiarò felice dell’incarico ricevuto non fosse altro perché il ricordo delle cosce delle minne, dello sticchio e soprattutto del culo di Giusi che la sua potente minchia aveva esplorato in lunco e in largo lo eccitava al solo pensiero. Mi disse che si sarebbe preparato adeguatamente per portare a compimento “ li lavoro” e io gli suggerii di non mettere “ mutanne” e di indossare pandaloni con il tessuto più fine possibile in modo da rendere più reale un eventuale approccio. Lui mi disse che la cosa più importante era riuscire a localizzare Giusi nel più breve tempo possibile di modo da vere più tempo per avvicinarla e per farlo mi chiese l’autorizzazione di potersi servire di un paio di suoi amici che lo avrebbero aiutato a scandagliare la folla in piazza alla “ricerca della femmina” . Il progetto mi piacque molto pensando che quella grande Troia del mio amore a un certo punto si sarebbe resa conto di trovarsi circondata da minchie dure desiderose di lei e avrebbe sentito le attenzioni di più mani incuneate tra le sue cosce che con diversi modi e da diverse direzioni l’avrebbero insidiata palpata strusciata schiniata e che certamente lei da Grande e Consumata Troia qual’ è, avrebbe non solo facilitato il compito ma anche reagito con suo grande piacere e godimento. Io sapevo di come fosse stata vestita Giusi perché prima di uscire il mio amore mi invia sempre le foto di quelli che tra di noi chiamiamo scherzando “ paramenti “ e anche a lei avevo ordinato di non mettere “ mutanne” di modo da avere lo sticchio e li culo libero da potere esibire in qualsiasi momento e di potere accogliere eventuali cazzi che si fossero presentati, ed ero certo che lei avesse eseguito. Le avevo raccomandato di mettere una gonna in particolare con dei bottoni su davanti in modo da dare adito a possibili esplorazioni. Feci una attenta descrizione a Martino di come era vestita Giusi che per l’occasione aveva indossato una camicia rossa e quella gonna blu raccomandata. Martino giro’ la descrizione ai suoi amici che ancor prima che la gente già presente in piazza diventasse folla cominciarono a disporsi in luoghi strategici per potere controllare meglio l’arrivo del mio amore. Uno dei segugi, tale Calogero, appostatosi proprio vicino il palco da dove da lì a poco si sarebbe esibito il cantante e che aveva una posizione preminente rispetto al resto della piazza, vide arrivare queste due coppie con una delle signore vestita come da descrizione, difficile sbagliarsi : una camicia rossa ed una gonna ampia blu abbottonata sul davanti non era facile che l’avesse un’altra persona. Dette subito l’allarme a Martino e all’altro segugio, tale Michele , comunicando la posizione della più che probabile anzi quasi sicura preda. Martino e Michele cominciarono a confluire verso il punto della piazza comunicato che era abbastanza vicino ad uno dei bar più frequentati del paese. A Martino non sembrava l’ora di riconoscere Giusi e farsi riconoscere a sua volta da lei.
Giusi.
Faceva molto caldo quella sera .La gente era accalcata per assistere al tanto aspettato concerto che avrebbe concluso i festeggiamenti del patrono del paese. Eravamo arrivati abbastanza presto e ancora non c’era molta gente nella piazza. Alcuni gruppi di giovani parlavano a voce alta muniti tutti di innumerevoli bottiglie di birra . Mi davano un enorme fastidio perché pensavo che a loro non interessava nulla del concerto e ne avrebbero disturbato sicuramente l’ascolto . I ragazzi nonostante i miei sguardi di rimprovero continuavano a parlare a voce alta ed a sghignazzare .Non avevano il minimo interesse per il concerto. Mi ritrovai ,chissà perché, a pensare se a Giovanni potesse saltare in mente di mettermi al centro delle attenzioni goderecce e ficcaiole di un gruppo di giovinastri del genere.
