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Due belle Signore


di 50ennevolante
25.10.2016    |    12.627    |    2 9.4
"Usciamo allegri ed eccitati, loro due brille, Katia nel parcheggio ridacchia senza sottrarsi ad una mano di Ciro che gli artiglia una natica dicendo con..."

Avventura che capita per caso una sola volta nella vita. Anno 2002, primavera. Tragitto in treno da Roma a Milano per lavoro, sono con un amico e collega, rimarremo due settimane in un Hotel zona Nord del capoluogo lombardo. Sull’Intercity ci troviamo seduti di fianco a due belle eleganti signore lombarde, una mora ed una bionda. Stanno rientrando a casa dopo due giorni a Roma per lavoro anche loro, un corso di aggiornamento presso la sede centrale dell’ente pubblico per cui lavorano. Sono vicine alla cinquantina (48 e 47 anni) ma hanno due bei fisici che si fanno notare, formose ma non vistose allo stesso tempo. Le chiamero’ Linda e Katia, i loro veri nomi non posso riportarli. Io (Carlo) e Ciro, il mio collega, allora 40enni e fisicamente prestanti grazie allo sport praticato e lavoro all’aria aperta, iniziamo ad attaccare bottone, io piu tranquillamente con la mora (Linda), Ciro in modo piu sfacciato con la bionda (Katia). Dopo le presentazioni ed immancabili spiegazioni sul lavoro che ci porta in giro (siamo militari, e la nostra specializzazione spesso fa colpo sulle donne) i discorsi scivolano sulla vita coniugale e sul tempo libero. Sono due signore sveglie, dagli sguardi e sorrisini che si scambiavano durante il tragitto fino a Firenze, avevano perfettamente capito che ci stavamo provando, e che fossero sposate, come noi due del resto, non era certo un ostacolo al nostro gioco di farle cadere in tentazione. Tra Firenze e Milano il ghiaccio era rotto e le battute erano diventate provocanti, cosi’ oltre a scambiarci i numeri di telefono, io e Ciro le invitiamo a cena la sera. Katia accetta quasi subito, da sola a casa con marito fuori per lavoro e figli indipendenti , Linda e’ indecisa, non sa come dire al marito che la sera sarebbe stata fuori a cena dopo due giorni via per lavoro. Katia, la piu’ scatenata delle due a dispetto della sua aria da signora perbene, gli propone di rimanere da lei a dormire, dira’ al marito che devono finire il lavoro che stavano facendo a Roma per il giorno dopo, passera’ lei a prenderla cosi salutera’ anche il consorte che conosce. Alla fine Linda cede, telefona al marito che fortunatamente non fa storie e cosi ci lasciamo a Milano Centrale dandoci appuntamento all’Hotel dove io e Ciro siamo alloggiati, loro verranno in macchina a prenderci. Alle 8 di sera io e Ciro siamo pronti, lui e’ infoiato e mi dice senza giri di parole che cerchera’ di portarsi Katia in camera dopo cena, l’idea di montare una signora lombarda con marito da fare bello cornuto lo fa imbufalire. Anche io ho le stesse idee nei riguardi di Linda, anche se mi sembrava quella delle due poco convinta della serata. Arrivano a prenderci, eleganti con gonna sopra il ginocchio e tacchi a spillo, ed alle 20.30 siamo in una buona trattoria a 15 minuti dall’Hotel. Dopo un paio di bicchieri di vino freddo e frizzante, anche Linda si lascia finalmente andare ed insieme a Katia, palesemente eccitata dallo sfacciato corteggiamento di Ciro, iniziano a comportarsi da femmine maliziose, con i freni inibitori che, dopo la seconda bottiglia di vino a fine cena, sono palesemente rimossi per tutte e due. Usciamo allegri ed eccitati, loro due brille, Katia nel parcheggio ridacchia senza sottrarsi ad una mano di Ciro che gli artiglia una natica dicendo con vocina soave “Ma cosa fa’, sono una signora sposata”. Tutti sappiamo bene come proseguira’ la serata. Linda sale in macchina davanti con me, Katia mi ha chiesto di guidare perche’ brilla, in realta’ lei e Ciro hanno altro in testa. Sul sedile posteriore, mentre io faccio manovra e mi avvio, sotto gli occhi eccitati di Linda che osserva esclamando “ma cosa state facendo li dietro!”, Ciro ha sfacciatamente tirato fuori la sua notevole nerchia mettendola nelle mani di Katia, che con gridolini di finta ritrosia inizia a menarla vigorosamente mentre le mani di lui la prendono sulla testa e la tirano verso la cappella per iniziare un selvaggio ed eccitante pompino. Linda mormora frasi sconnesse di scandalo e libidine insieme ma non stacca gli occhi dalla arrappante scena della sua amica con la bocca piena di una grossa verga maschile, ed