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Il mio dottore ecografo


di Genteperbene2
17.02.2024    |    428    |    0 9.0
"Io mi morsi il labbro pur di non ansimare ma sospirai in maniera forte e lui mi sorrise gettando via il suo serio, irreprensibile e fin lì professionale..."
Come detto dal principio,  tutti i nostri racconti sono STORIE VERE DI VITA VISSUTA che di comune accordo abbiamo deciso di condividere. Tutti i racconti sono scritti dal marito anche se qualcuno (tipo questo) viene scritto in prima
persona come vissuto da lei e come lo  ha raccontato qualche anno dopo.  Credo che scritto come effettivamente vissuto da lei moglie, ecciti e faccia ancora più presa sul lettore.

Qui si racconta della seconda e (forse)  ultima volta, in cui ho tradito nel vero senso etimologico della parola mio marito, nonostante lui già era un cuckold convinto e sapeva delle mie scopate con altri uomini (vedi i racconti precedenti e futuri). Ho tenuta nascosta questa mia relazione per circa 2 anni perché volevo avere il gusto di provare le emozioni di un vero tradimento come avevo già fatto in passato e provare di nuovo l'emozione e la trasgressione delle vere corna e di rivivere di nuovo un rapporto clandestino che in quel momento volevo condividere solo con il mio amante segreto a cui non ho mai detto di avere un marito cornuto contento. In verità, ho tenuto nascoste le corna, perché ero sicura che nessuno mai, avesse potuto scoprire questa mia relazione clandestina men che meno, mio marito. Quando la nostra relazione è finita, perché andammo via da quel luogo ( non credo altrimenti che avrei troncato facilmente quella bellissima ed eccitatissima relazione con il dottore), il giorno del compleanno di mio marito, decisi di raccontare queste vere corna, sapendo bene, di fargli un grandissimo regalo di compleanno e facendolo eccitare all’ inverosimile raccontandogli tutto nei minimi dettagli consapevole che la sua reazione sarebbe stata di puro godimento, cioè di una mega sborrata durante una mia sega.

Tutto ha avuto inizio quando eravamo in un altra regione per motivi lavorativi di mio marito e mi era stata diagnosticata una malattia (nulla di serio fortunatamente) irreversibile, che però dovevo monitorare con delle ecografie periodiche (una ogni sei mesi). Non essendo del posto, chiesi ad una mia amica del luogo che frequentavo, di indicarmi un medico ecografo di cui mi potevo fidare e lei mi  indico' a suo dire ( ed io confermo) un medico molto bravo, serio e meticoloso uno dei più bravi ecografi sulla piazza mi disse.

Quindi telefonai allo studio e mi rispose lui stesso (non aveva segretaria, capirete perché) mi diede un appuntamento per un giorno di mattina e mi chiese se era la prima volta che mi recavo da lui e mi raccomandò di portare tutte le analisi e le diagnosi che avevo in mio possesso.

Visto che mi dovevo spogliare rimanendo solo in intimo, davanti ad una persona che non conoscevo affatto, non volevo andare da sola e visto che mio marito non sarebbe potuto venire, chiesi alla mia amica se poteva farmi compagnia per la visita, lei  accetto' la mia richiesta e mi accompagnò alla visita.