Ma rinunciai subito alla prospettiva : il mio Amore Grande pure essendo il Grande Porcone che è e che non ne lascia indietro una, conosce esattamente i miei gusti e di conseguenza sceglie la " roba " migliore x me .....non mi lascerebbe mai con gente che sa non piacermi. Sa che la sua bagascia gode da vera troia soltanto se attratta da uomini maturi e seri e sessualmente dotati e quindi quei giovani non c' entravano nulla con un eventuale “regalo del MIO AMORE. Ma qualcosa di non misurabile mi faceva intuire che quella torma di ragazzi cazzuti poteva entrare nel mio prossimo futuro' e non solo lì. L’aria si faceva ancora più pesante : troppo caldo, troppa gente, non c' era un filo di vento. Avevo paura di svenire e così dissi a mio marito e al resto della combriccola che mi allontanavo in cerca di un po’ d’acqua e di un po' di refrigerio cercando un posto dove potere respirare un po’ di aria fresca. Entrata in un bar comprai una bottiglietta d' acqua frizzante ed uscii sostando sul piazzale x pochi minuti. Mi sentivo osservata , tanti occhi erano puntati sulla mia scollatura quasi scandalosa che in maniera generosa offrivo alla vista e non solo alla vista di tutti coloro che ne avessero avuto voglia. Un tale con la faccia molto buffa e dall' aspetto rude ma molto maschio sussurro' : “ mi ci mpilassi la minchia mizzu a ssi minni !!!” Io lo guardai fingendomi scandalizzata da tanta volgare franchezza, ma non era vero. A me e al mio amore piaceva molto parlare osceno e sentire questa modalità’ molto schietta mi fece già bagnare lo sticchio. L' idea che questo illustre sconosciuto potesse " minarsela " pensando alle mie generose minne mi faceva impazzire .L' idea che l' indomani avrei raccontato il tutto al mio Grande Amore mi faceva eccitare e sbrodolare lo sticchio. Decisi quindi di andare avanti : con la testa gli feci cenno di seguirmi. Facendo un po’ di strada verso il palco e la folla e voltandomi ogni tanto indietro per essere sicura che il tale mi seguisse, a un certo punto mi fermai proprio davanti a lui, mi chinai x allacciarmi la scarpetta sbattendogli quasi il mio culo in faccia .La gonna era trasparente, mi si vedevano le natiche e soprattutto il buco del culo . Il tale, che già era a pochi passi dietro di me, mi si avvicinò lentamente fino ad aderire sfacciatamente al mio culo così oscenamente offerto. Sentivo la sua minchia già tranta strusciarsi nel mio culo volendosi incuneare tra le natiche, ma eravamo troppo esposti e quindi mi allontanai facendogli ancora segnale di seguirmi per appartarci in un posticino che avevo notato dietro il palco .C' era un casotto adibito al ripostiglio delle scope dei netturbini. La porta era socchiusa. Non esitai un attimo a portare quel tale dentro.Voleva baciarmi in bocca e per un attimo avrei voluto acconsentire sentendo già il piacere della sua lingua entrare nella mia bocca e frullare insieme alla mia. Ma pensai che il bacio era l’ultimo baluardo corporeo di fedeltà che mi legava al mio amore nel senso che tutti potevano farmi tutto tranne che baciare che concedevo solo a lui. Lo respinsi decisamente girandomi di spalle e dandogli il culo. Mi baciava il collo e l’attaccatura dei capelli sulla nuca che mi faceva impazzire. Mi misi a pecorina sollevai la gonna ed allargai il mio culo. Sculettavo in continuazione con movimenti delicati andando a tempo di musica. Il tale fermò il mio culo e leccatosi il dito medio me lo infilo ' tutto con assoluta decisione come piaceva a me senza alcun preavviso. Io mi infilavo le dita nello sticchio e poi gliele porgevo dietro e me le facevo leccare . Ad un certo punto questo momento di grande erotismo fu improvvisamente interrotto : sentimmo dei rumori. Erano dei ragazzini che schiamazzavano . Senza