io decido che in albergo ci arriveremo con 10 minuti di ritardo. Parcheggio dopo neanche un km in una piazzola al buio della strada provinciale, e faccio lo stesso con Linda. Mentre dai sedili posteriori arrivano le frasi sconce di Ciro che insulta il marito di Katia preparandosi a sborrare in bocca a sua moglie, io abbasso i pantaloni e senza doverla incitare, mi ritrovo le mani di Linda sulla mia verga e subito dopo le labbra umide e calde sulla cappella. Inizio anche io ad insultare la signora ed il secondo cornuto della serata, mentre allungo le mani sul culo e tette della bella manza lombarda. “Questa maiala e’ bagnata fradicia, la rimando a casa dal marito piena di sborra napoletana!” urla Ciro mentre vedo le sua mani infilate fra le cosce di Katia, che si dimena e succhia voracemente la bega terrona che gli riempie la bocca. Linda non e’ da meno, con una mano mi stringe le palle mentre la sua bocca va su e giu’ sulla mia asta turgida. Anche lei e’ abbondantemente bagnata tra le gambe, verifico con una mano infilata nelle coulotte che indossa sotto la gonna e poi senza preavviso gli affondo due dita nel foro anale, facendola protestare. “Porco, mi fai male, il culo no, non lo do neanche a mio marito!”. La frase di Linda fa sbuffare di foia Ciro che inizia a sborrare urlando nella bocca di Katia “Siiii, le inculeremo queste troie lombarde, bevi maiala che in albergo poi ti sfondo il culo prima di sborrarti in fica! Bevi maiala !!”. Le urla di Ciro riempiono l’abitacolo, Katia ingoia con cura la pisciata di sperma che lui sta scaricando tenendola per la testa, poi libera un attimo la bocca dicendo “ Linda fallo venire in bocca!!! E’ la macchina di mio marito, non fargli sporcare i sedili, si potrebbe notare!” Se le urla di Ciro mi avevano eccitato, la frase di Katia era una frustata di libidine perversa. “Hai sentito maiala sposata? Non vorrai che il marito di Katia scopra cosa e’ successo qui in macchina !! Ingoia tutto !!!!!! Bevi cagna lombarda!!!!” urlavo e spingevo nella bocca di Linda la mia bega gonfia, incitato da Ciro ad affogarla di sborra. Lei strabuzzando gli occhi e mugulando ha iniziato a deglutire, mentre anche Katia, leccandosi le labbra sporche dello sperma di Ciro, guardava eccitata la scena. Dopo alcuni minuti di urla nostre e ansimi delle due signore, il selvaggio doppio ingoio era terminato, la macchina perfettamente pulita per la soddisfazione di Katia, con Linda stralunata che si ricomponeva dicendo “Siete dei maiali, Katia cosa ci faranno stanotte, io non prendo la pillola e tu? Hanno due cazzi enormi, e sborrano tanto. Dovete stare attenti a non godere dentro, avete capito?” continuava a dire senza rendersi conto di quanto ci stava eccitando quello che diceva. Katia aveva la faccia da maiala perversa, mentre arrivavamo all’albergo dopo esserci ricomposti, rispose a Linda “Hai ragione, non devono venirci dentro, troppo rischioso, avete capito tutti e due? Siamo signore sposate, trattateci come si deve !” altra frase che ovviamente per me e Ciro era un incitamento alle piu perverse idee di cornificazione dei due ignari mariti assenti. Prese le chiavi delle stanze, guardati con invidia dal portiere di notte che aveva capito cosa sarebbe successo alle due belle signore che aveva visto entrare con noi, siamo andati nelle nostre camere attigue salutandoci con frasi cariche di foia animale e con l’ultima frase rassicurante di Katia a Linda “Se gli diamo il lato b vedrai che non ci riempiranno il ventre, questi maiali a cui piace cornificare si divertono sodomizzando!” Credo di essermi divertito di piu io con Linda, continuamente presa a ricordarmi cosa non dovevo fare mentre lo facevo senza ritegno, di Ciro con Katia che si e’ lasciata fare di tutto senza nessuna protesta. Dentro la stanza ho denudato Linda mentre limonavamo animalescamente, abbiamo iniziato un eccitante 69 con le mie dita ad artigliare le splendide natiche e penetrare il foro anale, incurante delle sue proteste. Dalla stanza di fianco sentivamo i rumori ovattati di Ciro che montava Katia, con frasi ben distinte che mi facevano capire cosa stava facendo il porco, nulla che non abbia poi fatto anche io a Linda. Mentre ero piantato nella sua fica bagnata e vogliosa e la montavo con forza, abbiamo sentito l’urlo eccitato di Katia mentre veniva penetrata analmente. Ho girato Linda a culo in aria alla pecorina, e lei “Non nel culo, sei troppo grosso, bevo la tua sborra ma no nel culo!”