Ci ricevette un medico alto, pelato con un fisico muscoloso, palestrato il giusto,  con una età sui 55 anni circa, io all'epoca avevo 38 anni. Non era bello, ma aveva un viso molto curato intrigante con due grandi occhi neri, labbra carnose , una voce sicura e due grandi mani. Mi fece la visita suscitando in me tanta fiducia era veramente molto meticoloso e preparato , mi spiegò tutto nei minimi dettagli, insomma un vero professionista che sa il fatto suo. Dopo l’ecografia, approfittando del fatto che nella mattinata  dopo di noi non aveva altre visite, si intrattenne con parlandoci di svariate cose, ci raccontò anche un po’ di lui, ci disse tra le altre cose, che era separato e adesso conviveva con un altra donna,  che  non credeva nel matrimonio e che prendeva la vita come viene, quando poteva si divertiva, ci parlò di tante esperienze di vita su diversi argomenti avute, di viaggi dei suoi studi e altro ancora. Mi diede impressione di un uomo che sapeva quel che voleva, deciso, sicuro, ammiccante , insomma uno che ci sapeva fare con le donne ma anche molto sicuro e professionale. Alla fine ci salutammo e quando andai via mi strinse la mano con un certo piacevole vigore sfiorandomi con le dita la mia internamente guardandomi negli occhi, aveva una mano molto grande e uno sguardo intenso che fece presa su di me e credo anche su tante altre donne.

Sulla via del ritorno, la mia amica mi dice “hai fatto colpo sul dottore hai visto come ti guardava? Che occhiate ti buttava”? Io risposi che era una sua impressione che non avevo fatto caso a quello che lei diceva. E lei” dai che è vero e poi non dirmi che non ti intriga un tipo così è un bel macho”. Io non ribattei, anche se ero completamente d’accordo con lei; comunque tutto finì li e non replicai nulla di più cambiando discorso.

Il momento decisivo di questa storia fu però circa 4 mesi dopo, un giorno qualunque mentre per caso, parcheggiavo la mia auto nella piazzetta antistante lo studio del medico, arrivò in quel momento lui con la sua grossa moto e parcheggiò davanti al suo portone, io mi accorsi e gli feci cenno di saluto e lui ricambiò il saluto e vidi che indugiò molto, rivolto verso di me buttandomi un intrigante e prolungato sguardo. Entrò nel suo portone insistendo nel suo sguardo e come se non bastasse arrivando sopra al suo studio indossando il camice si affaccia dal balcone e mi fissa passandosi flebilmente ma senza equivoci, la lingua tra le labbra. Quegli sguardi mi turbarono tanto in maniera piacevole , quell’uomo era veramente un conquistatore seriale, un vero sfacciato porco. Per circa una settimana pensai piacevolmente a quei vogliosi sguardi, poi col tempo si dissiparono.

Nell’imminenza della nuova visita, mi ricordai di nuovo di quell’incrocio di sguardi e pensavo spesso come dovevo comportarmi alla prossimavisita, il medico, dal giorno degli sguardi, devo ammettere che mi intrigava molto e non nascondo che  ora volevo fortemente andare da sola alla visita  per vedere come si sarebbe comportato al mio cospetto durante la visita in cui saremmo stati io e lui da soli in stanza. Così telefonai per l’appuntamento (non credo lui si ricordò del mio cognome) mi chiese se preferivo l’appuntamento di mattina o pomeriggio e se era la prima visita, io gli dissi che preferivo di mattina (ero sicura che sarei andata sola visto che mio marito sarebbe stato al lavoro) e quindi mi diede appuntamento per il martedì successivo alle ore 11,15.

Andai ovviamente da sola, mi vesto in maniera elegante ma sobria, anche con un intimo bello, molto fine ma non volgare, mutandine in pizzo di colore nero e relativo reggiseno, non volevo dare nessun elemento di provocazione nei suoi confronti.