dir nulla andai via . Il tale rimase in quel posto, penso se la sia sia minata in modo forsennato .Era troppo eccitato e in cuor mio speravo che non se la fosse minata e avesse sborrato.Peccato non gli vidi la minchia ma era caldissima e, valutai ,doveva essere di grandi dimensioni. Speravo di potere approfondire la sua conoscenza da li a poco, sfruttando una altra occasione che non sarebbe mancato a me di creare. Di una cosa ero certa è che il tale non mi avrebbe perso di vista e sarebbe rimasto nelle mie immediate vicinanze cercando di concludere con una sonora sborrata l’avventura iniziata. I coglioni durissimi e pieni di sborra lo avrebbero torturato per tutta la serata e il ricordo del suo dito che scrafuniava il mio culo gli sarebbe stato difficile da dimenticare. Anche per me devo confessare il suo dito medio nel culo infilato come piace a me e cioè a “strasatto”, all’improvviso ,in modo repentino quasi con violenza era un ricordo bellissimo da far continuare in tutti i modi.
Ero eccitata , molto eccitata ma dovevo andar via .Quel gran cornuto di mio marito non vedendomi in giro, doveva essere x forza furioso per la rabbia. Raggiunsi la compagnia ma prima di fare ciò diedi un' occhiata veloce al Nostro Cellulare. ...un telefonino segreto che abbiamo io ed il mio Amore.
" Ti piacquero i maschi giovani cazzuti con in mano le birre " ? So benissimo che preferisci altro. ...Volevo farti un regalo insolito Amore mio. Spero tu abbia gradito”. Rimasi di stucco . Avevo intuito ma avevo subito cambiato registro. “Mi sorprendi sempre” , risposi in maniera frettolosa. Raggiunta la compagnia notai che anche il cornuto non c'era ,si era allontanato insieme all' amico perché avevano sentito l' allarme di un' auto .Sospettosi che l' auto fosse proprio quella dell' amico si erano allontanati insieme. Non nego affatto di essermi sentita libera , di essermi sentita una grande dominatrice. La regina incontrastata del sesso pronta a farsi inculare da quei cazzutissimi giovani , tutti nel mio culo in un sol boccone. Avevo lo sticchio bagnato e mi sentivo in quel momento capace e desiderosa di ospitare tutte insieme le minchie di quei ragazzi. Mary ..scusami tanto devo allontanarmi nuovamente. .ho dimenticato il borsellino da qualche parte. ...La mia amica non era molto attenta , parlava con due compaesane presenti anche loro x il concerto. In fretta e furia sfiorai con le mani le minchie dei ragazzi e feci loro l' occhiolino. Mi seguirono immediatamente. In fondo alla stradina dietro il palco c' era Martino con la portiera della macchina aperta. .Era li' ad aspettarmi , ad aspettarci ...Anche se Giovanni non c 'era fisicamente sapevo che sarebbe stato con me mentre l' allegra brigata mi sfondava in maniera selvaggia.
Martino , si era lui , x un attimo non l' avevo riconosciuto. Era diverso dal solito, capelli quasi rasati , indossava una camicia bianca di lino e dei pantaloni molto larghi in un tessuto tipo lino che lasciavano intravedere la minchia già " tranta " doveva essere senza intimo il porco. Quante ne avevamo combinate con Martino. ...Ricordo perfettamente una sera quando io insieme al mio AMORE andammo a trovarlo nel suo ufficio .Fu la nostra prima volta. Mi colpi' molto Martino: dolce, delicato, timido .Un cucciolo docile, pronto ad obbedire a tutte le nostre voglie di sesso. La prima volta che lo incontrammo ci sfondo' il culo a entrambi .Io ed il mio Amore messi a pecorina e mentre Martino ci sfondava i culi alternando colpi di minchia ora a me ora a lui, noi ci baciavamo con infinita passione .Fu un momento magico che non svanira' mai dalla mia mente. Un momento supremo di condivisione : io ed il mio Amore accomunati dal piacere fisico e dalla tenerezza infinita che ci lega.
