tradimenti
Il migliore amico dell' uomo

03.04.2019 |
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"Poggiò la borsa da mare ed una sporta, stese il telo da mare e si tolse il pareo..."
Ricordo quella mattina di metà maggio come fosse ieri. Il sole scaldava la sabbia deserta, il cielo era terso ed il rumore del mare mi mise subito in un profondo stato di quiete, che cullandomi mi portò ad addormentarmi.
Amo stare al mare quando non ce nessuno. Amo la libertà di quel silenzio del periodo pre turistico.
La quiete durò poco.
Una sensazione bagnata sul mio viso destò il mio sonno, accompagnata da una voce femminile che chiamava :'' Costantino!! Costantinoo vieni qui!!''.
Aprii gli occhi e vidi un simpatico cagnolino meticcio in cerca delle mie attenzioni, curioso e vivace, con un piccolo bastoncino in bocca pronto per giocare a riporto.
Alzai lo sguardo in direzione della voce, e fu in quel momento che la vidi per la prima volta.
Ebbi un sussulto immediato, una scarica di adrenalina impregnò istantaneamente il mio cervello.
Un oasi nel deserto, un falò in mezzo alla neve.
La voce era di una donna alta, mora, indicativamente sulla cinquantina, vestita di un pareo bianco perla che lasciava intravedere un costume nero, seno abbondante, occhiale da sole ad aumentarne il mistero, sandali col tacco a slanciarne le cosce.
Tirai il bastoncino al cane :'' Vai costantino!''
''Perdonami, ma è un cucciolo, non sta mai fermo'' disse lei.
''Tranquilla, nessun fastidio'' le risposi.
''Che calma che c'è oggi, l'acqua è pure limpida! Scusa ancora per il cane, non volevo disturbarti, sono Paola'' disse lei tendendomi la mano ''disturbo se mi metto qui?''.
'' Fai pure'' replicai.
Poggiò la borsa da mare ed una sporta, stese il telo da mare e si tolse il pareo.
Non volevo sembrare maleducato, ma non riuscii a non guardarla. Quel costume nero le risaltava le forme generose, con qualche imperfezione, ma la sua pelle liscia e vellutata mi faceva impazzire, unita al profumo intenso da donna che emanava.
Paola, seppur girata, sapeva che la stavo guardando, consapevole della sua potente sensualità. Fece un piccolo scatto con la testa e mi sorprese a guardarle quel bel culo sodo e pieno, e un sorriso malizioso le apparve in volto.
Io ricambiai il sorriso, un po imbarazzato per essere stato scoperto, ma la cosa non sembrava turbarla, al contrario, pareva lusingata ad avere il mio sguardo addosso.
Cominciammo una piacevole conversazione, Paola era venuta al mare in attesa del marito, che l'avrebbe raggiunta il giorno successivo, approfittando di quella giornata di sole.
Ad un certo punto della conversazione le chiesi cosa conteneva quella sporta che aveva con se.
'' Un materassino gonfiabile'' mi rispose '' Volevo stare un po a mollo senza bagnarmi, l' acqua sarà ancora fredda in questo periodo''
'' Vuoi una mano a gonfiarlo?'' le domandai
''Saresti cosi gentile?'' replicò
'' Passamelo''.
Una volta gonfio le porsi il materassino augurandole un buon bagno.
Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
La guardavo intenta a salire sul materassino, provando a non bagnarsi piu in su delle cosce, quando si giro verso di me
'' Non riesco'' disse, scoppiando a ridere
'' Serve aiuto?'' le dissi, pregustando il contatto con la sua pelle bagnata ed impreziosita dal sale.
''Si, ti prego'' rispose, continuando a ridere di gusto.
La raggiunsi in un attimo '' Pronta?'' chiesi
''Vai'' rispose
'' 1,2,e 3'' Le afferai le cosce e la sollevai di peso sul materassino. Il mio cazzo si gonfio nel costume slip immediatamente.
Mi appoggiai al materassino con le braccia, lasciando andare il corpo in acqua, ed istintivamente cominciai a battere i piedi come un nuotatore.
''Ahahah, dove mi stai portando, vuoi forse rapirmi?'' disse in un misto di risata ed eccitazione.
Era scattato qualcosa tra di noi, percepivo la sua voglia di lasciarsi trasportare da quella situazione, e lei percepiva la mia eccitazione, sentiva che aveva stregato con la sua sensualità da predatrice quel giovanotto con cui flirtava da piu di un ora, quel giovanotto che pareva tenerle testa in quel gioco di sguardi e parole pesate.
Non le risposi, mi avvicinai verso il suo volto lentamente ma con fare sicuro, fino a quando solo un palmo di mano separava i nostri volti.
'' Ti ho detto che sono sposata vero?''
Non le risposi, passai da fissarla negli occhi a fissarle le sue splendide labbra carnose.
''Si, me lo hai detto'' le dissi questa volta, mentre le sistemai una ciocca di capelli delicatamente dietro l'orecchio.
Le afferrai la nuca e la tirai a me. Nessuna esitazione da parte sua, nessun ostacolo. Ci baciammo in uno di quei baci che piu che baciarsi è un mangiarsi, in uno di quei baci che sono meglio di alcune scopate, un bacio profondo, bagnato, pregno di voglia di saltarsi addosso.
''Scopami'' mi sussurrò.
'' Non posso, sei sposata'' replicai con un ghigno ipocrita sul viso.
''Stronzo, vai affanculo'' disse lei con un sorriso sensuale
''Voglio che mi scopi qui, come una troia''
Tirai il materassino fino alla bandierina piu vicina e la feci scendere.
'' Stringiti alla bandierina'' le ordinai.
Le sfilai il costume e me lo annodai al polso, le divaricai le gambe mentre con la mano cominciai a toccarle il sesso.
Tirai fuori il mio cazzo, duro come il marmo, cominciando a penetrarla con forza, in maniera animalesca.
I suoi gemiti di piacere alimentavano la mia sfrenata passione. Lei era li, attaccata alla bandierina a farsi scopare da me, stringendosi per non perdere l'equilibrio, mentre le mie mani stringevano i suoi seni, intento a goderne.
Scostai la mano destra dal suo seno, posizionandola in corrispondenza del suo bel buchetto, cominciando a fare una leggera pressione.
Quando le infilai il pollice nel suo bel culetto si lascio scappare un mugolio, la mia eccitazione era incontenibile.
Non so quanto restammo li, a godere di quel momento incredibile, so solo che non mi dimenticherò mai di te, Paola.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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