Quando arrivai allo studio erano le 10.55 circa, mi accoglie lui e colsi nel suo volto la piacevole sorpresa nel vedermi e mi disse prontamente e raggiante che ora si ricordava di me. Mi fece accomodare e disse di aspettare che aveva una paziente in visita.  Dopo 5 minuti dal mio arrivo un ‘altra paziente anziana fu accolta dal dottore nello studio. Finì subito la visita  con la prima paziente e mi chiese se cortesemente potevo far passare prima di me, l’anziana che era arrivata dopo, visto che era una visita veloce, invece con me avrebbe impiegato più tempo. Mio malgrado, gli feci capire a malincuore che consentivo, l’importante dissi era non perdere troppo tempo. Lui mi rassicurò e mi disse “lo prometto”. Devo confermare, che appena 10 minuti dopo l’anziana donna era già fuori dallo studio medico, il dottore compiaciuto mi dice “sono stato di parola?” io confermai e così mi invita a passare nello studio, che lui sarebbe arrivato a breve, andò in una stanza adiacente e anche in bagno e quando tornò vidi che aveva tolto il camice (poi capirete perché) aveva un pantalone in panno grigio e una bella camicia bianca,aperta di sopra di un paio di bottoni, che faceva intravedere una folta peluria nera e che faceva risaltare ancor di più i suoi bei muscoli. Mi chiese come andava il mio decorso medico e io risposi bene, lesse gli ultimi esami e mi invitò a spogliarmi ed accomodarmi sul lettino per l’ecografia, sinceramente ero tesa, ma mi piaceva stare con quell’uomo sola nella stanza semi buia e sapendo anche che al momento eravamo totalmente soli nello studio.
Iniziò la visita e mi disse di rilassarmi il più possibile, che doveva approfondire degli aspetti che la prima volta erano stati tralasciati ed aveva bisogno di più tempo e della mia collaborazione nell’essere sciolta e rilassata e per rendere tutto ciò, meglio possibile, contestualmente alla visita mi avrebbe aiutata a rilassarmi con dei leggeri massaggini in dei punti ben precisi,  in più c'era già della musica appropriata in sottofondo che rilassava e rasserenava ancor di più l'ambiente.

Iniziò l’ecografia e contestualmente alla visita cominciò con le dita a massaggiarmi lentamente in vari punti del corpo e proseguendo, capii che si soffermava insistentemente in punti ben precisi,che inizialmente mi creavano dei lievi brividi di piacere che però man mano che la visita proseguiva si facevano sempre più intensi. Continuando con quel lavorio di mani del dottore, iniziai a respirare sempre con maggior affanno, e percepivo un piacere che mi pervadeva lungo il corpo e iniziavo ad eccitarmi grazie a quell’uomo che mi stava “ VISITANDO”, lentamente ero diventata un vulcano, i capezzoli della mia quarta di seno si erano inturgiditi e sembravano voler oltrepassare il tessuto del mio reggiseno mi piaceva tutto questo, ma provavo anche vergogna.

Lui ovviamente,  si accorse di tutto, il suo non casuale lavoro stava dando i risultati da lui sperati e nel mentre mi rassicurava e mi parlava  con voce suadente,  consapevole del fatto che mi stava portando dove lui voleva, continuava a dirmi di rilassarmi, di stare tranquilla che al momento non aveva riscontrato nessuna anomalia riguardo la mia malattia e che tutto andava bene. Io ero in estasi , il mio respiro diventò affannoso, sentivo caldo, chiudevo gli occhi per non farmi accorgere che mi stavo  eccitatando ma lui lo sapeva lo capiva e se ne accorgeva senza alcun dubbio visto che aveva pianificato tutto. Spesso durante la visita mi faceva cambiare posizione e alcune volte mentre mi visitava, posizionava il suo pacco davanti al mio viso e qui notavo un notevole rigonfiamento e intravedevo la sagoma del suo uccello che sembrava di tutto rispetto e che mi faceva intuire anche il suo stato di vogliosità e eccitazione nei miei confronti. Il suo viso si compiaceva sempre più, quando capì, vista la mia irrequieta estasi di avermi ormai in pugno e tutto si materializzò quando nell’ennesimo cambio di posizione, lui era molto vicino al lettino e involontariamente, con il mio braccio toccai la sua patta e di riflesso il suo cazzo sentendo tutta la sua turgidità . In quell'attimo ci cercammo con gli occhi e incrociammo i nostri sguardi in maniera prolungata e ci fissammo vogliosi e capimmo che entrambi volevamo fortemente la stessa cosa. Io mi morsi il labbro pur di non ansimare ma sospirai in maniera forte e lui mi sorrise gettando via il suo serio, irreprensibile e fin lì professionale aplomb Continuò ancora per qualche altro minuto con la visita ma io non capivo più nulla, spesso il mio occhio, adesso cadeva sul suo pacco gonfio, qualche attimo ancora e mi disse “abbiamo finito è tutto ok” e nel medesimo istante prese la mia mano e me la portò sulla patta facendomi sentire e toccare tutta la sua voglia, io da parte mia,   non feci nessuna resistenza anzi accarezzai con cura il membro del dottore sentendolo duro e grosso nei pantaloni fissandolo negli occhi facendogli capire che volevo anche io quello che voleva lui.