“Ciao Giusi , come stai ? Ti trovo bene. Accomodati in macchina” e aprendo la portiera della macchina mi fece salire in macchina accompagnando con le sue mani il mio culo. Salita in macchina divaricai completamente le cosce.Rivolgendomi a Martino gli dissi : vieni , annusa il mio sticchio, è già bagnato, leccalo , e poi sfondami con la tua minchia favolosa . I tuoi amici faranno il resto. Mi sfonderanno il culo e mi sborreranno dentro. Martino non resistette, non riusci' a fare ciò che gli avevo chiesto e preso dalla foga non mi lecco’ ma mi sfondo' lo sticchio direttamente. Mentre Martino mi sfondava lo sticchio ed io godevo come una troia vedevo che i ragazzi entravano i macchina .Erano eccitatissimi e con le minchie di fuori se la minavano . C’era tra gli altri un biondino molto delicato e raffinato quasi effeminato doveva essere gay, che comincio’ a mettere la minchia del ragazzo più robusto in bocca .Succhiava quella grossa minchia in maniera strabiliante .Era uno spettacolo vederli " TROIEGGIARE " .Martino non resistette oltre e mi sborro' con grandi e potenti getti caldi che sentii tutti distintamente pur nel mio sbrodolante sticchio. Io invece non riuscii .Avevo goduto da gran vacca quale sono ma non avevo raggiunto l' orgasmo.Avevo dominato il mio istinto che era quello di sborrare ma non potevo perdermi di l' occasione di farmi " scassare " da quei ragazzi. Forse la mancanza fisica del mio amore costituiva un sottile impedimento? In effetti era la prima volta che me la facevo ficcare da uomini senza la presenza del mio grande amore dal giorno in cui ci dichiarammo amore devoto e incondizionato e ci promettemmo di amarci per il resto della vita.
Ma cercai in tutti i modi di risollevarmi e di ricercare di sborrare in modo da poterlo raccontare al mio amore.
“Bel biondino togli la bocca dalla minchia di questo bel figliolo e leccami il buco del culo, invece” Ordinai al ragazzo. “È ancora caldo e largo ,poco fa un tale che era pure brutto me lo ha allargato e riscaldato x bene ed è quasi pronto per accogliere intanto il cazzo di questo giovane”. Il ragazzo obbedi' immediatamente. Mi girai di spalle sul sedile della macchina e mi misi a pecorina con tutto il mio culo e sticchio in piena vista ,“sbarracati”, mi allargavo il buco del culo e sentivo la lingua del ragazzo leccarmi , a volte entrava anche la lingua .Alternava la lingua con le dita e contemporaneamente il ragazzo più robusto mi leccava il collo e mi spremeva i capezzoli. “ Cosa aspetti a ficcarmi la tua minchia dentro ?? Ho entrambi i buchi caldi e pronti” . Scegli tu !!! Il biondino mi allargava il culo ed il grassottello cominciava a sferrare colpi decisi e terrificanti allargandomi lo sfintere. Il biondino leccava contemporaneamente il buco del culo e la minchia del grassottelo che lo pompava con sempre maggiore forza e intensità provocandomi un crescendo di piacere che si trasferiva direttamente al mio sticchio famelico che, paradossalmente in quel momento pur con tutti quei cazzi a disposizione era incredibilmente vuoto. Continua con la seconda ed ultima parte : Giusi . Ci piace ricevere , oltre che “colpi di minchia” anche commenti spinti e suggerimenti. Ringrazio anche la redazione per avere evidenziato errori nella formattazione .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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