. Per tranquillizzarla sono affondato ancora nella sua fica mentre le mie dita continuavano a profanare lo sfintere. “Se non mi dai il culo ti sborro nella fica, lurida vacca! Mi diverto ad ingravidargli la moglie al cornutone!” l’ho minacciata bloccandola con il peso del corpo a pancia in giu sul letto. “No porco non farlo!!” “voglio il tuo culo troia!!” gli ho detto alla fine estraendo il cazzo durissimo dalla fica ed iniziando a spingere con forza sul foro anale, bloccando i movimenti di lei che urlando cercava di sottrarsi. Il suo dimenarsi alla fine mi ha agevolato, la cappella e’ entrata subito nel buco allargato dalle mie dita, il resto della nerchia abbondantemente lubrificata dai suoi umori vaginali a quel punto e’ affondata per la spinta decisa che per eccitazione ha accompagnato il suo urlo di protesta “Noooo, porco, ahaaahaaaaa sei grossooo, aiuto noooooo mi sfondiiiii!!!” Era fatta. Schiacciata sotto di me, incapace di sottrarsi bloccata dal mio peso, aveva rilassato un attimo i muscoli anali ed ero dentro. Che goduria! Avevo il mio randello di carne piantato nello stretto budello anale di una bella signora con culo da favola che si dimenava ansimando sotto di me, mentre urlavo quanto era maiala e quanto cornuto suo marito, mentre ad ogni colpo sentivo cedere sempre di piu’ la stretta del suo canale retto sulla mia mazza. Katia stava subendo lo stesso trattamento dal lato opposto del muro, ma lei incitava Ciro a pompare, l’astinenza sessuale a cui il marito la obbligava da tempo la rendeva una vera vacca appena poteva sfogare le voglie accumulate. Urla di goduria perversa e frasi sconce hanno accompagnato le due lunghe monte anali nelle due stanze vicine, fino alla identica conclusione. Ciro ha fatto quello che aveva preannunciato prima di entrare in stanza, con eccitazione barbarica ha tolto il cazzo pronto a sborrare dal culo di Katia, senza riguardi lo ha infilato in fica e piantato bene in fondo ha allagato di sperma la vagina della signora lombarda accompagnando il tutto con sculacciate sulle natiche e sconcerie che vi lascio immaginare mentre lei gli diceva eccitata che era un porco terrone. Linda invece la sborrata in fica l’ha presa dimenandosi e scalciando, prima supplicandomi di uscire e poi insultandomi quando mi sono ben guardato dal farlo ed ho scaricato fino all’ultimo schizzo dentro il suo ventre ancora fertile, grugnendo di libidine per quello che facevo approfittando dell’orgasmo che lei stava avendo e che l’ha resa incapace di sottrarsi, in preda ai movimenti incontrollati del suo corpo che godeva. Una delle sborrate piu goduriose e abbondanti che ho mai messo dentro una femmina. I suoi gemiti di protesta spezzati dagli ansimi dell’orgasmo erano una fonte di libidine animale, sbavavo per gli stimoli che la mia verga riceveva dai muscoli vaginali che la stringevano nel tentativo di espellerla ed aumentavano la pressione dello sperma che saliva per allagare l’utero di una moglie infedele. “Sei uno stronzo!!dovevi godere fuori, mi sono lasciata sodomizzare apposta, mi hai inculata e poi hai goduto lo stesso nella vagina, brutto porco!!” diceva mentre, lasciata libera dal peso del mio corpo, correva in bagno per lavarsi e cercare di far uscire quanto piu liquido poteva dalla fica grondante del mio sperma. Dalla stanza attigua non arrivavano rumori particolari, ed ho immaginato che anche Ciro avesse completato la monta. Lo chiamo al telefono e con soddisfazione tipica maschile mi conferma di aver fatto bello cornuto un marito lombardo inseminado ben bene la bella moglie. La serata era comunque al termine, le due signore hanno preferito andare perche’ comunque era oramai mezzanotte e l’indomani lavoravano. Ero convinto che non avrei piu rivisto Linda, era andata via abbastanza piccata e salutandomi velocemente, mentre Katia aveva l’aria soddisfatta e con una faccia da porca ancora affamata. Comunque la sorpresa me l’ha fatta Ciro la mattina a colazione, dicendomi che due giorni dopo, la sera, saremmo andati insieme a casa di Katia, il marito sarebbe stato ancora fuori per lavoro e lei aveva proposto un incontro casalingo a cui lui aveva risposto con slancio buttando li che venivo anche io. Il fatto che lei aveva accettato senza fare problemi, lasciava aperte le piu’ svariate fantasie erotiche per quella seconda sera a Milano in piacevole compagnia...
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