Mi fece alzare mi rassicurò che nella visita non aveva riscontrato nessuna criticità mi diede la carta per asciugarmi il gel della visita  e da dietro appoggiandosi con il pacco al mio culo, mi baciò il collo e mettendo da parte il lei, mi disse “adesso ti faccio un’altro tipo di visita” .  In seguito mi spiegò che durante la specializzazione negli Stati Uniti aveva frequentato un corso di massaggio erotico e sapeva individuare i punti deboli di ognuno di noi, infatti diceva, che ogni persona ha delle parti erogene sconosciute a quasi tutti, e comunque diverse da persona a persona e, in quel corso gli avevano insegnato a individuare queste parti, e con me in quella visita e con qualche altra paziente prima di me, raccoglieva i frutti di quel corso.

Io ero ormai nelle sue mani in tutto e per tutto, e non mi ribellai a tutto questo, anzi ero accondiscendente in tutto, quell’uomo sicuro, deciso, muscoloso e quasi burbero mi intrigava tanto e soprattutto ormai, volevo essere scopata da lui che percepivo come un uomo che a letto ci sapesse fare alla grande (non mi sbagliavo) e da quello che aveva in mezzo alle gambe che sentivo essere un grosso cazzo che premeva sul mio corpo e che mi desiderava fortemente. Non feci nessuna resistenza anzi,  mi girai e prima ci baciammo lingua in bocca e ci toccammo a vicenda poi, lui mi invita a sbottonargli i pantaloni e io non me lo feci ripetere due volte, infatti slacciai la cintura e subito abbassai la cerniera dei pantaloni e lì, svettò subito un cazzone veramente dotato, (mi disse 22 cm), grosso, venoso, pulsante con una gran cappella violacea, che subito impugnai (il porco non aveva mutande se li era tolti prima della visita quando andò in bagno consapevole delle sue intenzioni e sicuro di quello che sarebbe poi accaduto) e lo iniziai a leccare in lungo e in largo. Lo pompai bene ero veramente vogliosa di quel cazzo lo insalivai tutto persino le grosse palle pelose e nel mentre,  lo fissavo negli occhi, lui si sbottono' la camicia rimanendo a torso nudo e dopo qualche minuto mi portò nell'altra stanza dove c’era un lettino, notai che sul letto c'erano buttati il camice bianco e lo slip che il porco si era sfilato prima della visita a conferma delle sue porche intenzioni di quello che aveva intenzione di fare. Ci spogliammo entrambi del tutto, aveva un petto molto villoso di peluria totalmente nera nonostante l’età non più verdissima, mi invitò a succhiare ancora il bel cazzo svettante e insalivarlo bene che di lì a poco mi avrebbe penetrata ed io ovviamente non mi feci pregare, poi mi disse di girarmi  a pecora e pian piano mi penetrò. Io non vedevo l'ora di avere finalmente quel cazzone dentro di me, i suoi colpi dapprima lenti, si fecero via via sempre più intensi e iniziò a sbattermi con vigore, io godevo a sentire quel potente uccello che mi pompava senza soluzione di continuità e sentire i grossi coglioni che sbattevano sul mio culo, mi chiese signorilmente e con molto garbo  se mi andava il turpiloquio e quando io annuì, cominciò con frasi tipo” troia ti piace il mio cazzo” oppure, “dove si trova adesso quel cornuto di tuo marito mentre ti fai sbattere da me” o ancora “tuo marito se lo sogna un cazzo come questo vero?” “da subito mi sono accorto che hai un viso da zoccola, vogliosa di minchia” e altre frasi ancora che lodavano il suo ottimo uccello e le sue arti amatorie deridendo mio marito e dicendomi che dal primo momento che ero andata da lui si era ripromesso di scoparmi perché ribadiva che gli piacevo e perché diceva che avevo una faccia da porca vogliosa. Da parte mia, approvavo il suo modo di fare, godevo tantissimo, urlavo di piacere e lui mi incitava sempre più, tanto ero sicura che nessuno poteva sentirci, cambiammo posizione ed era sempre un godimento avere ora la sua lingua ora il suo cazzo tra le cosce che mi facevano godere alla grande, ma purtroppo, mi accorsi che si era fatto tardi e dovevo andare via, lui molto pacatamente mi disse “ hai ragione è tardi ma non mi lasciare così, fammi sborrare, ci sarà più tempo per trombarti come si deve la prossima visita”. Così con un bel pompino solleticandogli anche i coglioni, lo feci sborrare e abbondanti fiotti di crema bianca e densa mi riempìrono la mano e qualche schizzo  mi arrivò nella parte sinistra del viso. Lui mi diede tutto l'occorrente per ripulirmi, si puli anche lui, indossò  solo gli  slip e passò nello studio a scrivere il referto. Io mi rivestii e mi sistemai come potevo meglio,  mi sentivo piena e appagata anche se avrei voluto avere più tempo per continuare a farmi fottere dal dottore,   ovviamente inutile dire che non pagai la visita e salutandoci  mi disse che la prossima volta dovevo chiamarlo almeno un paio di settimane prima della visita in modo da non prendere altri appuntamenti e così avremmo trascorso una mattinata assieme a divertirci solo noi due, senza nessun disturbo di altre visite ,  mi chiese anche di vestirmi in maniera sexy, “ ti voglio vestita da porca” mi disse, io gli promisi che l'avrei fatto, ci baciammo in bocca ci salutammo e andai via.

Passarono i mesi e ogni tanto ripensavo a quella bella ma troppo furtiva scopata,  arrivò il tempo della visita di controllo e telefonai 15 giorni prima, come mi aveva raccomandato lui, adesso non vedevo l’ora di farmi montare di nuovo da quell’energumeno porco e superdotato. Questa volta si ricordò subito di me e mi diede appuntamento alle 09,30 di un mercoledì successivo.

La mattina della visita ricordo,  non vedevo l'ora che mio marito uscisse di casa per prepararmi a dovere come mi aveva chiesto il dottore. Mi vestii con un intimo molto sexy,  reggicalze, perizoma, autoreggenti neri con il rigo dietro e con un reggiseno senza coppe, indossavo dei pantaloni attillatissimi che facevano intravedere lo spacco della mia fica già eccitata e gonfia e delle scarpe con tacchi a spillo da 12 cm, truccata pesantemente, devo ammettere ero eccitata e bagnata all’inverosimile, di sopra indossai un cappottino per coprire tutto e non destare nessun sospetto.

Arrivai allo studio mi aprì ovviamente lui e quando, dopo avermi tolto galantemente il cappottino, mi vide così vestita  mi disse che ero bellissima e con rispetto “sembri una troia di alto bordo”. Ci baciammo in bocca subito e iniziammo a palpeggiarci entrambi, il suo cazzo diventò in un lampo turgidissimo dentro i pantaloni , mi disse che la visita l’avremmo fatta dopo, adesso voleva dedicarsi interamente a me e che aveva troppa voglia, io in verità non aspettavo altro. Andammo nella stanza del lettino e sempre toccandoci a vicenda e baciandoci ci spogliammo a vicenda, volle che io rimanessi in intimo con le scarpe indossate, mi disse che l’intimo sexy lo faceva arrapare da morire lui fece svettare il suo uccellone grosso e violaceo e me lo mise in bocca a pomparlo, da lì iniziò un susseguirsi di porcate senza fine in cui il maiale mi fece godere come mai nessuno prima, mi penetrò in tutte le posizioni incitandomi ad essere sempre più porca era un fiume in piena di parole volgari e di sesso sublime ed io lo accompagnavo senza pudore alcuno, leccava la fica divinamente e gli venni diverse volte in bocca facendogli assaporare il mio liquido che deglutiva senza alcun tentennamento e anzi, baciandomi mi invitava ad assaporarlo anche io. Al culmine di un ora buona di porcate varie e goduria senza fine, mi sborrò in faccia con getti copiosi e violenti di nettare bianco e appiccicoso. Ci ripulimmo e sempre del tutto nudi, andammo nello studio, dove lui mi fece l’ecografia, era eccitante vedere il dottore visitarmi con quel bel cazzo penzolante che io ogni tanto toccavo e menavo sfacciatamente e che faceva una gran bella figura anche a riposo. Quando la visita volgeva al termine, non essendoci nessuna problematica novità, fu lui, che per far risalire il grado di eccitazione di entrambi, con una mano me lo mise in bocca invitandomi a leccarlo per farlo indurire e allo stesso tempo iniziava a solleticarmi la fica prima con le dita e poi iniziò a leccarla avidamente già sul lettino della visita. In un batter d’occhio eravamo di nuovo entrambi eccitati e vogliosi l’uno dell’altro. Alla fine rassicurandomi ancora che tutto era a posto, ci avviammo di nuovo nell’altra stanza a farci la seconda scopata del giorno. Anche questa volta il dottore mi scopò alla grande facendomi godere a voce alta mischiando il mio godimento alle sue consuete frasi di turpiloquio spinto, che mi facevano sentire una troia nelle sue mani. Sembrava il set di un film porno dove le posizioni, le frasi sporche, la goduria vocale, i rumori tipici di due corpi in continuo contatto carnale, si susseguivano, quel 55 enne era un toro scatenato e libidinoso che faceva impazzire le sue prede e ricordo che la seconda volta non sborrava mai. Quando mi impalavo sopra sentivo quel cazzone sfregare sulle pareti della mia fica dandomi immenso piacere.

Finalmente dopo tanto, godemmo di nuovo entrambi alla grande e io uscì dallo studio alle 12,30, dopo tre ore porcate e di vero godimento, ero a pezzi avevo le gambe tremolanti dopo i tanti colpi che avevo piacevolmente ricevuto da quell’uomo e da quell’uccello vigoroso, ma ero molto soddisfatta e appagata. Con tutto il rispetto, mio marito, seppur abbastanza più giovane di lui, a letto aveva solo da imparare da un uomo così e non solo per le dimensioni del pene.

Arrivò il tempo della terza visita dopo sei mesi, mi diede sempre ovviamente l'unico appuntamento della mattinata e sempre alle 09.30,   quando suonai si accertò che ero da sola e infatti quando  aprì il portone il porco si presentò solo con il camice bianco con sotto solo uno slip bianco in micro fibra (era molto attento anche ai minimi dettagli) e con il cazzo già in tiro che spingeva il tessuto degli slip e che lo facevano trasparire inesorabilmente, io ero sempre vestita da zoccola come mi voleva lui, avevo una minigonna strecht aderentissima, tacchi a spillo, calze a rete aperte davanti e dietro, un mini perizoma truccata pesantemente e con le unghie  laccate di smalto bianco. Ci baciammo ancora una volta in bocca ci toccammo come consuetudine le parti intime per riscaldare l’aria e andammo subito nella stanza per scopare. Questa volta però volevo essere io a prendere l’iniziativa e farlo soffrire di piacere, infatti dopo avergli fatto il bidè, insaponandogli e lavandogli bene le parti intime stuzzicando allo stesso tempo il  grosso cazzo già in tiro e duro, lo feci mettere a pecora sul letto e iniziai a leccargli il culo ed a solleticargli i grossi coglioni penzolanti lui non se lo aspettava, godeva e soffriva ma io non lo facevo muovere da quella posizione apostrofandolo in maniera volgare come lui faceva con me, mi eccitava da morire vedere lui essere dominato da me, gli leccai tutto il solco peloso e il buco del culo, lui godeva e voleva scoparmi ma io non desistevo e gli dicevo che non doveva muoversi, lo volevo portare alla massima eccitazione. Dopo 20  minuti circa, di piacevolissima sofferenza lo feci girare e glielo presi in bocca ancora, per poi impalarmi sopra, lui adesso voleva ripagarmi da par suo, mi sferrava forti colpi io godevo a più non posso mi palpava le tette me li succhiava era una furia di sesso, i miei preliminari sul suo culo avevano sortito l’effetto sperato. Come al solito dopo la prima copiosa sborrata tutta in faccia, mi fece la visita per poi riprendere il secondo tempo, e mentre mi scopava mi chiese se ero disposta a telefonare con una scusa a mio marito mentre lui era dentro di me, questa cosa mi disse lo faceva impazzire e l'aveva già sperimentata in passato con altre donne io, tentennai ma gli dissi di si e telefonai a mio marito con una scusa seppur per una non tanto lunga telefonata in vivavoce, lui senti la voce di mio marito che parlava con me,  mentre lui mi prendeva e mi stava scopando lussuriosamente in tutte le posizioni come un forsennato. Quando chiudemmo la telefonata, lo etichetto' per l'ennesima volta come un cornutone, mi chiese se poteva metterlo nel culo ma sinceramente non me la sentivo visto le sue dimensioni. Terminò con la solita copiosa sborrata tra faccia e le tette  urlando tutta la sua goduria mentre spruzzava nettare.

Lui mi diceva di vederci più spesso e di andarlo a trovare nel suo studio più di frequente previ accordi, ma in verità non andai mai fuori dalle mie visite programmate.
Quando mio marito ebbe il trasferimento dalla sua azienda e dovevamo tornare in Puglia, telefonai al dottore per dirgli che da lì a poco sarei andata via e lui sembrò molto rammaricato e mi chiese di vederci per l'ultima volta prima di partire, gli promisi che sarei passata a salutarlo e un pomeriggio gli preannunciai che sarei andata, su sue direttive, andai dopo che lui aveva finito le sue visite giornaliere, non ero vestita in maniera spudorata come le altre volte, ma comunque il saluto si trasformò prima in un bacio appassionato con lingua in bocca e poi toccando la patta gonfia, irresistibilmente gli feci un altro succulento pompino, con i fiotti della sborra che accompagnati dalla mia mano sul cazzone, si posarono copiosi sul pavimento. A dire il vero lui voleva scopare ancora ma io non avevo il tempo necessario e la serenità per farmi fottere ancora una volta.

Questa fu l’ultima volta che mi vidi con il dottore, infatti andammo via ed ho
dovuto cambiare ecografo , ma sicuramente il mio ecografo preferito rimarrà sempre lui.
Lo ringraziai per la sua professionalità medica, per i momenti di intensa goduria datami e di splendido sesso passati assieme, ricambiandomi e affermando che non mi avrebbe dimenticata.
Anche da parte mia non dimenticherò
quello splendido esemplare di uomo che a
letto non lasciava nulla al caso e che mi ha
fatto passare splendidi momenti indimenticabili.
Devo confessare che ancora oggi a distanza di più di 15 anni da allora e pur avendo avuto altri incontri trasgressivi con altri bull, con il consenso di mio marito,  nessuno ancora mi ha fatto godere come quel porco del mio ecografo.
Grazie dottore del piacere che mi hai dato.

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